Obbligazioni MPS (4 lettori)

Fabrib

Forumer storico
MF:
ALLARME LIQUIDITÀ LA BANCA SENESE VUOLE VARARE LE PRIME EMISSIONI OBBLIGAZIONARIE GIÀ TRA GENNAIO E FEBBRAIO
Per Mps subito 4 miliardi di bond
L’obiettivo è ricostituire con urgenza la liquidità dopo i forti defl ussi registrati l’anno scorso. L’istituto toscano potrà far leva
sulla garanzia pubblica messa a disposizione dal governo. E per trattare le sofferenze spunta l’ipotesi auto-cartolarizzazione
(Gualtieri a pagina 7)
 

Bond&co

Nuovo forumer
Sono una nuova iscritta al forum, posseditrice di bond subordinati Pop Vc e seguo quello che sta accadendo al caso MPS e al decreto legge in esame alla Commissione Finanze del Senato il prossimo 10 gennaio.
La relazione parlamentare (senato.it - Legislatura 17ª - Disegno di legge n. 2629) che accompagna il testo del D.L. spiega la ratio della differenziazione di conversione - 100% o 75% - esclusivamente con il qualifica di possessore di bond, Retail o Istituzionali rispettivamente, mentre il testo del D.L. non segue tale ratio, ma differenzia la conversione dei bond subordinati (100% o 75%) a seconda del tipo di bond - Tier 1 o Tier2 - dando per scontato che i primi siano tutti in mano ai Retail ed i secondi agli Istituzionali. Ma, in questo modo, anche i retail che hanno acquistato i Tier 2 sarebbero convertiti al 75%, e gli Istituzionali con i bond Tier 1, con il 100%., in modo completamente diverso dalla volontà spiegata nella relazione.
Tenuto conto che, una volta approvata la legge di conversione senza modifiche del D.L., non ci saranno più possibilità reali di modifica e che il testo della legge sarà la principale norma di riferimento (se non l'unica), suggerisco di inviare - entro domani - alcune mail ai senatori della Commisssione Finanze, da parte dei risparmiatori con bond subordinati MPS, per correggere il testo attraverso una reale differenziazione tra possessori del bond oppure con la conversione al 100% per tutti, prima che il disegno di legge di conversione passi alla Camera, in quanto l'approvazione della legge così com'è stata predisposta, avrebbe come alternativa un lungo, tardivo ed inutile contenzioso successivo, che non porterà a nulla.
 

vbrm

Forumer attivo
La documentazione parlamentare è una lettura interessante. Segnalo agli interessati che nella relazione di accompagnamento del provvedimento che è stata citata sopra, tra le note all'articolo 22, è presente anche qualche considerazione sull'applicazione delle misure di conversione a strumenti soggetti a legge non italiana.

Trascrivo qui:

Al fine di rendere applicabili anche agli strumenti finanziari di debito disciplinati da un diritto straniero le misure di burden sharing, le disposizioni contenute nel decreto-legge sono state espressamente qualificate come norme di applicazione necessaria ai sensi del diritto internazionale privato e come provvedimenti di risanamento ai sensi della direttiva 2001/24/CE (cosiddetta «Winding-up Directive»).

Per effetto di tale qualificazione le misure adottate dal MEF ai sensi del decreto-legge dovrebbero essere riconosciute automaticamente negli Stati membri secondo il regime di circolazione previsto dalla Winding-up Directive. È tuttavia possibile che un'autorità (giurisdizionale o amministrativa) extraeuropea investita della questione escluda l'applicabilità agli strumenti disciplinati da un ordinamento non appartenente all'Unione europea. Infatti, l'individuazione del diritto applicabile avviene in base alla lex fori (diritto nazionale dell'autorità investita della questione). Benché inidonea a vincolare l'autorità straniera, la circostanza che il decreto-legge sia stato qualificato in Italia come disciplina di applicazione necessaria potrebbe comunque essere presa in considerazione al fine di individuare il diritto applicabile. Per tenere conto di tale profilo si è ulteriormente specificato al comma 5, lettere a) e b), che per l'applicazione dei princìpi di parità di trattamento si fa riferimento alle passività assoggettabili alle misure di ripartizione degli oneri in base alle legge ad esse applicabile.
 
Ultima modifica:

vbrm

Forumer attivo
Sono una nuova iscritta al forum, posseditrice di bond subordinati Pop Vc e seguo quello che sta accadendo al caso MPS e al decreto legge in esame alla Commissione Finanze del Senato il prossimo 10 gennaio.
La relazione parlamentare (senato.it - Legislatura 17ª - Disegno di legge n. 2629) che accompagna il testo del D.L. spiega la ratio della differenziazione di conversione - 100% o 75% - esclusivamente con il qualifica di possessore di bond, Retail o Istituzionali rispettivamente, mentre il testo del D.L. non segue tale ratio, ma differenzia la conversione dei bond subordinati (100% o 75%) a seconda del tipo di bond - Tier 1 o Tier2 - dando per scontato che i primi siano tutti in mano ai Retail ed i secondi agli Istituzionali. Ma, in questo modo, anche i retail che hanno acquistato i Tier 2 sarebbero convertiti al 75%, e gli Istituzionali con i bond Tier 1, con il 100%., in modo completamente diverso dalla volontà spiegata nella relazione.
Tenuto conto che, una volta approvata la legge di conversione senza modifiche del D.L., non ci saranno più possibilità reali di modifica e che il testo della legge sarà la principale norma di riferimento (se non l'unica), suggerisco di inviare - entro domani - alcune mail ai senatori della Commisssione Finanze, da parte dei risparmiatori con bond subordinati MPS, per correggere il testo attraverso una reale differenziazione tra possessori del bond oppure con la conversione al 100% per tutti, prima che il disegno di legge di conversione passi alla Camera, in quanto l'approvazione della legge così com'è stata predisposta, avrebbe come alternativa un lungo, tardivo ed inutile contenzioso successivo, che non porterà a nulla.

Ho letto rapidamente la relazione (la prima, non quella c.d. tecnica) ma non trovo il punto che metti in luce. Vedo che si differenzia solo per tipologia di titolo (T1 vs T2) e non di di acquirente (commento all'art. 22). Qual è il punto nel quale "La relazione parlamentare.... spiega la ratio della differenziazione di conversione - 100% o 75% - esclusivamente con il qualifica di possessore di bond, Retail o Istituzionali rispettivamente" ?
 

angy2008

Forumer storico
riporto anche qui quanto avevo scritto a proposito del post di Bond&co :
nel decreto la differenza di trattamento viene fatta in base al livello di subordinazione con conversione in azioni per Lt2 al 100% e Tier1 al 75% c'è un trattamento privilegiato per i retail solo se hanno la Ut2.
Dalla relazione traggo questo che rispecchia quanto è già previsto dal decreto:
In particolare si prevede la possibilità che la banca interessata proponga agli investitori al dettaglio una transazione, volta a prevenire o a comporre una controversia avente a oggetto la commercializzazione degli strumenti coinvolti nell'applicazione delle misure di condivisione degli oneri, limitatamente a quelli per la cui offerta sussisteva obbligo di pubblicare un prospetto, e salvo che siano stati acquistati da una controparte qualificata o da un investitore professionale diverso dalla banca o società del suo gruppo e senza avvalersi di servizi o attività d'investimento prestate dalla banca o società del suo gruppo.
 

Bond&co

Nuovo forumer
Ho letto rapidamente la relazione (la prima, non quella c.d. tecnica) ma non trovo il punto che metti in luce. Vedo che si differenzia solo per tipologia di titolo (T1 vs T2) e non di di acquirente (commento all'art. 22). Qual è il punto nel quale "La relazione parlamentare.... spiega la ratio della differenziazione di conversione - 100% o 75% - esclusivamente con il qualifica di possessore di bond, Retail o Istituzionali rispettivamente" ?

In effetti, hai ragione. Rileggendo la relazione, non c'è una distinzione tra Istituzionali e Retail. Tale differenziazione è stata riportata invece da tutti i quotidiani, quale volontà del Governo. Mi sembra che, anche con questa precisazione, la questione rimane, seppure meno formale.
 

Fabrib

Forumer storico
MILANO (MF-DJ)--Lunedì 19 dicembre. L'inversione di rotta di Mps inizia quel giorno, quando rappresentanti della Qatar Investment Authority comunicano agli advisor della banca di non essere più intenzionati a investire. Una notizia riferita al consiglio di amministrazione della banca solo 48 ore dopo, mercoledì 21, e comunicata ufficialmente al mercato in una nota diffusa nel tardo pomeriggio di quel giorno: "Non si sono concretizzate manifestazioni di interesse da parte di anchor investor". Poche righe, ma da quel momento Mps è già su un'altra strada.

È questa la ricostruzione che MF-Milano Finanza ha potuto fare consultando i protagonisti di una delle operazioni finanziarie più complesse e controverse degli ultimi anni: il fallito salvataggio privato di Banca Mps. Da qualche giorno sull'istituto senese è calato il silenzio. Dopo il tumulto di fine anno il lavoro dei vertici è ricominciato in sordina e già nei prossimi giorni (previa approvazione del decreto attuativo) il cda dovrebbe varare il piano per la liquidità, con l'emissione del primo bond garantito da 1,5-2 miliardi. Più tempo servirà invece per mettere a punto il piano industriale propedeutico all'ingresso dello Stato nel capitale. Intanto però è già possibile far luce su alcuni degli aspetti più dibattuti del piano di mercato e rispondere alle dieci domande poste nei giorni scorsi dal giornale.

red/lab


(END) Dow Jones Newswires

January 09, 2017 02:46 ET (07:46 GMT)
 

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