Obbligazioni telecom (6 lettori)

pietro17elettra

Nonno pensionato
Ti ringrazio, stavo leggendo il valore di rimborso probabile della scheda (ad una call ad oggi), indicato in 120 ma io ho fatto due conti e al massimo dovrebbe essere 105. Magari qualcuno più esperto al volo potrebbe dirmi se è toppato clamorosamente il rendimento indicato oppure ho sbagliato io e devo tornare a studiare matematica? ;)
Secondo me la prima che hai detto!
 

Lady Gain

Forumer attivo

Corriere.it​

Tim riorganizza il debito: obbligazionisti al voto per decidere su 8,5 miliardi​

di Francesco Bertolino e Daniela Polizzi

In attesa del via libera Antitrust, il cantiere della rete Tim procede spedito. Secondo indiscrezioni, entro la fine di aprile la compagnia telefonica lancerà un’offerta pubblica di scambio su una serie di bond che ha emesso negli anni, con scadenza dal 2026 in poi e del valore complessivo di 8,5 miliardi di euro. I possessori delle obbligazioni interessate saranno chiamati a decidere se restare creditori di Tim oppure convertirle in titoli di debito con eguali caratteristiche di durata e tasso ma con un’altra controparte: la nuova società della rete (NetCo), controllata da Kkr e partecipata da governo e F2i.

La scelta dei titolari dei bond​

L’operazione rientra nel prezzo di 18,8 miliardi riconosciuto dal fondo Usa a Tim che sarà versato in parte in contanti e in parte, appunto, attraverso l’assunzione di una parte del debito oggi in capo a Tim. Quale porzione, dipenderà dall’adesione all’offerta che comunque dovrebbe prevedere, secondo le fonti, un tetto più basso rispetto agli 8,5 miliardi di valore delle obbligazioni oggetto dell’operazione di scambio. La scelta dei titolari dei bond dipenderà dalla volontà di rimanere creditori di una società di servizi come Tim oppure di una infrastrutturale come NetCo.

Scambio dopo il perfezionamento della vendita​

L’operazione di trasferimento risulterà vantaggiosa per entrambe le entità. Per la società della rete perché oggi emettere le stesse obbligazioni costerebbe di più alla luce dei numerosi rialzi dei tassi di interesse. Per Tim perché NetCo, in base agli accordi, retrocederà una parte dei risparmi su costi e oneri finanziari così ottenuti. L’operazione era già stata impostata dal cda che a marzo di quest’anno aveva dato mandato al ceo Pietro Labriola di procedere in tal senso. Lo scambio diverrà efficace dopo il perfezionamento della vendita della rete Tim a Kkr che, come più volte sottolineato da Labriola, è atteso entro l’estate.

L’accordo con i sindacati​

D’altra parte, nessuna delle tre liste di maggioranza candidate al rinnovo del board pare intenzionata a fare marcia indietro sulla cessione dell’infrastruttura, peraltro fortemente sponsorizzata dal governo italiano. Non la lista del cda che ricandida Labriola e vuole portare a termine il suo piano; non quella del fondo Merlyn che non intende più contestare l’operazione; mentre Bluebell che ha dato come indicazione ai propri candidati «di esaminare lo stato della transazione e agire nel migliore interesse di Tim e dei suoi soci». Intanto Tim e i sindacati hanno siglato un accordo per l’applicazione del contratto di solidarietà difensiva per 23mila dipendenti fino al 30 giugno 2025.

 

pietro17elettra

Nonno pensionato

Corriere.it​

Tim riorganizza il debito: obbligazionisti al voto per decidere su 8,5 miliardi​

di Francesco Bertolino e Daniela Polizzi

In attesa del via libera Antitrust, il cantiere della rete Tim procede spedito. Secondo indiscrezioni, entro la fine di aprile la compagnia telefonica lancerà un’offerta pubblica di scambio su una serie di bond che ha emesso negli anni, con scadenza dal 2026 in poi e del valore complessivo di 8,5 miliardi di euro. I possessori delle obbligazioni interessate saranno chiamati a decidere se restare creditori di Tim oppure convertirle in titoli di debito con eguali caratteristiche di durata e tasso ma con un’altra controparte: la nuova società della rete (NetCo), controllata da Kkr e partecipata da governo e F2i.

La scelta dei titolari dei bond​

L’operazione rientra nel prezzo di 18,8 miliardi riconosciuto dal fondo Usa a Tim che sarà versato in parte in contanti e in parte, appunto, attraverso l’assunzione di una parte del debito oggi in capo a Tim. Quale porzione, dipenderà dall’adesione all’offerta che comunque dovrebbe prevedere, secondo le fonti, un tetto più basso rispetto agli 8,5 miliardi di valore delle obbligazioni oggetto dell’operazione di scambio. La scelta dei titolari dei bond dipenderà dalla volontà di rimanere creditori di una società di servizi come Tim oppure di una infrastrutturale come NetCo.

Scambio dopo il perfezionamento della vendita​

L’operazione di trasferimento risulterà vantaggiosa per entrambe le entità. Per la società della rete perché oggi emettere le stesse obbligazioni costerebbe di più alla luce dei numerosi rialzi dei tassi di interesse. Per Tim perché NetCo, in base agli accordi, retrocederà una parte dei risparmi su costi e oneri finanziari così ottenuti. L’operazione era già stata impostata dal cda che a marzo di quest’anno aveva dato mandato al ceo Pietro Labriola di procedere in tal senso. Lo scambio diverrà efficace dopo il perfezionamento della vendita della rete Tim a Kkr che, come più volte sottolineato da Labriola, è atteso entro l’estate.

L’accordo con i sindacati​

D’altra parte, nessuna delle tre liste di maggioranza candidate al rinnovo del board pare intenzionata a fare marcia indietro sulla cessione dell’infrastruttura, peraltro fortemente sponsorizzata dal governo italiano. Non la lista del cda che ricandida Labriola e vuole portare a termine il suo piano; non quella del fondo Merlyn che non intende più contestare l’operazione; mentre Bluebell che ha dato come indicazione ai propri candidati «di esaminare lo stato della transazione e agire nel migliore interesse di Tim e dei suoi soci». Intanto Tim e i sindacati hanno siglato un accordo per l’applicazione del contratto di solidarietà difensiva per 23mila dipendenti fino al 30 giugno 2025.

Molto interessante.
Aspettiamo di vedere le condizioni dello scambio.
 

marcob77

Moderator

Corriere.it​

Tim riorganizza il debito: obbligazionisti al voto per decidere su 8,5 miliardi​

di Francesco Bertolino e Daniela Polizzi

In attesa del via libera Antitrust, il cantiere della rete Tim procede spedito. Secondo indiscrezioni, entro la fine di aprile la compagnia telefonica lancerà un’offerta pubblica di scambio su una serie di bond che ha emesso negli anni, con scadenza dal 2026 in poi e del valore complessivo di 8,5 miliardi di euro. I possessori delle obbligazioni interessate saranno chiamati a decidere se restare creditori di Tim oppure convertirle in titoli di debito con eguali caratteristiche di durata e tasso ma con un’altra controparte: la nuova società della rete (NetCo), controllata da Kkr e partecipata da governo e F2i.

La scelta dei titolari dei bond​

L’operazione rientra nel prezzo di 18,8 miliardi riconosciuto dal fondo Usa a Tim che sarà versato in parte in contanti e in parte, appunto, attraverso l’assunzione di una parte del debito oggi in capo a Tim. Quale porzione, dipenderà dall’adesione all’offerta che comunque dovrebbe prevedere, secondo le fonti, un tetto più basso rispetto agli 8,5 miliardi di valore delle obbligazioni oggetto dell’operazione di scambio. La scelta dei titolari dei bond dipenderà dalla volontà di rimanere creditori di una società di servizi come Tim oppure di una infrastrutturale come NetCo.

Scambio dopo il perfezionamento della vendita​

L’operazione di trasferimento risulterà vantaggiosa per entrambe le entità. Per la società della rete perché oggi emettere le stesse obbligazioni costerebbe di più alla luce dei numerosi rialzi dei tassi di interesse. Per Tim perché NetCo, in base agli accordi, retrocederà una parte dei risparmi su costi e oneri finanziari così ottenuti. L’operazione era già stata impostata dal cda che a marzo di quest’anno aveva dato mandato al ceo Pietro Labriola di procedere in tal senso. Lo scambio diverrà efficace dopo il perfezionamento della vendita della rete Tim a Kkr che, come più volte sottolineato da Labriola, è atteso entro l’estate.

L’accordo con i sindacati​

D’altra parte, nessuna delle tre liste di maggioranza candidate al rinnovo del board pare intenzionata a fare marcia indietro sulla cessione dell’infrastruttura, peraltro fortemente sponsorizzata dal governo italiano. Non la lista del cda che ricandida Labriola e vuole portare a termine il suo piano; non quella del fondo Merlyn che non intende più contestare l’operazione; mentre Bluebell che ha dato come indicazione ai propri candidati «di esaminare lo stato della transazione e agire nel migliore interesse di Tim e dei suoi soci». Intanto Tim e i sindacati hanno siglato un accordo per l’applicazione del contratto di solidarietà difensiva per 23mila dipendenti fino al 30 giugno 2025.

Se mi propongono la conversione con uguali caratteristiche ma debitore Netco accetterei a occhi chiusi.. ma quelli che ho io sono callable, penso che a loro convenga la call di un titolo con cedola al 7,721%..
 

mauriga

Nuovo forumer
Secondo voi riguarderà anche il bond retail Gennaio 2033 XS0161100515 o solo i tagli 100k?

Grazie.

mau——
 

pietro17elettra

Nonno pensionato
Tim (TIT.MI). ASATI, l’associazione dei piccoli azionisti, ha ritirato la propria lista di candidati per il rinnovo del board, per apporggiare la lista presentata dal cda uscente e la riconferma di Pietro Labriola alla guida del gruppo, si legge in una lettera vista da Reuters.
TIM ha raggiunto un accordo con i sindacati sull'applicazione della 'solidarietà difensiva' fino al 30 giungo 2025 che prevede la riduzione del 13,84% dell'orario di lavoro per circa 23.000 dipendenti del gruppo e delle controllate Noovle, Olivetti, Sparkle e Telecontact. Per circa 8.500 persone, occupate come tecnici on field e progettisti, la riduzione dell'orario del lavoro sarà invece del 5%.
Il gruppo telefonico lancerà entro la fine di aprile un'offerta pubblica di scambio - prevista dall'offerta di KKR per Netco - su una serie di bond che ha emesso negli anni, con scadenza dal 2026 in poi e del valore complessivo di 8,5 miliardi di euro.
 

albicocco

Forumer storico
Nell'articolo sopra citato leggo:
I possessori delle obbligazioni interessate saranno chiamati a decidere se restare creditori di Tim oppure convertirle in titoli di debito con eguali caratteristiche di durata e tasso ma con un’altra controparte: la nuova società della rete (NetCo), controllata da Kkr e partecipata da governo e F2i.
La scelta dei titolari dei bond dipenderà dalla volontà di rimanere creditori di una società di servizi come Tim oppure di una infrastrutturale come NetCo.

Le due società avranno probabilmente rating diversi e quindi come è possibile stesso tasso stessa durata?
 

pietro17elettra

Nonno pensionato
Nell'articolo sopra citato leggo:
I possessori delle obbligazioni interessate saranno chiamati a decidere se restare creditori di Tim oppure convertirle in titoli di debito con eguali caratteristiche di durata e tasso ma con un’altra controparte: la nuova società della rete (NetCo), controllata da Kkr e partecipata da governo e F2i.
La scelta dei titolari dei bond dipenderà dalla volontà di rimanere creditori di una società di servizi come Tim oppure di una infrastrutturale come NetCo.

Le due società avranno probabilmente rating diversi e quindi come è possibile stesso tasso stessa durata?
Concordo con la tua osservazione.
 

marcob77

Moderator
Nell'articolo sopra citato leggo:
I possessori delle obbligazioni interessate saranno chiamati a decidere se restare creditori di Tim oppure convertirle in titoli di debito con eguali caratteristiche di durata e tasso ma con un’altra controparte: la nuova società della rete (NetCo), controllata da Kkr e partecipata da governo e F2i.
La scelta dei titolari dei bond dipenderà dalla volontà di rimanere creditori di una società di servizi come Tim oppure di una infrastrutturale come NetCo.

Le due società avranno probabilmente rating diversi e quindi come è possibile stesso tasso stessa durata?
Questo dipenderà dagli accordi tra Tim e KKR, la nuova società avrà sicuramente un rating migliore, quindi l'obbligazionista dovrebbe essere indotto ad accettare... comunque anche TIM post cessione dovrebbe avere un re-rating verso l'alto

Io credo che proporranno lo scambio a tutti (a meno che l'emissione non sia troppo piccola), se saranno troppo poche le adesioni, ricorreranno alla call di qualche titolo.
 

albicocco

Forumer storico
Questo dipenderà dagli accordi tra Tim e KKR, la nuova società avrà sicuramente un rating migliore, quindi l'obbligazionista dovrebbe essere indotto ad accettare... comunque anche TIM post cessione dovrebbe avere un re-rating verso l'alto

Io credo che proporranno lo scambio a tutti (a meno che l'emissione non sia troppo piccola), se saranno troppo poche le adesioni, ricorreranno alla call di qualche titolo.
C'è pure un altro problema
Nell'articolo si legge
Lo scambio diverrà efficace dopo il perfezionamento della vendita della rete Tim a Kkr
Quindi l'obbligazionista dovrebbe accettare lo scambio questo mese e attendere per i nuovi bond il closing , vincolando il titolo già in portafoglio , non più disponibile per la vendita?
E se il closing slittasse di mesi e mesi (pe causa antitrust Ue che fa il bis del suo comportamento con ITA) ? Con ritardi imprecisati, azione in ennessimo crollo , magari anche per trimestrali brutte brutte, l'obbligazionista non potrebbe più uscire?
Un quadro per me con troppe incognite...
 

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