Obbligazioni telecom

Tim: Cgil; non basta semestre positivo, mancano scelte strategiche
Oggi 16:50 - MF-DJ
ROMA (MF-NW)--"Non ci si puo'' non rallegrare circa la positivita'' dei numeri dell''ultima semestrale di Tim, ma questi risultati non bastano, mancano le scelte strategiche". Cosi'' il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo e il segretario nazionale della Slc Cgil Riccardo Saccone commentano le parole dell''amministratore delegato dell''azienda Pietro Labriola in un''intervista al Sole 24 Ore e nel corso della call con gli analisti. Per i dirigenti sindacali "siamo di fronte ad un segnale di reattivita'' che attribuiamo per prima cosa all''abnegazione e alla passione delle migliaia di lavoratrici e lavoratori del Gruppo che ogni giorno, nonostante la fase complessa dell''azienda, fanno il loro dovere e portano avanti la storia centenaria di un''eccellenza italiana". "Siamo anche d''accordo - proseguono - sulla necessita'' di consolidare il settore attraverso una riduzione degli operatori, purche'' non sia un accordo tra ''venditori'' ma un''operazione industriale che salvaguardi l''occupazione oggi esistente. Ma i motivi di soddisfazione, leggendo l''intervista di Labriola, per noi finiscono qui". Gesmundo e Saccone sottolineano che "l''azienda continua ad aggravare la propria posizione debitoria, massimamente per sostenere gli investimenti industriali, che rimangono comunque ben al di sotto degli ultimi investimenti messi a bilancio da Sip nel 1997. Inoltre, e'' in procinto di vendere il proprio asset strategico, finendo cosi'' per assecondare il folle modello del mercato Tlc italiano che vede le aziende come grandi empori dediti alla rivendita di ogni bene o servizio e accantona definitivamente la loro proiezione industriale e di innovazione". "Non e'' quello di cui il Paese ha bisogno. A questo paese - sostengono Cgil e Slc - continua a servire un''azienda che sviluppi la rete unica integrata verticalmente, come gia'' accade negli altri stati europei, al fine di poter garantire gli ingenti investimenti necessari a raggiungere anche le aree interne ed evitare, come successo in pandemia, che ci siano persone non in grado di studiare o lavorare a causa delle inefficienze e dei ritardi dettati da politiche industriali sbagliate". "Attendiamo con curiosita'' di leggere i provvedimenti che l''Esecutivo vorra'' licenziare a breve a sostegno delle Tlc. Ci aspettiamo provvedimenti di sistema e non le solite norme sartoriali per questa o quell''azienda che non agiscono alla radice dei mali del comparto. Comparto - concludono Gesmundo e Saccone - che con ogni probabilita'' chiudera'' anche quest''anno con risultati negativi".
pev
 

Tim in rosso dopo i conti, Labriola ottimista sui target 2023​

di Aleksandra Georgieva
3 Agosto 2023 12:04
Tim torna in utile in Italia per la prima volta dopo 5 anni di entrate negative. Nel secondo trimestre, in Italia, la società guidata da Pietro Labriola ha evidenziato ricavi totali di 2,9 miliardi di euro in rialzo dello 0,6% rispetto allo stesso periodo di un anno fa con un Ebitda organico a 1,1 miliardo di euro in crescita dello 0,5% su base annuale. Sempre sul piano domestico proseguono le attività di transformation, la focalizzazione sui costi e la revisione dei buisiness model alla luce dello sfidante contesto industriale e finanziario. Il titolo segue il trend negativo a Piazza Affari e perde il 2% nella seduta di oggi a 0,25 euro per azione.
Sugli obiettivi da centrare nel 2023 il numero uno di Tim ha commentato così: “Se porteremo a casa i risultati previsti per il 2023 e siamo sulla buona strada, saremo il primo management di Tim in 12 anni ad avere centrato le guidance per due anni consecutivi”, ha spiegato Labriola in una intervista a Il Sole 24 Ore.

I numeri del primo semestre​

Mentre nella prima metà dell’anno il gruppo ha realizzato ricavi per 7,8 miliardi di euro in crescite del 3,5% rispetto all’anno precedente e un Ebitda organico di 3,1 miliardi (+4,7%). Il Capex (spesa per investimenti) è stato pari a 1,7 miliardi di euro (-6,1%), di cui 1,3 miliardi sul mercato domestico (-5,9%). Al 30 giugno l’indebitamento finanziario netto era pari a 26,2 miliardi (+0,8 miliardi rispetto allo scorso 31 dicembre). Con l’Ebitda After Lease del Gruppo nel semestre si è attestato a 2,6 miliardi di euro (+3,1% a/a).
Leggi anche: TIM Brasil: ricavi netti a +9,2%

I risultati del II trimestre​

I ricavi totali di Gruppo si sono attestati a 4 miliardi di euro (+2,8% a/a), i ricavi da servizi di gruppo ammontano a 3,7 miliardi di euro (+1,8% a/a) e l’Ebitda di Gruppo ammonta a 1,6 miliardi di euro (+5,6% a/a).
Nel business domestico i ricavi totali registrano la prima crescita dopo 20 trimestri (+0,6% a/a) a 2,9 miliardi di euro. I ricavi da servizi ammontano a 2,6 miliardi di euro e sono in via di stabilizzazione, con una differenza anno su anno pari a -0,9% (-2,4% a/a nel primo trimestre 2023). I ricavi da servizi fissi sono stabili (+0,2% a/a).
Nel corso del trimestre sono proseguite le azioni di contenimento dei costi volte ad aumentare il livello di efficienza strutturale di Tim Domestic (Piano di Trasformazione, target cumulato di riduzione dei cash cost di 1,5 miliardi di euro entro il 2024 rispetto all’andamento inerziale).

Labriola ottimista per il 2023​

Dopo i risultati, che evidenziano un aumento di ricavi e marginalità, il numero uno di Tim Pietro Labriola ha espresso un certo ottimismo sulla capacità del Gruppo di centrare i target 2023. “Se porteremo a casa i risultati previsti per il 2023 e siamo sulla buona strada, saremo il primo management di Tim in 12 anni ad avere centrato le guidance per due anni consecutivi”, ha spiegato Labriola in una intervista a Il Sole 24 Ore.

Nell’intervista Labriola ha inoltre sottolineato che la soluzione per il mercato italiano passa per un consolidamento, che vedrebbe ridurre gli operatori da cinque a tre e Tim nelle vesti di “cacciatore”. Labriola ha poi indicato che la società potrebbe avere un ruolo da protagonista sia nel business consumer sia enterprise.
Sulla questione cessione di NetCo, la società in cui è confluita la rete, il ceo di Tim ha spiegato che vi sono “forti discontinuità con il passato”, sottolineando “il nostro piano passa per scelte che hanno ragioni industriali e servono per ridare all’azienda opzioni strategiche“. La tabella di marcia è chiara e se c’è la volontà di chiudere la partita in un anno potremmo scorporare la rete”, ha detto Labriola a Il Sole 24 Ore, riassumendo “l’operazione si concluderà se il valore stabilito rispecchia quello della rete, se il debito verrà ridotto significativamente e se l’azienda che rimane risulti finanziariamente e industrialmente sostenibile”.
 
Tim (TIT.MI) +1%. Nella partita per la società della rete, entra in campo anche il Tesoro. Ieri sera è stato annunciato il Memorandum of Understanding (MoU) tra il Ministero dell’economia e delle finanze e Kkr. “L’accordo prevede la formulazione di un’offerta vincolante che stabilisce, tra l’altro, l’ingresso del Mef nella Netco nella percentuale fino al 20%. I termini dell’offerta dal punto di vista dei rapporti tra le parti prevedono un ruolo decisivo del governo nella definizione delle scelte strategiche. I prossimi passaggi saranno relativi all’adozione di un Dpcm per completare l’iter procedurale”, dice la nota. Nella cordata guidata da KKR, il 10%-15% potrebbe essere preso dal Fondo F2i.
 
BORSA: Milano +0,51%, riflettori su Tim
14/08/2023 10:26 - MF-DJ
MILANO (MF-NW)--Ftse Mib +0,51% a 28.419 punti. Denaro su Tim (+2,54%), che torna a salire dopo le prese di profitto dello scorso venerdi'', che hanno causato una chiusura in leggera flessione (-0,14%). Il titolo continua a beneficiare del MoU tra Kkr e il Mef per regolare la partecipazione all''offerta su NetCo, in base al quale il ministero avra'' una quota del 20% e un ruolo importante nelle decisioni aziendali. Buona la performance del settore bancario, con B.Mps a +2,09%, seguita da Banco Bpm (+1,71%), Bper (+1,7%), Unicredit (+1,2%), Mediobanca (+0,98%) e Intesa Sanpaolo (+0,49%). Fuori dal paniere principale, da segnalare Illimity, a +1,91%. Nel resto del listino, da segnalare A.Meridionali, in rally a +5,61% e 16 euro. Dallo scorso 27 luglio, quando il prezzo per azione era di 11,9 euro, il titolo ha registrato una performance di +34,45%. Il management ha comunicato di non essere a conoscenza di motivazioni alla base dell''andamento del titolo.
bon
 
Telecom Italia - Telecom Italia Risparmio - Chiaro e forte supporto politico e finanziario all`operazione NetCo da parte del governo
Oggi 10:10 - EQ
Ieri il governo ha dato un pieno e chiaro supporto politico all`operazione NetCo, deliberando alla prima riunione del Consiglio dei ministri dopo il break estivo un dpcm e un decreto legge che:
1. Autorizzano il MEF ad entrare nell`offerta per NetCo con una quota compresa tra il 15% e il 20%
2. Individuano le risorse finanziarie necessarie per l`investimento, assegnando fino a 2.2bn di fondi provenienti dal `patrimonio destinato`. L`ammontare è coerente con le valutazioni circolate relative a 20bn di EV, di cui 9bn di debito allocato e 11bn di equity.
A valle del Cdm, in conferenza stampa il premier Meloni e il ministro delle finanze Giorgetti hanno ribadito il pieno supporto politico del governo all`operazione che mira a garantire allo Stato il controllo della rete, salvaguardando i livelli occupazionali. I commenti a nostro avviso lasciano trasparire grande confidenza sulla capacità di portare a termine l`operazione. Il sole24ore a riguardo sottolinea l`importanza di un prossimo incontro del governo con Vivendi con cui il governo mira a trovare un supporto all`operazione anche da parte di Vivendi in modo da evitare un confronto in assemblea.
Il Messaggero fornisce alcuni aggiornamenti anche in tema di complessivo financing dell`operazione. La richiesta alle banche da KKR prevederebbe 9bn di term loan per finanziare l`offerta e 2bn di capex plan e costo pari a uno spread di 200bps a salire nel tempo. Le banche finanziatrici starebbero chiedendo di ridurre l`ammontare proponendo il trasferimento di parte dei bond di TIM in NetCo. KKR avrebbe chiesto un feedback agli istituti entro oggi, ma i tempi appaiono troppo stretti per arrivare a una delibera delle banche finanziatrici e, anche per questo, secondo il Messaggero è molto probabile uno slittamento delle tempistiche rispetto alla scadenza del 30 settembre.
Le novità di ieri a nostro avviso alzano notevolmente le chance di realizzazione dell`operazione, dato il chiaro e forte supporto politico ai massimi livelli da parte del governo. L`operazione risolverebbe il tema dell`eccesso di debito di TIM e darebbe supporto alla nostra valutazione per SOTP di 40 cents che riflette TIM Brazil ai prezzi di mercato e ServCo domestica a 5.3-4.4x EV/EBITDA after lease 2023-24 .

BUY con Target Price 0.40
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto