Obbligazioni telecom

Tim, Merlyn in manovra per fermare l'offerta Kkr​

28 Ottobre 2023 - 06:00
Una lettera al cda firmata Barnaba e Siragusa propone un piano alternativo. L'ombra dei francesi
Avatar di Massimo RestelliMassimo Restelli

Nuova manovra per tentare di bloccare l'operazione Tim-Kkr e quindi riscrivere il destino della rete. Ieri sul tavolo della società di tlc è giunta una proposta alternativa alla cessione dell'infrastruttura al fondo americano da parte di Merlyn Partners, in rappresentanza di un gruppo di soci con quote inferiori al 3%. Sotto il profilo industriale, l'idea è creare una rete nazionale unica, inclusa quindi Open Fiber, sotto il controllo di Cdp. Sarebbero, invece, cedute la parte consumer e Tim Brasil.
A firmare la lunga lettera è il fondatore di Merlyn, Alessandro Barnaba, ma anche una vecchia conoscenza di Tim: Stefano Siragusa. L'ex direttore generale del gruppo, uscito dalla società nell'estate dello scorso anno, è la mente che ha redatto un piano industriale totalmente alternativo a quello dell'ad Pietro Labriola. Di cui «TimValue», così è chiamato il veicolo di Merlyn, chiede la rimozione «e di intraprendere tutte le azioni necessarie per cooptare» Siragusa nel cda e «nominarlo nuovo ceo di Tim».
Il progetto si prefigge di mantenere la rete «in mani italiane per promuovere l'innovazione, la digitalizzazione del nostro Paese e garantire l'esecuzione del Pnrr». Non solo il piano alternativo, secondo i suoi proponenti, «crea valore per tutti gli azionisti» e una volta attuato riporterebbe il prezzo delle azioni a 1 euro, consentendo di reintrodurre la distribuzione del dividendo. Il piano, al quale sembra abbia lavorato anche Roberto Sambuco (advisor del fondo Macquarie), conclude annunciando che il fondo Merlyn è pronto a salire «leggermente al di sopra» del 5% di Tim. Va precisato, tuttavia, che fonti di mercato sostengono che il pacchetto del 3% sia costituito essenzialmente con derivati. Ieri in Borsa Tim ha chiuso invariato a 24 centesimi, per nulla turbato dalla novità, sulla quale la Consob avrebbe comunque già acceso un faro. E in serata si è appreso che allo scopo di rendere problematico il voto del cda sul foto Kkr, Vivendi potrebbe dare la propria disponibilità ad appoggiare la proposta di Merlyn.
certo certo, io ho un piano che porterà Tim a 2 euro in 24 mesi, però comprerò le azioni solo dopo che mi nonimano AD..:d:
 
Tim (TIT.MI) Vivendi ha recapitato una lettera al board, firmata dal general counsel Frédéric Crépin, in cui chiede che la vendita della rete fissa di telecomunicazione riceva l’ok del comitato parti correlate e un passaggio in assemblea ordinaria degli azionisti. «In mancanza, Vivendi si vedrà costretta a ricorrere all’autorità giudiziaria.
 
UPDATE 2-Challenger plan for Telecom Italia includes 16 bln euros in asset sales
Oggi 14:54 - RSF
(Adds details of new proposal, KKR bid and background from paragraph 3)
ROME, Nov 2 (Reuters) - The sale of Telecom Italia's (TIM) (TIT.MI) domestic retail operations and Brazilian unit could raise at least 16 billion euros ($16.96 billion), a former senior executive of the phone group said in an interview published on Thursday.

The suggested sales are key planks of a revamp plan put forward by former TIM deputy general manager Stefano Siragusa and London-based investment firm Merlyn Advisors, who together own under 3% of TIM.

Merlyn and Siragusa are challenging TIM's plan to sell its landline grid to U.S. fund KKR (KKR.N).

The grid sale is backed by Giorgia Meloni's conservative government, which has authorised the Treasury to buy a 15-20% stake in the asset it deems strategic.

Sources have previously said KKR's offer is worth 23 billion euros, including debt and a future potential conditional payment worth 2 billion euros.

TIM directors will on Friday kick off a review of KKR's binding bid for TIM's most valuable asset, which is at heart of CEO Pietro Labriola's plan to turn around the debt laden former phone monopoly.

Siragusa, meanwhile, told Il Sole 24 Ore newspaper that "we want to streamline TIM's domestic consumer business and sell its various operations to get at least 9 billion euros".

He also said he would expect to raise at least 7 billion euros from the sale of TIM's 67% stake in its Brazilian carrier, which is worth some 4.6 billion euros at current market price.

Intesa Sanpaolo analyst Antonella Frongillo called the suggested valuations "ambitious", while Banca Akros' Andrea De Vita valued TIM's domestic operations at just above 4 billion euros.

Any deal involving TIM assets is also subject to government scrutiny under "golden power" regulation, which allows Rome to block any transaction or set terms for it.

TIM's top investor Vivendi (VIV.EQ), which has voiced major reservations about the sale of the fixed line network, has called on the board to fully examine Merlyn and Siragusa's so-called TIMValue proposal before any decision on the grid, a letter dated Nov. 1 and seen by Reuters showed.

"The real issue is to involve as many shareholders as possible in a project different from that proposed by management", the former executive said.

In the letter Vivendi criticised TIM's decision to not involve the phone group's internal related parties committee on the KKR grid deal, and reiterated it was ready to challenge the board in court without a shareholder vote on the matter.

"We note an exacerbation of the overall situation and an increasing risk of a legal dispute ahead," Intesa's Frongillo said in a research note.

($1 = 0.9436 euros)

(Reporting by Giulia Segreti and Elvira Pollina, editing by Tomasz Janowski, Kirsten Donovan)
(([email protected]; +39.06.80307714;))
 
TOP NEWS ITALIA: Tim, valutazioni attribuite da piano TIMValue a Consumer e Brasile poco realistiche
Oggi 15:05 - MF-DJ
MILANO (MF-NW)--Appaiono poco realistiche agli occhi degli analisti le valutazioni date a Tim Consumer e alle attivita'' Brasile di Telecom Italia da parte di Stefano Siragusa, candidato ad della societa'' del fondo Merlyn. COSI'' BANCA AKROS Gli esperti di Banca Akros, che confermano rating buy e tp di 0,4 euro sulla compagnia telefonica, si focalizzano sulle parole di Siragusa e in particolare proprio sulle valutazioni date al business Consumer di Tim, che potrebbe essere venduto per 9 mld, e alle attivita'' in Brasile, che potrebbero essere cedute per 7 mld, segnalando invece che valutano le attivita'' Consumer rispettivamente poco sopra i 4 mld, mentre l''attuale valore della quota di Tim nelle attivita'' brasiliane e'' di circa 4,6 mld. IL PARERE DI INTESA SANPAOLO Intesa Sanpaolo nota che il potenziale incasso di 7 mld indicato per la vendita di Tim Brasil implicherebbe un potenziale equity value di 10,58 mld rispetto a un''attuale market cap di 7,38 mld euro. Inoltre, assumendo per le attivita'' Consumer domestiche gli stessi multipli pagati da Zegona per quelle spagnole di Vodafone, gli analisti calcolano che 9 mld ipotizzati implicherebbero una crescita del rapporto Ev/Ebitdal di circa 1 mld, che dovrebbe essere dimostrato. QUELLO DI INTERMONTE In Intermonte evidenziano che non emergono nuove indicazioni sul piano TIMValue, ad eccezione degli obiettivi di incasso dalla vendita di Tim Consumer e di Tim Brasil e ribadiscono che questa iniziativa sembra piuttosto un chiaro tentativo dell''ultimo minuto di destabilizzare il Board di Tim chiamato ad assumere questo fine settimana una decisione chiave per il riassetto del Gruppo. Gli esperti per Tim Consumer giudicano poco realistica una vendita a 9 mld. Nella loro Somma delle Parti viene valutata a 0,8 mld e un eventuale re-rating a circa 5 volte il rapporto Ev/Ebitdal (multiplo pressoche'' in linea con la media di settore e con quello offerto questa settimana da Zegona per Vodafone Spain) potrebbe tradursi in una valorizzazione poco sopra i 4 mld in un orizzonte di medio termine. Gli analisti ricordano anche che un eventuale acquirente di Tim Consumer dovrebbe poi farsi carico degli impegni contrattuali verso Kkr legati a FiberCop (di cui Kkr e'' azionista al 37,5%). Tali impegni verrebbero cancellati con la cessione di NetCo a Kkr, mentre in caso di cessione di Tim Consumer a terzi tali obblighi verrebbero trasferiti all''acquirente e farebbero emergere un debito aggiuntivo che verrebbe probabilmente scalato dalla valutazione dell''asset. Una cessione, invece, della quota di Tim Brasil per 7 mld euro implicherebbe un premio di circa il 45% sui prezzi di mercato correnti (oggi vale 4,8 mld), ma perche'' per consentire un deleverage piu'' incisivo e scongiurare un peggioramento immediato del rating di gruppo servirebbero premi piu'' significativi e comunque non giustificabili dalla sola delivery organica dell''asset. Gli analisti infine segnalano che l''altro assunto e'' che il piano TIMValue portera'' a un riassetto alternativo con una NetCo quotata stile Terna, ma questo e'' lo stesso endgame a cui arriverebbe piano di Kkr seppur con tempistiche diverse. La presunta creazione valore di 1 euro/azione entro 24 mesi non sembra per gli esperti suffragata dalla realta'' ed e'' legata essenzialmente alla crescita futura di FiberCop; pertanto, il minority leakage del 42% verso KKR e Fastweb come azionisti di minoranza di FiberCop potrebbe eroderebbe significativamente i ritorni agli azionisti Tim.
fus
[email protected]
 
Tim: Fistel a Cda, piano Merlyn e' arma distrazione di massa
02/11/2023 18:40 - MF-DJ
ROMA (MF-NW)--Il piano Merlyn presentato alla vigilia del Cda di Tim e'' "un''arma di distrazione di massa per acquistare tempo da parte di Vivendi e i suoi accoliti". Lo scrive la segreteria nazionale della Fistel Cisl in una lettera inviata al Consiglio di amministrazione di Tim. "Nessun progetto industriale per il Paese, un ulteriore tentativo di distruggere quel poco che e'' rimasto di Telecom/Tim dopo le note vicende finanziarie a valle della privatizzazione", sottolinea il sindacato, aggiungendo che "chi ha la responsabilita'' di decidere ha gia'' scelto un''altra strada, prima il Cda di Tim e successivamente il Governo, hanno scelto la separazione della rete dai servizi e hanno valutato positivamente la proposta di Kkr". "Le responsabilita'' di Vivendi'' che tanto si agita in queste settimane sono enormi, il primo azionista di Tim non avrebbe dovuto dimettersi dal Cda e si sarebbe dovuto impegnare nelle sedi opportune con proposte serie per difendere il capitale investito e gli interessi dell''azienda e dei lavoratori", spiega la lettera.
liv
 
Deals of the day-Mergers and acquisitions
02/11/2023 21:02 - RSF
(Adds Telecom Italia, Vodafone, Heidelberg Materials, Freight One, Royal Bank of Canada, Shell, Eurobank; updates Cedar Fair)
Nov 2 (Reuters) - The following bids, mergers, acquisitions and disposals were reported by 2000 GMT on Thursday:

** The sale of Telecom Italia's (TIM) domestic retail operations and Brazilian unit could raise at least 16 billion euros ($16.96 billion), a former senior executive of the phone group said in an interview published on Thursday. (news)
 
Telecom Italia reviews KKR's bid as rival plan emerges
Oggi 10:02 - RSF
By Elvira Pollina
MILAN, Nov 3 (Reuters) - Telecom Italia (TIT.MI) (TIM) directors will on Friday begin assessing a multi-billion euro bid for its fixed-line grid from U.S fund KKR, part of a government-backed plan opposed by top shareholder Vivendi and challenged by other minority investors.

The sale of the grid is the centrepiece of TIM Chief Executive Pietro Labriola's plan to revive the former phone monopoly which has been under pressure due to cut-throat competition on it home turf and its debt burden.

KKR's binding bid expires on Nov.8, but that date can be extended until Dec.20 upon a request from TIM.

After an initial review on Friday, TIM directors will gather again on Sunday to decide whether to back the KKR (KKR.N) deal after months of negotiations with the U.S. fund.

KKR has made a binding offer for TIM's main network infrastructure that values it at around 23 billion euros ($24.4 billion), including debt and some variable components, sources have said.


COUNTERPLAN EMERGES
Under Labriola's plan to sell the grid, cash-burning TIM would shed about half of its 40,000 domestic staff and cut its 26 billion euro net debt pile to focus on its service operations.

The deal has been endorsed by Prime Minister Giorgia Meloni's administration, which authorised the Treasury to take a 20% stake in the grid for up to 2.2 billion euros to oversee an asset deemed as strategic.

Italian infrastructure fund F2i is also preparing to take a stake to bring the holding in Italian hands to 30-35%.

Leading shareholder Vivendi (VIV.EQ) is seeking a higher price and questioning the sustainability of the remaining service business.

The French media giant, which holds a 24% stake, is also ready to bring a legal challenge to the grid deal.

The grid sale has also been challenged by an alternative strategy from London-based investment firm Merlyn Advisors and former TIM executive Stefano Siragusa.

Their counter-proposal calls for TIM to retain its network business and combine it with state-backed rival Open Fiber to create a wholesale-only network operator with state lender CDP as key investor. It also envisages selling off TIM's domestic operations and its prized Brazilian business.

Merlyn and Siragusa, who represent a group of investors owning under 3% of TIM, want the board to oust Labriola and could throw a spanner in the works at any shareholder vote on the deal.

($1 = 0.9411 euros)

(Reporting by Elvira Pollina Editing by Keith Weir)
(([email protected];))
 

Tim, ore decisive sull'offerta di Kkr: domenica di fuoco​


04 novembre 2023

Altra giornata di intenso lavoro per i consiglieri di Tim sul dossier della rete. Dopo il consiglio di amministrazione di ieri durato 8 ore, il board continuerà a esaminare, in una riunione tecnica che è iniziata nel pomeriggio, l’offerta vincolante di Kkr per Netco, con l’ausilio degli advisor finanziari e legali. Al centro dell’analisi la valutazione sul prezzo per l’intero asset e le modalità per l’eventuale approvazione della cessione, ovvero se sia sufficiente il via libera del board o se sia necessario ricorrere a un passaggio assembleare. Domani è in calendario un’altra riunione del consiglio, che in teoria dovrebbe essere deputata a deliberare definitivamente. L’offerta di Kkr scadrà l’8 novembre, giorno in cui il gruppo approverà i conti dei primi 9 mesi dell’anno, anche se un rinvio alla prossima settimana della decisione sembra scongiurato.

Gli stessi manager invitano a rompere gli indugi: «Considerato che tutti gli elementi sono sul tavolo e che sono stati condivisi mano mano che sono stati arricchiti di dettagli, ora è tempo di decidere, evitando di far accadere quello che avviene tipicamente in Italia, ossia che le decisioni devono essere prese dai giudici. Ci aspettiamo che tutti i decisori, consiglieri ed eventualmente gli azionisti si assumano la responsabilità delle loro azioni pensando alle conseguenze che hanno sul titolo, sull’occupazione, sui piani di sviluppo di Tim», le parole di Cristina Carollo, presidente NoiD Telecom. «Questo è il momento giusto e sprecarlo sarebbe gravissimo. Dobbiamo traguardare insieme gli obiettivi che ci siamo dati, perché non siamo mai stati così vicini a risolvere il problema di un debito», dice il presidente di Cnq, l’associazione dei Quadri e delle Alte Professionalità del gruppo Telecom Italia appellandosi agli azionisti di Tim: «Non servono scontri e confitti che non fanno altro che danneggiare la società e frenare il suo sviluppo». Un appello che sembra rivolto soprattutto a Vivendi, primo socio della compagnia, ostile all’operazione e disponibile a esaminare la proposta elaborata dal fondo Merlyn e da RN Capital, quest’ultima fondata da Stefano Siragusa, il top manager uscito da Tim nel dicembre 2022 da deputy del direttore general.

Merlyn e RN Capital, che si sono accreditati ufficialmente con una quota dello 0,006% del capitale ma dichiarano di avere una partecipazione vicina al 3%, puntano a conservare il controllo della rete e a recuperare risorse per abbattere il debito tramite un’altra strategia. La proposta alternativa a quella di Kkr, mirerebbe infatti a cedere il 67% di Tim Brasil per 7 miliardi di euro e Tim Consumer per 9 miliardi, per un totale quindi di 16 miliardi. Un progetto che non raccoglie il consenso sia del governo (che partecipa con un ruolo attivo all’operazione) sia degli analisti.
 

Tim, via libera del cda alla vendita della rete a Kkr per 22 miliardi. Vivendi non ci sta: «Illegittimo»​

di Francesco Bertolino

Il consiglio di amministrazione di Tim ha approvato la vendita della rete al fondo statunitense Kkr per 22 miliardi di euro. Secondo indiscrezioni, la decisione — una delle più importanti nella storia della compagnia di telecomunicazioni — è stata assunta dal board a maggioranza, e non all’unanimità, con il voto favorevole di 11 consiglieri e contrario di tre. Non è quindi previsto che l’operazione passi per l’assemblea degli azionisti, come invece chiedeva il primo socio di Tim, il gruppo francese Vivendi, che ha definito la decisione «illegittima» e si è detto pronto a utilizzare «ogni strumento legale a sua disposizione per contestare questa decisione e tutelare i suoi diritti e quelli di tutti gli azionisti». Agendo non solo nei confronti della società ma anche nei riguardi dei consiglieri che hanno approvato la cessione.

La struttura dell’affare​

Il via libera del cda arriva a conclusione di mesi di trattative. L’offerta di Kkr, presentata tramite il veicolo Optics BidCo, valuta la rete di Tim, esclusa Sparkle, circa 19 miliardi, somma a cui si potranno in futuro aggiungere circa tre miliardi all’avverarsi di alcune condizioni, fra cui la fusione con la concorrente Open Fiber. Oltre al fondo americano, la nuova società infrastrutturale, Netco, avrà come azionisti il ministero delle Finanze, con una quota intorno al 20%, e il fondo italiano F2i. L’operazione consentirà a Tim di abbattere il debito di oltre 30 miliardi e di ridurre il numero dipendenti. Quasi 2o mila dipendenti passeranno infatti a Netco, mentre il taglio dell’indebitamento per Tim sarà nell’ordine dei 14 miliardi. «A tutti i nostri azionisti dico che stiamo restituendo a Tim la possibilità di guardare ad un futuro sostenibile e di essere pronta a cogliere le opportunità che avrà davanti», ha sottolineato l’amministratore delegato, Pietro Labriola. «Il nostro obiettivo è proseguire su questa strada tracciata dal piano approvato con l’appoggio dei nostri principali azionisti, restando sempre aperti al dialogo e alle proposte che ci vengono sottoposte, in particolare, dai soci più importanti».


La nuova Tim​

Il perfezionamento dell’operazione è atteso per l’estate del 2024, una volta ottenuta l’autorizzazione delle autorità Antitrust, dell’Ue in materia di sovvenzioni estere distorsive e del governo secondo la normativa Golden Power. Una volta chiusa l’operazione, la nuova Tim senza rete avrà un rapporto fra debito netto ed ebitda inferiore a due volte. Tim e la nuova società della rete stipuleranno inoltre un contratto di «affitto» che regolerà i termini e le condizioni di accesso di Tim all’infrastruttura. «La cessione della rete a un investitore infrastrutturale come Kkr ha trovato anche l’apprezzamento del Governo, che sosterrà questa operazione con ingenti risorse; ridà una prospettiva di crescita al gruppo Tim», ha ricordato il presidente di Tim, Salvatore Rossi. «La nuova Tim dei servizi, più libera da pesi finanziari e più forte sul mercato, potrà dare il suo contributo a sviluppare quella capacità di innovazione che è fondamentale per accompagnare famiglie, imprese e pubblica amministrazione verso un futuro totalmente digitale»

La reazione di Vivendi​

L’operazione è stata contrastata sin dall’inizio dal primo azionista di Tim, Vivendi, che aveva chiesto la convocazione di un’assemblea per il via libera alla vendita. Così non è stato perché, sulla scorta di alcuni pareri legali, la maggioranza del cda ha ritenuto che la cessione della rete non modifichi l’oggetto sociale di Tim. Da qui l’approvazione senza passare dall’assise. Non si è fatta attendere la rezione di Vivendi che in alcune lettere nei giorni scorsi aveva paventato ricorsi in tribunale non solo per bloccare l’affare ma anche nei confronti dei consiglieri. «I diritti degli azionisti di Tim sono stati violati», ha tuonato il gruppo francese in una nota. Il consiglio di amministrazione di Tim ha privato ciascun socio del diritto di esprimere il proprio parere in assemblea, nonché del connesso diritto di recesso per i soci dissenzienti». Un passaggio che lascia presagire che Vivendi possa domandare in giudizio, fra l’altro, che gli sia consentito di esercitare il diritto di recesso, ossia di uscire dal capitale della società, vedendo liquidata la propria partecipazione.

Le proteste del fondo Merlyn​

Alla protesta si è unito anche il fondo attivista Merlyn che pochi giorni fa aveva proposto un piano alternativo e, di fatto, opposto a quello approvato dal cda: tenere sotto Tim la rete e i servizi per le imprese, vendendo tutto il resto. Il consiglio ha preso atto del progetto ma non lo ha ritenuto in linea con il piano strategico del gruppo. «La decisione del cda di Tim di approvare l’offerta di Kkr senza sottoporre la decisione ad un voto dell’assemblea dei soci è irrispettosa e sbagliata», ha scritto in una nota Merlyn. «Adottare una delibera di tale importanza per il destino dell’azienda, peraltro non all’unanimità come annunciato in precedenza, senza ascoltare tutti gli azionisti, costituisce una mancanza di rispetto del mercato e dei più basilari principi di buona governance aziendale». Il fondo si riserva perciò di «procedere con ogni possibile azione che porti il cda a convocare al più presto un’assemblea dei soci». Chissà che in questo sforzo non possa trovare un’alleanza con Vivendi a cui proprio Merlyn aveva chiesto nei giorni scorsi un incontro.

I consulenti finanziari​

L’operazione ha chiamato a raccolta tutte le banche d’affari e i consulenti finanziari, impegnati da una parte o dall’altra della transazione. Goldman Sachs, Mediobanca e Vitale & Co hanno assistito Tim, Equita e Lion Tree gli amministratori indipendenti della società. Ubs è stata advisor del Ministero delle Finanze. Kkr ha avuto come consulenti Jp Morgan e Morgan Stanley.
 

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