pistolotto
(non legga chi se ne frega di tassi e considera gli americani un popolo di stupidi e imbroglioni
)
la paura di un rialzo dei tassi americani
i tassi Usa sono scesi al minimo degli ultimi 4 decenni proprio con la specifica di fare uscire l'economia Usa dal tunnel della recessione e (non voglio parlare di mastruzzi e secondi fini altrimenti non ne veniamo + a capo) i risultati soprattutto sul mercato del lavoro , del prodotto interno lordo e degli utili aziendali si sono visti.
Che il livello dei tassi Usa siano al di sotto di almeno 300 pb dai livelli che esprime la realtà economica di quel paese è opinione comune , come è chiaro che Greespan così facendo abbia portato il reale costo del denaro sotto lo zero , ma ha comunque risollevato l'economia americana . Aiutato anche dalla politica fiscale di Bush.
in america c'è ora il rischio dell'indebitamento , pratica normale per un americano , che aumenterebbe con innalzamento dei tassi a breve e una conseguente discesa degli nvestimenti soprattutto nel mercato immobilare, ora in bolla speculativa. non a caso , e credo lo facesse notare ghibli, l'indice, che non ricordo come si chiama (forse buildinghouse o qualcosa del genere) , è sceso di oltre il 20% in pochi mesi.
Ma questo scenario non dovrebbe avverarsi in quanto la prospettiva di un rialzo dei tassi è già presa in considerazioen dai prezzi obbligazionari , e probabilmente non andrà oltre il mezzo punto percentuale nel corso del 2004. Quindi saliranno molto meno di quanto l'economia locale possa permettersi.
A maggior ragione un aumento dei tassi moderato porterebbe a non fare + aumentare il debito procapite delle famiglie e a limitare i consumi e la vendita di case che come detto si trovano in stuazione di "bolla".
un calmiere accettabile insomma.
i tassi obbligazionari a lunga (10 anni) esprimono già da tempo questa situazione , infatti esprimono rendimenti addirittura dei pari durata europei benchè il tasso ufficiale di sconto Eu sia la metà del loro, mentre i rendimenti a breve (2 anni) sono in linea con i nostri.
questo succede per l'unica ragione che il Governatore di una banca centrale ha potere sui tassi a breve (con la politica monetaria), ma non sui tassi a lunga (quelli li fà il mercato). Il mercato quindi esprime già da tempo tassi che rispecchiano la reale situazione economica Usa .
la cosa migliore a mio avviso sarebbe quindi un tagliare la testa al toro e non andare per le lunghe con questa storia dei tassi. Sarebbe meglio intervenisse subito e lo facesse in fretta. Spesso è meglio una provvedimento (impopolare? ) preso e basta che la "minaccia" del provvedimento.