Operatività Indici & Futures - Open - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
L'alcol e le droghe tout court sono uno degli agenti naturali (e chimici) di confusione mentale.
Un buffo esempio. Rami ricurvi per il peso dei frutti maturi. Attorno alle beccate degli uccelli la polpa marcisce e il succo fermenta a contatto con gli agenti atmosferici.
Un strano ronzio intermittente delle vespe: si sono ubriacate. Il volo diventa irregolare e sbattono contro gli ostacoli. Chissà cosa gli succede nella testa?
 
Vi siete mai ubriacati?
Consideriamo lo stato mentale. L'alcolo non contiene in sé comportamenti pre-confezionati. Tutto quello che succede appartiene a noi. Siamo noi che reagiamo allentando i freni inibitori.
Uno dei freni più potenti è la paura delle conseguenze. Paura del passato e del futuro.
L'alcol inibisce il prolungamento temporale.
Inibisce il tempo.
Agisce li.
Non ci porta nel qui-e-ora, nella concentrazione. Ma ha delle analogie.
L'alcol e le droghe in genere, sono un surrogato della concentrazione.
Origina una visione miope.
Riduce la consapevolezza panoramica. E di consequenza diventiamo indifferenti a quello che è al di fuori degli immediati dintorni. Siamo proiettati al presente senza più interesse per quello che è al di fuori dell'immediato campo sensoriale.
 
Perché siamo attratti dall'alcool e dalle droghe in genere?
Perché richeggia qualcosa della nostra natura. Quella più profonda. Ci mette in contatto con parti di noi che non sono soggette al flusso del tempo.
E mica è poco questo....
Quando stappiamo la bottiglia o assumiamo delle sostanze stupefacenti non sappiamo in realtà cosa stiamo facendo ma sentiamo che è molto importante.
Al punto tale che la mente non riesce a farne a meno.
Chissà mai perché non riesce......appunto.
 
vita frenetica
moglie con clava
bambini cartoni urlanti che vagano per la casa
nuovo modello di macchina uscito il giorno dopo che abbiamo ritirato la nostra dal concessionario
cosa c'è di meglio di un rilassamento indotto?
Diventiamo più sciolti.
Tutto si allenta.
Il tempo rallenta fino a perdere di importanza.
Rallentiamo fino a provare un briciolo di qui-e-ora.
 
Essere felici non è facile. Il piacere non è proprio un luogo comune.
La causa è il carico di speranze e di paure che portiamo dentro. Sempre estranee alla realtà presente.
La strada più semplice che adottiamo per essere felici è quella di intossicarci
 
Il punto è che l'assunzione di qui-e-ora chimici si riflette sul corpo.
Un ubriaco può causare incidenti mortali
Un tossico è un potenziale ladro
Un cocainomane un potenziale paranoico ossessivo
Possiamo procurarci e procurare gravi lesioni.
I surrogati chimici del qui-e-ora sono in grado fino solo ad un certo punto di inibire le concettualizzazioni. Di ridurre l'astrazione e di produrre la concentrazione.
E' un attimo. In quell'attimo si sperimenta una forte presa sul presente.
L'attimo dopo è già decadimento.
Usare la via chimica (naturale o sintetica che sia) induce ad una esperienza di rottura artificiale che per per essere rivissuta richiede l'assunzione degli agenti chimici.
E' la dipendenza.
Da soli non siamo in grado di farlo.
Se la via chimica fosse solo l'apertura della strada verso la felicità. Verso la concentrazione che produce gain. E imparata la via fossimo poi in grado di seguirla da soli senza più bisogno dell'alcool o della droga allora si.
Allora sarebbe un'esperienza di apertura.
Sarebbe un rito di iniziazione come esisteva in culture antiche.
Ma non è così.
E non lo era nemmeno in quelle culture.
Lo era per pochi.
I quali sapevano "trasformare".
Ma chi non ne è capace soccombe e diventa dipendente.
 
L'alcool e le droghe sono echi di Illuminazione. Per questo hanno così tanta presa su di noi.
Ma l'unico reale rilassamento che produce effetti durevoli si ottiene allentando i nostri rigidi schemi mentali imparando a vivere nel qui-e-ora e non nel la-e-allora.
Imparando, e non provocando con una sostanza esterna.
 
La concentrazione è immaginazione attiva.
E non passiva.
Se non vi amate non potete amare
E amarsi vuol dire donarsi.
Amarsi e donarsi sono getti spontanei e per tali volontari.
 
L'alcool e le droghe in genere inducono all'immaginazione passiva.
E su quella strada la nostra concentrazione\immaginazione non può che condurre al fallimento esistenziale.
 
Stato
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