FTSE Mib Futures Operatività Indici & Futures - ven 20 feb 2009

in che senso?

pensi che si salga?

ciao! chi si vede!

allora uscito dallo short per il fatto che il 2gg è terminato alle 15.12

la voglia di starmene da solo nel weekend c'è quindi è prob che rimarrò flat

l'AC come dicevo stamattina, s'aspetta un altro 2gg perciò dopo questa risalita proverò ancora uno short
 
il 2° indicatore ( linea blu)quello che mi dà la certezza matematica è ancora a -11

mi riferisco al 2gg
anche quello daily (in rosa)
mentre l'altro ha già incrociato.......

quindi ancora tutto......

tf 15min.

e-start001.jpg
 
Grande LUIGI, :) come dire le sparo, tanto non son mica io che ha scritto ste cose, è stato il Ciampa:D. Comunque in fondo sei il padrone di casa, va bene così.:up:

A proposito della richiesta di mentino60, ho anchio le stesse problematiche, è possibile che solo per il nostro indice non si riescano a trovare dati?
Se vai qui, http://j4.forexpf.ru/delta/graph_popup.jsp?type=DJIA&port=
ti puoi scaricare con un copia incolla di tutto, ma naturalmente ai russi di noi italiani non ne frega nulla.
Eventualmente poi prenderti usare quelli sul dax o cac ed immaginare che bene o male sono similari

OK grazie!

Proverò con quegli indici!
Tanto voglio testare su una serie di dati lunga un TS che sto costruendo.

Nel frattempo sono uscito dallo short iniziato stamattina!:)

Niente overnight!

Buon weekend a tutti!:V
 
FINANZA : QUEL DOCUMENTO " NASCOSTO" CHE FA TREMARE LE BANCHE EUROPEE.
Di redazione (del 13/02/2009 @ 06:59:58, in Osservatorio Internazionale, linkato 136 volte)

Un documento segreto di 17 pagine in cui, senza tanti giri di parole, stava scritto che le banche europee sono sedute sopra una montagna di assets tossici quantificabile in oltre 18 trilioni di euro. È questa l’unica, vera grande novità emersa dal vertice Ecofin di martedì e di cui nessuno ha parlato. Nel dossier, inoltre, si dice chiaramente che se gli Stati tenteranno l’ennesimo salvataggio ricomprando quei titoli spazzatura per ripulire i bilanci, i rischi di default sul debito saranno enormi e potranno gettare l’Unione Europea in uno stato di crisi ancora più profondo di quello attuale.
Nel mirino per i rischi di rifinanziamento del debito in caso di un secondo intervento di salvataggio delle banche sono Spagna, Italia, Grecia, Portogallo, Irlanda e Gran Bretagna. «È essenziale - recita il documento - che il supporto offerto dai governi per garantire sollievo ai bilanci delle banche non sia di scala tale da far crescere preoccupazioni riguardo l’iper-indebitamento o problemi finanziari».
Quindi, in entrambe le ipotesi i guai seri sembrano affacciarsi solo ora per l’Europa: se gli Stati staranno attenti al debito come richiesto dall’Ue, le banche presenteranno altri pesanti perdite e svalutazioni. Se invece si farà leva sul debito, il rischio di default statale non sarà più solo una remota ipotesi tecnica. La Commissione Europea ha infatti valutato che gli assets a rischio pesano per il 44% dei bilanci delle banche europee. I cosiddetti strumenti finanziari pesano nei “trading book” delle banche per qualcosa come 13,7 trilioni di euro, l’equivalente del 33% dei bilanci degli istituti di credito dell’Ue. Oltre a questo ci sono 4,5 trilioni di euro di cosiddetti “available for sale instruments”, pari all’11% dei bilanci delle banche Ue: in totale 18,2 trilioni di assets da eliminare. Inoltre, tutto ciò che finisce nel “trading book” è soggetto alla valutazione mark-to-market, cioè al valore di mercato mentre ciò che va nel “banking book” sono per lo più prestiti o altri assets che le banche pensano di poter portare a maturazione: peccato che tra gli strumenti soggetti al mark-to-market ci siano anche gli “available for sale instruments”, strumenti finanziari poco fa quantificati in 4,5 trilioni di euro.
Il summit Ue di fine febbraio aveva tra le priorità proprio l’indicazione di una modalità condivisa per l’eliminazione degli assets tossici attraverso il loro acquisto da parte degli Stati ma a questo punto il timore si è trasferito sul continuo allargamento dello spread dei titoli di Stato emessi dalle varie nazioni: l’Europa, insomma, si sta sgretolando sotto il peso degli interessi sempre maggiori chiesti per il cosiddetto “rischio paese” e per il debito pubblico ormai fuori controllo di troppi membri. All’Ecofin ne hanno discusso, ma nessuno si è sentito in dovere di dircelo. ( Fonte: Il Sussidiario)
Autore: Mauro Bottarelli
 
ciao! chi si vede!

allora uscito dallo short per il fatto che il 2gg è terminato alle 15.12

la voglia di starmene da solo nel weekend c'è quindi è prob che rimarrò flat

l'AC come dicevo stamattina, s'aspetta un altro 2gg perciò dopo questa risalita proverò ancora uno short


qui trovi un mio post una 15ina gg fà...

il graf con l'indicatore ovm

dagli un'occhiata

saluti Felix

http://www.investireoggi.it/forum/operativita-indici-future-mer-4-feb-2009-vt38011.html?p=752859
 

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