Overfitting

No so ancora, preferisco ragionare a bocce ferme, addirittura rimandando a domani. Per ora non escludo assolutamente di dover incrementare ancora, anzi!

Il prezzo resta ben sotto anche all'ultimo ingresso, per cui, visti i papermilioni già guadagnati, non vorrei lasciarmi prendere dall'euforia, visto che mi prudono terribilmente le mani.

Vi tengo informati, e forza gamma!!! :up:

Di che trade parlate?
 
Covered call = short put, giusto?
Per cui andiamo a sostituire la nostra bella covered call con una put short.
Poi, dato che le call sono prezzate solitamente a favore del venditore, aggiungiamoci anche una call short, così abbiamo fatto lo strangle.
E torniamo, in base a questa logica, che lo short strangle è il meno pericoloso di tutte e 3 queste "figure":
- Long sottostante
- Covered call
- Short strangle

E' così che devo intendere il tuo ragionamento?

:eek::eek::eek::eek:

Non credo.

Le call non sono prezzate a favore del venditore, piuttosto devono remunerare il venditore anche dei costi dell'hedging.

Gli indici di strategia del CBOE sono cash secured, quindi sostituiscono l'hedging dinamico con un cuscinetto di cash che impedisce loro di "saltare"; è una scelta che ha pro e contro, il pro è che puoi vivere "sereno" senza hedging (e relativi costi), il contro è che i tassi di rendimento della strategia sono in genere uguali/inferiori al B&H sull'sp500 (ma con una variabilità che in genere è circa la metà, da qui il miglior rendimento risk adjusted).

Sullo short strangle, il tuo ragionamento logico è ineccepibile, però - nella mia sicuramente limitata esperienza pratica - "so" che nella maggior parte dei casi è un evento preciso che produce i danni - uno sharp sell off con spike di IV - che è esattamente lo stesso shock che subisce lo short put............ sorry se non combacio con la teoria, so di non avere tutte le risposte.

EDIT: soprattutto, è importante chiarire bene che le strategie citate sono prese solo a titolo di esempio e chiarificazione del discorso, ma non se ne vuole consigliare l'uso.




:ciao::ciao::ciao::ciao::ciao:
 
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passando dalla teoria alla pratica, more often then not, in realtà la call è prezzata A FAVORE (dal punto di vista di quello che stiamo parlando), dato che - genericamente parlando - la IV è superiore alla volatilità realizzata (chiamateli costi dell'hedging, oppure risultato dell'incontro tra domanda e offerta, chiamatelo "fenomeno gelsomino" se vi aggrada :lol::lol:..............il risultato finale non cambia....).
[..]
Interessante scambio tra te e Luciom sul prezzo delle opzioni a favore del venditore.
La IV > della vola realizzata l'avevo notato anch'io, benché bazzichi poco d'opzioni.
Vendere vola sembrerebbe quindi una strategia con un edge, la domanda che mi pongo è: se nel breve periodo le distribuzioni sono ca. normali mentre nel lungo periodo sono fat-tailed, vendendo vola non sto forse semplicemente "picking up nickels in front of a steamroller"?
 
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:lol:

Ora possiamo anche ricondurla ad una semplice questione semantica/formale, se preferisci, eppure non ti ho mai sentito dire che nella covered call, sebbene il rischioGML sia inferiore, dobbiamo comunque fare altri calcoli per ricondurci al ... rischioPGP. Ma a questo punto, caro GML, non è più semplice considerare direttamente il rischioPGP? :D

Facciamola semplice semplice: diciamo che Pierino ha MPS, ed il suo megamodello superperformante value/econometric/technical/astrological gli dice che MPS non "dovrebbe" salire oltre x da qui alla data y.

Pierino decide che l'operazione giusta da fare è vendere call strike x scadenza y.

A questo punto passa la palla ai suoi due fantastici risk manager che, prima di valutare il suo asset, gli dicono, in quest'ordine:

GML) Vai tranquillo, ho calcolato il rischio: rischi addirittura di meno!!! :eek: :up: :V

PGP) Aspetta ciccio, guarda che quell'operazione aumenta il tuo rischio, valuta bene se ne vale la pena, perché se MPS schizza puoi perdere un fracco di soldi (in termini di opportunitàGML)!

A quel punto Pierino torna da GML e gli dice: guarda che PGP mi ha fatto notare che devo valutare anche le opportunità! :eek:

E GML sai che gli risponde? Si bello, lo sapevo anch'io, ma tu non me lo avevi mica richiesto!!! :lol:

A parte la battuta, le stelle in congiunzione con la mia rete neurale mi dicono che probabilmente oggi dovrò eseguire il settimo ordine di incremento (purtroppo le stelle parlano a singhiozzo :(), quindi chiudiamo in bellezza:
secondo me qualunque trader che si rispetti, quando valuta una strategia, in linea di massima non dovrebbe distinguere tra soldi "perdibili" e soldi "non guadagnabili" :)

Mi pare di averlo già letto sul fol questo ;)
Però non concordo, per chi non ha un capitale infinito le perdite hanno un valore della funzione d'utilità più negativo che non i mancati guadagni.
Imho l'asimmetria deriva dal risk of ruin, se non funziona bene l'acceleratore non vincerai la gara, ma se non funziona bene il freno ti schianti e muori.
Puoi aumentare a piacere il guadagno atteso, ma se la parte sinistra della pdf è "brutta" allora la stragrande maggioranza degli investitori eviterà quella strategia, l'esempio classico è il paradosso di Petersburg: fatto 100 il tuo capitale, tu quanto pagheresti per poter giocare? :mumble:
 
Mi pare di averlo già letto sul fol questo ;)

Chi l'avrà scritto? :mumble:

Sicuramente un supertrader!!! :D

Però non concordo, per chi non ha un capitale infinito le perdite hanno un valore della funzione d'utilità più negativo che non i mancati guadagni.
Imho l'asimmetria deriva dal risk of ruin, se non funziona bene l'acceleratore non vincerai la gara, ma se non funziona bene il freno ti schianti e muori...

Giustissimo, ma dovresti concordare lo stesso, visto che ho specificato "trader che si rispetti" e "in linea di massima" :D

Un "trader che si rispetti" utilizza sicuramente un adeguato money management che gli consente nella pratica di bilanciare l'asimmetria del risk of ruin!!! :prr:
 
piccolo OT :D sempre sui margini (di IW) e rischio, reale e percepito.
Ieri, approfittando dei sali scendi, ho chiuso un po' di posizioni: la mia perdita complessiva potenziale si è ridotta (sono addizioni e sottrazioni), la mia percezione di rischio mi dice che sto rischiando di meno (o ho la presunzione di poterlo gestire più agevolmente) e IW ha aumentato i margini.
Tra sogno e realtà :D :D

C
 
Ma se ti ho fatto vedere uno screenshot di una conversazione privata dove la dicotomia tra rischio per la clearing house e rischio per "te" era sbattuta lì in chiaro che più chiaro di così non si poteva! Ho ritrattato proprio in considerazione del fatto che un privato può (deve?) fare ragionamenti diversi da quelli di una clearing house, e l'ho anche scritto.

Quello che sto dicendo ora è cosa ben diversa da quell'argomento, e riguarda proprio il fatto che tu hai definito il premio delle opzioni sempre «infimo» rispetto ai ritorni potenziali di lasciare "libero" (= senza cap) il payoff.

Su questo io francamente non ho ancora capito come non si possa far altro che arrivare alla sintesi di Imar, cioè che le opzioni sono strutturalmente economiche e vanno sempre comprate.

Limite mio, ovviamente, ma devo essermi perso la spiegazione che hai disseminato in giro.

Tranquillo, non ha disseminato nessuna risposta, solo provocazioni. Ha perfino manipolato un innocuo "per me il rischio è una parola neutra" interpretandolo come pare a Lei, approfittando del fatto che chi l'ha detto ha capito che non era il caso di infilarsi in un tunnel senza uscita............:clap::clap:

Interessante scambio tra te e Luciom sul prezzo delle opzioni a favore del venditore.
La IV > della vola realizzata l'avevo notato anch'io, benché bazzichi poco d'opzioni.
Vendere vola sembrerebbe quindi una strategia con un edge, la domanda che mi pongo è: se nel breve periodo le distribuzioni sono ca. normali mentre nel lungo periodo sono fat-tailed, vendendo vola non sto forse semplicemente "picking up nickels in front of a steamroller"?


Storicamente, vendere volatilità ha avuto un edge sugli indici azionari, non sulle singole azioni (vedi, tra gli altri, Illmanen, expected returns), per cui molti studiosi ritengono che l'edge non consista in un "variance risk premium" ma in un "correlation premium" che in passato sarebbe stato sovraprezzato.

Questa teoria è anche alla base del dispersion trading, che - però - mi dicono dalla regia, è ormai soggetto anch'esso all'inesorabile legge dei rendimenti decrescenti....

Ho già fatto notare a Cren che sulla strada "quantitativa", nel mondo dei sogni dove rischio=convenienza, andava comunque in corto circuito logico, ma pare non si sia accorto neanche di questo.
Chissà se in privato riesci a fare un altro mezzo miracolo! :D

Ma anche con me, Conte, se vuoi ci organizziamo, così mentre spieghi a Cren, spieghi anche a me ad esempio........... come come fa il covered call ad essere più rischioso del long spot.... oppure come puoi pensare che la ddp dello short strangle sia perfettamente simmetrica (cioè che il rischio di blow up al ribasso sia uguale di quello che si presenta al rialzo...) porta pazienza, io sono qui per imparare.... e chiaramente tu sei l'unica persona del fronte avverso (:eek::lol::bow:) con cui si può dialogare seriamente.............
 
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