Parmalat (PLT) Parmalat (a) III cosa sarà da grande ?

in effetti :D
però i ricavi del 2007 li hanno presi..

cmq mi chiedo perchè prima avevano queste aspettative di crescita e adesso no..


riassumendo tra le priorità: imparare a stimare i conti futuri di un'azienda :mumble: ..:pozione: o :mago:

Cominciamo subito con un esercizio.

Prova ad indovinare il risultato del Milan DOMANI.:specchio::specchio:
:D
 
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Dimenticavo.

Sono uscito completamente dai bancari.

Il tracollo odierno dei titoli di Stato, unitamente al riesplodere del problema del debito sovrano, che guarda caso viene sempre fuori quando l'euro si apprezza, infatti, non e' un buon segnale.

Erano poche, ma meglio avere i soldi che la carta.
 
buondì,
non vorrei monopolizzare il thread di parmalat (che per adesso da buoni segnali), mentre vedo i mercati sempre incerti.. alcuni titoli che salgono più del previsto (vd. deutsche telecom) altri che sono scesi più del previsto (vd. Landi).... ma sono ancora a riflettere su l'analisi fondamentale


1) mi stavo chiedendo: Sal quando mi hai parlato di stimare l'ebit attravero il CDG intendevi proprio fare i vari budget dettagliati delle vendite, costo, finanziari, investimento come se fossi dentro l'azienda o considerazioni di diverso genere.. (sempre in attesa di leggere il nuovo libro)

2) se oltre agli sconti per es. di controllo, holding.. si deve applicare un premio per es. di leadership di mercato, monopolio..

3) se anche il valore dell'indebitamento netto deve essere prospettico (nel qual caso non avrei la più pallida idea delle intenzioni e possibilità del management) o comunque l'alleggerimento del debito passa attraverso un minore reddito operativo (nel qual caso mi basta saper stimare quest'ultimo)..

4) sempre ritornando su immsi e sulla valutazione di una holding, i dubbi di prima diventano sempre più grandi :D rileggendo più attentamente vedo che il debito netto della capogruppo è 63 milioni (un decimo di quello che consideravo io, cioè quello complessivo consolidato), mi rimane da capire quale utilizzare e se quello inferiore, dove trovo il reddito operativo della capogruppo (non posso certo mettere quello complessivo con anche piaggio mumble ).

aggiunta: mi hanno suggerito che le holding non si valutano con il reddito operativo, e quindi io deduco che si debba valutare il valore delle partecipazioni, appliccare lo sconto holding e sottrarre il valore del DN della capogruppo.. sbaglio?
 
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Buongiorno.

Per ora sembra rientrato l'allarme scattato ieri e nella prima mattinata sui Titoli di Stato, quindi penso di rientrare su Ubi.:)

Per quanto riguarda le angosce esistenzial-fondamentaliste del giovane Werther-Dario, ora non ho tempo per rispondere compiutamente a tutti i suoi dubbi, anche perchè io molti problemi non me li pongo proprio.

Questo perchè non acquisto mai titoli che non abbiano superato una serie di filtri (il famoso accertamento a 360° che la carta che mi porto a casa sia buona) e, quindi, tra le altre cose non compro MAI titoli di holding pure.

Anzi io ne vieterei la quotazione.

All'estero, infatti, praticamente non esistono.

A maggior ragione se il mio socio di maggioranza è uno come Colaninno.

Comunque valutare una holding è semplice, ma laborioso.

Devi valutare le singole partecipazioni, ad esempio con il metodo del NOPAT e dei FCF (free cash flow o più semplicemente EBITDA-CAPEX), e poi fare la somma delle parti.

A questo sottrai il debito netto della capogruppo e poi, se del caso ma penso che sia il caso, applicare lo sconto holding e lo sconto di minoranza.

Esempio

La Holding A ha 3 partecipazioni nella Società X (80%), Y (60%) e Z (40%).

Valuti:
X= 100
Y= 100
Z= 100

Quindi avrai

Valore partecipazione
X = 80
Y = 60
Z = 40
SOMMA= 180

A questo punto sottrai la PFN della sola capogruppo, applichi gli sconti ecc.ecc., ed il gioco è fatto.:)

Ps. Ma la causa con CITIGROUP in America in appello la perdiamo o no, e non è che il Governo può fare un centomilaproroghe.:wall::wall::wall:

:D:D
 
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buondì,
non vorrei monopolizzare il thread di parmalat (che per adesso da buoni segnali), mentre vedo i mercati sempre incerti.. alcuni titoli che salgono più del previsto (vd. deutsche telecom) altri che sono scesi più del previsto (vd. Landi).... ma sono ancora a riflettere su l'analisi fondamentale


1) mi stavo chiedendo: Sal quando mi hai parlato di stimare l'ebit attravero il CDG intendevi proprio fare i vari budget dettagliati delle vendite, costo, finanziari, investimento come se fossi dentro l'azienda o considerazioni di diverso genere.. (sempre in attesa di leggere il nuovo libro)

2) se oltre agli sconti per es. di controllo, holding.. si deve applicare un premio per es. di leadership di mercato, monopolio..

3) se anche il valore dell'indebitamento netto deve essere prospettico (nel qual caso non avrei la più pallida idea delle intenzioni e possibilità del management) o comunque l'alleggerimento del debito passa attraverso un minore reddito operativo (nel qual caso mi basta saper stimare quest'ultimo)..

4) sempre ritornando su immsi e sulla valutazione di una holding, i dubbi di prima diventano sempre più grandi :D rileggendo più attentamente vedo che il debito netto della capogruppo è 63 milioni (un decimo di quello che consideravo io, cioè quello complessivo consolidato), mi rimane da capire quale utilizzare e se quello inferiore, dove trovo il reddito operativo della capogruppo (non posso certo mettere quello complessivo con anche piaggio mumble ).

aggiunta: mi hanno suggerito che le holding non si valutano con il reddito operativo, e quindi io deduco che si debba valutare il valore delle partecipazioni, appliccare lo sconto holding e sottrarre il valore del DN della capogruppo.. sbaglio?

Buonasera.

1) Assolutamente no, è più che sufficiente un bilancio sintetico come segue
Fatturato 100
EBITDA 30
EBIT 20
OF 5
RPI 15
IMPOSTE -5
Rn 10

E se proprio vuoi essere sofisticato uno Stato patrimoniale sintetico con ad esempio.

Attivo immobilizzato 40
CCN 60
Capitale investito 100

Capitale proprio 50
Posizione fin.netta 50
Fonti di finanziam. 100

2) Assolutamente no, questi elementi dovrebbero già essere riflessi nel ROI, nel ROE e in genere nella redditività dell'azienda. In questi casi il valore del titolo dovrebbe superare largamente il suo valore contabile.

3) Si e No. Nel senso che, disponendo del capex è un esercizio semplice calcolare lo Stato patrimoniale prospettico. Al limite se vuoi ti posso postare un esercizio.

4) Già risposto. Va bene, come detto, per le holding il metodo della somma delle parti.
 
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Buonasera.

1) Assolutamente no, è più che sufficiente un bilancio sintetico come segue
Fatturato 100
EBITDA 30
EBIT 20
OF 5
RPI 15
IMPOSTE -5
Rn 10

E se proprio vuoi essere sofisticato uno Stato patrimoniale sintetico con ad esempio.

Attivo immobilizzato 40
CCN 60
Capitale investito 100

Capitale proprio 50
Posizione fin.netta 50
Fonti di finanziam. 100

2) Assolutamente no, questi elementi dovrebbero già essere riflessi nel ROI, nel ROE e in genere nella redditività dell'azienda. In questi casi il valore del titolo dovrebbe superare largamente il suo valore contabile.

3) Si e No. Nel senso che, disponendo del capex è un esercizio semplice calcolare lo Stato patrimoniale prospettico. Al limite se vuoi ti posso postare un esercizio.

4) Già risposto. Va bene, come detto, per le holding il metodo della somma delle parti.

perfetto sempre molto gentile :vicini:

per il punto 3 se riesci a postarmi l'esempio capisco meglio, così a intuizione mi viene da dire che sapendo quando investono nel capex tolgo liquidità o equivalente aumento l'indebitamento.. il problema è se nei bilanci precedenti vengono indicati i capex futuri?


ps. intanto la mia gallinella (immsi) ha fatto un bel saltello con un +2,35 con volumi :p
 
Parmalat: in linea con quanto detto ieri, la discesa è stata l'occasione per la risalita.
Danieli: appesa ad un filo.
Ciao.
 
non sono esperto di calcio, preferisco basket e ciclismo, però mi sembra una domanda con il trucchetto dato che vedo che gioca domani :D:D

cmq sicuramente 2-1 per il milan :up::up:

:wall::wall::wall:

Comunque come vedi, una volta ipotizzati i dati, Crescita fatturato, Ebitda%, Investimenti, tasso di onerosità dei finanziamenti, è una mera applicazione matematica.

Nell'esrcizio, come vedrai, ho ipotizzato un'azienda redditizia ma che pratica una scorretta politiva finanziaria (tipo l'Enel) in quanto il capex è maggiore, o pari, al cash flow reddituale e pretende anche di avere un pay out del 30% dell'utile.

L'indebitamento, quindim cresce e se si verifica un aumento dei tassi la redditività si deteriora.
 

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