QUANDO QUALCUNO GIUDICA IL TUO CAMMINO, TU PRESTAGLI LE TUE SCARPE

male male male male...ma dove li trovate i voti per arrivare al 25% ? :DD::DD: :vado::vado:

La finta dell’arrivo trafelata in Comune, il prevedibile scorno dell’umiliato e offeso Malagò, la conferenza stampa con la claque grillina (in prima fila ad applaudire Paola Muraro),
fanno parte di una messinscena preparata a tavolino, di una precisa strategia comunicativa e politica imposta da Beppe Grillo.
Jacopo Jacoboni de La Stampa, fra i più informati di cose grilline, la spiega così.

È così che si è giunti a un evento per dire no al grande evento: questo è stata la buca di Virginia Raggi a Giovanni Malagò.

Una messinscena, questa o un’altra, era stata del resto studiata (era da giorni che si organizzava qualcosa di «mediaticamente eclatante»), e serviva a due cose.
Uno, dare ai fan l’immagine della sindaca che si erge contro i poteri forti e impone loro umiliante anticamera (in altre parole, un’arma di distrazione di massa).
Due, a farsi vedere di nuovo originari e puri.

Detto in altre parole, Grillo è una specie di ago della bilancia di una partita cruciale in corso, che non è la Raggi in sé, ma è:
che tipo di Movimento deve tentare la corsa al potere, un Movimento-più-Movimento o il Movimento-partito?
Dire no alle Olimpiadi, al momento, era l’unica strada per tenere insieme questa sfida in corso senza che si sfasciasse tutto ancora prima della kermesse di Palermo, Italia 5 stelle.
jacoponi è da tempo che è diventato un ultras renziano quasi al livello della Meli del corriere..
 
jacoponi è da tempo che è diventato un ultras renziano quasi al livello della Meli del corriere..

Tat, quello che ha scritto però non è fantascienza....purtroppo è la verità.
E di punti ne ha persi, ma tanti tanti e non capisco come la si possa ancora difendere.

Forse che hanno tutti i paraocchi a mo' di cavallo ?
o sono tante oche starnazzanti ?
 
Qui non si tratta di tirare la giacca a uno oppure all'altro. Si tratta di ristabilie l'ordine ed eliminare l'isis. Punto.
Che poi quando "qualcuno" ci mette lo zampino ( e chissà perchè sono sempre quelli che dovrebbero essere di qua)
( e non di là) ci scappa la rivoluzione ......iran - iraq - libia - ed ora siria.

Secondo quanto dichiarato oggi da Ramzy Ezzeldin Ramzy, portavoce dell’inviato Onu Staffan de Mistura,
le Nazioni Unite non hanno elementi per confermare o smentire che l’attacco contro il convoglio in Siria sia stato causato da un raid aereo
.

In questo modo, seppur in “diplomatichese”, l’Onu ha tolto elementi a sostegno agli Usa, che fin da subito,
si erano affrettati a lanciare la notizia che i responsabili dell’attacco erano o i russi o le forze del regime siriano.


Questo è quello che attiene al folle bombardamento di lunedì 19.
Ma nel fine settimana c’era stato un altro raid che ha creato non poco scalpore.
Gli aerei della coalizione a guida Usa hanno colpito “per errore” una postazione dell’esercito siriano nei pressi di Deir el-Zor, uccidendo oltre 80 militari fedeli a Bashar al Assad.

Gli Usa hanno minimizzato la faccenda, parlando genericamente di errore.

Ma c’è anche chi, come il senatore dello Stato della Virginia Richard Black, ha preso carta e penna
per scrivere all’ambasciatore siriano alle Nazioni Unite per chiedere scusa al popolo siriano a nome di tutta l’America.
Nel messaggio del senatore si legge:

“Mi unisco al popolo siriano in lutto per la perdita dei soldati ed esprimo le mie più sentite condoglianze alle loro famiglie.
Mentre non posso dire se questo sia stato o meno un attacco deliberato, le linee del fronte a Deir el-Zor sono state relativamente statiche per anni,
e gli aerei che hanno attaccato le loro posizioni erano equipaggiati con dispositivi di mira Gps mira.
Sono disgustato dalla possibilità che l’attacco possa essere stato volutamente lanciato
per sostenere le truppe dell’Isis per sopraffare i valorosi difensori della città. Prego che questo non sia stato il caso”.
 
E poi succede anche questo ......

I due testimoni oculari che scagionano Amedeo Mancini, l'ultrà agli arresti con l'accusa di omicidio preterintenzionale per la morte del nigeriano a Fermo, da mesi subiscono minacce di morte e insulti.

Sono due teste chiave nel processo che la Procura sta portando avanti per chiarire le dinamiche che il 6 luglio causarono il decesso di Emmanuel Chidi Nnamdi.

Secondo quanto racconta il Resto del Carlino, infatti,
"inizialmente era stato solo uno a dover subire le angherie del popolo di Facebook, dei blogger e persino di alcuni politici.
Ora che anche l’altro testimone è stato identificato gli è toccata la stessa sorte".

Una gogna a cui non riescono a sottrarsi. Una valanga di messaggi intimidatori, insulti e minacce di morte.
Ovviamente il ritornello è sempre lo stesso, l'accusa di aver falsificato le versioni date agli inquirenti per scagionare l'ultrà della fermana,
quando invece hanno soltanto detto la verità: overro che fu il nigeriano il primo ad aggredire e che Mancini si è solo difeso con un pugno.

"Razzista, fascista, bastardo, delinquente e mitomane", sono solo alcune delle pietre che stanno colpendo i due testimoni.
Senza considerare che uno dei due ha dovuto subire l'addio di alcuni clienti dal suo negozio.
 
avanti con la pulizia ...tutto bello ... tutto rosa....tutto vietato.

Comunicazione ufficiale dalla Camera dei deputati: ricorda ai giornalisti che a partire dal 10 ottobre,
telecamere e operatori potranno entrare nella tribuna riservata alla stampa solo e soltanto se hanno firmato,
e quindi accettato, il nuovo codice di autoregolamentazione.

Un testo di autodisciplina che è dei giornalisti, ma che è anche un miscuglio tra comune buon senso e bende sugli obiettivi: dai video, alle foto e fino alle registrazioni.

Se è logico e giusto che si imponga di assistere “in silenzio” ai lavori dell’Assemblea standosene fermi nelle tribune riservate,
appare già più strana invece la richiesta di astenersi da ogni segno di approvazione o disapprovazione: guai a fare sì con la testa o ad assecondare quanto è in discussione.
In ogni caso, si raccomanda nel nuovo codice, è importante tenere “un contegno improntato al massimo rispetto dell’istituzione parlamentare”.
Non venga in mente a qualche cine-operatore che è lì per lavorare di urlare durante un’interpellanza o la discussione di un emendamento.

Introdotto l’obbligo di “interrompere immediatamente le riprese a ogni sospensione di seduta”:

nessuna foto a calca e assembramenti, né al fuggi fuggi verso le porte e la buvette.
Niente pacche sulle spalle, abbracci, baci e saluti. Che tutto resti nel privato dell’aula.
E se queste cose accadessero durante i lavori dell’aula? Peggio.

È vietato diffondere “fotografie e riprese visive atte a rilevare comunicazioni telefoniche”
(difficile visto che anche durante le sedute i parlamentari parlano al telefono continuamente, pur coprendosi la bocca con le mani un po’ per non farsi sentire, un po’ per non far scorgere il labiale).
Ma, soprattutto, sarà vietato diffondere fotografie e riprese “non essenziali per l’esercizio del diritto di cronaca relativo all’attualità e allo svolgimento dei lavori in Aula”.
E qui, il cine-operatore o il giornalista di turno potrebbe ritrovarsi ad essere un po’ confuso:
stop a immagini ingrandite di pizzini e letterine, nessuna ripresa di schermi di tablet e smartphone,
non si potrà più sapere se i deputati giocano a Candy crush o a campo minato in aula né quali siti visitino.

Addio alla pubblicazione di immagini di deputati che sonnecchiano o che riposano le tempie.
Semplicemente perché, secondo una prima lettura del codice, potrebbe trattarsi di informazioni che non riguardano i lavori parlamentari.
Anche se accadono durante i lavori parlamentari.
“In caso di inosservanza delle disposizioni – si legge – il Collegio dei deputati Questori potrà disporre nei confronti di chi viola le regole il divieto temporaneo di accesso alle tribune”.

Inoltre, il regolamento prevede il divieto dell’utilizzo di tecniche di rielaborazione di riprese
“che comportino un danno alla dignità dei deputati e membri del governo presenti in aula e al diritto alla riservatezza”.
A pagare potrebbero essere blob, fotomontaggi e pure la satira visuale che usa foto e immagini. Nei Palazzi, non si può entrare.
 
E noi sempre qui a farci prendere per i fondelli.....europa....pfif

Dopo quelli che sono stati battezzati Panama Leaks, ora dunque è la volta dei Bahamas Leaks:
una nuova fuga di notizie che, anticipa il sito del settimanale del gruppo Espresso, coinvolge “i potenti di tutto il mondo”:
tra i tanti, anche i familiari di un ex premier della Nigeria e l’uomo d’affari giordano Amin Badr El-Din.

A far discutere, però, è soprattutto il nome della Kroes, che da capo dell’antitrust europeo
(ruolo che ha ricoperto fino al 2010) ha più volte condannato i tentativi delle multinazionali del vecchio continente di “sottrarsi alle nostre regole fiscali“.

Ora si scopre che la Kroes – nel frattempo divenuta consulente di Uber e Bank of America – è stata amministratrice, dal luglio 2000 all’ottobre 2009,
di una società off-shore tuttora attiva, la Mint Holdings Ltd, che la stessa politica olandese contribuì a fondare 16 anni fa, insieme ad investitori degli Emirati Arabi.

Una condotta, quella della Kroes, che risulta tanto più grave in quanto non ne avrebbe informato la Commissione europea nel momento in cui veniva nominata commissaria alla Concorrenza, nel 2004.
 
D'altra parte con un presidente così ......

I giornalisti dellInternational Consortium of Investigative Journalism (ICIJ) hanno scoperto migliaia di documenti sui 'ruling' gli accordi fiscali tra lo Stato
- che il neo presidente della commissione ha guidato per 18 anni - e i grandi marchi.

Miliardi di euro sottratti al fisco grazie alla certificazione perfettamente legale di strutture e scatole societarie.
 
Tat, quello che ha scritto però non è fantascienza....purtroppo è la verità.
E di punti ne ha persi, ma tanti tanti e non capisco come la si possa ancora difendere.

Forse che hanno tutti i paraocchi a mo' di cavallo ?
o sono tante oche starnazzanti ?
mi piacerebbe che per un po si lasciasse lavorare in pace la gente, e la si smettesse di fare l'ultras della politica, del giornalismo a prescindere.
c'è molta piu lealtà e rispetto nel mondo ultras da stadio. credimi
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto