Loryred
Forumer storico
Che bel regalo le tue osservazioni, che danno profondità e spessore al mio "contenitore" asfittico! Come osservi tu, questo "recupero" del colore da parte di Redon sembra corrispondere alla scomparsa dei "demoni" ed alla loro sublimazione in un ritrovato "misticismo", quasi un paradiso colorato raggiunto attraverso la meraviglia e l'immaginazione.
La sua componente onirico-visionaria ha richiami molto mitteleuropei ed anche nordici, ad es. il periodo dei "neri" mi ricorda certe grafiche di Fuchs, mentre nelle opere tarde, caratterizzate dalla presenza della natura quai magica e dei colori chiari rinvia a Klimt, con un simbolismo comunque privo della carica sensuale e come già scritto anche al Segantini simbolista, sempre e comunque in una dimensione molto rarefatta e spirituale.
Volevo capire se la frase di Baleng "perché mi lascia in qualche modo insoddisfatto" si riferisce al fatto che rispetto ad un Moreau tanto "opulento" ed esibito da non lasciare nulla all'immaginazione, in Redon rimane comunque qualcosa si inespresso e misterioso da sondare e da scoprire.
La sua componente onirico-visionaria ha richiami molto mitteleuropei ed anche nordici, ad es. il periodo dei "neri" mi ricorda certe grafiche di Fuchs, mentre nelle opere tarde, caratterizzate dalla presenza della natura quai magica e dei colori chiari rinvia a Klimt, con un simbolismo comunque privo della carica sensuale e come già scritto anche al Segantini simbolista, sempre e comunque in una dimensione molto rarefatta e spirituale.
Volevo capire se la frase di Baleng "perché mi lascia in qualche modo insoddisfatto" si riferisce al fatto che rispetto ad un Moreau tanto "opulento" ed esibito da non lasciare nulla all'immaginazione, in Redon rimane comunque qualcosa si inespresso e misterioso da sondare e da scoprire.