Loryred
Forumer storico
Per non far "deragliare" la discussione che tratta di mercatini provo per la prima volta a lanciare un nuovo tema, che parte dalla mostra tenuta al MOMA nel 1962 e dedicata ai tre artisti francesi e da uno stampato dattiloscritto dell'epoca che illustra in modo sintetico i contenuti di una pubblicazione collegata, che all'epoca costava pochi $.
La loro arte è caratterizzata da una fantasia poetica, che li rende un "mondo a parte", in un'epoca dominata da naturalismo ed impressionismo; la loro capacità di immaginazione e la libertà di espressione anticipa il surrealismo e per certi versi l'astrattismo.
Odilon Redon, il più famoso, presenta un percorso artistico originale "creando un universo bizzarro popolato da esseri improbabili" e la sua evoluzione parte dalla litografia e dal carboncino dei suoi celebri Neri, che poi abbandona per realizzare oli, pastelli ed acquerelli dai colori luminosi, spaziando da decorazione di pareti, alla progettazione di cartoni per tappezzeria. In questa fase dominata dalla natura e dal colore mi evoca suggestioni simili al Segantini "simbolico".
Musée d'Orsay: A proposito di Redon
Rodolphe Bresdin, insegnante di Redon, era un personaggio molto isolato ed ignorato dai più per gran parte della vita, rivalutato poi per la potente immaginazione poetica; con l'eccezione di un piccolo dipinto la sua produzione è essenzialmente grafica e consiste di disegni, acqueforti e litografie.
Gustave Moreau, maestro di Matisse e Rouault, presenta un approccio all'arte complesso che è stato oggetto di numerosi studi critici; già molto ammirato in vita per le complesse composizioni di tipo allegorico, non esibì mai centinaia di piccoli oli ed acquarelli nei quali si cimentò con la pittura astratta e queste opere "segrete" hanno successivamente riacceso i riflettori sulla sua arte.
Io ho "lanciato il sasso", spero ora che il cerchio si allarghi a commenti ed immagini postati da voi... io dei tre apprezzo in particolare Redon, che trovo elegante, incisivo e più moderno.
La loro arte è caratterizzata da una fantasia poetica, che li rende un "mondo a parte", in un'epoca dominata da naturalismo ed impressionismo; la loro capacità di immaginazione e la libertà di espressione anticipa il surrealismo e per certi versi l'astrattismo.
Odilon Redon, il più famoso, presenta un percorso artistico originale "creando un universo bizzarro popolato da esseri improbabili" e la sua evoluzione parte dalla litografia e dal carboncino dei suoi celebri Neri, che poi abbandona per realizzare oli, pastelli ed acquerelli dai colori luminosi, spaziando da decorazione di pareti, alla progettazione di cartoni per tappezzeria. In questa fase dominata dalla natura e dal colore mi evoca suggestioni simili al Segantini "simbolico".
Musée d'Orsay: A proposito di Redon
Rodolphe Bresdin, insegnante di Redon, era un personaggio molto isolato ed ignorato dai più per gran parte della vita, rivalutato poi per la potente immaginazione poetica; con l'eccezione di un piccolo dipinto la sua produzione è essenzialmente grafica e consiste di disegni, acqueforti e litografie.
Gustave Moreau, maestro di Matisse e Rouault, presenta un approccio all'arte complesso che è stato oggetto di numerosi studi critici; già molto ammirato in vita per le complesse composizioni di tipo allegorico, non esibì mai centinaia di piccoli oli ed acquarelli nei quali si cimentò con la pittura astratta e queste opere "segrete" hanno successivamente riacceso i riflettori sulla sua arte.
Io ho "lanciato il sasso", spero ora che il cerchio si allarghi a commenti ed immagini postati da voi... io dei tre apprezzo in particolare Redon, che trovo elegante, incisivo e più moderno.
Ultima modifica: