Riapertura bordelli

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Riapertura Bordelli

  • Si

    Votes: 58 79,5%
  • No

    Votes: 15 20,5%

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    73
Scusa, in tutta franchezza, mi occupo di tematiche di genere da tutta la vita, in pratica, avendo iniziato le prime letture a 16 anni. Sono io che chiedo a te dove vivi.

Non la guardi la TV?
Non segui la cronaca? Non senti parlare la gente? Non tocchi con mano certi ambienti?
Conosco benissimo il tema. BENISSIMO. E non sono la sola a denunciare quanto il patriarcato, i suoi stereotipi e le sue "leggi" siano state abolite sulla carta, ma non nella mentalità della gente.

Abbiamo bisogno persino di un pacchetto contro i femminicidi (:rolleyes:) tanto la cultura del possesso (un banale esempio, figlio della mentalità maschilista) è ancora presente nella testa della gente. E non sono pochi matti.
 
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Sono convinta che la prostituzione sia la prima figlia del patriarcato e non lo dico io che non sono nessuno.
............
Povki
bho ....tu parli sempre e solo di donne femmine
oggi chi si prostituisce non sono solo le nate femmine ma anche i nati maschi, i gay, i transgender, gli operati, quelle che ce l'hanno finto, quelli che se lo sono fatto tagliare, quelli che ce l'hanno finta, quelli metà e metà, un terzo due terzi o con qualunque altra percentuale che sei capace di inventare ....insomma oggi le cose non sono come dici tu...quella è roba vecchia
...oggi posso dire, in tutta sincerità che ....è un gran casino ! :)
 
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Amsterdam. Bordelli legali
Aprile 2012

Girls going wild in red light district - YouTube

Le lucciole del "Red light district" di Amsterdam sotto gli occhi incuriositi di tutti -in una sera come tante nelle vetrine dove stazionano in esposizione per attirare clienti- hanno inscenato una danza molto particolare.

Chi le guardava incuriosito, chi le imitava, chi ridacchiava senza capire e chi fischiava . La maggior parte di essi erano uomini, anche perché in un quartiere a luci rosse, ovviamente c’è merce e compratore, e quasi sempre la merce è rappresentata dalle donne.
Questa volta però, che il pubblico fosse per lo più maschile è stata una cosa abbastanza positiva perché a fine coreografia sopra l’edificio dove le ragazze svolgono la loro attività si è acceso un cartello luminoso :
Ogni anno a migliaia di donne è promessa una carriera da ballerina nell’Europa occidentale – recita lo slogan – Purtroppo poi finiscono qui»
Dopo aver letto questo messaggio sul maxi-schermo il silenzio è piombato sul marciapiede dove fino a pochi secondi prima lingue penzolanti, sorrisini maliziosi, fischi e sguardi affamati scrutavano le ragazze.

Il loro messaggio era chiaro : siamo qui, ma molto probabilmente avremmo voluto essere altrove, avremmo sperato qualcosa di meglio per il nostro futuro.

Mi è capitato tantissime volte di ascoltare conversazioni di amici o conoscenti eccitati dall’idea di andare ad Amsterdam, città libera per molteplici aspetti, ma soprattutto per poter fare un giretto nel famoso Red light district.
Mi ha sempre infastidito non poco questo atteggiamento che tratta queste ragazze in vetrina come fenomeni da scrutare, come marionette o mascotte –quasi paragonabili a quelle nei parchi per bambini- da fotografare e mostrare al ritorno ai propri amici come trofeo.

Non c’è nulla da ridere, fotografare, fischiare o disprezzare .
Questo fenomeno merita una seria riflessione, da parte di tutti.

Ma come pensate che le cose, in una società come la nostra, potrebbero essere migliori?
Come potrebbe essere fattibile un bordello legale, dove non ci siano ragazze sfruttate e/o ghettizzate o stigmatizzate?

Sono io che chiedo: ma da dove venite?
 
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Come potrebbe essere fattibile un bordello legale, dove non ci siano ragazze sfruttate e/o ghettizzate o stigmatizzate?

Sono io che chiedo: ma da dove venite?
Cara Claire,
A parer mio tu ti sei fossilizzata sulle donne
Il il poblema e' molto piu' generale, ma tu vedi solo le donne, ma ti chiedi ancheperche' non e' possibile raccogliere i pomofori in modo legale ? Perche' miglisia di neri vengono sfruttati ghettizzati stigmatizzati ?? Perche' milioni di metri cubi di cemento vengono tirati su da manovalanza invisile anch'essa sfruttata e ghettizzata? Tutto questo non puo' essere reso legale ?
Sono io che ti chiefi: ms da dove vieni ? :)
 
Sorry per gli errori
.......ma sono con il tablet sotto l'ombrellone in riva al mare .....e digito con il solo mignolo :(
dibattendo con te su problematiche sociali....... fa molto radical kitch vero?
 
Cara Claire,
A parer mio tu ti sei fossilizzata sulle donne
Il il poblema e' molto piu' generale, ma tu vedi solo le donne, ma ti chiedi ancheperche' non e' possibile raccogliere i pomofori in modo legale ? Perche' miglisia di neri vengono sfruttati ghettizzati stigmatizzati ?? Perche' milioni di metri cubi di cemento vengono tirati su da manovalanza invisile anch'essa sfruttata e ghettizzata? Tutto questo non puo' essere reso legale ?
Sono io che ti chiefi: ms da dove vieni ? :)

Non è in alcun modo possibile equiparare lo sfruttamento dei lavoratori e quello delle prostitute. Se leggi bene, in questo thread ho anche tentato di spiegare perché. ;)

Ecco, qui: Lo stupro a pagamento non è un lavoro come un altro

Poi vedi tu se leggerlo o meno. E' lunghissimo, ma se interessa discutere, per me, dice cose fondamentali
 
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Non è in alcun modo possibile equiparare lo sfruttamento dei lavoratori e quello delle prostitute. Se leggi bene, in questo thread ho anche tentato di spiegare perché. ;)

Ecco, qui: Lo stupro a pagamento non è un lavoro come un altro

Poi vedi tu se leggerlo o meno. E' lunghissimo, ma se interessa discutere, per me, dice cose fondamentali

Credo che il buon Fernando'S non stia intendendo un semplice "prostituta/o = lavoratrice/tore" bensì "In un mondo astratto dove ciascuno potesse fare le scelte che vuole, non avrebbe senso distinguere una/uno prostituta/o da un/una massaggiatrice/tore, osteopata, operatrice/tore ecologico eccetera".
Credo che nessuno ignori che, nel mondo concreto attuale, molto spesso valga l'equazione prostituta/o = schiava/o.





Fra l'altro, leggendo un pezzo che citi, alla domanda
Perché - si chiede - al sex working viene riservato un trattamento diverso che agli altri lavori? Perché una prostituta viene considerata vittima e una precaria, un'operaia, una cameriera no? Perché non ci poniamo il problema di quanto poco gradite possano essere queste attività? Sono tutte professioni liberamente scelte? «Perché tra i diversi mestieri si dovrebbe giudicare particolarmente grave quello in cui si impiega un pezzo di corpo, piuttosto che un altro»? Non si dovrebbe garantire a tutti la possibilità di vedersi riconosciuto il diritto di eseguire la professione che si preferisce, fruendo del più ampio ventaglio di diritti e garanzie?

Si risponde

In primo luogo contesto il fatto che le femministe abolizioniste si disinteressino dello sfruttamento delle lavoratrici, questione che ci appassiona e ci preoccupa fortemente. Ricordo che una delle più illustri sostenitrici di questa posizione, la marxista Carole Pateman critica il concetto di contratto perché, lungi dal collocare entrambe le parti su un piano di parità, genera il diritto politico nella forma dei rapporti di dominio e di subordinazione che rendono possibile l'estrazione del plusvalore e, dunque, il pieno dispiegamento dello sfruttamento dei lavoratori. Di qui l'auspicio al superamento del lavoro salariato e del modo di produzione capitalista.

Quindi bisogna non solo abbattere la prostituzione, bensì anche i contratti di lavoro, e ovviamente il capitalismo, per giungere alla Rivoluzione Proletaria.

Esplicitando le variabili incognite, se ne ottiene che, prima del capitalismo (1800) lo sfruttamento (inclusa la prostituzione) non esisteva, né è mai esistita in realtà sociali comuniste o fasciste. :eek: :rolleyes:


O.T. Ma solo i contratti di lavoro? Non si potrebbero anche abbattere i Contratti matrimoniali, le Società per azioni e le Fondazioni bancarie massoniche? :-?
 
Credo che il buon Fernando'S non stia intendendo un semplice "prostituta/o = lavoratrice/tore" bensì "In un mondo astratto dove ciascuno potesse fare le scelte che vuole, non avrebbe senso distinguere una/uno prostituta/o da un/una massaggiatrice/tore, osteopata, operatrice/tore ecologico eccetera".
Credo che nessuno ignori che, nel mondo concreto attuale, molto spesso valga l'equazione prostituta/o = schiava/o.





Fra l'altro, leggendo un pezzo che citi, alla domanda


Si risponde



Quindi bisogna non solo abbattere la prostituzione, bensì anche i contratti di lavoro, e ovviamente il capitalismo, per giungere alla Rivoluzione Proletaria.

Esplicitando le variabili incognite, se ne ottiene che, prima del capitalismo (1800) lo sfruttamento (inclusa la prostituzione) non esisteva, né è mai esistita in realtà sociali comuniste o fasciste. :eek: :rolleyes:


O.T. Ma solo i contratti di lavoro? Non si potrebbero anche abbattere i Contratti matrimoniali, le Società per azioni e le Fondazioni bancarie massoniche? :-?

:rolleyes:

Sei cavilloso come sempre:wall:
E porti lontano il discorso dal punto.

Come posso concludere?

La prostituzione è figlia del patriarcato, abolisci quello e stiamo a vedere:-o

Ogni volta che si paragona la situazione femminile con quella della classe operaia mi viene in mente Engels e la critica che ne fece Simone de Beauvoir, mia luce ispiratrice:-o

Non sono paragonabili, né io lo faccio. Gli altri continuano a battere su questo tasto. Io, semplicemente, rispondo.

Per altro, la De Beauvoir insisteva anche sull'abolizione del matrimonio, figlio anche quello (ai suoi tempi più che mai, nella sua forma "borghese") del patriarcato e infatti lei, coerente come non mai, non si è mai sposata, né ha mai convissuto un solo giorno con l'uomo che ha amato, riamata, tutta la vita.
 
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