Claire
ἰοίην
Prostitution : "Ich ekelte mich vor Euch und Euren Fantasien" - Nachrichten Panorama - DIE WELT
Siccome sono molto molto buona, traduco

La Danese Tania Rahm ha lavorato molti anni come prostituta. In una lettera aperta scrive cosa ha ricevuto dal suo lavoro, cosa ne pensa e cosa ha dedotto suoi suoi clienti.
"Voi e le vostre fantasie mi nauseate"
Caro cliente,
se credi che mi sia piaciuto, ti sbagli di grosso. Non una sola volta sono andata al lavoro con piacere. L'unica cosa che mi interessava era fare soldi rapidamente. Da non confondere con "soldi facili", perché non era facile. Ma veloce, quello sì. Perché ho imparato molti trucchi, come farti venire al più presto – sotto di me o dietro di me – per sbarazzarmi di te il più rapidamente possibile.
No, anche durante il sesso, non ne avevo nessuna voglia. Ero solo brava a fingere, grazie agli anni di pratica. In realtà, si potrebbe parlare anche di multitasking, perché mentre giacevo lì, la mia mente era in un altro luogo. Un posto dove non dovevo preoccuparmi del fatto che mi stavi portando via il rispetto di me stessa.
Se hai creduto di farmi un favore, perché mi hai pagato per una mezz'ora o un'ora, ti sbagli. Vale a dire, io volevo solo che facessi proprio in fretta e in fretta te ne andassi via.
Se pensi di essere un santo, perché mi hai chiesto come ci è finita una ragazza così carina a prostituirsi, allora sappi che hai perso la tua aureola quando mi hai chiesto subito dopo di stendermi sulla schiena – per poi marchiare il mio corpo di lividi, come se il mio corpo fosse la tua riserva di caccia. Avrei preferito ti fossi sdraiato e mi avessi lasciato fare il mio lavoro.
Se pensavi di rafforzare la tua mascolinità facendomi raggiungere l'orgasmo, allora dovresti sapere che dovrebbero darmi una medaglia d'oro per l'interpretazione. Ho finto così bene che l'addetto alla reception quasi cadeva dal divano dalle risate quando sono uscita. Che cosa credevi?
Ho provato solo disprezzo per te quando te ne sei andato.
Eri forse il numero tre, il numero cinque o il numero otto della giornata. Davvero pensi che io possa essere mentalmente o fisicamente eccitata da un uomo che non ho scelto? Oh, no. La mia parte inferiore del corpo era in fiamme. Ma a causa di lubrificanti e preservativi.
Ed ero stanca. Così stanca che ho dovuto sforzarmi di tenere gli occhi aperti, mentre emettevo i gemiti di routine.
Se hai creduto di pagare per una chiacchierata amichevole o per la mia lealtà, allora hai bisogno di rivedere la cosa. I tuoi discorsi per giustificarti mi erano indifferenti. Storie come tua moglie che soffre di una dilatazione dei legamenti dell’osso pelvico e tu non puoi stare senza sesso… o altre stupide spiegazioni per il fatto che mi hai pagato per il sesso. Se hai creduto che ti ho compreso e compatito, allora sappi che ho mentito. Non provavo nient’altro che disprezzo per te quando te ne sei andato. Allo stesso tempo, avevi distrutto qualcosa in me, seminando in me il dubbio.
Il dubbio che tutti gli uomini siano infedeli e cinici come sei tu. Hai elogiato il mio corpo e le mie capacità sessuali, ma per me sarebbe stato lo stesso se mi avessi sputato in faccia. Non hai visto la persona che è dietro l’apparenza. Hai visto solo ciò che corrisponde alla tua idea di donna sexy con un inarrestabile desiderio sessuale.
Le cose che volevo sentire, non le hai mai dette. Invece, hai detto quello che tu volevi sentirti dire. Le cose che hanno confermato le tue idee e ti hanno permesso di evitare di chiederti come fossi finita così all’età di 20 anni. A te non importa. Perché hai un solo obiettivo: dimostrare il tuo potere. Tu mi paghi per usare il mio corpo come piace a te.
Quando improvvisamente hai trovato un po' di sangue sull preservativo, non era solo a causa del mio ciclo mestruale appena iniziato. Era perché il mio corpo era una macchina che non poteva essere spenta, solo perché avevo il ciclo.
Ecco perché avevo una spugna naturale infilata nel mio addome, così potevo continuare a sdraiarmi sulle lenzuola, ancora e ancora. Oh no, non sono tornata a casa dopo che te ne sei andato. Ho continuato a lavorare e al cliente successivo ho raccontato esattamente la stessa storia. Ma siete tutti così ossessionati dal vostro arrapamento che certo non può fermarvi una piccola goccia di sangue.
Sei stato minaccioso e brutale
Siete venuti con i vostri strumenti, con la biancheria intima o i sexy toys per giocare a qualche gioco di ruolo, e la macchina ha preso il sopravvento su di me. Ma in realtà ero disgustata dalle vostre fantasie malate. Questo è quello che ho fatto, quando con un ghigno sul viso avete detto che avevo l’aspetto di una diciassettene. Che voi ne aveste ben più di 50 , 60 o 70 anni, non ha reso la cosa migliore.
Quanto hai provato periodicamente a superare i miei limiti, mi hai baciato o infilato le dita dentro di me e hai sfilato il preservativo – anche se sapevi perfettamente che non era consentito – hai messo alla prova la mia capacità di combattere. Hai approfittato del fatto che non fossi stata abbastanza chiara o del fatto che mi fossi mostrata troppo indulgente. Hai un modo malato di approfittartene, quando ci riprovi ancora e ancora, per testare quanto sei forte e fino a che punto puoi arrivare.
Quando alla fine ho detto di no ed è stato chiaro che non saresti dovuto tornare, perché non accettavi i miei limiti, per vendicare il tuo onore mi hai umiliato nel mio ruolo di prostituta. Mi hai parlato dall’alto verso il basso, minaccioso e maleducato.
Quando comprate sesso, questo la dice lunga su di voi, sulle vostre opinioni sulle persone e sulla vostra sessualità. Ai miei occhi è un evidente grande segno di debolezza, anche se lo si confonde con una forma malata di potere, con l'acquisizione di uno status. Pensi di avere il diritto di farlo. Le prostitue ci sarebbero comunque, con o senza di te. Ma sai cosa?
Le prostitute ci sono solo perché gli uomini come te sono un ostacolo ad un rapporto sano e rispettoso tra gli uomini e le donne nel modo. Le prostitute esistono solo perché uomini come te si sentono autorizzati a soddisfare i loro bisogni sessuali nelle aperture del corpo di altre persone.
Devi essere un uomo frustrato.
Le prostitute ci sono solo perché tu e la gente come te siete convinti che la vostra sessualità vi dia il diritto ad avere un accesso permanente al sesso ogni volta che ne avete voglia. Le prostitute lì solo perché avete una immagine misogina del mondo e siete più interessati ai vostri bisogni sessuali che alla relazione con la persona con cui realizzate le vostre fantasie depravate.
Quando acquisti sesso, significa che non hai trovato il nucleo della tua sessualità. Davvero. Che sei così mediocre da credere che la sessualità consista nell’avere un orgasmo nella vagina di qualcun altro. E se non hai nessuno a portata di mano, allora prendi la macchina per raggiungere una donna che in strada è in attesa di essere pagata per il privilegio di farti svuotare in un sacchetto di plastica infilato in uno dei suoi orifizi. Devi essere un uomo respinto e frustrato.
Un uomo che non riesce ad avere relazioni intime e profonde in cui la solidarietà è più importante del godere. Un uomo che riesce a lasciar andare i suoi sentimenti solo attraverso l’orgasmo. Un uomo che non è in grado di parlare dei suoi sentimenti, ma piuttosto si esprime con le sue parti intime, l'unico posto da cui possono fluire. Allo stesso tempo, la vostra mascolinità deve essere ad un livello abbastanza basso. Un uomo non si umilierebbe mai pagando per fare sesso.
Per quanto riguarda la tua umanità, io credo che nella migliore delle ipotesi, e cioè che anche in te, nel profondo, c’è una coscienza addormentata. In silenzio, dentro di te, ti sei chiesto se quello che stai facendo è eticamente e moralmente giusto.
So anche che hai difeso e giustificato le tue azioni. dicendoti che mi hai trattato bene, che sei stato amorevole e affidabile, che tu non hai mai inteso o provato a superare i miei limiti. Ma sai cosa? Questo si chiama negare la propria responsabilità.
Il sesso non è una merce
Tu ti rifiuti di vedere la realtà. Tu parli di comprare qualcosa che non è una merce. Ti racconti "queste donne non sono costrette a prostituirsi". Forse pensi che mi hai fatto un favore o che mi hai concesso una tregua, quando ti sei messo a chiacchierare del tempo o mi hai fatto massaggio prima di penetrare il mio addome. Ma non mi hai fatto un piacere. Quello che hai fatto ha confermato il mio sospetto che io non valgo nulla. Che sono solo una macchina, che non merita altro che essere sfruttata.
Ho un sacco di esperienza sulla prostituzione. Questo mi mette nella posizione di scriverti questa lettera. Ma è anche una lettera che avrei preferito non scrivere. Ci sono esperienze che non avrei mai voluto fare. Anche tu, che credi di essere stato un bravo cliente: non ci sono bravi clienti. Ci sono solo i clienti, che rafforzano l’immagine negativa che le donne hanno di se stesse.
Vuoi davvero interessarti di me e vedermi per la persona che sono, oltre il mio aspetto? Ricominciamo da capo, costruiamo un futuro diverso: facciamolo insieme ai nostri amici, le nostre amiche, i nostri colleghi di lavoro, i nostri capi, i nostri politici e non da ultimo le prostitute e diciamo: il sesso è una questione privata. Appartiene alla vita privata.
Diciamo che il sesso non è una merce, ma che c’è grande sofferenza umana, quando è visto come tale. Diciamo in tutto il mondo che il denaro e il sesso non possono andare insieme, ma che il sesso deve essere vissuto in modo differente. Così otterresti il mio rispetto, e io potrei vederti per la persona che sei – e non come un cliente, che si lascia trascinare da un'illusione.
Cordiali saluti
Tanja Rahm
Scappo
Leggetela, anche se è lunga.
Siccome sono molto molto buona, traduco


La Danese Tania Rahm ha lavorato molti anni come prostituta. In una lettera aperta scrive cosa ha ricevuto dal suo lavoro, cosa ne pensa e cosa ha dedotto suoi suoi clienti.
"Voi e le vostre fantasie mi nauseate"
Caro cliente,
se credi che mi sia piaciuto, ti sbagli di grosso. Non una sola volta sono andata al lavoro con piacere. L'unica cosa che mi interessava era fare soldi rapidamente. Da non confondere con "soldi facili", perché non era facile. Ma veloce, quello sì. Perché ho imparato molti trucchi, come farti venire al più presto – sotto di me o dietro di me – per sbarazzarmi di te il più rapidamente possibile.
No, anche durante il sesso, non ne avevo nessuna voglia. Ero solo brava a fingere, grazie agli anni di pratica. In realtà, si potrebbe parlare anche di multitasking, perché mentre giacevo lì, la mia mente era in un altro luogo. Un posto dove non dovevo preoccuparmi del fatto che mi stavi portando via il rispetto di me stessa.
Se hai creduto di farmi un favore, perché mi hai pagato per una mezz'ora o un'ora, ti sbagli. Vale a dire, io volevo solo che facessi proprio in fretta e in fretta te ne andassi via.
Se pensi di essere un santo, perché mi hai chiesto come ci è finita una ragazza così carina a prostituirsi, allora sappi che hai perso la tua aureola quando mi hai chiesto subito dopo di stendermi sulla schiena – per poi marchiare il mio corpo di lividi, come se il mio corpo fosse la tua riserva di caccia. Avrei preferito ti fossi sdraiato e mi avessi lasciato fare il mio lavoro.
Se pensavi di rafforzare la tua mascolinità facendomi raggiungere l'orgasmo, allora dovresti sapere che dovrebbero darmi una medaglia d'oro per l'interpretazione. Ho finto così bene che l'addetto alla reception quasi cadeva dal divano dalle risate quando sono uscita. Che cosa credevi?
Ho provato solo disprezzo per te quando te ne sei andato.
Eri forse il numero tre, il numero cinque o il numero otto della giornata. Davvero pensi che io possa essere mentalmente o fisicamente eccitata da un uomo che non ho scelto? Oh, no. La mia parte inferiore del corpo era in fiamme. Ma a causa di lubrificanti e preservativi.
Ed ero stanca. Così stanca che ho dovuto sforzarmi di tenere gli occhi aperti, mentre emettevo i gemiti di routine.
Se hai creduto di pagare per una chiacchierata amichevole o per la mia lealtà, allora hai bisogno di rivedere la cosa. I tuoi discorsi per giustificarti mi erano indifferenti. Storie come tua moglie che soffre di una dilatazione dei legamenti dell’osso pelvico e tu non puoi stare senza sesso… o altre stupide spiegazioni per il fatto che mi hai pagato per il sesso. Se hai creduto che ti ho compreso e compatito, allora sappi che ho mentito. Non provavo nient’altro che disprezzo per te quando te ne sei andato. Allo stesso tempo, avevi distrutto qualcosa in me, seminando in me il dubbio.
Il dubbio che tutti gli uomini siano infedeli e cinici come sei tu. Hai elogiato il mio corpo e le mie capacità sessuali, ma per me sarebbe stato lo stesso se mi avessi sputato in faccia. Non hai visto la persona che è dietro l’apparenza. Hai visto solo ciò che corrisponde alla tua idea di donna sexy con un inarrestabile desiderio sessuale.
Le cose che volevo sentire, non le hai mai dette. Invece, hai detto quello che tu volevi sentirti dire. Le cose che hanno confermato le tue idee e ti hanno permesso di evitare di chiederti come fossi finita così all’età di 20 anni. A te non importa. Perché hai un solo obiettivo: dimostrare il tuo potere. Tu mi paghi per usare il mio corpo come piace a te.
Quando improvvisamente hai trovato un po' di sangue sull preservativo, non era solo a causa del mio ciclo mestruale appena iniziato. Era perché il mio corpo era una macchina che non poteva essere spenta, solo perché avevo il ciclo.
Ecco perché avevo una spugna naturale infilata nel mio addome, così potevo continuare a sdraiarmi sulle lenzuola, ancora e ancora. Oh no, non sono tornata a casa dopo che te ne sei andato. Ho continuato a lavorare e al cliente successivo ho raccontato esattamente la stessa storia. Ma siete tutti così ossessionati dal vostro arrapamento che certo non può fermarvi una piccola goccia di sangue.
Sei stato minaccioso e brutale
Siete venuti con i vostri strumenti, con la biancheria intima o i sexy toys per giocare a qualche gioco di ruolo, e la macchina ha preso il sopravvento su di me. Ma in realtà ero disgustata dalle vostre fantasie malate. Questo è quello che ho fatto, quando con un ghigno sul viso avete detto che avevo l’aspetto di una diciassettene. Che voi ne aveste ben più di 50 , 60 o 70 anni, non ha reso la cosa migliore.
Quanto hai provato periodicamente a superare i miei limiti, mi hai baciato o infilato le dita dentro di me e hai sfilato il preservativo – anche se sapevi perfettamente che non era consentito – hai messo alla prova la mia capacità di combattere. Hai approfittato del fatto che non fossi stata abbastanza chiara o del fatto che mi fossi mostrata troppo indulgente. Hai un modo malato di approfittartene, quando ci riprovi ancora e ancora, per testare quanto sei forte e fino a che punto puoi arrivare.
Quando alla fine ho detto di no ed è stato chiaro che non saresti dovuto tornare, perché non accettavi i miei limiti, per vendicare il tuo onore mi hai umiliato nel mio ruolo di prostituta. Mi hai parlato dall’alto verso il basso, minaccioso e maleducato.
Quando comprate sesso, questo la dice lunga su di voi, sulle vostre opinioni sulle persone e sulla vostra sessualità. Ai miei occhi è un evidente grande segno di debolezza, anche se lo si confonde con una forma malata di potere, con l'acquisizione di uno status. Pensi di avere il diritto di farlo. Le prostitue ci sarebbero comunque, con o senza di te. Ma sai cosa?
Le prostitute ci sono solo perché gli uomini come te sono un ostacolo ad un rapporto sano e rispettoso tra gli uomini e le donne nel modo. Le prostitute esistono solo perché uomini come te si sentono autorizzati a soddisfare i loro bisogni sessuali nelle aperture del corpo di altre persone.
Devi essere un uomo frustrato.
Le prostitute ci sono solo perché tu e la gente come te siete convinti che la vostra sessualità vi dia il diritto ad avere un accesso permanente al sesso ogni volta che ne avete voglia. Le prostitute lì solo perché avete una immagine misogina del mondo e siete più interessati ai vostri bisogni sessuali che alla relazione con la persona con cui realizzate le vostre fantasie depravate.
Quando acquisti sesso, significa che non hai trovato il nucleo della tua sessualità. Davvero. Che sei così mediocre da credere che la sessualità consista nell’avere un orgasmo nella vagina di qualcun altro. E se non hai nessuno a portata di mano, allora prendi la macchina per raggiungere una donna che in strada è in attesa di essere pagata per il privilegio di farti svuotare in un sacchetto di plastica infilato in uno dei suoi orifizi. Devi essere un uomo respinto e frustrato.
Un uomo che non riesce ad avere relazioni intime e profonde in cui la solidarietà è più importante del godere. Un uomo che riesce a lasciar andare i suoi sentimenti solo attraverso l’orgasmo. Un uomo che non è in grado di parlare dei suoi sentimenti, ma piuttosto si esprime con le sue parti intime, l'unico posto da cui possono fluire. Allo stesso tempo, la vostra mascolinità deve essere ad un livello abbastanza basso. Un uomo non si umilierebbe mai pagando per fare sesso.
Per quanto riguarda la tua umanità, io credo che nella migliore delle ipotesi, e cioè che anche in te, nel profondo, c’è una coscienza addormentata. In silenzio, dentro di te, ti sei chiesto se quello che stai facendo è eticamente e moralmente giusto.
So anche che hai difeso e giustificato le tue azioni. dicendoti che mi hai trattato bene, che sei stato amorevole e affidabile, che tu non hai mai inteso o provato a superare i miei limiti. Ma sai cosa? Questo si chiama negare la propria responsabilità.
Il sesso non è una merce
Tu ti rifiuti di vedere la realtà. Tu parli di comprare qualcosa che non è una merce. Ti racconti "queste donne non sono costrette a prostituirsi". Forse pensi che mi hai fatto un favore o che mi hai concesso una tregua, quando ti sei messo a chiacchierare del tempo o mi hai fatto massaggio prima di penetrare il mio addome. Ma non mi hai fatto un piacere. Quello che hai fatto ha confermato il mio sospetto che io non valgo nulla. Che sono solo una macchina, che non merita altro che essere sfruttata.
Ho un sacco di esperienza sulla prostituzione. Questo mi mette nella posizione di scriverti questa lettera. Ma è anche una lettera che avrei preferito non scrivere. Ci sono esperienze che non avrei mai voluto fare. Anche tu, che credi di essere stato un bravo cliente: non ci sono bravi clienti. Ci sono solo i clienti, che rafforzano l’immagine negativa che le donne hanno di se stesse.
Vuoi davvero interessarti di me e vedermi per la persona che sono, oltre il mio aspetto? Ricominciamo da capo, costruiamo un futuro diverso: facciamolo insieme ai nostri amici, le nostre amiche, i nostri colleghi di lavoro, i nostri capi, i nostri politici e non da ultimo le prostitute e diciamo: il sesso è una questione privata. Appartiene alla vita privata.
Diciamo che il sesso non è una merce, ma che c’è grande sofferenza umana, quando è visto come tale. Diciamo in tutto il mondo che il denaro e il sesso non possono andare insieme, ma che il sesso deve essere vissuto in modo differente. Così otterresti il mio rispetto, e io potrei vederti per la persona che sei – e non come un cliente, che si lascia trascinare da un'illusione.
Cordiali saluti
Tanja Rahm
Scappo

Leggetela, anche se è lunga.
