Riapertura bordelli

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Riapertura Bordelli

  • Si

    Votes: 57 79,2%
  • No

    Votes: 15 20,8%

  • Total voters
    72
far dire certe cose da Sean Penn o George Clooney mi sembra una emerita presa per i fondelli, né più né meno come se un ciccione esponesse un cartello sulla fame nel mondo... :rolleyes:

se parliamo di "personaggi famosi", lo stesso cartello esposto, chessò, da un Berlusconi con l'aggiunta: "mi sono pentito" avrebbe tutt'altro impatto :-o
non c'è solo Berly , si parla di Hugh Grant, Francesco totti, Strauss Kahn
per non parlare del ns. Marrazzo
tutte persone tuttaltro che sfigate , poi ci sono la donne manager , professioniste
ceh cercano i gigolò non mi pare sia una cosa molto differente , certo lo fanno
con più classe di noi ometti :-o
 
gente malata. :(

mah, non sono così sicuro che "malata" sia la definizione corretta...

ho trovato un post in un altro forum che inquadra perfettamente la problematica... si può definire malato o depravato questo tizio? :mumble:

se si, allora lo è qualsiasi ricco e potente che esercita il suo potere in ambiti non legati alla sessualità, e prova le sensazioni che il tizio ha così descritto:

...se non pago non mi diverto appieno, il momento in cui tiro fuori i soldi e con studiata indifferenza li poso sul comodino, beh e come quasi un secondo(o terzo?) orgasmo.........

........lei, la tro*ja, che mi guarda riconoscente ed io che esercito "il potere" e il possesso: il senso stesso della vita, recitare il personaggio che non sono e non potrei essere...............

....e poi andarsene, sapendo che lascerai un vuoto che qualcuno subito riempirà, quel qualcuno spesso lo incroci sulle scale e ti chiedi con quale coraggio possa andare con quella zocc@la...................
 
mah, non sono così sicuro che "malata" sia la definizione corretta...

ho trovato un post in un altro forum che inquadra perfettamente la problematica... si può definire malato o depravato questo tizio? :mumble:

se si, allora lo è qualsiasi ricco e potente che esercita il suo potere in ambiti non legati alla sessualità, e prova le sensazioni che il tizio ha così descritto:

...se non pago non mi diverto appieno, il momento in cui tiro fuori i soldi e con studiata indifferenza li poso sul comodino, beh e come quasi un secondo(o terzo?) orgasmo.........

........lei, la tro*ja, che mi guarda riconoscente ed io che esercito "il potere" e il possesso: il senso stesso della vita, recitare il personaggio che non sono e non potrei essere...............

....e poi andarsene, sapendo che lascerai un vuoto che qualcuno subito riempirà, quel qualcuno spesso lo incroci sulle scale e ti chiedi con quale coraggio possa andare con quella zocc@la...................

Disgustoso.
 
E' disgustoso il modo con il quale si parla di una persona. Le parole che le si dedicano. Come se si stesse parlando di un animale che non ha alcun valore (evitiamo facili battute sul denaro, per favore)
 
E' disgustoso il modo con il quale si parla di una persona. Le parole che le si dedicano. Come se si stesse parlando di un animale che non ha alcun valore (evitiamo facili battute sul denaro, per favore)
il confronto con l'animale è sbagliato , non c'è .
I termini che usa, troia e zoccola, sono sinonimi, un poco' piu' dispreggiativi a parer mio, di puttana...il fatto che lo diverte pagare è una sua faccenda personale....questione di gusti.
Il "potere" dato dal denaro è cosa ovvia...ne abbiamo illustri esempi e che denaro dia possesso non scandalizza nessuno e tanto meno la ragazza che lo guarda riconoscente....anzi a me pare che sia lui a provare un qualche rimorso per il personaggio che è stato e che non potrebbe ( normalmente), essere.
Poi il fatto che lasci un vuoto che qualcuno riempira' è normale visto il mestiere che esercita la signorina ....via un cliente e avanti un'altro .... e l'ultima frase " con quale coraggio possa andare con quella zocc@la." io penso sia piu' rivolta a se stesso che ad altri.
.............insomma anche rileggendo io non ci trovo niente di disgustoso :rolleyes:....sorry ;)
 
Ultima modifica:
E' disgustoso il modo con il quale si parla di una persona. Le parole che le si dedicano. Come se si stesse parlando di un animale che non ha alcun valore (evitiamo facili battute sul denaro, per favore)

comprendo quel che dici, ma noto che continui a non considerare il fatto che il sesso (sesso, non far l'amore o altro) è soprattutto "animalità", cioè il seguire ed appagare un istinto senza costruire tanti ragionamenti o sovrastrutture sopra...

è un concetto che a te non piace, ma così è per tanti

animale con animale... il cliente vede la prostituta come un animale, ma la prostituta considera molto peggio il cliente: per lei non ha nemmeno la dignità di animale, è semplicemente una macchinetta da soldi, un pupazzetto che non si vede l'ora di mandar via una volta acquisito il malloppo...
 
mah, non sono così sicuro che "malata" sia la definizione corretta...

ho trovato un post in un altro forum che inquadra perfettamente la problematica... si può definire malato o depravato questo tizio? :mumble:

se si, allora lo è qualsiasi ricco e potente che esercita il suo potere in ambiti non legati alla sessualità, e prova le sensazioni che il tizio ha così descritto:

...se non pago non mi diverto appieno, il momento in cui tiro fuori i soldi e con studiata indifferenza li poso sul comodino, beh e come quasi un secondo(o terzo?) orgasmo.........

........lei, la tro*ja, che mi guarda riconoscente ed io che esercito "il potere" e il possesso: il senso stesso della vita, recitare il personaggio che non sono e non potrei essere...............

....e poi andarsene, sapendo che lascerai un vuoto che qualcuno subito riempirà, quel qualcuno spesso lo incroci sulle scale e ti chiedi con quale coraggio possa andare con quella zocc@la...................

infatti secondo me e' proprio cosi' , come la parte che ho messo in rosso, ci sono moltissimi modi di degradarsi a scapito di se stessi e di altre persone, quello e' uno dei tanti, piu' eclatante forse, piu' doloroso perche' colpisce le donne letteralmente DENTRO... e' come una reiterazione continua dell'affermazione che non valgono niente di piu' oltre all'orifizio o agli orifizi di cui sono dotate... questo e' quello che sentirei io in una situazione del genere, immagino; e non parlo di situazioni in cui mi posso scegliere l'uomo e magari anche farmi pagare, ma cmq ho scelto, potevo dire di no (alla fine non e' nemmeno un lavoro! e' prendere due piccioni con una fava, se esiste questa possibilita' - mai provato, nemmeno questo). a me da' un po' fastidio che tante altre situazioni di degrado totale siano trascurate, quindi cerco di mettere tutto in prospettiva... anche se non e' semplice...:rolleyes:
 
Ultima modifica:
veloce come il lampo che sto uscendo... pensieri sparsi

Fare sesso e/o fare l'amore (tutte e due le cose, visto che tanti li usano come due concetti diversi) presuppone per forza l'incontro con un'altra persona (o più, ma limitiamoci).

Allora, se hai un rapporto con un'altra persona e intendi NON trattarla da persona, ma da oggetto, fai prima e fai un favore a tutti, a te stess* compres* ad arrangiarti, perché altrimenti quella persona la usi e/o lei usa te e la cosa non è bella. Le persone non si usano.

Petronio, l'animalità del sesso la conosco bene. Io faccio sesso con il cervello e l'anima, ma anche e soprattutto col corpo. E il cervello lo uso solo per dare un nome e riconoscere le emozioni che provo. Non lo uso per ragionare sul come, quando, perché, in che modo ecc ecc. Sono istintiva e passionale, ma non per questo vedo la persona che è con me come un qualcosa di accessorio che sto usando per me stessa.
Grandissima parte del piacere sta nel condividerlo. Nel godere del tuo e del suo piacere e nel sapere che sono interdipendenti.

MissT :up:
 
sì abbastanza...
però la sessualità maschile è diversa da quella femminile
potremmo parlare per secoli e non ci capiremmo mai
perché partiamo da presupposti (biologici) differenti , la sessualità amschile
è da detumescenza quella femminile è più mentale , es la leonessa 'sceglie'
il leone più forte quello che ha sconfitto gli altri maschi perché assicura una
migliore prole i maschi non scelgono ma 'devono' accoppiarsi il più possibile
per essere sicuri di trasmettere il loro patrimonio genetico
 

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