Claire
ἰοίην
due stralci dei succitati pezzi:
ebbene, fammi capire:
queste 2 contano pàlle? non vogliono confessare la loro condizione di schiavitù?
Inoltre:
queste 2 tizie che sono, delle "raccomandate" rispetto alle altre?
le cosiddette tue schiave come mai non si fanno furbe ed imitano le tizie succitate?
a sentire te, sono tantissime, milioni e milioni... è perché il mercato (giusto o sbagliato che sia) ha bisogno di grossi numeri e non sono sufficienti le ninfomani avide di denaro in circolazione che rilasciano interviste che addirittura esaltano la "professione"?

Le schiave dei bordelli non sono altro che poverissime ragazze (in gran parte) provenienti dai paesi dell'est Europa o da altri stati poveri, spessissimo provengono da contesti socio culturali nei quali la loro libertà non è reale, ma fortemente condizionata, come spero tu capisca. Ed infatti, nei lussuosi bordelli svizzeri di ragazze svizzere non ne trovi. Sono tutte rumene, Ungheresi, sudamericane ucraine. Loro ti dicono che sono libere e magari è anche vero che hanno deciso: "Vado in svizzera, mi prostituisco per un anno o due e poi torno qui, nel mio paese e apro un negozio di parrucchiera". Spero tu abbia letto in che condizioni lavorano, nei bordelli e in che condizioni si trovano dopo che hanno lavorato in un bordello (e non parlo di soldi). Quante e quante di loro cadono nella depressione, iniziano a usare droghe, si pentono della loro "scelta"?
Tantissime.
Quello che sto cercando di dire è:
1) le ragazze come quelle delle interviste (che tu per silenziare la tua coscienza prendi a paradigma) sono un numero ristretto, non le giudico ninfomani avide di denaro e nemmeno loro vorrebbero stare rinchiuse in un bordello dove magari ti tocca stare con venti uomini a sera

2) le ragazze dei bordelli non sono felici, né libere
3) la tratta e i milioni di persone che coinvolge NON sparisce aprendo bordelli legalizzati
3a) le vittime della tratta NON trarrebbero, anzi, alcun giovamento dall'apertura dei bordelli.
E allora cui prodest?
Ai papponi, ai clienti e a chi lucra sull'indotto. NON alle ragazze, né le "libere", né, soprattutto, le schiave. E anche solo per queste ultime (che si tende a dimenticare sempre, perché a te piace pensare che per una donna, prostituirsi sia una scelta conveniente, bellissima, forse anche vantaggiosa), sarò sempre contraria alla riapertura dei bordelli in Italia, perché tu non le hai mai conosciute, ma io sì e ti garantisco che basterebbe conoscerne una per iniziare a chiedersi cosa rappresenti davvero per una ragazza, la prostituzione.
E non per due ragazze italiane di 27 anni la cui intervista hai trovato in rete.
