"Le Iene", meglio escort o lucciola?
Nell'ultima puntata del programma condotto da Ilary Blasi e Teo Mammuccari, Andrea Agresti ha messo a confronto due professioniste del sesso
Problemi del mestiere e perversioni dei clienti: al centro dell'intervista doppia realizzata dalla iena
Andrea Agresti, due
professioniste del sesso parlano del loro lavoro. Una è una
lucciola e si prostituisce sul marciapiede. L'altra è una
escort ed esercita la professione in casa. Durante la puntata de "
Le Iene Show" andata in onda
mercoledì 19 novembre su Italia 1, l'intervista doppia ha svelato affinità e differenze nella vita professionale delle due donne.
Le
lucciole battono sul marciapiede (che spesso pagano): per un quarto d'ora di compagnia solitamente chiedono
30 euro, ma le donne di colore arrivano a prostituirsi anche per soli 10 euro. Le escort invece le si trova sui siti specializzati e sono in grado di offrire ogni tipo di prestazione, dal bacio con la lingua all'intrattenimento sessuale per coppie. Ma per avere la loro compagnia, la cifra da sborsare sale vertiginosamente: per due ore alcune professioniste chiedono anche fino a
700 euro.
I servizi richiesti dai clienti, dice la iena Agresti, sono più o meno sempre gli stessi: ma quindi che differenza c'è tra una escort e una lucciola? La iena recluta due professioniste,
Naomi e Monica (si tratta di due nomi di fantasia, i loro veri nomi sono
Kami e Paola): una la trova in periferia a Milano che, per fare due chiacchiere chiede 30 euro; l'altra su un sito di escort che, per trascorrere un'intera serata con Agresti, ne chiede 1500 conversazione inclusa.
Dopo aver raccontato
la loro esistenza al di fuori dalla strada (entrambe hanno figli e tengono le famiglie all'oscuro della loro vera professione), Paola racconta com'è arrivata a prostituirsi e svela che, per iniziare, ha dovuto dare
300 euro alla settimana per avere un posto dove prostituirsi. Kami invece lavora per se stessa, non dà soldi a nessuno. Entrambe raccontano i
disagi della prima volta: mentre
Paola ha pensato di aver rovinato la sua vita,
Kami ha subìto una metamorfosi. "Ne volevo ancora, un altro e un altro e un altro", raconta la escort colombiana.
Se la escort non lavorerebbe mai per strada, la risposta che sorprende è quella della lucciola
Paola: "Non lavorerei mai in casa: è molto più pericoloso". Entrambe
non accettano stranieri (per paura di non essere pagate), ma hanno tra i clienti numerosi appartenenti alle
forze dell'ordine.
Paola e Kami raccontano le
perversioni dei propri clienti, tra cui spicca il sadomasochismo. I clienti che si rivolgono alla lucciola sono uomini che non hanno infatti il coraggio di chiedere alle proprie mogli di fare cose strane. Inoltre Paola racconta che il 60% degli uomini non riesce ad avere rapporti sessuali e usano la scusa del preservativo per giustificare la loro defaillance. Entrambe raccontano qualche
caso estremo e poi si soffermano sulle cose che a loro non piacciono, come gli uomini con i peli o quelli poco inclini all'igiene personale
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