Riapertura bordelli

  • Creatore Discussione Creatore Discussione superbaffone
  • Data di Inizio Data di Inizio

Riapertura Bordelli

  • Si

    Votes: 57 79,2%
  • No

    Votes: 15 20,8%

  • Total voters
    72
Non sono d'accordo sulla necessità di un intervento simile ora. Ancora troppe disuguaglianze in campo economico e lavorativo e di gestione del potere tra donne e uomini. Con queste premesse, la libertà di scelta e la consapevolezza le trovo viziate e irreali
un prostituto guadagna più di una prostituta?
 
dico la mia le obbiezioni di Claire hanno un senso e credo nessuno pensa che la legalizzazione sia il migliore dei mondi possibili , però però lasciare tutto come sta mi sa di ipocrisia, non si vuole vedere che il 'mercato' attuale è tutto nelle mani della mafia e dell'illegalità non si vuole vedere il fallimento della legge Merlin . l'aumento dilagante della prostituzione nelle nostre strade , le condizioni delle prostitute sottoposte ad ogni abuso da parte dei clienti e dai poliziotti i magnaccia etc.. etc...
forse la legalizzazione non risolverebbe tutto , ma farebbe emergere un fenomeno che ora è sommerso e clandestino , non mi pare poco
 
Mah, Conte.
Permettimi di dubitare.
Non ho alcuna stima nei clienti e nelle persone che frequentano le prostitute, libere o meno...

Chi sono gli uomini che comprano sesso? Prendiamo un importante studio internazionale come questo: http://www.catwinternational.org/Content/Images/Article/212/attachment.pdf

Più della metà sono sposati o in una relazione di fatto.

L’industria del sesso tenta di oscurare la realtà della prostituzione, compreso il suo rapporto con la discriminazione basata sul genere. Principalmente sono gli uomini che comprano, soprattutto donne e bambini.

Mentre i media tendono a raffigurare i clienti come uomini soli o disabili alla ricerca di un po’ di compagnia o di qualcuno con cui parlare, un importante studio internazionale ha rilevato che oltre la metà erano sposati o impegnati in una relazione sentimentale.

Molti uomini sono consapevoli del fatto che le donne sono sfruttate.

Lo studio descrive come gli uomini che pagano per sfruttare sessualmente le donne siano consapevoli dei danni subiti dalle donne che sfruttano:

“Gli acquirenti di sesso hanno una vasta conoscenza del rapporto intimo tra la coercizione, prostituzione e traffico di esseri umani.”

“Molti (41%) degli acquirenti di sesso usano donne che sanno essere controllate da protettori.”

“Sia gli acquirenti di sesso che i non acquirenti mostrano di possedere una vasta conoscenza dei danni fisici e psicologici causati dalla prostituzione.”

“Due terzi degli intervistati – fra i quali c’erano sia acquirenti di sesso che non acquirenti – hanno osservato che la maggioranza delle donne vengono attirate con l’inganno nella prostituzione o trafficate.”

“Molti di loro sono consapevoli della coercizione provocata dal disagio economico e la mancanza di alternative in ingresso delle donne nella prostituzione.”

“Quasi tutti gli acquirenti di sesso e gli acquirenti non sesso condiviso il parere che i figli minori sono quasi sempre disponibili per la prostituzione nei bar, saloni di massaggio, escort e altro prostituzione in Boston.”

Ma questa consapevolezza non li ha fermati:

“Essere a conoscenza del fatto che le donne sono state sfruttate, costrette, controllate da un magnaccia o trafficate non scoraggia gli acquirenti di sesso dal continuare a comprare sesso.”

Sanno cosa li dissuaderebbe.

Gli uomini intervistati hanno convenuto che i deterrenti più efficaci sarebbero: essere registrati in un sex offender registry, l’esposizione pubblica, multe significative e il carcere.

Secondo una ricerca del Nordic Gender Institute,(in Svezia) il numero di uomini che comprano sesso è sceso dal 13,6% del 1996 al 7,9% nel 2008. La prostituzione di strada in Svezia si è dimezzata, mentre nei paesi vicini, come la Norvegia e la Danimarca, si stima sia tre volte superiore. La polizia ha intercettato la corrispondenza telefonica tra protettori e trafficanti, che ora considerano la Svezia come un mercato poco attraente e suggeriscono la Danimarca, la Germania o in Olanda (dove la prostituzione è legale) come alternative. Secondo quanto riferito, c’è stato un cambiamento culturale in Svezia, dove non è più considerato accettabile l’acquisto di un’altra persona.


---------------------ooo--------------------------

La prostituzione nelle parole dei clienti (Da vari siti di prostituzione NON di strada, ma di escort o similari):

"Oltre ad addormentarli la parita’ uomo donna ce li sta rompendo i coglioni. Non se ne puo’ piu’ di sentire ste’ stronzate."

"per quanto concerne il costo….in itaglia non c’è storia ragazzi, per nessuno!! potete inbarcarci di cazzate quanto vi pare: il pay (vero, nudo e crudo!! no indipay) [nota: il “pay” sono le donne prostitute] E’ SEMPRE più conveniente senza confronto dal punto di vista economico…a voglia di spacciarvi per latin-lover quanto vi pare. Poi dal punto di vista della soddisfazione personale posso comprendere le ragioni degli amanti del free [il “free” sono le donne non prostitute], ma sono loro che vi scelgono e noi dobbiamo abbassare la testa e prostituirci intelle(T)tualmente. Col pay sono loro che abbassano la testa e noi scegliamo per cui…è meglio pagare il latte a caro prezzo che comprarsi una vacca."

"La situazione italiana? desolante vecchie obese e malate che sparano cifre assurde tipo 100 per 20 minuti (perché evidentemente ci sono molti malati mentali italiani disposti a pagare cifre simili).""

"Per chi dice “come faccio a stare un mese senza sesso?” rispondo così “prendete ryan air andate in germania con 15 euro di spesa, con 25 euro vi pagate quante prostitute volete e risparmiate pure."

"Leggo spesso che molti di voi baciano in bocca le ragazze dei fkk e simili… ma caspita non avete schifo di mettere la lingua dove prima sono entrati decine di uccelli con tanto di cim??!!! Il collutorio mi sembra un palliativo ridicolo…"

"Perché, se tu paghi una persona per fare sesso, nel mentre ti chiedi se forse non ti vuole? E’ ovvio… Ma la mia risposta è: chi se ne frega? Io pago per me, per il mio piacere fisico, non mi interessa se la persona davanti non è coinvolta. In un certo senso è come una masturbazione “assistita”. E’ solo per me quel momento."

"Certo che avere una prostituta come fidanzata è assai disdicevole e molto lontano da uno mia visione di vita familiare, e di certo non mi ci fidanzerei, ma ciò non compromette assolutamente la visione professionale ed umana della ragazza/donna."

"….stì cazzi ero andato per puntellare di brutto un ano, e il goal della missione è stato segnato, anche se sofferente lo ha preso per tutto il tempo che mi è garbato, e nonostante si lamentasse (con garbo) se i colpi erano troppo duri, se non te la cachi subisce senza bloccare l’operazione. Non penso proprio di riandarci perché non coinvolge assolutamente, ma potrei tenerla in considerazione in caso dovesse rivenirmi voglia di sfondare di brutto il culo ad una stangona che almeno a 90 è non è malaccio (le tette sono sgonfie e ridicole) ed il viso anche se non orripilante certo non è neanche gradevole"

"La furbetta non lo infila tutto e tenta di farmi venire subito, ma io affondo un paio di colpi con lei che si lamenta per il dolore (senza esagerare, solo dei gridolini che mi hanno eccitato ancor di più); [..]a quel punto le puntello il culo, lei se lo inumidisce (no crema) e continuando a sentire i suoi strilletti, pian piano lo infilo nel secondo canale, cominciando a tampinarla per bene! le chiedo se posso venirle in faccia e rifiuta, lo chiedo ancora, e rifiuta e ad ogni rifiuto do un colpo più forte, finché accetta…"

"Ho levato [il nome della ragazza] dal palmares delle inchiappettate, ho notato che traeva in inganno altri colleghi, è un mezzo missile, buono solo per martellate d’ano in quelle giornate in cui spaccheresti la testa al primo che incontri.. e decidi che è meglio scaricarsi trombando.."

"In definitiva buona solo per martellarle lo sfintere con cattiveria …..svuotare ….e togliere il disturbo".

IN COSA, IN NOME DEL CIELO, VEDETE UNA TRACCIA DI MIGLIORAMENTO???????

Ma seriamente, però... Senza arrampicarsi sui vetri.


Ogni singola parola dei clienti che ho riportato è una lama puntata nel mio cuore.
 
Ultima modifica:
La legalizzazione della prostituzione: un fallimento assoluto

Parla Greta, ex-prostituta: ?Ormai sono quasi tutte schiave. E in Germania la legalizzazione ha fallito? | Maschile/Femminile

Ecco una donna che occorre sentire, prima di decidere di aprire bordelli o di fare zoning

Chissà perché lei e quelle come lei non le chiamano in Parlamento a parlare:-o:rolleyes:


Greta ha 56 anni, madre tedesca, padre italiano, due lauree. Sposata, vive a Karlsruhe dove lavora nell’amministrazione dopo un periodo passato in Italia. Per qualche anno, prima della caduta del Muro, ha esercitato la professione di prostituta in Germania. Oggi si dedica come volontaria ai programmi di recupero e riabilitazione delle “colleghe”.

“Ho cominciato per ragioni economiche. Lo fai sempre e solo per quello: soldi, necessità
. Il mio compagno era morto in un incidente stradale e io mi sono trovata in difficoltà. Non alla fame, però nei guai. Ero giovane, mi pareva di poter avere un certo potere sugli uomini”.

Ricordi la prima volta?

“Oh, certo! Uno che soffriva di eiaculazione precoce. Una grande fortuna”.

Dove lavoravi?

“In casa, o in hotel. Con il passaparola. Era come stare in un limbo. Staccavo l’interruttore per il tempo necessario, mi sconnettevo da me stessa. Uno sdoppiamento, uno stato di catalessi in cui lasci che la cosa succeda. Ce la facevo senza presidi chimici, ma la gran parte delle ragazze ha bisogno di alcol o droghe. E’ un problema grosso quando lavori per riabilitarle: sono quasi sempre tossiche di qualcosa, borderline, con gravi problemi di autolesionismo. Si tagliuzzano le braccia, o sono preda di una specie di euforia autodifensiva. Tante sono perdute per sempre”.

Pagavi le tasse?

“Nemmeno per sogno. Ma non le paga nessuna, nemmeno oggi che in Germania la prostituzione è legale (dal 2002). Dovresti iscriverti alle Camere di Commercio, pagare un forfait fiscale. Si valuta che le prostitute siano almeno 400 mila: ebbene, quelle che si sono registrate sono 44, di cui 4 uomini. Un fallimento assoluto”.


Un fallimento anche contro la tratta?

“Soprattutto contro la tratta.
Con l’ingresso in Europa di Romania, Bulgaria e stati baltici c’è stata un’ondata di ragazze che arrivavano da lì. Tedesche non ne trovi quasi più. Ragazzine in grande parte analfabete che arrivano da paesini sperduti nelle montagne e mantengono tutta la famiglia: sai che libertà! Tante rom, tante ragazze madri: le vedi anche per strada che battono con il bambino, poi quando arriva il cliente il pappone custodisce il piccolo. Una cosa straziante. Poi ci sono quelle che possono permettersi un posto nei bordelli per 140-160 euro al giorno. Sono enormi strutture private a più piani, un business colossale per i proprietari”.

Quanto paga un cliente?

“Come saprai dipende dalle prestazioni. Di base, per una cosa normale, sui 40-50 euro. Ma quasi mai sono cose normali”.

E quali cose sono?

“L’idea un po’ “romantica” e ingenua che gli uomini vadano a prostitute per farsi una s…a e via va dimenticata. Una s….a se la possono fare con chiunque. Mica è “Pretty Woman”: vengono da te per ben altro. Vedono il porno, ti chiedono di indossare falli artificiali, di travestirsi con parrucca o intimo femminile. Ci sono i feticisti, i coprofagi. Vanno molto i giochi con l’urina. Dall’anal sex alla zoofilia, un repertorio sterminato. Sono sporchi, maleodoranti, spesso ubriachi e strafatti. Pagano il diritto di scatenare quello che hanno dentro, e tu sei solo una latrina, né più né meno. Devi tacere, fare e lasciare fare, e saper fingere piacere. Ti pagano, e pretendono anche che tu sia soddisfatta delle loro prestazioni”.

Qual è il senso profondo dell’andare a prostitute?

“Non si tratta di sesso. In questione c’è ben altro. E’ un mix tra il potere che ti dà il fatto di pagare e il piacere di umiliarti. Il tutto veicolato da una violenza di base. Hai a che fare con qualcosa di guasto”.

Una specie di camera di compensazione: mi svesto per un’ora o due dei ruoli che devo sostenere, mi concedo di manifestare una parte di me che normalmente devo tenere compressa e nascosta, un mio doppio impresentabile. La tua scelta di prostituirti la definiresti libera?

“Be’, allora ho scelto liberamente. Ma se non avessi avuto problemi di soldi, a questa “libertà” non avrei dovuto ricorrere. Fai quel mestiere perché sei in stato di bisogno. Punto. Quelli erano anche altri tempi. Negli anni ’70-’80 la quota delle “libere” professioniste era significativa. Ancora non c’era il fenomeno della tratta, che oggi copre il 95 per cento della prostituzione. Uno scenario drammaticamente diverso. Appena ho intravisto l’opportunità di uscire dalla prostituzione l’ho fatto. Ma io ho le mie risorse. Parlo 7 lingue, sono riuscita a trovare incarichi come traduttrice, interprete, davo qualche lezione… Poi nel ’92 sono stata assunta nella pubblica amministrazione. Mi sono sposata: mio marito conosce la mia storia. Ne sono uscita viva, ma non ho mai dimenticato. Per questo lavoro nei progetti di recupero”.

Si dice che con la legalizzazione la Germania è diventata il bordello d’Europa.

“Ci sono bordelli di uno squallore inimmaginabile. Le case “all you can fuck”, con un ingresso di 90 euro bevande comprese fai tutto quello che vuoi per il tempo che vuoi. Ci sono quelli dove puoi astenerti dal preservativo. E’ veramente dura, credimi. Ne sono uscita, ti dicevo, perché avevo risorse su cui puntare, ma c’è voluta una forza titanica. Anche lavorare nella riabilitazione non è semplice: ricordo il caso di un’ex-prostituta di Amburgo, Domenica Niehoff, che si è data molto da fare in progetti di recupero ma dopo un po’ ha mollato, non ce la faceva a reggere tutta quella miseria e quella disperazione”.

Che cosa si dice in Germania di questa situazione?

“La legalizzazione è unanimemente riconosciuta come un enorme fallimento. Ma è molto difficile uscirne. E’ un serio problema politico. Paradossalmente, proprio il fatto che c’è una legge ti dà pochi margini di manovra. Il business è floridissimo. A Saarbrücken, ai confini con la Francia, è stato da poco aperto un megabordello, una specie di filiale del famoso “Paradise” di Stoccarda. Lo hanno aperto per intercettare clienti francesi, visto che in quel Paese si stanno muovendo in senso restrittivo. E il proprietario di queste strutture è uno legato alla tratta. Del resto chi apre bordelli se non i malavitosi? Tra l’altro in questi bordelli le donne sono molto meno sicure che per strada! Ci sono state decine e decine di prostitute uccise in questi anni: altro che maggiore sicurezza! Al chiuso i rischi aumentano in modo esponenziale”.

Tu sai che in Italia si sta discutendo di legalizzazione: l’esperienza tedesca dimostra che la strada è fallimentare. Che cosa si dovrebbe fare, allora?

“Bisognerebbe convincersi che la prostituzione oggi è essenzialmente schiavitù e non libera disponibilità del proprio corpo. Ci vorrebbe una forte azione delle forze dell’ordine congiunta alla volontà politica di affrontare la questione: non è difficile individuare le vittime di tratta.
Quando vedi ragazze nigeriane, rumene, bielorusse per le strade di Milano che cosa pensi? Che sono libere professioniste? Se sono libere professioniste, bene: che emettano fattura, che si facciano pagare con carte di credito e denaro tracciabile. Si può scegliere la strada svedese o islandese della punibilità del cliente: lì andare a prostitute non è più considerata una faccenda normale. La popolazione andrebbe sensibilizzata: il tema non può essere il decoro urbano, il tema è che migliaia di schiave vivono in mezzo a noi. Ma il business è colossale, verosimilmente la partita è la stessa della droga, delle cooperative “sociali” che sfruttano i migranti. Ci saranno anche politici che difendono questi buoni affari”.
 
Io glielo chiedo pure alle figlie ma poi chi li sente i genitori? :brr: :-o non tergiversare. Ti stai arrampicando potentemente sui vetri.
le tue sono chiacchere vane...la realtà è quella che è
le figlie crescono, i genitori invecchiano e trapassano
il futuro sono le figlie, quello che vogliono e quello che fanno
 
ma
se accettiamo che per l'aborto sia la donna a scegliere,
perchè non facciamo altrettanto per la prostituzione?

una legge che regola il 'libero' esercizio della propstituzione, strappandola allo sfruttamento come è ora, per regolarla sotto il controllo dello stato
e lasciando ogni donna libera di scegliere se e cosa fare,
non sarebbe altrettanto libertaria che la legge pro-aborto ?
ben detto
concordo:up:
 
Cristianesimo a parte, come non concordare?
Dove sta l'empatia di Fernando's? O di Petronio? O di altri che sono intervenuti qui?

E' molto facile fare i puttani col corpo delle altre:-o

:down::down::down::down:
la mia empatia è mia e me la gestisco io...e non sono e non mi sento un puttano...non so Petronio...chiedi a lui ;)
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto