Venerdì sera ho uscito (v.t.) la cagna per pisciarla, e aveva voglia di camminare.
Dopo una decina di minuti siamo arrivati in via della Polveriera, al confine tra Milano e Novate Milanese.
In uno stradone poco trafficato abbiamo incontrato una signorina, non molto vestita, con la pelle nera e un ombrello pieghevole rosa. Non stava aspettando l'autobus.
Probabilmente era una migrante irregolare.
Non ho visto un pappone in giro, ma forse poteva essere in una delle auto parcheggiate nelle vicinanze.
L'abbiamo oltrepassata senza interagire.
Sabato sera ho rifatto la stessa strada con la moglie e la pecora (ovvero la cagna che, causa malessere, ha mangiato un metro cubo d'erba).
La signorina di colore era ancòra lì: senza ombrellino, ma con gli auricolari alle orecchie, e intenta a canticchiare un motivetto che non ho intuito.
Ho chiesto a mia moglie se potevamo portarla a casa, e adottarla come colf, ma lei ha detto di no perché abbiamo avuto esperienze passate non esaltanti relativamente alla qualità del lavoro di precedenti colf extraeuropee.
Vabbè.
Oltre che chiedersi se 'sta ragazza sarebbe stata meglio in un bordello legale, ci si potrebbe chiedere se sarebbe stata meglio nel suo Paese di provenienza.
Per quanto riguarda il primo dubbio confermo che canticchiava allegramente, il che farebbe pensare che forse sia meglio che i bordelli legali non esistano, visto che la libertà dà la felicità. Ma non si può escludere che, in un bordello legale, la ragazza canterebbe ancòra meglio. Il dubbio rimane.
Sul secondo dubbio, non so. Magari in Nigeria (o da dove proveniva) conduceva una vita meno infelice, o forse di più. Un altro dubbio irrisolto.