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allora non guardi all'incrocio delle medie mobili ma all'incrocio della 15 con i prezzi. In teoria saresti dovuto al limite uscire dal long e stare flat.
Dal punto di vista operativo l’inversione di trend pone immediatamente l’urgenza di chiudere le posizioni rialziste da parte di chi ancora non l’avesse fatto. Faccio notare che al momento quasi tutti i principali mercati azionari hanno dato un segnale di inversione ribassista del trend: USA, Germania, Francia, Italia (da parecchi mesi), Cina, Brasile, Russia… per guardare solo i più importanti. Manca per ora all’appello solo l’India, che si conferma come il mercato più tenace, ma rappresenta anche l’eccezione che conferma la regola. Ora possiamo dire che l’orso ha ripreso in mano il mercato, la cieca fiducia ha abbandonato le borse e che la faccia del mercato è ribassista, fino a prova contraria. Questa prova contraria ora dovranno fornirla i rialzisti, riprendendo quella fiducia nel futuro in quantità sufficiente da riuscire ad invertire nuovamente il trend.
Possiamo individuare sul grafico quel livello che attesterebbe la ripresa di forza e lo scampato pericolo: non è altri che il massimo segnato nel precedente rimbalzo, cioè 1.173. Ogni rimbalzo che si fermasse prima di quella quota non farebbe che confermare l’impostazione ribassista del mercato, perché realizzerebbe un massimo relativo discendente e darebbe ai ritardatari una ottima occasione di chiudere ancora abbastanza bene le posizioni.
Riguardo agli obiettivi del ribasso, in un’ottica di medio-lungo periodo, abbiamo due possibili scenari, che dipenderanno da quanto questa seconda crisi finanziaria che si sta verificando sui mercati andrà ad impattare sui bilanci bancari e sull’economia reale. Il primo scenario, più ottimistico, potrebbe limitare il movimento ribassista ad una semplice, seppur importante, correzione. In tal caso il ribasso potrebbe ancora proseguire, ed è probabile che prosegua almeno fino a 1.010, ma non riuscirà a superare l’area di circa 80 punti compresa tra 950 e 870 dell’indice SP500. Lo scenario più pessimista prevede perciò che la diga di 870 non riesca a contenere le vendite, e la caduta si ponga come obiettivo almeno l’area dei minimi del marzo 2009 (666 punti), dove si era momentaneamente arrestato l’impulso ribassista primario ed era stata completata l’onda 3, consentendo al mercato di realizzare la maxi-correzione rialzista appena finita (onda 4).
Lo sfondamento di 870 certificherebbe infatti la presenza e la vitalità del movimento ribassista primario e confermerebbe il movimento in atto come onda 5 ribassista conclusiva, che avevo già evocato fin dal marzo 2009.
L’onda 5 ha però purtroppo come obiettivo naturale il superamento del livello raggiunto da onda 3, per cui dobbiamo prendere in considerazione anche la possibilità che i minimi di 666 vengano abbattuti, con successivo atterraggio del mercato su livelli significativamente inferiori. Le proiezioni che possiamo fare ci consentono di indicare intorno a quota 450 l’obiettivo finale del calo nella peggiore delle ipotesi. Lo scenario che per ora i grafici ci indicano come quello più probabile.
allora non guardi all'incrocio delle medie mobili ma all'incrocio della 15 con i prezzi. In teoria saresti dovuto al limite uscire dal long e stare flat.
Dal punto di vista operativo l’inversione di trend pone immediatamente l’urgenza di chiudere le posizioni rialziste da parte di chi ancora non l’avesse fatto. Faccio notare che al momento quasi tutti i principali mercati azionari hanno dato un segnale di inversione ribassista del trend: USA, Germania, Francia, Italia (da parecchi mesi), Cina, Brasile, Russia… per guardare solo i più importanti. Manca per ora all’appello solo l’India, che si conferma come il mercato più tenace, ma rappresenta anche l’eccezione che conferma la regola. Ora possiamo dire che l’orso ha ripreso in mano il mercato, la cieca fiducia ha abbandonato le borse e che la faccia del mercato è ribassista, fino a prova contraria. Questa prova contraria ora dovranno fornirla i rialzisti, riprendendo quella fiducia nel futuro in quantità sufficiente da riuscire ad invertire nuovamente il trend.
Possiamo individuare sul grafico quel livello che attesterebbe la ripresa di forza e lo scampato pericolo: non è altri che il massimo segnato nel precedente rimbalzo, cioè 1.173. Ogni rimbalzo che si fermasse prima di quella quota non farebbe che confermare l’impostazione ribassista del mercato, perché realizzerebbe un massimo relativo discendente e darebbe ai ritardatari una ottima occasione di chiudere ancora abbastanza bene le posizioni.
Riguardo agli obiettivi del ribasso, in un’ottica di medio-lungo periodo, abbiamo due possibili scenari, che dipenderanno da quanto questa seconda crisi finanziaria che si sta verificando sui mercati andrà ad impattare sui bilanci bancari e sull’economia reale. Il primo scenario, più ottimistico, potrebbe limitare il movimento ribassista ad una semplice, seppur importante, correzione. In tal caso il ribasso potrebbe ancora proseguire, ed è probabile che prosegua almeno fino a 1.010, ma non riuscirà a superare l’area di circa 80 punti compresa tra 950 e 870 dell’indice SP500. Lo scenario più pessimista prevede perciò che la diga di 870 non riesca a contenere le vendite, e la caduta si ponga come obiettivo almeno l’area dei minimi del marzo 2009 (666 punti), dove si era momentaneamente arrestato l’impulso ribassista primario ed era stata completata l’onda 3, consentendo al mercato di realizzare la maxi-correzione rialzista appena finita (onda 4).
Lo sfondamento di 870 certificherebbe infatti la presenza e la vitalità del movimento ribassista primario e confermerebbe il movimento in atto come onda 5 ribassista conclusiva, che avevo già evocato fin dal marzo 2009.
L’onda 5 ha però purtroppo come obiettivo naturale il superamento del livello raggiunto da onda 3, per cui dobbiamo prendere in considerazione anche la possibilità che i minimi di 666 vengano abbattuti, con successivo atterraggio del mercato su livelli significativamente inferiori. Le proiezioni che possiamo fare ci consentono di indicare intorno a quota 450 l’obiettivo finale del calo nella peggiore delle ipotesi. Lo scenario che per ora i grafici ci indicano come quello più probabile.
dai ragazzi! un po' di contegno stiamo passando dalle stelle(filo) alle stalle(gerbino). Questo fa succedere esattamente il contrario di quello che dice .
come nel 29 la sciabolata, arriverà improvvisa violenta che lascerà senza fiato....in quei tempi tutti credevano come oggi che era ripartito un toro di lungo..poi improvvisa la discesa da lasciare senza scampo...
come nel 29 la sciabolata, arriverà improvvisa violenta che lascerà senza fiato....in quei tempi tutti credevano come oggi che era ripartito un toro di lungo..poi improvvisa la discesa da lasciare senza scampo...
Mi stanno cominciando a girare i coglio ni... comincio a credere che non c'è speranza per lo short... o si va su oppure crasha il mondo compreso lo short...