Asereje ha scritto:
ricpast ha scritto:
Spostano anche la sede da Meduno a Roma.
Ottimo post di Ballanelvento sul sito di finanzaonline che riporto:
Domenica 13 Novembre 2005 Chiudi
TRASLOCHI ECCELLENTI
Roncadin trasferisce a Roma il quartier generale: domani in cda anche il rinvio dell’aumento di capitale
di ROBERTA AMORUSO
ROMA - Il gruppo Arena-Roncadin cede al richiamo della Capitale e trasferisce a Roma il quartier generale del colosso alimentare, finora diviso sull’asse Milano-Meduno (Pordenone). La decisione è stata sofferta, non lo nasconde Dante Di Dario, ma alla fine il patron dei polli e dei surgelati, ha fatto il grande passo: dall’amministrazione alla logistica, dalla direzione vendite, al marketing e perfino la ricerca e la finanza, d’ora in poi saranno di casa a Roma. Tanto per andare controcorrente rispetto ad altri big di piazza Affari, come Telecom o la Ittierre holding di Tonino Perna, che hanno fatto la scelta opposta portando a Milano il cuore del gruppo.
In realtà, la macchina del trasferimento è già partita da un po’, ma la decisione sarà messa agli atti solo domani, nel corso del cda di Roncadin che approverà i conti del terzo trimestre. Tanto che, se oggi la squadra romana conta un centinaio di persone, entro la primavera il team toccherà quota 250, su un totale dei dipendenti sparsi per 13 stabilimenti in tutta Italia pari a 3.000 persone. Come si arriva a fare le valigie a Milano, patria della Borsa, per andare a Roma? «E’frutto di un pensiero strategico ben preciso», spiega Di Dario a Il Messaggero. Intanto, «un gruppo come il nostro che acquista tonnellate di granaglie in tutto il mondo e compra ittici in 44 mari può avvantaggiarsi notevolmemte dalla vicinanza con le ambasciate, concentrare appunto a Roma». Inoltre, continua il presidente, «la vicinanza dell’aeroporto di Fiumicino alla nostra sede all’Eur e la posizione baricentrica della città rispetto a tutte le basi industriali del gruppo rendono certamente più agevole anche la gestione». Senza dimenticare, conclude Di Dario, che la tradizione storica e culturale, insieme alla dimensione europea rendono Roma una piazza ideale anche per fare business».
Dalla nuova sede di otto piani sulla Cristoforo Colombo, Di Dario, insieme all’amministratore delegato, Maurizio Spampinato, guiderà il nuovo corso del gruppo, reduce da una complessa ristrutturazione passata dalla fusione tra Arena e Roncadin, dalla vendita del ramo pizza e dalla dismissione della divisione gelati annunciata qualche giorno fa. E così, se nel 2004 la galassia di Di Dario ha superato 700 milioni di fatturato (e nel 2003 era in cima alla classifica di Mediobanca per crescita di fatturato nel 2002), ora punta a fare nuovi investimenti per rafforzarsi nell’avicolo e nei surgelati. Del resto, la vendita dei gelati è servita a dimezzare l’indebitamento fino a circa 140 milioni e c’è cassa sufficiente per puntare a un importante acquisizione. Senza contare che con la vendita di ulteriori asset in cantiere, Di Dario potrà contare su almeno altri 80 milioni di mezzi freschi e mandare definitivamente in soffitta anche l’ipotesi dell’emissione di un bond.
Shopping a parte, la tabella di marcia di Roncadin prevede un aumento di capitale da circa 100 milioni, già deliberato. La dead-line per l’operazione è stata fissata alla fine dell’anno, ma sarà lo stesso cda in calendario per domani a differire la scadenza al 28 febbraio, in attesa della definizione degli ultimi dettagli tecnici. A dicembre partirà il road-show con gli investitori per l’allargamento del flottante presso investitori istituzionali e retail. Infine, all’inizio di gennaio, scatterà la conversione dei warrant in azioni.
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Sme un tuo commento sull'ultima parte e sul warrant è grandito.