SE CONTINUA A PIOVERE, DOVRO' SPRUZZARMI LO SVITOL AL POSTO DEL PROFUMO

La presenza della Turchia nel consesso internazionale e il suo modus vivendi degno delle migliori tradizioni ottomane
si sta vedendo nel suo pseudo accordo con cui ha definito, in modo assolutamente arbitrario, le sue pretese sulle acque territoriali cipriote.

Premessa: Cipro, stato riconosciuto anche in sede ONU e membro dell’Unione Europea,
ha una zona settentrionale, la Repubblica Turca di Cipro del Nord, nata a seguito dell’invasione dell’isola da parte delle truppe turche negli anni settanta a difesa della locale minoranza turca.

Quest’entità non è riconosciuta a livello internazionale, un non stato, che vive soltanto per il diretto appoggio economico e militare di Ankara.

Cipro ha definito, in accordo con l’ONU, l’Unione Europea e i confinanti Egitto, Israele, Libano e Grecia il proprio spazio economico esclusivo marittimo, EEZ, che potere vedere nella seguente immagine:



Data la presenza di idrocarburi nell’area, sottoposta ad esplorazione , Cipro ha provveduto ad assegnare le varie aree per lo sfruttamento minerario.

Potete facilmente notare che si tratta di aree LONTANE dalle acque turche, paese con il quale sussiste ancora un contenzioso.

La Turchia prima ha mandato le sue navi militari a disturbare le operazioni di prospezione, quindi ha avuto un vero colpo di genio:
ha riunito una conferenza internazionale con i due governi fantoccio non riconosciuti di Cipro Nord e di Haftar in Libia,
e con questa fior di approvazione ha deciso una nuova Zona Economica Esclusiva, che potete vedere qui:



Praticamente Cipro Nord (cioè la Turchia) e la Turchia si sono assegnate tutte le acque limitrofe a Cipro che, letteralmente, avrebbe perso il possesso delle proprie acque territoriali.

Una situazione assurda che mostra il modus operandi assolutamente al di fuori degli schemi internazionale di Erdogan
e che meriterebbe una risposta armata di quell’Unione di cui Cipro, teoricamente, fa parte, ma che per ora viene a latitare.

Siamo tornati ai tempi di Lepanto, con la sola differenza che, in questo caso, manca un Don Giovanni d’Austria.
 
Smerdato il conte. L'accordo è già firmato. Ora dimissioni.


Il presidente dell'Eurogruppo Centeno chiude:
"L'accordo politico è stato raggiunto, non vediamo ragione per cambiare testo".

La firma a inizio 2020 per questioni legate alla traduzione e stesura dei testi nelle diverse lingue.
 
I burocrati europei che vorrebbero riformare il MES (Meccanismo Europeo di Stabilità) rendendo l’accesso al credito agevolato dell’ex Fondo Salva Stati più rigido,
con condizioni draconiane da soddisfare preventivamente, per esempio, la riduzione del debito di 1/20 all’anno, che porterebbero a una speculazione contro i titoli di Stato.
Che rischierebbero di diventare fragili non appena il mercato fiutasse la possibilità di un ricorso al MES, aggravando la situazione e rendendo necessaria di fatto una ristrutturazione vera e propria.

E così il gioco è stato scoperto. L'Europa ha deciso che se qualche cosa va storto noi saremo ricattabili sempre e per sempre.
Infatti se le future manovre di bilancio non saranno gradite sarà facile per i mercati fare leva sui rendimenti dei BTP,
vendedoli a mani basse, costringerci a ubbidire agli interessi altrui, storia già vista.
La salita degli interessi renderà ancora più fragile l'affidabilità del nostro debito e allora potremo rischiare il declassamento del debito
con atterraggio sul fallimento o la ristrutturazione del debito. E così l'Italia verrà definitvamente messa nell'angolo con soddisfazione di Germania e Francia.
Queste due volevano l'euro a due velocità con l'Italia e la Spagna e la Grecia in serie B.

Basta vedere il fondo salva banche usato per salvare le banche tedesche e francesi da Monti coi nostri soldi.
Invece le nostre banche fatte fallire senza neanche l'impiego dei nostri soldi e l'imposizione continua di manovre di austerity.
Ma da che parte state? Voi volete la distruzione dell'Italia.

Pensate cosa accadrà. 1/20 di riduzione del debito nei due anni precedenti la richiesta al Mes è una ristrutturazione del debito.
Titoli di stato TAGLIATI DI ALMENO IL 40%.

La ristrutturazione del debito era già presente. Adesso è più facile ottenerla come ha spiegato il falco tedesco
quello che auspicava la Troika che invadesse Roma che potete leggere su huffington post.
A discrezione della Troika diranno di quanto tagliare sanità pensioni etc altrimenti la linea di credito viene sospesa ( il prestito per i poveri).
 
Avvocato: cos’altro dirà in sua difesa?
78420986_10218145402640876_2032014981255397376_o.jpg

Bozza di programma dell’Eurogruppo del 4 Dicembre

Bozza di programma per l’Eurogruppo del 4 Dicembre
Approfondimento dell’UEM – Preparativi per il Vertice europeo di dicembre

“In seguito al mandato ricevuto dal Vertice europeo del 21 giugno,
i ministri delle Finanze hanno proseguito nei lavori su tutti gli elementi citati nella lettera
del Presidente dell’Eurogruppo al Presidente del Consiglio europeo”

Programma di oggi all’Eurogruppo dalle ore 17:

“preparativi per le relazioni del Vertice eruopeo di dicembre sui seguenti punti:
il pacchetto della documentazione legale per la riforma del MES, basata sulle modifiche al Trattato del MES CONCORDATE a giugno,
e l’ulteriore potenziamento dell’Unione bancaria compresa l’assicurazione europea sui depositi.”

Ci vogliono altre conferme?

Di due cose l’una: o si è opposto e non lo considerano, il che è possibile visto che nessuno lo ha invitato al vertice sulla Libia della NATO a Londra ,
o non si è opposto e allora ha mentito spudoratamente. Tertium non datur.
 
A parte che il MES è una Société Anonyme di diritto lussemburghese ai sensi della legge sulle società commerciali del 1915.

E che per il suo statuto, pur essendo redatto in francese e inglese, è l’inglese a fare fede, sebbene questa non sia una lingua ufficiale del Lussemburgo.

Immaginate di creare una società di diritto italiano ma di scriverne lo statuto in giapponese o in inglese pur riferendovi, per i termini e i concetti di legge,
a quelli del codice civile italiano dove non sono né sovrapponibili né semplicemente esistenti nell’altra lingua… Una nebulosa giuridico linguistica.



Ma poi abbiamo una società commerciale privata i cui azionisti noti sono 19 Stati membri dell’eurozona, e che per il resto il MES è coperto dal segreto professionale.

Tutti i suoi atti sono segreti e inviolabili
.

Non solo, ma le sue importazioni sono esenti di dazi.

Il suo personale esentasse.

Non basta, perché il suo personale non può mai essere né indagato né citato in giustizia,
praticamente immune e impunito per tutte le sue azioni nell’ambito delle sue funzioni,
che riguardano essenzialmente operazioni finanziarie speculative e creazione monetaria.


Sogno? Mi pizzico, non posso crederci!

E noi che per un minibot dovuto ai legittimi creditori dello Stato di massimo 25000 euro per azienda
abbiamo dovuto cambiare ministro delle Finanze, e abbiamo inorridito le cancellerie del mondo intero che ci hanno accusato di volere stampare moneta!!

Senonché, avendo il MES personalità giuridica essa non può mai essere citata né indagata ma vice versa
può citare in giudizio chi vuole, quando vuole, come vuole, persone fisiche e morali e per le ragioni che vuole.

Non basta, perché tutti i beni mobili e immobili che detta società anonima compra, in qualsiasi posto si trovino
e da chiunque siano detenuti non possono essere né sequestrati né pignorati né espropriati né niente: immunità da qualsiasi forma di giurisdizione.

Al di sopra di qualsiasi legge.

Si trattasse pure di un’isola, di una città intera, di una montagna, o perché no? di un paese intero,
visto che le Costituzioni sono carta straccia per loro e che gli Stati con le loro ridicole sovranità residuali sono da eliminare.



Non c’è mai fine al peggio perché secondo lo Statuto pubblicato sul sito del MES relativo al fondo,
la clausola 16 prevede che non esiste nessun caso di conflitto di interessi neanche quando uno, o più amministratori,
del MES avesse un interesse o una carica di amministratore, socio, funzionario o impiegato in altra società controparte
con cui il MES stipuli contratti o effettui transazioni, conduca affari, e che tale situazione di conflitto di interessi NON vieterà agli amministratori
e ai funzionari in conflitto di interessi di votare, prendere parte alle decisioni e di agire per conto del MES negli affari, contratti o atti stipulati con l’altra società in cui hanno interessi.




Si delinea chiaramente, per chi sapesse leggerlo, il progetto di cambio di paradigma, non quello auspicato di moneta-cassa,
proprietà del popolo all’atto della creazione e del portatore, ma nel suo diretto opposto.

Il tutto con raggiro e inganno: una sedicente organizzazione internazionale con l’adesione di 19 Stati dell’eurozona,
per istituire la quale è stato firmato un Trattato intergovernativo cioè neanche europeo ma internazionale, non inserito nel corpus dei Trattati UE,
a febbraio del 2012 a Bruxelles e in virtù del quale sono state sottoscritte le azioni di una società commerciale privata,
fondo chiuso di investimento di diritto lussemburghese costituito davanti a notaio due anni prima.






Tralasciamo il fatto, non indifferente, che nell’azionariato del MES, i due paesi forti Germania e Francia, l’asse di Aquisgrana,
formano una maggioranza del 47% a cui non sarebbe possibile opporre nessun veto da parte degli altri paesi,
ad esempio Italia, Spagna, Grecia (30%) ma neanche con tutti gli altri Stati membri messi insieme,
poiché l’idea che Olanda, Belgio e Austria si possano mai mettere con i PIIGS è del tutto utopistica.

Tralasciamo quindi e focalizziamo sul fatto che per rendere “compatibile” un Trattato internazionale firmato a febbraio del 2012
tra gli Stati dell’eurozona relativo alla costituzione di una una società commerciale costituita con atto notarile nel 2010 a Lussemburgo,
il Consiglio europeo del 25 marzo 2011 ha effettuato un vero e proprio golpe in piena regola,
aggiungendo una semplice frase all’articolo 136 TFUE, e mutando il Trattato con semplice procedura normativa UE.


La frase aggiunta parla della possibilità di istituire un meccanismo di stabilità la cui concessione di assistenza finanziaria
sarà soggetta a rigorosa condizionalità, e sto parlando del MES attuale. La riforma è peggiorativa, come sappiamo.

E il cambiamento dei Trattati è stato fatto con semplice procedura decisionale,
non come sarebbe stato necessario per cambiare i trattati nel caso di accordare più poteri all’UE,
con una conferenza intergovernativa, ed eventuale referendum
. Non sia mai!

Ed è vero che una causa inoltrata da un deputato irlandese alla Corte europea di giustizia ha dato ragione all’UE com’era prevedebile
perchè si tratta di Corte non imparziale (Violazione dei Trattati UE per istituire il MES), ma è altrettanto vero che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.

E di pentole scoperchiate ne ha lasciate fin troppe. E proprio sul numero di scoperchi che si deve giocare la partita.

Ad esempio, quale è il nesso tra un “meccanismo di stabilità” e la creazione di una “société anonyme” di diritto lussemburghese? Nessuno.

Un meccanismo è un meccanismo, e niente nei Trattati UE, neppure la frase aggiunta con semplice decisione del Consiglio europeo,
potrebbe giustificare l’esistenza di e la sottoscrizione a una società per azioni da parte degli Stati dell’eurozona
se non fosse che essi hanno firmato un trattato intergovernativo, in cui si confonde sofisticamente “meccanismo” e “fondo”, il 2 febbraio 2012 a Bruxelles.

E ricordo che noi lo abbiamo fatto in pieno golpe Monti.

Non è finita qua, perché il MES, il cui scopo sociale è quello di “prestare assistenza finanziaria a quegli Stati membri dell’eurozona in difficoltà che avranno firmato un Memorandum”
e per fare ciò “può raccogliere fondi emettendo strumenti finanziari o stipulare accordi con gli azionisti [Stati membri] e parti terze”
facendosi garantire le obbligazioni dagli Stati membri azionisti è in realtà un nuovo fondo privato che garantito da noi, può stampare moneta,
perché tra le note e le obbligazioni che può emettere, da noi garantite, le può creare AL PORTATORE, e a vantaggio dei soliti IGnoti.




Statuto del Fondo ESFM poi diventato ESM

Una nota al portatore, ricordo sommessamente, che è così che fu creata la banconota della Banca d’Inghilterra del 1694
quando fu permesso a un fondo privato di creare e prestare le sue banconote, garantite dal governo.

Ripeto: qua ci troviamo nell’estremizzazione del paradigma in cui il pubblico garantisce i debiti al portatore – cioè MONETA –
di un emettitore che se li gioca a vantaggio di una borsa privata (sotto): Stato, emittente e borsa, la triade della Bank of England dell’epoca ma anche la stessa della creazione del FMI.


Il mercato chiuso e privilegiato del MES, tratto dal sito ufficiale
 
Ma non è tutto: dal capitale sociale attualmente di 700 miliardi di euro, in parte versati in parte promessi dagli Stati aderenti, cioè da noi,
il consiglio di amministrazione del MES, vero dominus del giochetto (il consiglio dei governatori, l’organo politico, non conta niente se non come complice),
può già da adesso aumentare a dismisura il capitale richiedendo agli Stati membri di pagare sull’unghia entro sette giorni il capitale mancante per l’aumento di capitale.

La vendita delle azioni agli Stati può effettuarsi in cambio di fondi, in natura, con fideiussioni, con riserve o in qualsiasi altro scambio deciso dal cda.


Dallo statuto della società anonima ESFM

Con le modifiche sappiamo che si introduce la possibiltà della ristrutturazione del debito ex ante,
come condizione sine qua non per ricevere l’assistenza, secondo il pernicioso principio della prudenzialità,
cioè che piove solo sul bagnato, sancito in tutti i commi e in tutte le clausole dei Trattati UE:
un principio bancario assicurativo per il quale il banco vince sempre.https://nicolettaforcheri.wordpress.com/2012/02/20/trattati-ue-il-diavolo-e-nei-dettagli/

Il MES equivale come evento non solo alla nascita della creazione della Banca di Inghilterra nel 1694
quando un fondo chiuso, società privata, poté emettere banconote da prestare e o cedere
a una borsa chiusa e privilegiata dei mercanti avventurieri delle Compagnie delle Indie, avvalendosi della garanzia del governo inglese.

Ma tramite l’adesione a un trattato internazionale non europeo e collegato in modo truffaldino dall’ampliamento di un articolo dei Trattati FUE
assomiglia tremendamente alla creazione della Banca d’Italia, privata, per consolidare il debito del Piemonte indebitato con i Rotschilds,
grazie al furto dell’oro del sud Italia nello scambio banconote contro oro.

E la creazione del MES è anche simile al meccanismo, mutatis mutandis, della creazione del franco CFA
con l’obbligo di porre a riserva presso il Tesoro francese le valute estere dei paesi “aderenti” – le colonie africane –
con la santificazione del principio di cui sopra, prima paghi e poi forse riprendi in prestito i tuoi soldi,
o tutt’al più trasformi i CFA in debiti esosi e riforme mortifere del FMI i cui danni provocati agli Stati “assistiti” sono oramai arcinoti anche a pietre e a bambini.

E come non vedere un parallelismo di metodo tra la possibilità del MES di richiedere entro sette giorni agli azionisti i fondi per l’aumento di capitali,
deciso in totale impunità, o l’imposta ristrutturazione del debito, con la “clausola di rastrellamento” che la Francia può imporre agli stessi paesi della Françafrique,
in virtù della quale le BC devono raccogliere presso tutti gli enti pubblici e PRIVATI delle colonie, gli ori e la valuta estera
perché il Trésor francese possa continuare a godere della disponibilità di tali riserve in cambio delle banconote da essa stampate per le 3 banche centrali africane?

E a me fa anche pensare agli ordini di rientro repentini dai fidi che le banche in Italia hanno inoltrato nelgi ultimi anni ad aziende in difficoltà di liquidità mandandole al fallimento.

E come non pensare all’enorme bail in che ci potrebbe essere richiesto a tutto il paese, sempre sulla base di decisioni segrete
– ricordo che la decisione della BCE per definire in difficoltà le 4 banche Etruria ecc,
così come la decisione di commissariamento della Carige del 2 gennaio scorso non sono state diffuse nel pubblico –
per assicurare che flussi di cassa, obbligazioni e pegni vadano a garantire l’arricchimento degli azionisti nascosti delle banche di Stati altrui, che fanno parte del mercato chiuso di cui sopra ?

78719123_803999800026217_1942259424718487552_n.jpg


E come non pensare che quando dicono che il nostro debito è solido è perché la “finanza” conta sui 4300 miliardi di risparmi degli italiani,
i 10000 miliardi di patrimonio immobiliare e il valore inestimabile del patrimonio artistico e culturale del nostro paese (marchi e brevetti quelli sono già andati) ?





Per questo la riforma del MES non solo va rifiutata in blocco ma è il MES in toto che va rescisso come Trattato,
con una campagna politica e di informazione che va fatta con determinazione anche e soprattutto in Europa,
e qualcosa mi fa pensare che una delle ragioni della Brexit risieda proprio in questa piega mortale assunta dall’UE,
il MES e Aquisgrana, a meno che dietro al MES non ci sia proprio la manina invisibile degli Invisible della City di Londra.
 
E adesso Giuseppe Conte si attacca alle «technicalities», che non è parolaccia e nemmeno un'espressione gergale da euroburocrati,
ma è quanto, secondo Mario Centeno, manca alla firma del nuovo Mes.

1575457781-lapresse-20191204100359-31294241.jpg


Dettagli, minuzie, particolari che gli esperti dovranno sistemare prima di arrivare, tra gennaio e febbraio, alla ratifica dell'accordo.

Sfumature tecniche alle quali il premier deve aggrapparsi per guadagnare tempo ed evitare la scelta:
rompere la maggioranza dando il via libera al salva-Stati o rompere con l'Europa esercitando il diritto di veto?

Il presidente del Consiglio cerca ancora di battere la terza via. «Io non ho firmato nulla.
Ci stiamo muovendo in una logica di pacchetto che comprenda l'unione bancaria e monetaria
ed è giusto che l'Italia si esprima soltanto quando disporrà di una valutazione complessiva su dove si sta andando».

Il tempo però ormai è scaduto e l'Eurogruppo non vede «ragione per cambiare testo». Partita persa?

Non è una giornata facile per Conte sul piano della politica estera.

Da Bruxelles lo schiaffo di Centeno sul Meccanismo di stabilità gela le speranze di uscire dalla trappola in cui si è messo,
intanto a Londra, dove è impegnato per il vertice della Nato, entra in rotta di collisione addirittura con «The Donald»: Trump,
un po' stizzito, dice di aver «parlato con l'Italia che non vuole più andare avanti con il 5G cinese»,
il premier invece assicura che «proseguiremo con il programma».

Poi si vedono in un bilaterale e si chiariscono. «Ho spiegato dice Conte - che l'Italia non può sfilarsi dalla tecnologia
ma che ha una delle legislazioni più avanzate, che sarà un modello per gli altri. Quel sistema di controlli ci garantirà la protezione degli asset strategici e da qualsiasi pericolo».

Il presidente americano «apprezza la nuova normativa italiana sul piano della cybersecurity», però mantiene i suoi dubbi sull'operazione.
Comunque riconosce «il ruolo di Roma nel Mediterraneo».

Proprio lunedì Francia, Germania, Gran Bretagna ci avevano lasciato fuori da un gruppo di lavoro sulla Libia.

Quegli alleati sui quali il premier punta per riaprire in extremis il negoziato sul Mes.

La situazione è difficile, perché i partner non sono disposti a fare ripartire da capo la trattativa.

Un po' di ottimismo arriva però con le parole di Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione europea:
«Dobbiamo lavorare tutti in uno spirito di compromesso per trovare soluzioni. Penso che sia esattamente con questo lo spirito giusto».

Tempi supplementari per l'Italia? Conte vuole crederci:

«Non ci faremo fregare e non escludo un rinvio. E non vedo rischi di fratture con la Ue».

Però «ci stiamo muovendo in una logica complessiva, di pacchetto», che significa che
«il progetto comprende la definizione degli altri dossier economici in discussione, come l'assicurazione europea sui depositi e il bilancio dell'Eurozona».
Ma, assicura, «questo non è un ricatto».

Conclusione. «Io ancora non ho firmato nulla, tantomeno una cambiale in bianco», come teme Di Maio.

Però basta liti e basta «con la fanfare propagandistica che fa solo salire lo spread».

Faremo la solita figuraccia? «Nemmeno per sogno, ci sono 19 Paesi che stanno scrivendo una riforma, c'è una sintesi nazionale da fare e poi una europea».
 
Gli UK hanno visto a cosa ha portato dar retta a Steve Bannon, ovvero gli UK hanno visto che il mitico governo gialloverde
in Italia NON ha messo il veto in UE, ovvero l'unica cosa che si doveva fare: con il veto in UE allora gli UK in automatico sarebbero usciti.
Non a caso Macron più volte ha detto di essere disponibile a mettere lui quel veto in modo da buttare fuori gli UK,
ma la Germania ha sempre convinto Macron a non farlo, quindi io al posto di Boris proverei a trattare con Macron
e notare che per colpa di Conte adesso gli UK pensano che l'Italia è fatta SOLO da infami... e ovviamente Macron per il
suo veto vorrà farsi pagare, ovvero lui chiederà agli UK di mollare l'Italia alla deriva, ovvero a vantaggio francese e soltanto francese, NON tedesco.
Ecco spiegato perchè la Merkel NON vuole, NON ha mai voluto e NON vorrà mai il veto di Macron visto che con quel veto
di fatto la Germania finisce fuori dalla spartizione della carcassa dell'Italia...
 
Trump ha lasciato infuriato il vertice NATO a Londra dopo aver lanciato strali acuti a vari paesi, fra cui l’Italia,
ed essere stato oggetto di una serie di frasi poco rispettose da parte del primo ministro canadese Justin Trudeau,
che lo ha preso in giro parlando con Macron e con Johnson.

Vediamo il video delle registrazioni :

If you ever wondered what world leaders chat about in private, well here at NATO they’re gossiping about #Trump.

1f37a.svg
), France’s Macron, Leaked Video shows Canada’s Trudeau UK’s Johnson making fun of Trump’s long pressers and his staff reactions: pic.twitter.com/5E0KISv1jo

— Joyce Karam (@Joyce_Karam) December 4, 2019

Trudeau dice che al team di Trump, quando lui ha fatto un certo annuncio, non chiaro, sono *Cadute le mascelle “.

La frase rubata è stata poi specificamente chiesta a Trudeau, che ha affermato che lo stupore del team di TRUMP si riferiva all’annuncio del G7 a Camp David.

The implication of Trudeau's "jaws drop to the floor" explanation is that WH staff either didn't know Trump
had decided the G7 would be at Camp David, or just didn't know he would announce it Tuesday. CPAC on Twitter

— Ben Pershing (@benpershing) December 4, 2019

In realtà probabilmente si riferiva alla conferenza stampa congiunta USA Canada che aveva visto Trump andare fuori tema ed attaccare sull’impeachment duramente i democratici.

PM @JustinTrudeau while @realDonaldTrump is asked about the impeachment hearings/story #cdnpoli pic.twitter.com/UFpTz3Xt6t

— Mike Le Couteur (@mikelecouteur) December 3, 2019

Trump non ha preso per nulla bene questo fatto.
Ha parlato di un Trudeau “A due facce” che se da un lato ” è un bravo ragazzo” dall’altra si rifiuta di portare le spese per il settore militare al 2%.
Quindi la stessa osservazione è stata fatta alla Germania, alla Turchia, Italia e Danimarca, dopo una fredda conferenza stampa con Macron.

Quindi Trump è ripartito in giornata dopo un vertice che invece di schiarire l’orizzonte alla NATO o ha reso se possibile ancora più opaco.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto