Buffoni due che intervengono.
Il
Natale secondo le
linee guida dell’Unione europea sarebbe addirittura peggiore.
Secondo Bruxelles infatti
non bisognerebbe far tornare gli studenti in classe,
ma prolungare le vacanze o proseguire con la didattica a distanza.
Ancora, le
messe dovrebbero essere celebrate online o se proprio in presenza dei fedeli in versione ridotta,
senza canti e con posti che rispettino il distanziamento.
E i cittadini Ue dovrebbero imporsi l’
auto-quarantena.
“Nelle nostre linee guida per gli Stati membri
non avremmo potuto essere più coerenti di cos
ì – afferma convinta il commissario Ue alla Salute
Stella Kyriakides -.
Le
misure di prevenzione dovranno continuare fino al vaccino e in particolare nel periodo delle vacanze di fine anno.
Non vogliamo cancellare il Natale ma renderlo più sicuro per tutti.
Sappiamo che il
sacrificio è elevato ma le feste non possono essere occasioni di super diffusione.
I
nostri comportamenti durante le festività salveranno delle vite“, dichiara in conferenza stampa.
In sostanza, dunque, anche Bruxelles fa ricadere la responsabilità di un eventuale aumento dei contagi sui comportamenti scorretti dei cittadini.
La Commissione Ue poi precisa che “in caso di allentamento delle restrizioni” è il caso di “implementare l’uso di ‘
bolle domestiche‘,
il che significa che le persone sono incoraggiate a
trascorrere i giorni dei festeggiamenti con le stesse persone e ridurre ulteriori contatti sociali“, si legge nelle linee guida.
In merito alle messe, si invita a “considerare di evitare funzioni di grandi dimensioni o di utilizzare trasmissioni online, TV o radiofoniche,
o ancora assegnando
spazi specifici per le famiglie strette (‘bolle familiari’) per sedersi insieme e vietare i cori.
L’uso delle mascherine è particolarmente rilevante durante questi tipi di incontri”.
Inoltre le linee guida per il Natale spingono i Paesi Ue a “
incoraggiare i datori di lavoro a consentire alle persone di lavorare da casa
o dal luogo in cui si intendono trascorrere le festività di fine anno alcuni giorni prima e dopo, preferibilmente circa sette giorni, quando possibile.
Ciò consentirà ai lavoratori di
auto-quarantenarsi prima di partecipare a riunioni sociali o familiari, o eventi o prima di tornare nei luoghi di lavoro.
Dove il lavoro a distanza non è possibile, i datori di lavoro devono intervenire predisporre misure che consentano un rientro sicuro al lavoro”.
Ecco, ci mancava l’auto-quarantena.
“Come ogni altra cosa quest’anno, le festività di fine anno saranno diverse – avverte la Kyriakides -.
Non possiamo mettere a repentaglio gli sforzi compiuti da tutti noi nelle ultime settimane e mesi.
Quest’anno, salvare vite umane deve arrivare prima delle celebrazioni.
Ma
con i vaccini all’orizzonte, c’è anche speranza.
Tutti gli Stati membri devono ora essere pronti ad avviare campagne di vaccinazione
e
lanciare vaccini il più rapidamente possibile una volta che un vaccino sicuro ed efficace sarà disponibile”.
Non vogliamo cancellare il Natale ma renderlo più sicuro“, conclude non senza una massiccia dose di allarmismo il commissario alla Salute.
Speriamo dunque che i decreti di Conte non recepiscano pedissequamente le indicazioni Ue su come festeggiare il Natale.
Qui si capisce tutto. Cattocomunista.
Membro del partito
Raggruppamento Democratico
Nata a Nicosia il 10 marzo 1956, Stella Kyriakidou ha studiato psicologia all'
Università di Reading tra il 1974 e il 1977
e ha poi conseguito la laurea magistrale in disadattamento presso l'
Università di Manchester nel 1978