SI VIVE UNA VOLTA SOLA? FALSO! SI VIVE TUTTI I GIORNI. SI MUORE UNA VOLTA SOLA.

Pazienza. Basta sedersi sulla riva del fiume ...ed aspettare.....passerà. E' certo che passerà.


"Un precedente che logora", dicono fonti del Carroccio all'Adnkronos.
Ufficialmente nessuno si sbilancia, ordine di scuderia, ma sotto traccia trapela tutto il nervosismo
per la pressione esercitata da Di Maio sul caso del settosegretario.
"L'avete visto l'appello alla moralità dei partiti che ha fatto? Ma chi si crede di essere".

Di Maio potrebbe aver vinto la battaglia, ma la bilancia della guerra pende ancora dalla parte di Salvini.
Le europee saranno la prova del nove per un governo che ha passato le ultime settimane a litigare.

Se il M5S non andrà sopra il 20%, a quel punto il grillino si troverà in seria difficoltà.
Ed allora è certo che la Lega gli farà pagare anche lo sgarbo ricevuto oggi.

"I processi si fanno in tribunale e credo che in Itala ci siano 60 milioni di presunti innocenti fino a prova contraria", commenta Salvini.

"Noi non ci stiamo a finire additati dai partner di governo come quelli con problemi giudiziari, mentre loro si mostrano duri e puri".

Raggi indagata è ancora al suo posto? Due pesi due misure?
 
La finale di Champions League sarà tutta inglese il prossimo 1 giugno al Wanda Metropolitano di Madrid
 
Archie Harrison Mountbatten-Windsor

Il nome scelto è il diminutivo di Archibald, nome di origine germanica che assume il significato di "libero e forte”"
In linea con il temperamento della coppia: forte nel sentimento e libera dalle regole di Corte.

Sono molto celebri infatti le prese di petto della Markle come quelle di Harry, quindi il nome del baby Sussex, sembra essere una scelta ottimale.

Cosa molto particolare: Archie è un nome molto famoso in America e, tra le tante cose, è il nome di un personaggio dei fumetti nato nel 1941.
 
Guardoni. E Bigotti.
E poi vorrei capire "cosa vedi da una finestra".

Da oltre di un mese, gli alunni e gli insegnanti di una scuola media di Siena, assistevano a scene di effusioni
alla finestra di fronte alle aule dell'istituo tra una giovane donna, completamente nuda, e il fidanzato.

Alla fine, si è stato necessario l'intervento della polizia, chiamata da alcuni genitori:
poliziotti delle volanti hanno verificato, anche attraverso le testimonianze raccolte,
che, effettivamente una 27enne residente in un appartamento davanti alla scuola,
si esibiva frequentemente, affacciata alla finestra di casa, in atteggiamenti amorosi con il compagno,
mostrandosi "come mamma l'ha fatta" anche da sola.

Quando è stata contattata dagli agenti, che l'hanno identificata e le hanno fatto presente che tali comportamenti
non erano consoni alla legge e non corretti, la donna si è giustificata dicendo di non essersi accorta di essere davanti ad una scuola e che,
avendo subito un intervento chirurgico, il fidanzato le prestava delle cure spalmandole quotidianamente una crema.

La giovane è stata denunciata per atti osceni.
 
Tipico dei radical chic. Rinnegare il passato che li ha resi ricchi.

Cynthia Nixon non è molto fiera di aver partecipato all’iconico seria tv che l’ha resa una star.

Femminista convinta e impegnata in prima linea nelle battaglie della comunità Lgbt dopo il suo coming out
e il matrimonio con la compagna Christine Marinoni, in un'intervista a IndieWire ha detto che il serial
“nonostante avesse l'intenzione di raccontare le nuove frontiere dell'emancipazione lavorativa e sessuale delle donne moderne,
alla fine non è che la storia di un’elite di donne bianche con i soldi, assolutamente di fantasia e fuori dalla realtà”.

“l’unica figura reale era il personaggio di Steve, un barista di Brooklyn.
Non c’era nessun afroamericano rappresentato e i gay erano ritratti con i soliti cliché. Tutto girava attorno ai soldi e allo shopping”.

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Se si vergogna davvero, perché non restituisce i milioni di dollari che ha guadagnato facendo l'attrice in quella serie,
cui deve la sua popolarità, ossia tutto quanto è di più rilevante nella sua altrimenti anonima vita?
La solita ipocrisia dei teatranti radical chic ansiosi di riciclarsi in politica!

Cosa avrebbe voluto, la Nixon, che la serie rappresentasse i ghetti di New York?
Quanta ipocrisia, dopo che ci è diventata ricca adesso fa la maestrina.

Quelli o quelle che poi si lamentano sono persone ridicole, meschine.
Prima non eri nessuno, ma ti piacerebbe diventare qualcuno, quando diventi qualcuno, poi rinneghi ciò che hai fatto per diventarlo.
Un po’ di coerenza nella vita è richiesta, altrimenti sei una persona disposta a tutto per arrivare poi ritratti.
Troppo facile. Vale tutto il percorso, non solo una parte.
 
Social ????? Ma va a ......

Bufera su Francesca De André per una frase che si è fatta scappare durante la diretta di lunedì 6 maggio scorso del GF.
A farlo notare è stata Gessica Notaro, intervenuta via social per chiedere alla produzione un provvedimento nei confronti della ragazza.


“Lo brucio vivo”: è questa la dichiarazione che la De André ha fatto in diretta su Canale 5 quando Barbara d’Urso le ha fatto sapere che il fidanzato
potrebbe averla tradita con Rosi Zamboni. L’ira di Francesca è stata difficile da contenere, così come le parole forti che la concorrente del reality show
si è lasciata scappare dalla bocca. Esternazioni che non hanno suscitato grande clamore, almeno fino a quando sulla questione non è intervenuta anche Gessica Notaro.

“Ho seguito la diretta del Grande Fratello e ho assistito al discorso di Francesca e del presunto tradimento.
Mi dispiace tantissimo, è una cosa che nessuna donna vorrebbe sentirsi dire.
Ma non posso passare sopra alle parole che sono uscite dalla sua bocca: 'Lo brucio vivo"'.
“Posso capire la rabbia del momento, ma se l'avesse detto tra le quattro mura di casa sua poteva andar bene,
ma in un’epoca come questa, dove succede ciò che succede, non si può accettare .
Perciò come vengono presi dei provvedimenti nei confronti degli uomini, chiedo che vengano presi provvedimenti anche nei confronti di questa ragazza”.
 
Riporto questo articolo che Vi invito a leggere con attenzione.
Democrazia è discutere, confrontarsi. Non vietare.

VICE: Cosa vuol dire essere fascista nel 2016?
Roberto:
Essere fascista nel 2016 vuol dire rinnegare la cultura dell'ignoranza che ci viene imposta.
Vuol dire scegliere di pensare veramente, e non semplicemente credere di farlo.
Significa avere a cuore la propria cultura e le proprie tradizioni, e scegliere di difenderle a qualunque costo, perché un popolo che perde le proprie radici è destinato a soccombere.
Grazie sopratutto ai movimenti filo-fascisti sorti nel corso degli anni, oggi il fascista è semplicemente uno xenofobo, ignorante e bigotto,
che impone i suoi ideali con la violenza, non avendo altri mezzi per farlo. Non a caso, ogni abuso, violenza o sopruso viene definito "fascismo".
Un fascista è semplicemente un uomo che sceglie di vivere secondo determinati principi, non accettando il decadimento morale a cui la tanto amata democrazia ci sta portando.

E nella vita quotidiana tutto ciò come si manifesta? Come influenza il tuo stile di vita?
L'essere un estremista sicuramente influenza la vita di una persona.
Si frequentano posti, eventi e persone che condividono la stessa ideologia e volendo, si evitano altri.
Dipende più che altro da te: se non hai problemi a manifestare il tuo ideale, e se ci credi sul serio, ti comporti di conseguenza.

Tu dici apertamente alle gente di essere fascista? Come reagisce?
Sono orgoglioso di quello che sono, per questo non ho mai nascosto la mia fede politica.
Per alcuni è irrilevante, ad altri dà fastidio, per altri è così grave da dover necessariamente mettere in piedi un discorso
per farmi notare quanto sia terribilmente sbagliato essere fascisti, altri ancora la apprezzano.
Come ho già detto, se non hai problemi a manifestare i tuoi ideali (specialmente se estremisti), accetti di buon grado le conseguenze.

A proposito delle conseguenze, non credi che i fascisti abbiano generalmente un atteggiamento vittimista?
Credo più che altro che la figura del fascista in questo periodo sia estremamente demonizzata, è visto come un individuo da disprezzare.
I media in primis ci mettono alla gogna. Il ragionamento più o meno è questo: se io, fascista, insulto qualcuno che professa un pensiero diverso dal mio,
sono un fascista di merda e non ho nessun diritto di giudicare una persona.
Se qualcuno invece insulta me e i miei ideali, ha pienamente ragione, poiché essendo io fascista,
il mio pensiero è sbagliato a prescindere. Non credo proprio che questo possa essere definito vittimismo.

C'è un partito moderno nel quale ti riconosci, o un politico che stimi?
Personalmente, al giorno d'oggi non c'è un partito o un movimento in cui io possa identificarmi, o un esponente politico che mi ispiri fiducia.
Sia da una parte che dall'altra, la classe politica attuale si limita a ripetere frasi che il popolo vuole sentirsi dire.
Penso che sia da ingenui credere che qualcuno di questi distinti signori pensi minimamente al bene della nazione o di chi ne fa parte.

Pensi che i movimenti populisti di destra che stanno crescendo in Europa—la Lega ma soprattutto il Fronte Nazionale in Francia—siano d'ispirazione fascista?
I movimenti europei di destra si rifanno molto al fascismo e al nazismo. Più che altro, ne riprendono i tratti più estremisti, e si camuffano da neofascisti o neonazisti.
Acquistano via via più consensi semplicemente perché il popolo, deluso e scontento, vede in loro un "barlume di speranza",
un "movimento rivoluzionario", "qualcuno che finalmente ha le palle di dire le cose come stanno."
Quando basterebbe fare un'analisi leggermente più attenta delle loro dichiarazioni, informarsi un minimo di più, per capire che sono esattamente la copia imbruttita e rude dei partiti moderati.

Mi indichi, in tua opinione, la cosa migliore e quella peggiore che ha fatto il fascismo in Italia?
Il fascismo ha risollevato una nazione che in quel periodo era lo zimbello d'Europa.
Sono molte le grandi imprese riconosciute al Duce, come la bonifica di zone malariche, la fondazione di nuove città,
l'istituzione di servizi ai lavoratori, la diminuzione dell'orario di lavoro (che ancora oggi è in vigore).
Una delle cose più grandi, è stata sicuramente la capacità di risollevare una nazione che non aveva la minima possibilità di farlo. Cito Rexford Tugwell, grande esponente della sinistra americana.
Per quanto riguarda la parte negativa, ricordiamoci che una dittatura, qualsiasi essa sia, è una forma di governo che non può andare a genio a tutti,
e di conseguenza i metodi adottati per far rispettare le regole spesso non son ben visti.

Cosa ne pensi delle leggi razziali?
Le leggi razziali furono semplicemente una delle tante follie di Hitler.
Mussolini, secondo molti, si trovò costretto ad applicarle, essendo ormai l'Italia sotto il giogo della Germania nazista.
Tuttavia, in Italia furono applicate in modo diverso, con vari escamotage e cavilli tramite cui il danno era in qualche modo limitato.
Il fascismo non è razzismo.

Parlando di razzismo, qual è la tua posizione sull'immigrazione?
L'immigrazione clandestina al momento è uno dei problemi più gravi in Italia.
Oltre al fatto che il traffico di esseri umani frutta cifre inimmaginabili (sia a chi lo gestisce, sia a chi intasca fondi per accogliere i migranti),
la cosa che infastidisce di più è vedere queste persone, sicuramente bisognose di asilo e di aiuti, ciondolare per le strade,
chiedere l'elemosina nei parcheggi, compiere furti e aggressioni varie, spacciare, e non fare il minimo sforzo per integrarsi.
Il tutto chiaramente è giustificato dal fatto che sono lontani dal loro paese, che lì c'è la guerra, che sono soli in un paese straniero,
che probabilmente hanno vissuto cose terribili, eccetera. Ma scherziamo?
Dopo essere stati salvati, curati, accolti, sfamati, serviti e riveriti, d'un tratto il cibo e le strutture che li ospitano non sono più all'altezza,
quindi (a quanto pare giustamente) si lamentano e scatenano rivolte e proteste. E per di più, si è creato un tale clima di tensione
intorno a questa situazione, tale da non permettere più di esprimere opinioni a riguardo, pena l'essere etichettati come razzisti.

Cosa fa sì che tu ti riconosca nel fascismo e non nel nazismo?
Il nazismo è un movimento fondato principalmente sull'ideale della conservazione della razza ariana
(la cui esistenza era scientificamente impossibile già a quel tempo), mentre il fascismo ha come obiettivo la grandezza della nazione,
una nazione compatta, formata da lavoratori forti nel corpo e nello spirito, votati al sacrificio per amore della patria.
Il nazismo è semplicemente il delirio di un folle che ha compiuto numerose stragi in Italia, sia verso gli oppositori che verso gli alleati.

Credi che il fascismo sia un'ideologia morta o che abbia ancora le possibilità di affermarsi?
Nelle condizioni in cui ci troviamo oggi, c'è la necessità di una forma di governo che riporti all'ordine il paese.
Viviamo in una democrazia anarchica, in cui nessuno può ledere la libertà dell'altro, ma ognuno fa i suoi porci comodi.
Il fascismo è un movimento concepito nella prima metà del '900, quando c'erano altre priorità e la nazione aveva problemi ben diversi da quelli attuali,
ma allo stesso tempo è attualissimo. Il principio cardine è il "sacrificio" fisico e morale per un bene superiore, per l'Italia.
Purtroppo per noi, l'amore per la patria sembra essere scomparso insieme allo spirito di sacrificio, per lasciare spazio all'egoismo ed al menefreghismo,
ad una sorta di individualismo distruttivo. Io credo che, a meno che non venga imposto con un colpo di stato come è successo in passato,
un'ideale come quello del fascismo non avrebbe la minima possibilità di affermarsi di nuovo, vista la scarsa voglia di riemergere del popolo italiano,
che trova più comodo lamentarsi e giudicare i cattivi, piuttosto che staccare gli occhi dallo schermo e pensare con la propria testa.
 
Non sono fascista. Ma sono amante della democrazia. Quella vera.
Non riporto l'articolo. Solo un passo. Questa è la democrazia professata da queste persone.
La libertà professata da queste persone. Che differenza c'è ????????
Signora. Lei può parlare perchè c'è la "libertà di pensiero ed espressione".

"Fosse per me gente che sostiene queste ideologie di morte dovrebbe essere incarcerata».
 
Leggiamo altro.

Credo di aver capito qualcosa di più sul ruolo che Mauro Corona gioca all’interno di #cartabianca,
il programma condotto da Bianca Berlinguer, detta Bianchina (Rai3, martedì).

Se ho capito qualcosa di più, come credo, lo devo a un articolo di Luigi Manconi.
Mauro Corona — qui si parla del personaggio, non della persona — appartiene alla schiera degli anticonformisti a rimborso spese, pagati per alzare gli ascolti.

Lui e la Berlinguer fingono di bisticciare solo per favorire l’audience.
È un innocuo bastiancontrario (la sua battaglia per il ripristino delle guardie forestali è del tutto inoffensiva).
La sua trasgressione esprime solo un antico e solido conformismo.
Le sue affermazioni, in apparenza tanto oltraggiose, corrispondono, in realtà, a un umore sempre presente nell’animo umano
e a una pulsione oscura e profonda che, una volta emersa, si scopre di condividere con molti altri.


Così «spararla grossa» diventa una virtù agonistica che riempie i canali della comunicazione e li gonfia,
che invade il linguaggio domestico e quello pubblico, che travolge gli argini come una esondazione lutulenta,
diffondendo ovunque le immagini, i gesti e le parole di un nuovo Conformismo della Devianza Deluxe.

Se uso parole difficili, e me ne scuso, è solo perché ho preso a prestito la preziosa analisi di Manconi.
Per esempio, quando Corona dice «sono stufo di stupidaggini», facendo sobbalzare la Berlinguer,
si capisce benissimo che è colto dalla sindrome del bastiancontrario, un’aura eroicistica, con tonalità epiche,
che richiama categorie o formule come «schiena dritta» e «forza», «posizione scomoda» e «intransigenza».

Il dissenso diventa, in tal modo, manierismo, compiacimento di sé e della propria sconvenienza (vera o presunta che sia)
e finisce fatalmente col mimare i tratti e le movenze, i tic e le ossessioni del suo negativo (il conformista), scambiandosi i ruoli con esso.
 
Archie Harrison Mountbatten-Windsor, figlio di Meghan e Harry, è la prima persona al mondo
che avrà diritto a diventare potenzialmente sia un futuro Re britannico che il presidente degli Usa.
 

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