Val
Torniamo alla LIRA
Questo post ha solo interesse politico locale, ma penso che riguardi
un po' tutti gli amministratori locali. Per la loro incapacità a far di conto.
Il nostro consiglio comunale diretto dai cattocomunisti dell'oratorio, giusto per intenderci
vecchi DC di corrente sinistroide, ha messo in cantiere la ristrutturazione di una scuola.
Riporto quanto detto :
Un progetto innovativo quello che interesserà la scuola primaria De Amicis di via Amendola.
Un istituto sempre meno scelto dalle famiglie lecchesi (con sei classi occupate su 20 disponibili),
in un edificio “antico”, dell’inizio del secolo scorso, sottoposto ad un importante vincolo monumentale.
Queste le ragioni che hanno spinto l’amministrazione comunale lecchese a candidare il plesso
al bando di Regione Lombardia “Spazio alla scuola” con un progetto curato dall’architetto Chiara Pagano
che è stato selezionato tra quelli meritevoli di finanziamento con un contributo di 5 milioni di euro
che va a coprire buona parte del costo dell’intervento, stimato in 8.135.000 euro,
insieme ad un finanziamento del GSE per il recupero energetico, lasciando in capo a palazzo Bovara “appena” 2,5 milioni di euro.
Come ha spiegato l’architetto Pagano durante la commissione I di mercoledì sera,
il progetto si basa su una formula innovativa dell’utilizzo degli spazi
con il duplice obiettivo di sperimentare una didattica innovativa e di “aprire” la scuola alla comunità circostante,
caratterizzata dalla presenza del Politecnico, dell’area della Piccola e di una molteplicità di associazioni e realtà.
Dal punto di vista strutturale gli interventi più grandi riguarderanno
la posa di pannelli fotovoltaici,
il rifacimento delle coperture,
la sostituzione degli infissi e
la sostituzione dell’attuale impianto elettrico e
di quello del riscaldamento.
Un aspetto quest’ultimo importante in prospettiva anche per le casse del Comune:
da un’analisi energetica preliminare è emerso che questa rigenerazione
abbasserà la bolletta per l’energia elettrica di 2.600 euro,
e quella del riscaldamento di ben 30mila euro.
“L’elemento chiave di questo progetto è che lo spazio si trasforma in un elemento educativo - ha spiegato Pagano -
a partire dall’aula che verrà ristrutturata in maniera tale da essere modulabile e adattarsi alla didattica tradizionale,
ai lavori di gruppo e alla didattica multi-disciplinare con la possibilità di includere anche i corridoi nello spazio didattico”.
Verranno mantenute dieci aule - con la possibilità di un collegamento tra una classe e l’altra dove possibile -
che saranno affiancate al piano superiore dai laboratori di musica, arte, lingua e al piano terra da quello di scienze, con accesso diretto al giardino,
ma anche da nuovi spazi per i docenti che permettano il lavoro individuale e quello gruppo.
Il refettorio rimarrà sostanzialmente inalterato ma verrà ripensato l’uso dei corridoi,
verrà poi rifatto l’ingresso principale dotandolo di un foyer utilizzabile anche come spazio per le assemblee.
Un grosso lavoro sarà fatto sugli ampi spazi della parte esterna della scuola,
quelli più deputati ad aprirsi verso l’esterno e ad accogliere la comunità.
Innanzitutto sarà realizzata un’apertura nel muro di cinta che metterà in collegamento il giardino della scuola con quello del Politecnico,
saranno realizzati degli orti, che potranno essere “frequentati” anche dai cittadini,
saranno realizzate delle tettoie per consentire la didattica all’aperto in “aule outdoor”.
Saranno realizzate anche un’area per lo sport all’aperto,
una biblioteca e una euroteka, una sorta di contenitore con da un lato i libri e dall’altro uno spazio per la fruizione digitale,
tutti spazi che debitamente regolamentati potranno essere utilizzati anche dalla città fuori dall’orario scolastico.
“Il progetto nasce da un’analisi della situazione delle iscrizioni nelle scuole della città di Lecco
che ci dice che la De Amicis è sotto dimensionata indipendentemente dal calo demografico
- ha chiarito l’assessore all’Istruzione Emanuele Torri -
( non so è stato l'assessore od il giornalista, ma dire "sottodimensionata" una scuola che oppuca 6 classi su 20 ??????
Forse è il contrario. SOVRADIMENSIONATA.)
Questa vuole essere un’occasione di rilancio, agganciata alla riqualificazione generale del quartiere,
che è stata costruita insieme al dirigente scolastico, agli insegnanti, all’equipe pedagogica e all’architetto.
Il processo è appena iniziato, sarà fondamentale il percorso di coinvolgimento della scuola e dei bambini”.
Leggo l'articolo relativo alla ristrutturazione della scuola e rimango esterefatto.
Mi chiedo.
Ma nessuno più sa far di conto ?
8.135.000 Euro per RISTRUTTURARE un edificio di circa 5000 mq.
Dove vengono occupate 6 classi su 20 disponibili.
Dove, in luogo di 20 classi, ne ricaveranno 10
Il COSTO DI RISTRUTTURAZIONE (di un plesso scolastico non di un appartamento) corrisponde a qualcosa come 1.600 Euro al mq.
A questo prezzo - in quella zona - vengono VENDUTI appartamenti, non ristrutturati.
Oggi, il costo di ristrutturazione di un appartamento, non di locali in questo caso ad uso scolastico, costa circa 500 Euro al mq.
Non so se mi capite.
Riuscite a far di conto su quale potrebbe essre il costo per gli interventi sopra citati ?
Ma andiamo per eccesso, vogliamo fare 600 Euro al mq. perchè è un intervento STATALE
a sappiamo bene quali costi bisogna pagare per tali interventi.
(Per chi ignora, glielo scrivo in privato.)
Significa spendere circa 3.000.000 di Euro.
Mi capite perchè mi indigno ?
Gli altri 5.000.000 a chi vanno ?
un po' tutti gli amministratori locali. Per la loro incapacità a far di conto.
Il nostro consiglio comunale diretto dai cattocomunisti dell'oratorio, giusto per intenderci
vecchi DC di corrente sinistroide, ha messo in cantiere la ristrutturazione di una scuola.
Riporto quanto detto :
Un progetto innovativo quello che interesserà la scuola primaria De Amicis di via Amendola.
Un istituto sempre meno scelto dalle famiglie lecchesi (con sei classi occupate su 20 disponibili),
in un edificio “antico”, dell’inizio del secolo scorso, sottoposto ad un importante vincolo monumentale.
Queste le ragioni che hanno spinto l’amministrazione comunale lecchese a candidare il plesso
al bando di Regione Lombardia “Spazio alla scuola” con un progetto curato dall’architetto Chiara Pagano
che è stato selezionato tra quelli meritevoli di finanziamento con un contributo di 5 milioni di euro
che va a coprire buona parte del costo dell’intervento, stimato in 8.135.000 euro,
insieme ad un finanziamento del GSE per il recupero energetico, lasciando in capo a palazzo Bovara “appena” 2,5 milioni di euro.
Come ha spiegato l’architetto Pagano durante la commissione I di mercoledì sera,
il progetto si basa su una formula innovativa dell’utilizzo degli spazi
con il duplice obiettivo di sperimentare una didattica innovativa e di “aprire” la scuola alla comunità circostante,
caratterizzata dalla presenza del Politecnico, dell’area della Piccola e di una molteplicità di associazioni e realtà.
Dal punto di vista strutturale gli interventi più grandi riguarderanno
la posa di pannelli fotovoltaici,
il rifacimento delle coperture,
la sostituzione degli infissi e
la sostituzione dell’attuale impianto elettrico e
di quello del riscaldamento.
Un aspetto quest’ultimo importante in prospettiva anche per le casse del Comune:
da un’analisi energetica preliminare è emerso che questa rigenerazione
abbasserà la bolletta per l’energia elettrica di 2.600 euro,
e quella del riscaldamento di ben 30mila euro.
“L’elemento chiave di questo progetto è che lo spazio si trasforma in un elemento educativo - ha spiegato Pagano -
a partire dall’aula che verrà ristrutturata in maniera tale da essere modulabile e adattarsi alla didattica tradizionale,
ai lavori di gruppo e alla didattica multi-disciplinare con la possibilità di includere anche i corridoi nello spazio didattico”.
Verranno mantenute dieci aule - con la possibilità di un collegamento tra una classe e l’altra dove possibile -
che saranno affiancate al piano superiore dai laboratori di musica, arte, lingua e al piano terra da quello di scienze, con accesso diretto al giardino,
ma anche da nuovi spazi per i docenti che permettano il lavoro individuale e quello gruppo.
Il refettorio rimarrà sostanzialmente inalterato ma verrà ripensato l’uso dei corridoi,
verrà poi rifatto l’ingresso principale dotandolo di un foyer utilizzabile anche come spazio per le assemblee.
Un grosso lavoro sarà fatto sugli ampi spazi della parte esterna della scuola,
quelli più deputati ad aprirsi verso l’esterno e ad accogliere la comunità.
Innanzitutto sarà realizzata un’apertura nel muro di cinta che metterà in collegamento il giardino della scuola con quello del Politecnico,
saranno realizzati degli orti, che potranno essere “frequentati” anche dai cittadini,
saranno realizzate delle tettoie per consentire la didattica all’aperto in “aule outdoor”.
Saranno realizzate anche un’area per lo sport all’aperto,
una biblioteca e una euroteka, una sorta di contenitore con da un lato i libri e dall’altro uno spazio per la fruizione digitale,
tutti spazi che debitamente regolamentati potranno essere utilizzati anche dalla città fuori dall’orario scolastico.
“Il progetto nasce da un’analisi della situazione delle iscrizioni nelle scuole della città di Lecco
che ci dice che la De Amicis è sotto dimensionata indipendentemente dal calo demografico
- ha chiarito l’assessore all’Istruzione Emanuele Torri -
( non so è stato l'assessore od il giornalista, ma dire "sottodimensionata" una scuola che oppuca 6 classi su 20 ??????
Forse è il contrario. SOVRADIMENSIONATA.)
Questa vuole essere un’occasione di rilancio, agganciata alla riqualificazione generale del quartiere,
che è stata costruita insieme al dirigente scolastico, agli insegnanti, all’equipe pedagogica e all’architetto.
Il processo è appena iniziato, sarà fondamentale il percorso di coinvolgimento della scuola e dei bambini”.
Leggo l'articolo relativo alla ristrutturazione della scuola e rimango esterefatto.
Mi chiedo.
Ma nessuno più sa far di conto ?
8.135.000 Euro per RISTRUTTURARE un edificio di circa 5000 mq.
Dove vengono occupate 6 classi su 20 disponibili.
Dove, in luogo di 20 classi, ne ricaveranno 10
Il COSTO DI RISTRUTTURAZIONE (di un plesso scolastico non di un appartamento) corrisponde a qualcosa come 1.600 Euro al mq.
A questo prezzo - in quella zona - vengono VENDUTI appartamenti, non ristrutturati.
Oggi, il costo di ristrutturazione di un appartamento, non di locali in questo caso ad uso scolastico, costa circa 500 Euro al mq.
Non so se mi capite.
Riuscite a far di conto su quale potrebbe essre il costo per gli interventi sopra citati ?
Ma andiamo per eccesso, vogliamo fare 600 Euro al mq. perchè è un intervento STATALE
a sappiamo bene quali costi bisogna pagare per tali interventi.
(Per chi ignora, glielo scrivo in privato.)
Significa spendere circa 3.000.000 di Euro.
Mi capite perchè mi indigno ?
Gli altri 5.000.000 a chi vanno ?
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