Come registrato dai dati pubblicati da Terna,
la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale,
“nel mese di agosto 2023 la domanda di energia elettrica
ha fatto registrare un calo dell’1,1 per cento rispetto ad agosto 2023″.
Ma non finisce qui, il dato più sorprendente deve ancora arrivare.
“Questo valore – continua il report – è stato raggiunto con lo stesso numero di giorni lavorativi (22)
e una temperatura media mensile leggermente inferiore rispetto ad agosto 2022 (-0,6°)”.
Insomma, agosto ’23 è stato anch’esso più fresco di quello del 2022.
E ora chi lo dirà a La Repubblica,
visto che poche settimane fa ci parlava di “allarme globale”,
“rischio di caldo record” oppure – riprendendo lo scienziato Pasini –
si insinuava come non ci fosse mai stato “nulla di simile nella storia“.
Insomma, è il racconto che fa sempre parte di quel filo conduttore
che lega la narrazione spargipanico del Covid-19
fino ad arrivare ai cambiamenti del clima.
Peccato che, pure a questo giro,
i dati abbiano sbugiardato gli eco-ansiosi.
Per l’ennesima volta.