Val
Torniamo alla LIRA
Diciamo la VERITA'.
L’attuale fase storica della società italiana
non ammette alcuna torsione autoritaria anche lontanamente assimilabile
a ciò che accadde nel Paese tra il 1922 e il 1943.
Perciò, dare del fascista a qualcuno
non trova senso reale
fuori della mera volontà
di offendere l’interlocutore con un insulto.
L’idea che ispira i violenti fonda sull’insano, barbarico assunto
che la forza bruta possa creare diritto e, in conseguenza di ciò,
sempre prevalere sulle ragioni del pacifico confronto tra esseri umani all’interno di una comunità.
In epoca democratica dare dello squadrista a un individuo
ha il significato di negargli cittadinanza in uno spazio inviolabile
– spiritualmente sacro sebbene calato in un tempo storico – di piena libertà.
La sanzione da irrogare al reprobo, segnato col marchio d’infamia dello squadrismo,
è l’emarginazione, quando non l’esclusione, dal dialogo democratico.
E quindi vediamo l'organizzazione di gruppi numericamente ridotti
ma ben addestrati all’uso della violenza
per inibire la libertà di espressione degli avversari;
capacità di mobilitazione per interferire con le manifestazioni di piazza
o con gli eventi pubblici programmati dagli avversari;
predisposizione a manipolare i media allo scopo di creare un sottofondo di consenso,
moralmente motivato mediante la demonizzazione dell’avversario, all’esercizio della violenza;
contiguità politica con le forme partitiche e movimentistiche compatibili con le proprie finalità ideologiche.
L’attuale fase storica della società italiana
non ammette alcuna torsione autoritaria anche lontanamente assimilabile
a ciò che accadde nel Paese tra il 1922 e il 1943.
Perciò, dare del fascista a qualcuno
non trova senso reale
fuori della mera volontà
di offendere l’interlocutore con un insulto.
L’idea che ispira i violenti fonda sull’insano, barbarico assunto
che la forza bruta possa creare diritto e, in conseguenza di ciò,
sempre prevalere sulle ragioni del pacifico confronto tra esseri umani all’interno di una comunità.
In epoca democratica dare dello squadrista a un individuo
ha il significato di negargli cittadinanza in uno spazio inviolabile
– spiritualmente sacro sebbene calato in un tempo storico – di piena libertà.
La sanzione da irrogare al reprobo, segnato col marchio d’infamia dello squadrismo,
è l’emarginazione, quando non l’esclusione, dal dialogo democratico.
E quindi vediamo l'organizzazione di gruppi numericamente ridotti
ma ben addestrati all’uso della violenza
per inibire la libertà di espressione degli avversari;
capacità di mobilitazione per interferire con le manifestazioni di piazza
o con gli eventi pubblici programmati dagli avversari;
predisposizione a manipolare i media allo scopo di creare un sottofondo di consenso,
moralmente motivato mediante la demonizzazione dell’avversario, all’esercizio della violenza;
contiguità politica con le forme partitiche e movimentistiche compatibili con le proprie finalità ideologiche.