Così è ...se vi piace........a qualcuno piace. A molti altri....meno.
Ma lasciatela fare. Poveretta.
Il nuovo astro nascente prende carta e penna
e affida ai social il suo “nuovissimo” manuale di resistenza.
In altre parole, un manifesto programmatico delle battaglie
che la giovane maestra antifascista porterà avanti nelle sedi di Bruxelles e Strasburgo
a braccetto con Alleanza Verdi e Sinistra, il partito che l’ha candidata alle ultime elezioni europee.
Si comincia ovviamente dalla
Francia, tasto dolente per i socialisti europei ma non solo.
“La Francia sta vivendo un momento cruciale della sua storia politica e l’Europa intera ne sarà interessata”.
Il motivo? È presto detto:
“La
peste sovranista – così la definisce Salis – è un fenomeno globale”.
Poi la stoccata alla fascista per eccellenza, sempre seconda la logica delirante della gauche.
“L’Italia ha rappresentato un laboratorio di sperimentazione, soprattutto per i vicini europei”, spiega Ilaria.
Il paragone tra
Marine Le Pen e
Giorgia Meloni fa acqua da tutte le parti ma la pasionaria di Avs è inarrestabile.
“Da un lato – dice – hanno cercato di ripulirsi dagli elementi più estremi e spaventosi”.
L’apparente rifiuto dell’
antisemitismo, spiega la Salis, che infatti alberga nella sinistra francese
(ma questo si omette volontariamente di ricordarlo),
“fa da contraltare all’incitamento del razzismo contro i migranti e il proletariato non bianco”.
Davanti a tutto questo le parole d’ordine della Salis sono sempre le stesse:
resistenza, resistenza e ancora resistenza.
“I
nuovi fascisti – così li chiama la deputata – agiscono secondo una strategia ben coordinata:
una guerra di posizione a tutto campo, di gramsciana memoria”.
La soluzione a tutto questo è una sola: creare una “nuova
forma internazionalista dell’antifascismo”.
E l’appello finale, con tanto di
bandiera anarchica Antifa, va esattamente in questa direzione.
“Senza la coerenza di farla finita con le ambiguità,
senza il coraggio necessario a volere cambiare lo stato di cose presente
andando ad incidere sulle condizioni di vita delle persone comuni,
ci stiamo scrivendo da soli la condanna ad abitare un tempo storico che avremmo sperato diverso.
Che ciascuno faccia la propria parte”, conclude la nuova paladina dell’antifascismo.