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Blasfemia, propaganda, squallore.
La cerimonia di apertura delle Olimpiadi ha condensato il baratro in cui è sprofondato l'occidente. E la Francia, paese ormai lacerato e irriconoscibile, ne è la perfetta rappresentazione.
Nemmeno il cielo ha retto un simile schifo: c'è stato un acquazzone.
Cerimonia d'apertura Olimpiadi di Sochi, Russia (2014) vs Cerimonia d'apertura Olimpiadi di Parigi, Francia (2024).
Da una parte un mondo ancora capace di riconoscere ed esprimere Bellezza. Dall'altra un mondo senza senso.


"L'apertura delle Olimpiadi del Genocidio è stata un rituale, calcolato, perverso assassinio pubblico woke/NATO della Francia, della cultura francese, dei valori olimpici e della “civiltà” occidentale."


Pepe Escobar
Cerimonia cafona, cheap, woke, pride

Aka...LO SCHIFO
 
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Povero macron che figguradimmerda

“Vulgus vult decipi, ergo decipiatur” (Il popolo vuole essere ingannato, e allora sia ingannato).

Osservo la fotografia simbolo di questa cerimonia di apertura delle Olimpiadi:
un lungo tavolo, al centro un’obesa con una corona in testa,
strizzata in un costume blu da donna cannone.
Ai lati varia umanità: parodie di gay, lesbiche, una bambina.

Per ideare una mascherata simile, immagino che occorra una lunga frequentazione di carnevali e gay pride.


Ma – come hanno subito notato in tanti, uno fra tutti Matteo Brandi –
questa fotografia sembra (è?) una parodia dell’Ultima cena.

“Blasfemia, propaganda, squallore” è il commento in calce sui social.
 
Ma la soluzione è semplice.
Come non ho guardato la cerimonia di apertura, non guarderò le olimpiadi.
Ahahahahahahahahahah

Il Comitato Olimpico Internazionale
(che ha sede a Losanna, a pochi chilometri dalla villa di Cologny del Professor Klaus Schwab)
ha il gusto dell’orrido, oppure ha compreso il monito (terribile) di Milan Kundera (che era laureato in filosofia):

“La fratellanza di tutti gli uomini sulla terra sarà possibile solo sulla base del Kitsch”.

L’ideologia woke, in fondo, non è altro che questo:
un tentativo di caricare tutti, persino la donna cannone incoronata, sul carrozzone del kitsch.


Faccio mie le parole di Michel Onfray, che l’ha definita
la “tirannia delle minoranze”
e “una delle cause della rovina della Francia e della civiltà occidentale”.


Naturalmente, ça va sans dire, alla cerimonia erano presenti tutti i protagonisti di questo distopico presente,
dal gobbo affetto da dislalia (nella sua interpretazione più efficace e amata, quella del nonno di tutti gli italiani)
e il portabandiera ucraino israeliano che elogia sui social il genocidio di Gaza.
Unica assenza degna di nota, l’argentino con la sua band di adoratori di Pachamama.

Pruriginosamente eccitati, i colleghi giornalisti della stampa mainstream (cito La Repubblica)
ci hanno informato che sui letti (di cartone) del villaggio olimpico si possono fare partouze:

“Possano sopportare diverse persone sopra” e che “l’organizzazione ha distribuito 300.000 preservativi”.
 
Il brutto anatroccolo della favola di Andersen, in poche ore,
è così diventata la Fata Turchina, trascinata dall’entusiasmo
dei vari Bill Clinton, George Clooney, Nancy Pelosi e perfino della famiglia Obama,
con tante cascate di dollari che cospargono il cielo, lanciati da Mark Zuckerberg, Bill Gates, George Soros
e tutta la compagnia di giro che li accompagna, compresa la grancassa della stampa cosiddetta progressista.

Una donna vincente, messa sugli altari, con una rapida procedura di canonizzazione, che non ha uguali nella storia.

Nel leggere queste notizie mi sono venuti alla mente alcuni articoli da me scorsi tempo fa,
su vecchie copie ingiallite del giornale “Il Secolo”, il principale quotidiano milanese, alla fine dell’Ottocento.

Parlando della designazione del nominando Sindaco della città,
la cronaca di quei giorni riportava che il Duca Uberto Visconti di Modrone
si era incontrato con il Marchese Pietro Antonio Clerici, il Marchese Francesco Borromeo Arese,
il Conte Carlo Migliavacca, il barone Luigi Brambilla ed alcuni altri maggiorenti di Milano,
che avevano deciso di stanziare un fondo comune,
per l’elezione del nobiluomo Giuseppe Vigoni a Sindaco della città, per i successivi quattro anni.

I Signori di Milano, diceva la cronaca, avevano convenuto che il suddetto candidato
dovesse avere il supporto di tutte le famiglie, con censo avente diritto di voto.

La stampa locale, a partire ovviamente dal Secolo e dal Corriere della Sera
avrebbe dovuto poi dare il suo supporto a tale candidatura
e la concessionaria di pubblicità A. Manzoni & C avrebbe dovuto pubblicizzarla fino al giorno delle elezioni.

Sono passati oltre centoventi anni da quell’episodio di cronaca e dalla piccola Italietta di quegli anni,
ci troviamo ora ad affrontare un caso di elezioni, questa volta però ambientato nel maggiore impero mondiale.

La filosofia ed i metodi sembrano comunque essere gli stessi
e per chi crede nella Democrazia e nello Stato di Diritto, tutto ciò non è certo consolante.
 
Ahahahahahah ecco alcuni commenti.

Ex renziano, ex Pd,
oggi capobastone di Renew Europe a Strasburgo,
il romagnolo Sandro Gozi si guadagna una bella dose di insulti e sfottò
per un tweet pubblicato sui X in cui dimostra, a detta di molti commentatori,
un po’ troppo entusiasmo per la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi 2024.

Impietose le reazioni dei suoi follower, che lo sommergono di critiche praticamente a tempo zero.

In tanti condividono lo screenshot dell’Ultima cena di Leonardo Da Vinci
rivisitata in chiave Drag queen e gli chiedono polemicamente:

“Perché non l’hanno fatto con l’islam?”.

“Una gran porcheria, blasfema e colma di omosessualità.
Le Olimpiadi dovrebbero essere ben altro ma lei continui pure a baciare i piedi dei suoi datori di lavoro”
,

“Alle Olimpiadi è andato in scena una indegna squallida blasfema parodia dell’ultima cena in versione Drag Queen.
Non se ne sentiva il bisogno. Tentare a tutti costi di voler far capire che vizi, perversioni, innaturalità
sia una cosa normale ma di normale non c’è nulla Che schifo”
,

“Che facciamo la stessa cosa con Maometto, poi ne riparliamo!”.

“Fa veramente schifo, non c’è nessun trasporto che solo uno stadio pieno ad osannare i campioni può dare.
Se avessimo voluto guardare in film saremmo andati al cinema”,


“È una cosa indecente, in confronto a Pechino 2008 o Londra o qualsiasi altra cerimonia sembra una sagra”,

“Una delle cerimonie più schifose che abbia mai visto…”,

“La grandeur de la france di ste p….”,


“Si è dimenticato di aggiungere che Emmanuel Macron ha dominato le ultime elezioni,
sarebbe stato in linea con la sua obiettività”,

“Detto da un ‘italiano’ del Pd, eletto nel partito di Micron …
in allegato i premi per i politici italiani affiliati alla Francia.
Secondo voi, per avere queste medaglie hanno servito gli interessi dell’Italia o della Francia?
La seconda ovviamente, non ti danno medaglie per nulla!!”.
 

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