L'Accademia della Crusca in passato si è espressa nei confronti di schwa, asterischi e genere neutro.
Secondo i linguisti
“è da escludere nella lingua giuridica l’uso di segni grafici
che non abbiano una corrispondenza nel parlato, introdotti artificiosamente per decisione minoritaria di singoli gruppi.
Va dunque escluso tassativamente l’asterisco al posto delle desinenze dotate di valore morfologico”.
La lingua viene sempre decisa dall'uso e dal parlato
e non da un'élite ideologizzata.
In questo frangente risulta ingenuo pensare che l'effettivo rispetto per le persone,
in questo caso per dei neonati e le loro famiglie, dipenda da un segno grafico.
Nonostante questo aspetto, ci troviamo in un periodo storico
in cui le battaglie civili vengono spesso combattute con le tastiere
mentre la buona e vecchia manifestazione per i diritti in piazza
sembra oramai un lontano ricordo.
Non resta che vedere se gli asterischi, che oramai sono diffusi anche nei piccoli contesti locali,
riusciranno nel loro intento di "confortare" al meglio le mamme e i loro bambini appena nati
o risulteranno, per l'ennesima volta,
una cornice in grado di fuorviare e confondere
in nome del politicamente corretto.