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direi di sì, Un critico serio è almeno diplomato o come si dice oggi laureato al conservatorio, almeno uno che si arroga il diritto di dire non sai suonare ad un altro che invece suona più che bene. (Ad esempio Rattalino).



buona lettura, ma sulla traslitterazione "corretta" amerei sentire il mio consulente preferito :-D
Allora prendi i primi 10 critici musicali, scorrine i curricula e poi mi dici
 
sottile… :d:


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direi di sì, Un critico serio è almeno diplomato o come si dice oggi laureato al conservatorio, almeno uno che si arroga il diritto di dire non sai suonare ad un altro che invece suona più che bene. (Ad esempio Rattalino).

pensa che nella musica classica i critici ascoltano i dischi spartito alla mano (bastardi) :d:
 
Per saper leggere uno spartito e fare solfeggio non è necessario un diploma

p.s. non suoni classica
anche qui spari a vanvera: se è vero che la lettura rigorosa di uno spartito è più del classico questo non vuol dire che il jazzista non debba saper leggere: la suddivisione del tempo è molto più complessa nel jazz che non nel classico. Per cui hai voglia a studiare solfeggio (e quindi necessariamente anche lettura) in ambito jazz. Stefano Bollani (lo sai chi è sì...) è uscito dal Conservatorio .... sorpresa.... !!! Poi invece c'è chi fa le scuole jazz vere e proprie e anche lì ti ammazzano di solfeggio.
 
anche qui spari a vanvera: se è vero che la lettura rigorosa di uno spartito è più del classico questo non vuol dire che il jazzista non debba saper leggere: la suddivisione del tempo è molto più complessa nel jazz che non nel classico. Per cui hai voglia a studiare solfeggio (e quindi necessariamente anche lettura) in ambito jazz. Stefano Bollani (lo sai chi è sì...) è uscito dal Conservatorio .... sorpresa.... !!! Poi invece c'è chi fa le scuole jazz vere e proprie e anche lì ti ammazzano di solfeggio.
Il solfeggio parlato si fa solo in Italia...
Eppure esistono ottimi musicisti anche all'estero, anche in Russia...
 
anche qui spari a vanvera: se è vero che la lettura rigorosa di uno spartito è più del classico questo non vuol dire che il jazzista non debba saper leggere: la suddivisione del tempo è molto più complessa nel jazz che non nel classico. Per cui hai voglia a studiare solfeggio (e quindi necessariamente anche lettura) in ambito jazz. Stefano Bollani (lo sai chi è sì...) è uscito dal Conservatorio .... sorpresa.... !!! Poi invece c'è chi fa le scuole jazz vere e proprie e anche lì ti ammazzano di solfeggio.
o nn leggi o nn sai leggere

ho scritto che per saper leggere uno spartito o fare solfeggio non è necessario avere un diploma

p.s. di Bollani parlavamo col tuo padrone molti anni fa, al tempo manco esistevi, come non esisti ancora adesso. Al tempo, il tuo padrone, era un'altra persona. Spiaze
 

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