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News09/02/2010 20:11
Telecom Italia: si specula sempre più su fusione con Telefonica. Le attese degli analisti
Alberto Susic
Anche quest’oggi a Piazza Affari i riflettori sono rimasti puntati su Telecom Italia che ormai da diverse sessioni è oggetto privilegiato di attenzioni da parte del mercato. Malgrado l’incertezza del mercato, le azioni dell’ex monopolista italiano hanno imboccato con decisione la via dei guadagni, dopo aver terminato la giornata di ieri sulla parità. Ben diverso l’esito della sessione odierna visto che il titolo ha conquistato il primo posto tra le blue chips, fermandosi a 1,082 euro, con un rally del 3,05%, dopo aver toccato nell’intraday un massimo a 1,108 euro, con un progresso di circa cinque punti e mezzo percentuali. Decisamente elevati i volumi di scambio che hanno mostrato grande vivacità, visto che a fine sessione sono passati di mano poco più di 190 milioni azioni, contro una media giornaliera di circa 80 milioni di titoli negli ultimi tre mesi.
Gli elevati volumi di scambio sono una chiara dimostrazione del notevole interesse mostrato dal mercato per il titolo che ormai da diverse settimane è al centro dell’attenzione, oggetto di una forte speculazione.
Già verso la metà di gennaio erano circolati alcuni rumors relativi ad un possibile riassetto dell’azionariato, ma l’ipotesi è stata smentita da Telco che ha definito prive di fondamento le indicazioni in tal senso.
L’ipotesi del riassetto azionario però non è stata abbandonata del tutto ed è stata ripresa nelle giornate successive, tanto che all’inizio del mese il Governo ha dovuto smentire un suo coinvolgimento in questa direzione. Il mercato però ha continuato a muoversi sull’onda della speculazione, dando credito ai rumors di una possibile integrazione tra Telecom Italia e la spagnola Telefonica. Un’ipotesi che è stata avvalorata indirettamente prima della fine della scorsa settimana da alcune dichiarazioni del presidente del Consiglio. Rispondendo alle domande di alcuni giornalisti, il premier Berlusconi ha spiegato che non è arrivata alcuna proposta nè alcun progetto di un’eventuale operazione tra i due gruppi, aggiungendo che viviamo in una economia di libero mercato.
Proprio quest’ultima affermazione denuncerebbe un atteggiamento possibilista da parte del Governo sul deal Telecom Italia-Telefonica. E’ questa la lettura che viene data dagli analisti di Equita SIM secondo cui la posizione del Governo, oltre che possibilista sembra essere aperta ad un’eventuale integrazione, a condizione che si trovi un modo per garantire l’italianità della rete, facendo in modo quindi che quest’ultima rimanga quantomeno sotto un’influenza domestica.
E proprio quest’oggi le quotazioni di Telecom Italia si sono impennate sulla scia dei rumors, gli ultimi in ordine di arrivo, in base ai quali il merger tra il gruppo italiano e quello spagnolo potrebbe essere annunciato in tempi più brevi di quelli previsti. A parlarne è stato il quotidiano brasiliano “O Globo” che vede tra fine febbraio e gli inizi di marzo l’annuncio della fusione. Stando a quanto indicato dalla stampa carioca, la spagnola Telefonica avrebbe già ottenuto linee di credito da banche europee, per portare a termine l’operazione. Due sarebbero le proposte allo studio: una contemplerebbe la creazione di una holding per gestire le due reti nazionali, mentre l’altra prevederebbe la nazionalizzazione della rete italiana, con la gestione e la commercializzazione di tutti i servizi da parte di Telefonica.
Commentando le ultime indiscrezioni di stampa, gli analisti di Mediobanca fanno sapere che a loro avviso prima di approdare ad un deal tra Telecom Italia e Telefonica dovranno essere risolti due problemi: uno è quello relativo alla struttura azionaria del gruppo e l’altro riguarda il possesso e lo sviluppo della rete italiana.
Gli esperti di Piazzetta Cuccia ricordano che la stampa ha più volte ipotizzato un premio del 30% per le azioni Telecom Italia, in riferimento ad un concambio con Telefonica. Un appeal maggiore potrebbero averlo le azioni di risparmio dal momento che potrebbe essere richiesta la conversione delle stesse in ordinarie. Intanto Mediobanca, in attesa di novità, conferma la sua view positva su Telecom Italia, e sulla base dei soli fondamentali reitera la raccomandazione “outperform”, con un prezzo obiettivo a 1,35 euro.
Più cauti i colleghi di Equita SIM che mantengono fermo il rating “hold”, con un target price a 1,28 euro, convinti che l’appeal speculativo sia destinato a sostenere il titolo nelle prossime settimane, a prescindere di fondamentali.
Ben diversa la strategia suggerita da Exane secondo cui Telecom Italia sottoperformerà il mercato, anche se il fair value viene individuato a 1,2 euro, al di sopra delle attuali quotazioni di Borsa. A detta del borker francese, quello dell’ex monopolista italiano è un asset difficile da gestire per via delle diverse interferenze, non solo politiche ma anche sindacali.