Via libera allo scorporo rete e mobile
Pirelli vola in Borsa, ma S&P pensa a un declassamento del gruppo telefonico
Approvato l'accordo con la Fox di Murdoch per distribuire i film su Alice
Concluso il Cda Telecom
via libera allo scorporo di Tim
Il vicepresidente Benetton nega che sia stata decisa la vendita della telefonia mobile
I sindacati sul piede di guerra annunciano un giorno di sciopero: "Occupazione in pericolo"
MILANO - L'atteso consiglio di amministrazione di Telecom si è concluso poco dopo le 18. Il cda ha deciso di dare via libera alla creazione di due distinte società, una per la rete fissa e una per la rete mobile. "Abbiamo approvato all'unanimità la riorganizzazione del gruppo", ha commentato a conclusione dei lavori il vicepresidente Gilberto Benetton.
Secondo molti osservatori la decisione compiuta oggi da Telecom è il primo passo verso la cessione di Tim, e questo lascerebbe intendere anche la nota diffusa dall'azienda nella quale si precisa che "il cda di si è riservato di esaminare le opportunità di valorizzazione delle attività di rete e del business di comunicazione mobile che si presenteranno nonché ogni ulteriore o diversa iniziativa". Benetton ha però negato che il cda abbia fatto scelte in merito. Alla domanda sulla vendita di alcuni asset, il vice presidente ha risposto che "non è stata presa nessuna decisione, la parola usata oggi è stata 'riorganizazzione'". Il clima, ha poi osservato, "è molto buono, il progetto è stato approvato all'unanimità".
Convinti che Telecom si stia preparando a vendere la sua attività più redditizia, la gestione della telefonia mobile attraverso Tim, lo sono anche i sindacati che hanno indetto una giornata di sciopero da effettuare entro la fine del mese e hanno ottenuto per mercoledì un incontro con l'azienda.
"Le annunciate decisioni del gruppo sulla riorganizzazione delle attività di rete fissa, mobile e media del gruppo - si legge in una nota di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil - determinerebbero uno stravolgimento della più importante impresa del paese con pericolose ricadute di carattere occupazionale". I sindacati ritengono inoltre che "esista abbastanza materiale per richiedere un intervento del governo".
Il consiglio di amministrazione ha approvato anche l'accordo con la Fox di Rupert Murdoch per l'acquisto di produzioni cinematografiche da distribuire attraverso la banda larga di Alice.
Questa mattina, nell'attesa dell'annuncio sul riassetto del gruppo, sono stati sospesi in Borsa i titoli Telecom. Ma non quelli di Pirelli, che un'ora dopo l'apertura di Piazza Affari guadagnavano già il 6,84% a 0,82 euro (per poi ridimensionarsi intorno al +3%), con scambi fiume che poco prima delle 16 avevano superato oltre 260,8 milioni di pezzi, pari al 5% del capitale ordinario. Bene anche le risparmio (+6,3% a 0,81).
"Sono numeri senza precedenti - commenta un trader -. Il mercato è in attesa di conoscere con certezza le mosse di Marco Tronchetti Provera, che tradizionalmente generano valore per la parte più alta della catena di controllo".
Secondo il responsabile di una sala operativa "il mercato non si aspetta necessariamente un maxidividendo, ma è logico aspettarsi una soluzione dei problemi di indebitamento del gruppo con la cessione di Tim". Una operazione "prettamente finanziaria" che "sicuramente creerà valore per Pirelli".
La decisione assunta oggi dal cda di Telecom rischia però di costare a Telecom il 'declassamento'. L'agenzia internazionale Standard & Poor's ha annunciato infatti di essere pronta a tagliare il rating di Telecom Italia ('BBB+' a lungo termine e 'A-2' a breve termine). "Una riorganizzazione delle attività di rete fissa e mobile del gruppo - spiega in un comunicato l'analista Guy Deslondes - porterebbe molto probabilmente a un cambiamento sostanziale della struttura del gruppo". "Ad un primo esame - prosegue la nota - la riorganizzazione sembra in contraddizione con le precedenti iniziative strategiche del management che puntavano ad una piena integrazione dei due network".
Di diverso parere l'agenzia Fitch: "Al momento - viene osservato dalla sede londinese - l'outlook della società è stabile. Telecom Italia può sempre sorprendere, non resta che aspettare e vedere".
(11 settembre 2006)
www.repubblica.it