baleng
Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
C'è uno spot TV in cui un attore, certamente noto a tutti ma non a me, sopporta con sufficienza le varie espressioni entusiastiche di una probabile figlia con il suo telefonino al solo scopo di proporle/imporle a fine spot la sua app Immuni "che la dobbiamo scaricare tutti". Abbastanza insopportabile come atteggiamento, quella finta compiacenza paternalistica con la giovane. Ma, come al solito, il punto è un altro: sicuri sicuri che di questi tempi uno spot con chiaro accento romanesco sia il miglior mezzo per veicolare una promozione sanitaria, chiamiamola così, erga omnes, cioè per tutti gli italiani?
Comunque, al di là delle singole opinioni - la mia è intuibile - la storia dell'app immuni è quella del fallimento di chi pensava che l'Italia in massa fosse ormai condizionabile alle bislaccherie fallimentari di chi non sa più che fare e come fare, se non per salvare i neo-danteschi avanzi di discoteca, almeno per bloccare in casa i pericolosi elettori. E tenerli sotto controllo. "Ah, i bei tempi del lockdown".
PS Non ho ancora capito con quale diritto mi abbiano chiuso all'interno del mio comune per molte settimane. Se andavo in auto al supermercato di altro comune cosa cambiava, ai fini sanitari? Evidentemente l'interesse era un altro.
Comunque, al di là delle singole opinioni - la mia è intuibile - la storia dell'app immuni è quella del fallimento di chi pensava che l'Italia in massa fosse ormai condizionabile alle bislaccherie fallimentari di chi non sa più che fare e come fare, se non per salvare i neo-danteschi avanzi di discoteca, almeno per bloccare in casa i pericolosi elettori. E tenerli sotto controllo. "Ah, i bei tempi del lockdown".
PS Non ho ancora capito con quale diritto mi abbiano chiuso all'interno del mio comune per molte settimane. Se andavo in auto al supermercato di altro comune cosa cambiava, ai fini sanitari? Evidentemente l'interesse era un altro.