Claire
ἰοίην
... ma temo non servirà a niente
Ero a zonzo con il Bestio e mi dirigevo a piedi verso il centro cittadino, passeggiata che, da casa mia, è piuttosto lunga, trattandosi di almeno 5 o 6 km. Non è una brutta passeggiata, ma certamente non posso dire si cammini tra campi e prati, per quanto sia una zona verde, perché prati e campi sono tutti a Nord, mentre per andare in centro devo dirigermi a Sud...
Il Bestio va rigidamente tenuto al guinzaglio perché è fondamentalmente un anarchico e va a zonzo seguendo piste odorose e il mood del momento, il che lo rende incline a fare tragitti contorti, a zigzag, ad attraversare strade e prati senza attenzione. È un cane di campagna, ex randagio. Un nomade cacciatore che ama spazi liberi e grandi e che mai andrà al piede del padrone.
Il solo punto dove lo posso lasciare libero (per lui il guinzaglio è una grossa costrizione) è un tratto di strada affiancato da grandi aiuole verdi, piene di cespugli. Abbastanza ampie da poter essere definite prati, e che permettono, camminando all'interno, una discreta distanza dalla strada.
Non sarà un tratto più lungo di 500 metri, ma lo sfrutto sempre per lasciarlo pascolare, naso a terra, qualche minuto.
Essendo una zona abitata e che corre lungo una strada con traffico discreto, non mi era MAI capitato di avere problemi di caccia grossa.
Più di merli e piccioni, che raramente interessano al Bestio, non avevo mai trovato.
Stamattina, invece, all'improvviso, il cacciatore ha preso l'andatura da fanatico che assume quando segue una pista interessante. Mi sono messa all'erta e l'ho chiamato.
Ho capito subito che era entrato in piena caccia, tutto compreso dal solo senso che attiva in quei casi: il fiuto.
Ho tentato di prenderlo, mentre metteva il muso in un cespuglio, con guaiti tipici.
Dapprima ho pensato ad un gatto.
Poi ho sentito uno strano squittio che non ero in grado di identificare. Uno strano uccello forse?
E invece, uno a destra e uno a sinistra del cespuglio, sono usciti fuori due minuscoli leprottini.
Piccolissimi.
Billy latrava come un pazzo.
Non so come ho fatto ad acchiapparlo ma l'ho guinzagliato e legato ad un provvidenziale paletto. Poi ho acchiappato i due minuscoli leprottini che stavano andando verso la strada e li ho infilati sotto il cespuglio dove, spero, visto lo squittio forte che certo non poteva provenire da esseri più piccoli di una mia mano, ci fosse la madre.
Ma è un bruttissimo punto, quello, e temo che, se non li ha uccisi Billy, moriranno per altre cause: cani, gatti o automobili
Ero a zonzo con il Bestio e mi dirigevo a piedi verso il centro cittadino, passeggiata che, da casa mia, è piuttosto lunga, trattandosi di almeno 5 o 6 km. Non è una brutta passeggiata, ma certamente non posso dire si cammini tra campi e prati, per quanto sia una zona verde, perché prati e campi sono tutti a Nord, mentre per andare in centro devo dirigermi a Sud...
Il Bestio va rigidamente tenuto al guinzaglio perché è fondamentalmente un anarchico e va a zonzo seguendo piste odorose e il mood del momento, il che lo rende incline a fare tragitti contorti, a zigzag, ad attraversare strade e prati senza attenzione. È un cane di campagna, ex randagio. Un nomade cacciatore che ama spazi liberi e grandi e che mai andrà al piede del padrone.
Il solo punto dove lo posso lasciare libero (per lui il guinzaglio è una grossa costrizione) è un tratto di strada affiancato da grandi aiuole verdi, piene di cespugli. Abbastanza ampie da poter essere definite prati, e che permettono, camminando all'interno, una discreta distanza dalla strada.
Non sarà un tratto più lungo di 500 metri, ma lo sfrutto sempre per lasciarlo pascolare, naso a terra, qualche minuto.
Essendo una zona abitata e che corre lungo una strada con traffico discreto, non mi era MAI capitato di avere problemi di caccia grossa.
Più di merli e piccioni, che raramente interessano al Bestio, non avevo mai trovato.
Stamattina, invece, all'improvviso, il cacciatore ha preso l'andatura da fanatico che assume quando segue una pista interessante. Mi sono messa all'erta e l'ho chiamato.
Ho capito subito che era entrato in piena caccia, tutto compreso dal solo senso che attiva in quei casi: il fiuto.
Ho tentato di prenderlo, mentre metteva il muso in un cespuglio, con guaiti tipici.
Dapprima ho pensato ad un gatto.
Poi ho sentito uno strano squittio che non ero in grado di identificare. Uno strano uccello forse?
E invece, uno a destra e uno a sinistra del cespuglio, sono usciti fuori due minuscoli leprottini.
Piccolissimi.
Billy latrava come un pazzo.
Non so come ho fatto ad acchiapparlo ma l'ho guinzagliato e legato ad un provvidenziale paletto. Poi ho acchiappato i due minuscoli leprottini che stavano andando verso la strada e li ho infilati sotto il cespuglio dove, spero, visto lo squittio forte che certo non poteva provenire da esseri più piccoli di una mia mano, ci fosse la madre.
Ma è un bruttissimo punto, quello, e temo che, se non li ha uccisi Billy, moriranno per altre cause: cani, gatti o automobili