Tempo a Milano - Cap. 1

Stato
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Italia: Il PMI manifatturiero scende ai minimi da settembre


La crescita del settore manifatturiero italiano ha rallentato all’inizio del nuovo anno. L’indice PMI di Markit/ADACI è sceso a gennaio, rispetto a dicembre, da 55,6 a 53,2 punti. Si tratta del più basso livello da settembre. Gli economisti avevano previsto un calo a 54,9 punti.

Ricordiamo che un valore superiore a 50 punti segnala una crescita dell'attività manifatturiera mentre un valore inferiore indica una contrazione.

“La prima serie di dati PMI del 2016 - osservano gli esperti di Markit/ADACI in una nota - mostra come il tasso di crescita del settore manifatturiero italiano si sia ridotto rispetto ai rapidi livelli osservati a fine anno. Nonostante ciò rimane presente la spinta al rialzo, con i nuovi ordini in aumento in linea alla media del 2015 e la creazione dei livelli occupazionali che aumenta al tasso maggiore in sette mesi”.

Redazione Borsainside
 
Eurozona: L'attività manifatturiera rallenta all'inizio del 2016

L'indice PMI manifatturiero per la zona euro è sceso a gennaio, rispetto a dicembre, da 53,2 a 52,3 punti. Il dato è conforme alla lettura preliminare e alle stime degli economisti.Ricordiamo che un valore superiore a 50 punti segnala una crescita dell'attività manifatturiera mentre un valore inferiore indica una contrazione.
Per quanto riguarda i principali Paesi della zona euro l'indice PMI manifatturiero per la Germania è sceso da 53,2 a 52,3 punti, quello per l’Italia da 55,6 a 53,2 punti e quello per la Francia da 51,4 a 50 punti. L’indice PMI manifatturiero per la Spagna è salito da 53 a 55,4 punti.


Redazione Borsainside
 
E' da un bel po' che sento gracchiare gli schiavi degli LMA in merito agli "errori" delle principali banche centrali. E Draghi ha perso il suo tocco magico ... deve fare di piu' ... la Fed ha tradito i mercati e compiuto un madornale errore nell'alzare i tassi ... addirittura lo 0,25% !!! La mancanza di metadone sta rendendo la vita estremamente difficile a questi "investitori blasonati" che hanno sempre bisogno di continui aiutini per operare sui mercati. A questo punto a mio avviso occorre fare chiarezza. Le banche centrali non hanno come prima priorita' quella di pompare i corsi borsistici bensi' quella di sostenere in primis l'economia reale ... contrastando l'inflazione (Bce e Fed), promuovendo l'occupazione ed il mercato immobiliare (solo Fed) ed in seconda battuta garantendo la stabilita' dei cambi e del debito pubblico. Oggi alle 17,00 e' previsto un intervento di Draghi mentre alle 19,00 e' la volta di Fisher della Fed. Quindi gli LMA dai fetidi bilanci smaniano per sentire dalle loro labbra la magica profferta di nuova liquidita' ... un raddoppio del Qe di Draghi ... un ritorno ai tassi zero da parte della Fed e magari anche un Qe4 ... eh gia' ... gli States sono condannati alla recessione ... e cosi' l'unico modo di salvare la patria ed il mondo intero e' comprare titoli di stato a manetta immettendo un flusso mastodontico di ulteriore liquidita' sui mercati. Questo e' quello che vogliono far credere. A mio avviso niente di tutto cio' avverra'. Tutto il bailamme intorno alla bad bank per gli istituti italiani, alle cartolarizzazioni delle sofferenze in piu' tranches di cui la senior potra' godere della garanzia statale a pagamento (Gacs) secondo me e' propedeutico ad un ampliamento della tipologia dei titoli acquistabili dal Qe mensile di Draghi ... al massimo ad un ulteriore allungo della vita del programma fino a dicembre 2017. Non un raddoppio dell'acquisto dei titoli di stato (e relativa immissione di liquidita' di cui beneficierebbero solo gli LMA), bensi' un potenziamento degli acquisti di cartolarizzazioni a detrimento dei titoli di stato stessi ... in quanto gli acquisti resterebbero sembre a 60 miliardi mensili (non e' un mistero per gli amici di questo topic che e' da marzo dello scorso anno che vado cianciando in tal senso ... sempre meno titoli di stato e sempre piu' cartolarizzazioni a vario titoli sui mutui). A mio avviso la Bce comprerebbe le tranches senior degli Abs sugli incagli delle banche europee (Abs con garanzie statali ... i famosi Gacs appunto) ... pulendo cosi' i bilanci delle stesse e liberando risorse da incanalare nell'economia reale con nuovi prestiti. In questa fase la massima criticita' consta nella determinazione del prezzo di queste sofferenze ... onde mediare tra le richieste dei venditori (banche) e dei compratori (istituti specializzati ed hedge funds). Ed i controlli da chi sara' preposto a tale compito rivestiranno un ruolo determinante ... per evitare il ripetersi degli scandali che hanno innescato la crisi dei subprime. Come sempre ... parere personale.
 
USA, consumi fermi a dicembre

Il Dipartimento del Commercio ha annunciato oggi che le spese per consumi (Personal Spending) hanno registrato negli Stati Uniti a dicembre una variazione nulla. Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,2%.
Il reddito personale (Personal Income) è aumentato a dicembre dello 0,3%. Gli esperti avevano previsto un aumento dello 0,2%.
Il PCE core, uno degli indicatori più seguiti dalla Federal Reserve per monitorare l'inflazione, ha registrato una variazione nulla. Il consensus era di un aumento dello 0,1%. Su base annua il core PCE è salito dell'1,4%.
La banca centrale statunitense tollera, non ufficialmente, una crescita dell'inflazione da anno ad anno tra l'1% ed il 2%.

Redazione Borsainside


P.S.
La Fed inizia ad avere sentore dell'inflazione ... e credo che non tornera' indietro sui tassi.
 
Banche: Moody's, bene bad bank ma ci saranno perdite su Npl, transfer price 20%


La garanzia statale non risolve il nodo della valutazione (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 01 feb - "Lo schema di 'bad bank' progettato dal Governo italiano aiutera' le banche a ripulire i bilanci dai crediti deteriorati, ad attirare capitali freschi e a riprendere a dare credito. D'altro canto richiedera' alle banche di riconoscere perdite che in precedenza non erano state contabilizzate". Cosi' Moody's in un commento sullo schema concordato tra il ministero del Tesoro italiano e la Commissione Ue per ridurre il peso delle sofferenze bancarie. L'introduzione di una garanzia statale per la cartolarizzazione dei crediti deteriorati "non risolve la questione-chiave dell'ampio divario tra la valutazione degli Npl da parte delle banche (circa il 40% del valore facciale) e il prezzo di mercato", che e' inferiore in parte perche' i tempi procedurali sui crediti in Italia sono di circa 6 anni, sottolinea l'agenzia. Moody's ritiene probabile un prezzo di trasferimento pari a circa il 20% del valore facciale dei crediti. Questo sulla base del transfer price del 17,5% adottato per la risoluzione delle quattro banche lo scorso anno. La stima del Tesoro e' che la garanzia sulla struttura di cartolarizzazione dovrebbe migliorare il valore di circa 2 punti percentuali. "La differenza tra la valutazione corrente e il prezzo di vendita al veicolo ad hoc sara' una perdita che le banche dovranno riconoscere". Le perdite non possono essere trasferite allo 'Special Purpose Vehicle' e integrate nelle tranche junior, perche' le banche devono vendere le tranche junior per poter beneficiare della garanzia e deconsolidare gli Npl, spiega Moody's. Ancora premature le congetture su quante banche costituiranno gli Spv: gli istituti devono fare una valutazione tra i benefici di lungo termine e i costi di breve termine che il trasferimento dei crediti comportera'. Unicredit e Intesa Sanpaolo hanno gia' 'bad bank' interne e quindi potrebbero non essere interessate al nuovo schema. Il rischio e' che, "in assenza di una forte 'moral suasion' dalle autorita' nazionali e dalla Bce, le banche italiane possano preferire lo status quo, perdendo l'opportunita' di ripulire i bilanci". Il trasferimento degli Npl, infatti, permettera' di ridurre gli asset ponderati al rischio e la leva, aprendo la strada a minori requisiti prudenziali di capitale. In base a una simulazione in cui le maggiori banche italiane trasferiscono i loro Npl al 20% del valore facciale, ci sarebbe una perdita di equity, compensata pero' dalla riduzione degli asset ponderati al rischio. Inoltre le banche, una volta trasferiti gli Npl, avrebbero minori costi di raccolta e il personale e il management avrebbero piu' tempo per dedicarsi agli altri loro incarichi. Ultimo, ma non meno importante, una pulizia dei crediti deteriorati rendera' piu' facile la concessione di prestiti e la crescita economica, a beneficio delle banche e dell'economia italiana.

com-gli-
(RADIOCOR) 01-02-16
 
Ultima modifica:
USA: L'indice ISM manifatturiero resta sotto 50 punti

L'indice ISM manifatturiero è salito a gennaio, rispetto a dicembre, da 48 (dato rivisto da 48,2) punti a 48,2 punti. Gli economisti avevano previsto un aumento a 48,3 punti.Ricordiamo che un dato superiore a 50 punti indica una crescita, mentre un dato inferiore segnala una contrazione del settore manifatturiero statunitense.


Redazione Borsainside
 
USA, spese per costruzioni +0,1% a dicembre, sotto attese

Il Dipartimento del Commercio ha comunicato oggi che le spese per costruzioni (Construction Spending) sono aumentate negli USA a dicembre dello 0,1%. Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,5%.
Il dato di novembre è stato rivisto al ribasso, da -0,4% a -0,6%.
Le spese per costruzioni di progetti privati sono calate a dicembre dello 0,6%. Nel segmento residenziale le spese sono aumentate dello 0,9% mentre in quello non residenziale sono scese del 21,%.
Le spese per costruzioni di progetti pubblici sono aumentate a dicembre dell’1,9%.
Durante l’intero 2015 le spese per costruzioni sono aumentate negli USA del 10,5% a $1,1 bilioni. Si tratta del più alto livello dal 2007.

Redazione Borsainside


P.S.
Non sembra sia l'epitaffio di un'economia moribonda bisognosa di dosi massicce di morfina ... o sbaglio ?
 
Auto: Il mercato cresce ancora, immatricolazioni +17,4% a gennaio

La ripresa del mercato italiano dell'auto ha continuato all’inizio del nuovo anno. Le immatricolazioni di autovetture sono aumentate a gennaio, su base annua, del 17,4% a 155.157 unità. A dicembre erano state invece immatricolate 109.900 autovetture, con una variazione di +19,2% rispetto allo stesso mese del 2014.
I trasferimenti di auto usate sono aumentati a gennaio del 6,3% a 374.184 unità. A dicembre erano stati invece registrati 418.545 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di +10,40% rispetto allo stesso mese del 2014.
Le immatricolazioni di Fiat Chrysler (NL0010877643) sono aumentate lo scorso mese del 19,8% a oltre 44.671 veicoli. La quota di mercato del gruppo italo-americano è salita rispetto al gennaio del 2015 dal 28,2% al 28,8%. A dicembre Fiat Chrysler aveva raggiunto una quota di mercato del 29,5%.


Redazione Borsainside
 
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