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da http://it.biz.yahoo.com/040922/2/2y5wc.html
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Mercoledì 22 Settembre 2004, 20:23
Tiscali: Incetta In Borsa, Passa Un Terzo Del Capitale/Ansa
(ANSA) - MILANO, 22 SET - Incetta di Tiscali (Milano: TIS.MI - notizie - bacheca) a Piazza Affari, con oltre un terzo del capitale scambiato nel corso dell'intera seduta, tra le voci più disparate, mentre la società esclude ufficialmente di avere "alcuna ipotesi allo studio" relativa ad alleanze strategiche.
Dopo il rally del 10,73% segnato alla vigilia, con scambi pari al 16,6% del capitale, la nuova ondata speculativa ha infatti spinto gli scambi al 36,4% del capitale, con oltre 136 milioni di pezzi passati di mano, e un rialzo del 2,13% a 2,824 euro.
In avvio, il titolo aveva segnato progressi anche superiori ai 5 punti percentuali sulle voci, poi smentite da un comunicato ufficiale, di possibili alleanze strategiche allo studio. La società ha poi ricordato che all'ordine del giorno del cda di giovedì 23 settembre c'é l'approvazione della relazione semestrale.
Le ipotesi di mercato, rimbalzate anche sulla stampa, si sono concentrate in molti casi sui soliti nomi, menzionando in alternativa non meglio precisati fondi di investimento o fondi speculativi. Si è parlato ad esempio della conglomerata guidata dal magnate di Hong Kong Li Ka-Shing, la Hutchinson Wampoa, di cui si ricordano volentieri, assieme all'importante profilo internazionale, le buone disponibilità finanziarie. Il gruppo é tra l'altro già presente in Italia con una quota dell'88,67% di H3G, la società cui fa capo l'operatore Tre e in cui è presente la stessa Tiscali con quote minime (lo 0,33%).
L'indiscrezione è rimasta però senza commenti, così come quella che vuole in campo T-Online, il rampante braccio internet della tedesca Deutsche Telekom (Xetra: 555750.DE - notizie) , chiamata indirettamente in causa anche da uno studio di Goldman Sachs. La banca d'affari, infatti, in un recente studio (di lunedì 20 settembre) su Tiscali riferisce i propri conflitti di interesse (come da prassi), segnalando tra l'altro, oltre alla presenza nel capitale di Tiscali con una quota di poco superiore all'1%, di aver svolto servizi di investment banking sia per il provider italiano che per quello tedesco. Fonti finanziarie giudicano comunque improbabile un coinvolgimento della banca, che anche per regolamento resta estranea ad operazioni ostili che riguardino propri clienti.
All'origine di un anomalo balzo superiore al 15% messo a segno da Tiscali già la scorsa settimana, ha ricordato poi un operatore, erano state invece le voci incontrollate, sull'imminente cessione di attività ritenute strategiche per il gruppo, come quelle in Francia o Regno Unito e finora escluse dai piani di dismissioni (assieme all'Italia, alla Germania e al Benelux). I piani di Tiscali prevedono infatti la cessione di asset non strategici per 250 milioni di euro, e dopo le vendite già annunciate (Svezia, Norvegia, Sud Africa, Austria e Svizzera) restano ormai solo quelle in Spagna e Repubblica Ceca. La speculazione suggerisce che queste ultime potrebbero non bastare a raggiungere i 250 milioni di euro necessari a ripagare il bond in scadenza nel luglio del 2005, e che quindi la società potrebbe rivedere i propri piani.
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Saluti da High Tech
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Mercoledì 22 Settembre 2004, 20:23
Tiscali: Incetta In Borsa, Passa Un Terzo Del Capitale/Ansa
(ANSA) - MILANO, 22 SET - Incetta di Tiscali (Milano: TIS.MI - notizie - bacheca) a Piazza Affari, con oltre un terzo del capitale scambiato nel corso dell'intera seduta, tra le voci più disparate, mentre la società esclude ufficialmente di avere "alcuna ipotesi allo studio" relativa ad alleanze strategiche.
Dopo il rally del 10,73% segnato alla vigilia, con scambi pari al 16,6% del capitale, la nuova ondata speculativa ha infatti spinto gli scambi al 36,4% del capitale, con oltre 136 milioni di pezzi passati di mano, e un rialzo del 2,13% a 2,824 euro.
In avvio, il titolo aveva segnato progressi anche superiori ai 5 punti percentuali sulle voci, poi smentite da un comunicato ufficiale, di possibili alleanze strategiche allo studio. La società ha poi ricordato che all'ordine del giorno del cda di giovedì 23 settembre c'é l'approvazione della relazione semestrale.
Le ipotesi di mercato, rimbalzate anche sulla stampa, si sono concentrate in molti casi sui soliti nomi, menzionando in alternativa non meglio precisati fondi di investimento o fondi speculativi. Si è parlato ad esempio della conglomerata guidata dal magnate di Hong Kong Li Ka-Shing, la Hutchinson Wampoa, di cui si ricordano volentieri, assieme all'importante profilo internazionale, le buone disponibilità finanziarie. Il gruppo é tra l'altro già presente in Italia con una quota dell'88,67% di H3G, la società cui fa capo l'operatore Tre e in cui è presente la stessa Tiscali con quote minime (lo 0,33%).
L'indiscrezione è rimasta però senza commenti, così come quella che vuole in campo T-Online, il rampante braccio internet della tedesca Deutsche Telekom (Xetra: 555750.DE - notizie) , chiamata indirettamente in causa anche da uno studio di Goldman Sachs. La banca d'affari, infatti, in un recente studio (di lunedì 20 settembre) su Tiscali riferisce i propri conflitti di interesse (come da prassi), segnalando tra l'altro, oltre alla presenza nel capitale di Tiscali con una quota di poco superiore all'1%, di aver svolto servizi di investment banking sia per il provider italiano che per quello tedesco. Fonti finanziarie giudicano comunque improbabile un coinvolgimento della banca, che anche per regolamento resta estranea ad operazioni ostili che riguardino propri clienti.
All'origine di un anomalo balzo superiore al 15% messo a segno da Tiscali già la scorsa settimana, ha ricordato poi un operatore, erano state invece le voci incontrollate, sull'imminente cessione di attività ritenute strategiche per il gruppo, come quelle in Francia o Regno Unito e finora escluse dai piani di dismissioni (assieme all'Italia, alla Germania e al Benelux). I piani di Tiscali prevedono infatti la cessione di asset non strategici per 250 milioni di euro, e dopo le vendite già annunciate (Svezia, Norvegia, Sud Africa, Austria e Svizzera) restano ormai solo quelle in Spagna e Repubblica Ceca. La speculazione suggerisce che queste ultime potrebbero non bastare a raggiungere i 250 milioni di euro necessari a ripagare il bond in scadenza nel luglio del 2005, e che quindi la società potrebbe rivedere i propri piani.
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Saluti da High Tech