tontolina
Forumer storico
ma sei proprio un cattivone...
sto cercando di capire pure io...
gli errori che hai fatto tu.... li ho fatti pure io
anch'io votai il Premier pinokkio ... ecco da cosa discende il mio NERVOSO
sono stata presa per il kulo...
oddio a volte mi piace opure, ma quando lo decido io
insomma per farla breve ti allego ..... una san lettura che mette in evidenza elevatura culturale dell'amico nanetto con il naso lungo lungo
PS tolgo il gesso fra una settimana e dopo credo vi lascerò liberi per un po'
http://www.borsari.it/Giaccheferru2.php
12 gennaio: cazzo che geniaccio!
Ieri sera, a "Porta a Porta", Silvio l'ha detta; l'illuminato di Arcore, ha battuto il record di tutti i tempi, della più grossa cazzata televisiva.
Restando serio, ha sibilato: "ci fossi stato io (invece che Prodi) ai tempi del negoziato sul cambio lira-euro, sarei riuscito a spuntare un cambio di 1500, invece che 1936.27".
Cazzo, st'omo qui è un genio: riesce a dire, in assoluta scioltezza, le minchiate più spaventose.
Delle due l'una: o è davvero un poveraccio che non sa quello che dice (ed allora bisognerebbe che gli si impedisse di parlare), oppure ritiene davvero che, chi lo ascolta, sia un perfetto imbecille.
Vediamo di capirci.
Uno dei problemi odierni di questa martoriata Italia (che, serve ricordare, è ultima in Europa per crescita economica) è la "scarsa competitività sui mercati internazionali".
In poche parole: i prodotti ed i servizi italiani, sono troppo cari rispetto a quello dei concorrenti e, quindi, si vendono di meno.
Nel 1995 la quota italiana del commercio mondiale era pari al 4.6%; nel 2005 è scesa al 3.2%. L'Italia, quindi, ha perso oltre il 30% delle sue esportazioni in 10 anni.
Su circa 5800 miliardi di euro di "mercato mondiale", il nostro paese ha perso 81 miliardi di esportazioni, pari a circa l'8% del Pil (italiano).
In poche parole se non avessimo avuto quella perdita di mercato, il nostro Pil, negli ultimi quattro anni, invece di crescere ad un tasso dello 0.5% l'anno (il più basso d'Europa e della storia d'Italia repubblicana), sarebbe cresciuto ad un tasso medio del 2.65%; e saremmo stati tutti molto più ricchi.
Il fatto di avere perso il 30% delle esportazioni nel mondo, quindi, ci ha impoverito tutti notevolmente.
E chi ci ha ..... soffiato i nostri clienti?
Soprattutto i nostri partners europei (Germania, Francia, Spagna etc..).
Su quali settori?
Il turismo ad esempio, le piastrelle, la meccanica etc.....
E come mai?
A causa del cambio "irragionevole" lira-euro che, a 1936.27 (lire per un euro) ha spiazzato molte aziende italiane.
Perché i turisti preferiscono la Spagna e la Grecia all'Italia?
Perché costano meno.
Perché comprano le piastrelle spagnole?
Perché costano meno.
E se il cambio fosse stato a 1500 (lire per un euro)?
I prodotti ed i servizi italiani sarebbero costati ancora di più (il 25% di più) e, quindi, invece di perdere "solo" il 30% di esportazioni, avremmo perso oltre il 50% e saremmo entrati in recessione continua (saremmo tutti col culo per terra, molto più di quanto lo siamo già).
E' tanto difficile da capire?
No, lo capisce pure un bambino scimunito.
Tant'è vero che, per tutto il dopoguerra, la lira italiana è stata costantemente svalutata, proprio per "guadagnare" competitività sui nostri concorrenti europei (ed americani) e, risollevare le sorti della nostra economia.
Non è un'opinione, è storia!
Ricordate nel 1992? Eravamo sull'orlo di un disastro finanziario senza precedenti. Come ne uscimmo? Con una svalutazione selvaggia della nostra moneta, che rimise in moto il motore dell'economia.
Prima dell'euro, ogni volta che abbiamo avuto un problema economico, abbiamo svalutato la lira (soprattutto rispetto al dollaro ed al marco) e siamo ripartiti.
Il problema oggi, infatti, sta proprio nel fatto che non possiamo più svalutare la lira.
Ebbene, in questa lapalissiana evidenza, salta fuori l'unto del Signore, il genio di Arcore, e ci dice che, fosse stato per lui, la lira avrebbe dovuto "costare" molto di più (almeno il 25% in più).
Ma non ci ha spiegato chi avrebbe mantenuto quei milioni di italiani che sarebbero rimasti disoccupati a causa dell'ulteriore perdita di competitività delle nostre merci, e della chiusura delle nostre aziende.
Forse pensava di "ingaggiare" Joshua Ben Joseph (Gesù figlio di Giuseppe) e fargli fare qualche moltiplicazione di pani e pesci (magari da Vespa, a Porta a Porta, dove ormai é di casa).
Rallegratevi fratelli e sorelle d'Italia, l'abbiamo scampata bella; ci fosse stato Berlusconi ai tempi del negoziato dell'euro, oggi saremmo davvero nella cacca fino alla cima dei capelli.
Ed invece, per fortuna, ci arriva solo appena sotto il naso.
sto cercando di capire pure io...
gli errori che hai fatto tu.... li ho fatti pure io
anch'io votai il Premier pinokkio ... ecco da cosa discende il mio NERVOSO
sono stata presa per il kulo...
oddio a volte mi piace opure, ma quando lo decido io
insomma per farla breve ti allego ..... una san lettura che mette in evidenza elevatura culturale dell'amico nanetto con il naso lungo lungo
PS tolgo il gesso fra una settimana e dopo credo vi lascerò liberi per un po'
http://www.borsari.it/Giaccheferru2.php
12 gennaio: cazzo che geniaccio!
Ieri sera, a "Porta a Porta", Silvio l'ha detta; l'illuminato di Arcore, ha battuto il record di tutti i tempi, della più grossa cazzata televisiva.
Restando serio, ha sibilato: "ci fossi stato io (invece che Prodi) ai tempi del negoziato sul cambio lira-euro, sarei riuscito a spuntare un cambio di 1500, invece che 1936.27".
Cazzo, st'omo qui è un genio: riesce a dire, in assoluta scioltezza, le minchiate più spaventose.
Delle due l'una: o è davvero un poveraccio che non sa quello che dice (ed allora bisognerebbe che gli si impedisse di parlare), oppure ritiene davvero che, chi lo ascolta, sia un perfetto imbecille.
Vediamo di capirci.
Uno dei problemi odierni di questa martoriata Italia (che, serve ricordare, è ultima in Europa per crescita economica) è la "scarsa competitività sui mercati internazionali".
In poche parole: i prodotti ed i servizi italiani, sono troppo cari rispetto a quello dei concorrenti e, quindi, si vendono di meno.
Nel 1995 la quota italiana del commercio mondiale era pari al 4.6%; nel 2005 è scesa al 3.2%. L'Italia, quindi, ha perso oltre il 30% delle sue esportazioni in 10 anni.
Su circa 5800 miliardi di euro di "mercato mondiale", il nostro paese ha perso 81 miliardi di esportazioni, pari a circa l'8% del Pil (italiano).
In poche parole se non avessimo avuto quella perdita di mercato, il nostro Pil, negli ultimi quattro anni, invece di crescere ad un tasso dello 0.5% l'anno (il più basso d'Europa e della storia d'Italia repubblicana), sarebbe cresciuto ad un tasso medio del 2.65%; e saremmo stati tutti molto più ricchi.
Il fatto di avere perso il 30% delle esportazioni nel mondo, quindi, ci ha impoverito tutti notevolmente.
E chi ci ha ..... soffiato i nostri clienti?
Soprattutto i nostri partners europei (Germania, Francia, Spagna etc..).
Su quali settori?
Il turismo ad esempio, le piastrelle, la meccanica etc.....
E come mai?
A causa del cambio "irragionevole" lira-euro che, a 1936.27 (lire per un euro) ha spiazzato molte aziende italiane.
Perché i turisti preferiscono la Spagna e la Grecia all'Italia?
Perché costano meno.
Perché comprano le piastrelle spagnole?
Perché costano meno.
E se il cambio fosse stato a 1500 (lire per un euro)?
I prodotti ed i servizi italiani sarebbero costati ancora di più (il 25% di più) e, quindi, invece di perdere "solo" il 30% di esportazioni, avremmo perso oltre il 50% e saremmo entrati in recessione continua (saremmo tutti col culo per terra, molto più di quanto lo siamo già).
E' tanto difficile da capire?
No, lo capisce pure un bambino scimunito.
Tant'è vero che, per tutto il dopoguerra, la lira italiana è stata costantemente svalutata, proprio per "guadagnare" competitività sui nostri concorrenti europei (ed americani) e, risollevare le sorti della nostra economia.
Non è un'opinione, è storia!
Ricordate nel 1992? Eravamo sull'orlo di un disastro finanziario senza precedenti. Come ne uscimmo? Con una svalutazione selvaggia della nostra moneta, che rimise in moto il motore dell'economia.
Prima dell'euro, ogni volta che abbiamo avuto un problema economico, abbiamo svalutato la lira (soprattutto rispetto al dollaro ed al marco) e siamo ripartiti.
Il problema oggi, infatti, sta proprio nel fatto che non possiamo più svalutare la lira.
Ebbene, in questa lapalissiana evidenza, salta fuori l'unto del Signore, il genio di Arcore, e ci dice che, fosse stato per lui, la lira avrebbe dovuto "costare" molto di più (almeno il 25% in più).
Ma non ci ha spiegato chi avrebbe mantenuto quei milioni di italiani che sarebbero rimasti disoccupati a causa dell'ulteriore perdita di competitività delle nostre merci, e della chiusura delle nostre aziende.
Forse pensava di "ingaggiare" Joshua Ben Joseph (Gesù figlio di Giuseppe) e fargli fare qualche moltiplicazione di pani e pesci (magari da Vespa, a Porta a Porta, dove ormai é di casa).
Rallegratevi fratelli e sorelle d'Italia, l'abbiamo scampata bella; ci fosse stato Berlusconi ai tempi del negoziato dell'euro, oggi saremmo davvero nella cacca fino alla cima dei capelli.
Ed invece, per fortuna, ci arriva solo appena sotto il naso.