FTSE Mib Futures Trading algoritmo automatico Ftsemib future

Secondo voi cos’e’ il Powermind


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L'importante è conoscere fino all'osso lo strumento in cui si investe per salvare il capitale, avere una strategia continuativa e avere una profonda conoscenza del proprio rischio/perdita.


Il resto é nebbia. :king:
 
il ns non supera il test, ....non conosce il prodotto,ogni 15 gg cambia sistema(o anche meno) e risk/reward da interdizione
 
L'importante è conoscere fino all'osso lo strumento in cui si investe per salvare il capitale, avere una strategia continuativa e avere una profonda conoscenza del proprio rischio/perdita.


Il resto é nebbia. :king:


Ottimo bravo, condivido al 100%
Sul fib ad esempio si potrebbe abbinare una strategia con le opzioni, bisogna comunque avere una buona conoscenza di base sia sul Future che sulle opzioni
 
Detto questo sia ben chiara una cosa, in borsa io comando io, e non accetto qui in questo contesto nessuna ribellione di nessun tipo anche se questa dovesse provenire da caproidi neofiti in cerca di gloria!! La mia tolleranza ha un limite, non può esistere che in una scuola in cui si vuole insegnare borsa, un maestro della mia portata venga accusato da un paio di persone fumate, mistificando fatti reali e soffiate da sale borsistiche! Questo non è accettabile e non tollererò più comportamenti assurdi e questioni inutili ai fini dello scopo x cui nasce questo 3d. Deve essere chiara una cosa su tutto, io sono il maestro incontrastato e voi dovete stare muti o al limite fare domande o considerazioni intelligenti, qui non siamo al mercato del pesce ne vendiamo banane ne siamo al circo orfei, questa è una scuola di borsa, non accetto capre nella mia classe
Se siete capre andate in altri istituti a fare i caproni
 
Il future è un contratto a termine standardizzato relativo ad un’operazione di acquisto o vendita di una attività finanziaria (underlying) in una data futura, ad un prezzo prefissato (presso di esercizio, o strike price). Con la compravendita dei future, le parti assumo l’obbligo di scambiarsi l’attività sottostante ad una data futura ed ad un prezzo definiti nel contratto. Caratteristica fondamentale dei future è rappresentata dal cosiddetto “effetto leva”, capace di amplificare notevolmente i guadagni ma allo stesso tempo esponendo che ne fa utilizzo a rischi di perdite altrettante elevate.

I mercati dei futures hanno origini antiche, si possono far risalire al Medio Evo sviluppandosi per soddisfare le necessità di agricoltori e mercanti, basti pensare ad esempio alla posizione, nel mese di Aprile di un certo anno, di un agricoltore che mieterà il grano in Giugno.
L’agricoltore è incerto sul prezzo che riceverà per il grano, in anni di scarsità potrebbe spuntare prezzi relativamente alti, mentre in anni di sovrapproduzione il grano potrebbe essere venduto a prezzi di liquidazione, facile capire come l’agricoltore sia esposto ad un forte rischio.
Si consideri ora un mercante che ha una continua necessità di acquistare il grano, anch’egli è esposto al rischio di prezzo,
nel suo caso la sovrapproduzione genererà prezzi favorevoli e la scarsità prezzi esorbitanti. E’ chiaramente ragionevole che l’agricoltore ed il mercante si incontrino ad Aprile (o anche prima) per definire un prezzo in linea con la produzione di grano che i due si attendono per Giugno; in altre parole è per loro ragionevole stipulare un contratto future. Il contratto fornisce a ciascuna parte un modo per eliminare il rischio che l’incertezza sul futuro prezzo del grano comporta; l’esempio esposto rappresenta la “natura” che sottende ad un contratto future, che per essere definito tale dovrà essere quotato su una Borsa regolamentata.
Il primo contratto ufficiale di tipo future trovµo attuazione a Chicago nel 1848. Gli agricoltori volevano fissare un limite al prezzo al quale poter vendere i loro raccolti; i commercianti volevano vincolare il prezzo da pagare per venire in possesso dei raccolti.Stipulando un contratto future agricoltori e commercianti raggiungono contemporaneamente i propri obiettivi.
I futures hanno caratteristiche standard, come il tipo di attività sottostante, la dimensione del contratto, la scadenza e le modalità di liquidazione, definiti dal mercato in cui vengono negoziati. L’acquirente del futures ha una posizione lunga (è long nel futures),
mentre il venditore ha una posizione corta (è short nel futures). I contratti future incorporano, quindi, una promessa di seguire una prestazione basata sull’andamento del prezzo di una o più attività (merci, attività finanziarie, tassi di interesse, valute ecc.) detta attività sottostante. I future sono diversi dai contratti spot nei quali ci si accorda per acquistare o vendere un’attività immediatamente.

Se si desidera acquistare o vendere un contratto future occorre aprire un conto presso la Clearing House o presso un intermediario che ha un conto presso la stessa. L’acquirente che acquista un contratto future deve versare un margine iniziale di garanzia. Ogni giorno poi le posizioni aperte vengono “riprezzate”con il meccanismo dl marking to market: la posizione aperta in acquisto o in vendita viene ricalcolata sulla base del prezzo corrente. Ciò determinerà addebiti e accrediti a seconda della posizione aperta.
I future, come detto, sono contratti standardizzati, caratterizzati cioè da una struttura uniforme, e dal rispetto di condizioni e clausole comuni e immutabili: ne discende la necessità degli operatori di adattarsi alle prefissate condizioni del contratto (in pratica gli operatori decidono solo se acquistare o vendere un future). Tale caratteristica li differenzia da altri contratti a termine dove le condizioni sono liberamente concordate tra le parti.
Il future è un contratto bilaterale, che sancisce l’impegno assunto da due parti ad adempiere ad una determinata obbligazione parti ad adempiere ad una determinata obbligazione.

Caratteristiche di un contratto future

Attività sottostante
I contratti future in base alla natura dell’attività dipendente si differenziano in :
• contratti su merci (commodity future)
• su attività finanziarie (financial futures)
I commodity future si differenziano a seconda che si tratti di merci o beni continuamente producibili ed immagazzinabili per un tempo indefinito (petrolio, legno, ecc) o viceversa che il bene oggetto del contratto sia stagionale come i prodotti agricoli (succo di arancia, cotone ecc) e che hanno un avita residua breve. Le classi di prodotti negoziabili presso le borsi merci sono: beni agricoli, prodotti forestali, prodotti energetici, metalli preziosi e non. Mentre i financial futures che hanno attività finanziarie come beni sottostanti si distinguono in :
• future sui tassi di interessi (interest rate future)
• future su indici azionari (stock index future)
• future su divise (currency future)
• future sui rischi di credito

Quantità (valore nominale)
La dimensione del contratto riguarda l’ammontare che il venditore deve consegnare alla scadenza
del contratto.

Scadenza e liquidazione
I futures hanno data di scadenza prestabilita: ad esempio, il Future sull’S&P/MIB scade il terzo
venerdì dei mesi di marzo, giugno, settembre e dicembre. Alla scadenza, il venditore deve consegnare il bene oggetto del contratto (nel caso di futures su titoli di Stato o su merci) e il compratore pagare il prezzo pattuito. Alcuni futures su attività finanziarie, come gli indici di Borsa,
vengono liquidati per contanti, data l’impossibilità di consegnare fisicamente l’indice. Per il Future
sull’S&P/MIB il prezzo finale di liquidazione a scadenza corrisponde al valore dell’indice S&P/MIB calcolato sui prezzi di apertura dei titoli componenti il paniere dell’ultimo giorno di negoziazione. La maggior parte dei contratti futures tuttavia non giunge mai alla scadenza in quanto vengono chiusi prima sul mercato secondario (alcuni investitori compiono le proprie operazioni addirittura all’interno di una singola giornata di contrattazione, senza lasciare posizioni aperte per il giorno successivo). In questo caso l’utile per gli investitori corrisponde alla differenza tra il valore di acquisto del contratto e il valore finale dello stesso.

L’utilizzo dei future
Gli operatori che intervengono sul mercato dei future possono perseguire molteplici finalità ed essere classificabili come:
• Hedger : operatori che attuano operazioni di copertura in quanto desiderano proteggere il loro portafoglio da rischi finanziari. La finalità di copertura rischi è quella che ha dato origine ai mercati future. Per eliminare i rischi di volatilità relativi ad un investimento in essere, l’intermediario può creare una posizione di segno opposta sul mercato dei future, in questo modo le eventuali perdite subite nella posizione cash sarebbero compensate da un uguale guadagno nella posizione future e viceversa.

Esempio future ai fini di copertura
Un operatore finanziario essendo troppo esposto con il suo portafoglio in titoli azionari, vuole coprirsi da un’eventuale diminuzione del mercato azionario attraverso la stipula di un contratto future; in questo caso l’intermediario vende il future, assumendo una posizione che guadagna con il ribasso dei prezzi e coprendosi dalle possibili perdite in conto capitale del portafoglio costituito da titoli azionari. Nel caso in cui le previsioni dell’operatore risultassero verificate, la perdita del portafoglio sarebbe compensata dal riacquisto del future, ad un prezzo minore, a chiusura dell’operazione fatta in precedenza (vendita).
• Speculatori : che cercano di individuare situazioni di squilibrio sui mercati per trarne profitto aprendo e chiudendo posizioni esclusivamente sul mercato futures.

Esempio di utilizzo future ai fini speculativi
Un operatore visto il rallentamento della crescita inflazionistica, si attende una riduzione dei tassi di interesse e di conseguenza un aumento dei corsi dei BTP, l’operatore acquista in data 13/04/2005 due contratti future sui BTP a 10 anni cedola 4%.

Valore nominale contratto 100.000
Valore tick 10 euro
Margine iniziale 6.000 euro (100.000 euro X 2 contratti X 3%)
Prezzo di acquisto BTP future 103

Dopo tre giorni la banca centrale europea taglia i tassi e il prezzo del contratto future sale a 105 e l’operatore chiude la posizione aperta sul mercato future, vendendo i due contratti al prezzo di 105. risultato dell’operazione :
100.000 euro X (105% – 103%) = utile per contratto 2.000 euro; utile totale 2.000 euro X 2 contratti = 4.000 euro.

Arbitraggisti : che tentano di ottenere guadagni dalle difformità tra i valori presenti sul mercato a pronti (ovvero sul mercato del titolo sottostante) ed il mercato future.L’arbitraggio è un’operazione tesa a trarre vantaggio da anomalie di prezzi fra differenti mercato o tra differenti strumenti finanziari. Attraverso le tecniche di arbitraggio, comunque usate solo da operatori professionali, si cerca di sfruttare comprando e vendendo contratti future gli eventuali squilibri tra il mercato a pronti (spot) e il mercato a termine (prezzo future) per realizzare profitti senza rischi. Nei mercati finanziari gli arbitraggisti rivestono un ruolo importante. Infatti con le oro operazioni di arbitraggio riportano i prezzi degli strumenti finanziari verso valori di equilibrio. Un azione è quotata contemporaneamente sia a New York , sia a Francoforte.

Quotazioni delle azioni nei rispettivi mercati:
– NYSE $ 120 per azione
– DAX euro100 per azione
Valore di euro 1 = $ 1,24
Strategia di arbitraggio effettuabile dall’operatore:
1 – comprare 100 azioni a New York
2 – vendere le azioni a Francoforte
3 – convertire il ricavo della vendita da euro a dollaro
Profitto dell’operatore sull’arbitraggio: 100 x ( ($1,24 x 100) – $120) = $400

Possibili vantaggi dei future

L’investimento in futures, rispetto all’investimento diretto in azioni può fornire alcuni vantaggi:

• Effetto leva: E’ l’elemento distintivo degli strumenti derivati, ovviamente vengono amplificati notevolmente nel bene e nel male profitti e perdite. Infatti con cifre relativamente piccole è possibile prendere posizione su un valore nominale del future molto più elevato.
Possibilità di assumere posizione corte: L’investimento in azioni non dà alcuna protezione contro le fasi discendenti di Borsa in quanto sui mercati azionari non è possibile assumere (a parte rare eccezioni) posizioni corte. I futures invece permettono di assumere entrambe posizioni, dunque è potenzialmente guadagnare da ogni situazione di mercato, sia che sia in fase di rialzo sia in quella calante.
• Possibilità di replicare il mercato senza acquistare tutti titoli dell’indice: Acquistare tutti i titoli contenuti in un indice per seguire passivamente l’andamento del mercato è molto oneroso.

L’investimento in futures consente invece di “acquistare l’indice” con un investimento economico limitato. La liquidità dei futures è elevata (cioè sul mercato vengono sempre effettuati scambi), dunque non si corre il rischio di “rimanere intrappolati” in una posizione.
Le strategie per guadagnare con i future
Il funzionamento dei future è di facile comprensione anche per chi, magari, non ha mai investito in strumenti finanziari complessi. Per guadagnare dovremo muoverci essenzialmente in due modi:

  • aprendo posizioni long, nel caso in cui dovessimo credere che il sottostante sia destinato a salire di prezzo. Immaginiamo di comprare un future che abbia come sottostante l’oro. Nel caso di posizione long ci aspettiamo che il prezzo dell’oro sia superiore, alla data di scadenza, a quello indicato sul contratto
  • aprendo posizioni short, nel caso in cui invece dovessimo pensare che il sottostante sia destinato a scendere di prezzo. Nel caso che abbiamo fatto poco sopra rispetto all’oro, ci troveremmo davanti alla situazione inversa: guadagneremmo nel caso in cui il prezzo dell’oro dovesse rivelarsi più basso rispetto a quello indicato sul contratto
Ad ogni modo, anche in Italia, si può tendenzialmente operare anche non da soli, ovvero aprendo un account managed che verrà controllato da un broker della banca seguendo ovviamente sia il tuo profilo di rischio sia le tue aspettative e indicazioni.

Sta a te decidere se sia il caso di provare a lavorare da soli oppure affidarsi ad un broker: è fondamentale però che tra voi e il soggetto in questione ci sia la più assoluta fiducia. Non si possono affidare capitali a persone di cui non si ha la fiducia o a istituti di cui non ci fidiamo almeno quanto ci fideremmo di noi stessi con le nostre capacità di giudizio.

Occhio alla leva
Così come tutti i mercati dove lo scambio dei valori è marginale, ovvero dove le posizioni vengono castamente aggiornate tramite la differenza e non soltanto a contratto scaduto, è possibile operare con leva finanziaria. Il funzionamento della leva finanziaria è il seguente:

  • per acquistare un titolo future per un determinato valore è necessario, da regolamento e a seconda del sottostante, versare solo una parte del valore del titolo stesso (è una percentuale variabile, a scopo di esempio immaginiamo che sia il 10%)
  • questo vuol dire che per acquistare ad esempio un future di valore nominale 1.000 euro, dovremo versare nel caso dell’esempio soltanto 100 €
  • il tutto si traduce dunque nella possibilità del soggetto/investitore di poter impegnare capitali molto superiori a quelli che si hanno a disposizione
Il nostro capitale sarà lì a garantire non il contratto stesso, ma solo le oscillazioni del valore dello stesso, dovute alla differenza tra il prezzo del sottostante di mercato e quello invece indicato in contratto. Questo vuol dire che così operando si moltiplicano i guadagni (e anche le perdite), permettendo anche al piccolo investitore di aprire posizioni sia long che short di sostanza.

La leva finanziaria, che è uno degli strumenti che più tendono ad eccitare l’investitore inesperto, è però un’arma a doppio taglio, che deve essere necessariamente valutata con attenzione prima di esporre il proprio capitale.

Il profilo tipico dell’investitore in Futures
Come abbiamo visto sopra, i contratti future sono uno strumento che può essere utilizzato sia per ridurre il rischio legato a taluni investimenti, sia invece alla ricerca della speculazione pura.

Ad ogni modo dovrai tenere conto anche di queste variabili prima di decidere se si tratti o meno di uno strumento che può fare al caso tuo:

  • il rischio del contratto future è pari al sottostante, moltiplicato per la levache andremo ad applicare al contratto
  • se devono essere usati per hedging, sarà bene concordare la struttura del nostro portafoglio con un esperto, che sarà in grado di ridurre il rischio al minimo costo possibile tra quelli offerti dalla piazza
  • i futures tendono ad essere piuttosto volatili e a reagire molto prontamente sulle notizie che riguardano il sottostante
Non si tratta dunque di titoli da “cassettista”, ovvero da chi pensa di tenere in portafoglio titoli per lunghissimi periodi. L’ideale è il mordi e fuggi, o, nel caso di hedging, fino a che manterremo la posizione del titolo principale il cui rischio ha necessità di essere bilanciato.

Più il future è a lunga scadenza, più è alto il prezzo del sottostante
Tendenzialmente, ed è una regola che è confermata dal grosso delle commodities che vengono ad oggi scambiate sul mercato attraverso i contratti di questo tipo, i prezzi del sottostante salgono al passare del tempo. Si tratta di una sorta di tutela automatica del mercato contro le grosse variazioni di prezzo, che sono ovviamente più rischiose più si va avanti.

Il caso dei future petrolio ad esempio è emblematico. In questo momento in cui pubblichiamo l’articolo, si scambia cash intorno ai 49 USD al barile, con il prezzo dei contratti future che sale, gradualmente, fino a circa 60 USD per i contratti in scadenza a dicembre 2024.

Se vuoi conoscere altri modi di investire ti consigliamo di approfondire i derivati, mentre se ti sei reso conto di non essere ancora pronto per questo tipo di investimenti, puoi iniziare a cimentarti con qualcosa di più a basso rischio come le obbligazioni.
 
Il future è un contratto a termine standardizzato relativo ad un’operazione di acquisto o vendita di una attività finanziaria (underlying) in una data futura, ad un prezzo prefissato (presso di esercizio, o strike price). Con la compravendita dei future, le parti assumo l’obbligo di scambiarsi l’attività sottostante ad una data futura ed ad un prezzo definiti nel contratto. Caratteristica fondamentale dei future è rappresentata dal cosiddetto “effetto leva”, capace di amplificare notevolmente i guadagni ma allo stesso tempo esponendo che ne fa utilizzo a rischi di perdite altrettante elevate.

I mercati dei futures hanno origini antiche, si possono far risalire al Medio Evo sviluppandosi per soddisfare le necessità di agricoltori e mercanti, basti pensare ad esempio alla posizione, nel mese di Aprile di un certo anno, di un agricoltore che mieterà il grano in Giugno.
L’agricoltore è incerto sul prezzo che riceverà per il grano, in anni di scarsità potrebbe spuntare prezzi relativamente alti, mentre in anni di sovrapproduzione il grano potrebbe essere venduto a prezzi di liquidazione, facile capire come l’agricoltore sia esposto ad un forte rischio.
Si consideri ora un mercante che ha una continua necessità di acquistare il grano, anch’egli è esposto al rischio di prezzo,
nel suo caso la sovrapproduzione genererà prezzi favorevoli e la scarsità prezzi esorbitanti. E’ chiaramente ragionevole che l’agricoltore ed il mercante si incontrino ad Aprile (o anche prima) per definire un prezzo in linea con la produzione di grano che i due si attendono per Giugno; in altre parole è per loro ragionevole stipulare un contratto future. Il contratto fornisce a ciascuna parte un modo per eliminare il rischio che l’incertezza sul futuro prezzo del grano comporta; l’esempio esposto rappresenta la “natura” che sottende ad un contratto future, che per essere definito tale dovrà essere quotato su una Borsa regolamentata.
Il primo contratto ufficiale di tipo future trovµo attuazione a Chicago nel 1848. Gli agricoltori volevano fissare un limite al prezzo al quale poter vendere i loro raccolti; i commercianti volevano vincolare il prezzo da pagare per venire in possesso dei raccolti.Stipulando un contratto future agricoltori e commercianti raggiungono contemporaneamente i propri obiettivi.
I futures hanno caratteristiche standard, come il tipo di attività sottostante, la dimensione del contratto, la scadenza e le modalità di liquidazione, definiti dal mercato in cui vengono negoziati. L’acquirente del futures ha una posizione lunga (è long nel futures),
mentre il venditore ha una posizione corta (è short nel futures). I contratti future incorporano, quindi, una promessa di seguire una prestazione basata sull’andamento del prezzo di una o più attività (merci, attività finanziarie, tassi di interesse, valute ecc.) detta attività sottostante. I future sono diversi dai contratti spot nei quali ci si accorda per acquistare o vendere un’attività immediatamente.

Se si desidera acquistare o vendere un contratto future occorre aprire un conto presso la Clearing House o presso un intermediario che ha un conto presso la stessa. L’acquirente che acquista un contratto future deve versare un margine iniziale di garanzia. Ogni giorno poi le posizioni aperte vengono “riprezzate”con il meccanismo dl marking to market: la posizione aperta in acquisto o in vendita viene ricalcolata sulla base del prezzo corrente. Ciò determinerà addebiti e accrediti a seconda della posizione aperta.
I future, come detto, sono contratti standardizzati, caratterizzati cioè da una struttura uniforme, e dal rispetto di condizioni e clausole comuni e immutabili: ne discende la necessità degli operatori di adattarsi alle prefissate condizioni del contratto (in pratica gli operatori decidono solo se acquistare o vendere un future). Tale caratteristica li differenzia da altri contratti a termine dove le condizioni sono liberamente concordate tra le parti.
Il future è un contratto bilaterale, che sancisce l’impegno assunto da due parti ad adempiere ad una determinata obbligazione parti ad adempiere ad una determinata obbligazione.

Caratteristiche di un contratto future

Attività sottostante
I contratti future in base alla natura dell’attività dipendente si differenziano in :
• contratti su merci (commodity future)
• su attività finanziarie (financial futures)
I commodity future si differenziano a seconda che si tratti di merci o beni continuamente producibili ed immagazzinabili per un tempo indefinito (petrolio, legno, ecc) o viceversa che il bene oggetto del contratto sia stagionale come i prodotti agricoli (succo di arancia, cotone ecc) e che hanno un avita residua breve. Le classi di prodotti negoziabili presso le borsi merci sono: beni agricoli, prodotti forestali, prodotti energetici, metalli preziosi e non. Mentre i financial futures che hanno attività finanziarie come beni sottostanti si distinguono in :
• future sui tassi di interessi (interest rate future)
• future su indici azionari (stock index future)
• future su divise (currency future)
• future sui rischi di credito

Quantità (valore nominale)
La dimensione del contratto riguarda l’ammontare che il venditore deve consegnare alla scadenza
del contratto.

Scadenza e liquidazione
I futures hanno data di scadenza prestabilita: ad esempio, il Future sull’S&P/MIB scade il terzo
venerdì dei mesi di marzo, giugno, settembre e dicembre. Alla scadenza, il venditore deve consegnare il bene oggetto del contratto (nel caso di futures su titoli di Stato o su merci) e il compratore pagare il prezzo pattuito. Alcuni futures su attività finanziarie, come gli indici di Borsa,
vengono liquidati per contanti, data l’impossibilità di consegnare fisicamente l’indice. Per il Future
sull’S&P/MIB il prezzo finale di liquidazione a scadenza corrisponde al valore dell’indice S&P/MIB calcolato sui prezzi di apertura dei titoli componenti il paniere dell’ultimo giorno di negoziazione. La maggior parte dei contratti futures tuttavia non giunge mai alla scadenza in quanto vengono chiusi prima sul mercato secondario (alcuni investitori compiono le proprie operazioni addirittura all’interno di una singola giornata di contrattazione, senza lasciare posizioni aperte per il giorno successivo). In questo caso l’utile per gli investitori corrisponde alla differenza tra il valore di acquisto del contratto e il valore finale dello stesso.

L’utilizzo dei future
Gli operatori che intervengono sul mercato dei future possono perseguire molteplici finalità ed essere classificabili come:
• Hedger : operatori che attuano operazioni di copertura in quanto desiderano proteggere il loro portafoglio da rischi finanziari. La finalità di copertura rischi è quella che ha dato origine ai mercati future. Per eliminare i rischi di volatilità relativi ad un investimento in essere, l’intermediario può creare una posizione di segno opposta sul mercato dei future, in questo modo le eventuali perdite subite nella posizione cash sarebbero compensate da un uguale guadagno nella posizione future e viceversa.

Esempio future ai fini di copertura
Un operatore finanziario essendo troppo esposto con il suo portafoglio in titoli azionari, vuole coprirsi da un’eventuale diminuzione del mercato azionario attraverso la stipula di un contratto future; in questo caso l’intermediario vende il future, assumendo una posizione che guadagna con il ribasso dei prezzi e coprendosi dalle possibili perdite in conto capitale del portafoglio costituito da titoli azionari. Nel caso in cui le previsioni dell’operatore risultassero verificate, la perdita del portafoglio sarebbe compensata dal riacquisto del future, ad un prezzo minore, a chiusura dell’operazione fatta in precedenza (vendita).
• Speculatori : che cercano di individuare situazioni di squilibrio sui mercati per trarne profitto aprendo e chiudendo posizioni esclusivamente sul mercato futures.

Esempio di utilizzo future ai fini speculativi
Un operatore visto il rallentamento della crescita inflazionistica, si attende una riduzione dei tassi di interesse e di conseguenza un aumento dei corsi dei BTP, l’operatore acquista in data 13/04/2005 due contratti future sui BTP a 10 anni cedola 4%.

Valore nominale contratto 100.000
Valore tick 10 euro
Margine iniziale 6.000 euro (100.000 euro X 2 contratti X 3%)
Prezzo di acquisto BTP future 103

Dopo tre giorni la banca centrale europea taglia i tassi e il prezzo del contratto future sale a 105 e l’operatore chiude la posizione aperta sul mercato future, vendendo i due contratti al prezzo di 105. risultato dell’operazione :
100.000 euro X (105% – 103%) = utile per contratto 2.000 euro; utile totale 2.000 euro X 2 contratti = 4.000 euro.

Arbitraggisti : che tentano di ottenere guadagni dalle difformità tra i valori presenti sul mercato a pronti (ovvero sul mercato del titolo sottostante) ed il mercato future.L’arbitraggio è un’operazione tesa a trarre vantaggio da anomalie di prezzi fra differenti mercato o tra differenti strumenti finanziari. Attraverso le tecniche di arbitraggio, comunque usate solo da operatori professionali, si cerca di sfruttare comprando e vendendo contratti future gli eventuali squilibri tra il mercato a pronti (spot) e il mercato a termine (prezzo future) per realizzare profitti senza rischi. Nei mercati finanziari gli arbitraggisti rivestono un ruolo importante. Infatti con le oro operazioni di arbitraggio riportano i prezzi degli strumenti finanziari verso valori di equilibrio. Un azione è quotata contemporaneamente sia a New York , sia a Francoforte.

Quotazioni delle azioni nei rispettivi mercati:
– NYSE $ 120 per azione
– DAX euro100 per azione
Valore di euro 1 = $ 1,24
Strategia di arbitraggio effettuabile dall’operatore:
1 – comprare 100 azioni a New York
2 – vendere le azioni a Francoforte
3 – convertire il ricavo della vendita da euro a dollaro
Profitto dell’operatore sull’arbitraggio: 100 x ( ($1,24 x 100) – $120) = $400

Possibili vantaggi dei future

L’investimento in futures, rispetto all’investimento diretto in azioni può fornire alcuni vantaggi:

• Effetto leva: E’ l’elemento distintivo degli strumenti derivati, ovviamente vengono amplificati notevolmente nel bene e nel male profitti e perdite. Infatti con cifre relativamente piccole è possibile prendere posizione su un valore nominale del future molto più elevato.
Possibilità di assumere posizione corte: L’investimento in azioni non dà alcuna protezione contro le fasi discendenti di Borsa in quanto sui mercati azionari non è possibile assumere (a parte rare eccezioni) posizioni corte. I futures invece permettono di assumere entrambe posizioni, dunque è potenzialmente guadagnare da ogni situazione di mercato, sia che sia in fase di rialzo sia in quella calante.
• Possibilità di replicare il mercato senza acquistare tutti titoli dell’indice: Acquistare tutti i titoli contenuti in un indice per seguire passivamente l’andamento del mercato è molto oneroso.

L’investimento in futures consente invece di “acquistare l’indice” con un investimento economico limitato. La liquidità dei futures è elevata (cioè sul mercato vengono sempre effettuati scambi), dunque non si corre il rischio di “rimanere intrappolati” in una posizione.
Le strategie per guadagnare con i future
Il funzionamento dei future è di facile comprensione anche per chi, magari, non ha mai investito in strumenti finanziari complessi. Per guadagnare dovremo muoverci essenzialmente in due modi:




    • aprendo posizioni long, nel caso in cui dovessimo credere che il sottostante sia destinato a salire di prezzo. Immaginiamo di comprare un future che abbia come sottostante l’oro. Nel caso di posizione long ci aspettiamo che il prezzo dell’oro sia superiore, alla data di scadenza, a quello indicato sul contratto
    • aprendo posizioni short, nel caso in cui invece dovessimo pensare che il sottostante sia destinato a scendere di prezzo. Nel caso che abbiamo fatto poco sopra rispetto all’oro, ci troveremmo davanti alla situazione inversa: guadagneremmo nel caso in cui il prezzo dell’oro dovesse rivelarsi più basso rispetto a quello indicato sul contratto
Ad ogni modo, anche in Italia, si può tendenzialmente operare anche non da soli, ovvero aprendo un account managed che verrà controllato da un broker della banca seguendo ovviamente sia il tuo profilo di rischio sia le tue aspettative e indicazioni.

Sta a te decidere se sia il caso di provare a lavorare da soli oppure affidarsi ad un broker: è fondamentale però che tra voi e il soggetto in questione ci sia la più assoluta fiducia. Non si possono affidare capitali a persone di cui non si ha la fiducia o a istituti di cui non ci fidiamo almeno quanto ci fideremmo di noi stessi con le nostre capacità di giudizio.

Occhio alla leva
Così come tutti i mercati dove lo scambio dei valori è marginale, ovvero dove le posizioni vengono castamente aggiornate tramite la differenza e non soltanto a contratto scaduto, è possibile operare con leva finanziaria. Il funzionamento della leva finanziaria è il seguente:




    • per acquistare un titolo future per un determinato valore è necessario, da regolamento e a seconda del sottostante, versare solo una parte del valore del titolo stesso (è una percentuale variabile, a scopo di esempio immaginiamo che sia il 10%)
    • questo vuol dire che per acquistare ad esempio un future di valore nominale 1.000 euro, dovremo versare nel caso dell’esempio soltanto 100 €
    • il tutto si traduce dunque nella possibilità del soggetto/investitore di poter impegnare capitali molto superiori a quelli che si hanno a disposizione
Il nostro capitale sarà lì a garantire non il contratto stesso, ma solo le oscillazioni del valore dello stesso, dovute alla differenza tra il prezzo del sottostante di mercato e quello invece indicato in contratto. Questo vuol dire che così operando si moltiplicano i guadagni (e anche le perdite), permettendo anche al piccolo investitore di aprire posizioni sia long che short di sostanza.

La leva finanziaria, che è uno degli strumenti che più tendono ad eccitare l’investitore inesperto, è però un’arma a doppio taglio, che deve essere necessariamente valutata con attenzione prima di esporre il proprio capitale.

Il profilo tipico dell’investitore in Futures
Come abbiamo visto sopra, i contratti future sono uno strumento che può essere utilizzato sia per ridurre il rischio legato a taluni investimenti, sia invece alla ricerca della speculazione pura.

Ad ogni modo dovrai tenere conto anche di queste variabili prima di decidere se si tratti o meno di uno strumento che può fare al caso tuo:




    • il rischio del contratto future è pari al sottostante, moltiplicato per la levache andremo ad applicare al contratto
    • se devono essere usati per hedging, sarà bene concordare la struttura del nostro portafoglio con un esperto, che sarà in grado di ridurre il rischio al minimo costo possibile tra quelli offerti dalla piazza
    • i futures tendono ad essere piuttosto volatili e a reagire molto prontamente sulle notizie che riguardano il sottostante
Non si tratta dunque di titoli da “cassettista”, ovvero da chi pensa di tenere in portafoglio titoli per lunghissimi periodi. L’ideale è il mordi e fuggi, o, nel caso di hedging, fino a che manterremo la posizione del titolo principale il cui rischio ha necessità di essere bilanciato.

Più il future è a lunga scadenza, più è alto il prezzo del sottostante
Tendenzialmente, ed è una regola che è confermata dal grosso delle commodities che vengono ad oggi scambiate sul mercato attraverso i contratti di questo tipo, i prezzi del sottostante salgono al passare del tempo. Si tratta di una sorta di tutela automatica del mercato contro le grosse variazioni di prezzo, che sono ovviamente più rischiose più si va avanti.

Il caso dei future petrolio ad esempio è emblematico. In questo momento in cui pubblichiamo l’articolo, si scambia cash intorno ai 49 USD al barile, con il prezzo dei contratti future che sale, gradualmente, fino a circa 60 USD per i contratti in scadenza a dicembre 2024.

Se vuoi conoscere altri modi di investire ti consigliamo di approfondire i derivati, mentre se ti sei reso conto di non essere ancora pronto per questo tipo di investimenti, puoi iniziare a cimentarti con qualcosa di più a basso rischio come le obbligazioni.
 
Il future è un contratto a termine standardizzato relativo ad un’operazione di acquisto o vendita di una attività finanziaria (underlying) in una data futura, ad un prezzo prefissato (presso di esercizio, o strike price). Con la compravendita dei future, le parti assumo l’obbligo di scambiarsi l’attività sottostante ad una data futura ed ad un prezzo definiti nel contratto. Caratteristica fondamentale dei future è rappresentata dal cosiddetto “effetto leva”, capace di amplificare notevolmente i guadagni ma allo stesso tempo esponendo che ne fa utilizzo a rischi di perdite altrettante elevate.

I mercati dei futures hanno origini antiche, si possono far risalire al Medio Evo sviluppandosi per soddisfare le necessità di agricoltori e mercanti, basti pensare ad esempio alla posizione, nel mese di Aprile di un certo anno, di un agricoltore che mieterà il grano in Giugno.
L’agricoltore è incerto sul prezzo che riceverà per il grano, in anni di scarsità potrebbe spuntare prezzi relativamente alti, mentre in anni di sovrapproduzione il grano potrebbe essere venduto a prezzi di liquidazione, facile capire come l’agricoltore sia esposto ad un forte rischio.
Si consideri ora un mercante che ha una continua necessità di acquistare il grano, anch’egli è esposto al rischio di prezzo,
nel suo caso la sovrapproduzione genererà prezzi favorevoli e la scarsità prezzi esorbitanti. E’ chiaramente ragionevole che l’agricoltore ed il mercante si incontrino ad Aprile (o anche prima) per definire un prezzo in linea con la produzione di grano che i due si attendono per Giugno; in altre parole è per loro ragionevole stipulare un contratto future. Il contratto fornisce a ciascuna parte un modo per eliminare il rischio che l’incertezza sul futuro prezzo del grano comporta; l’esempio esposto rappresenta la “natura” che sottende ad un contratto future, che per essere definito tale dovrà essere quotato su una Borsa regolamentata.
Il primo contratto ufficiale di tipo future trovµo attuazione a Chicago nel 1848. Gli agricoltori volevano fissare un limite al prezzo al quale poter vendere i loro raccolti; i commercianti volevano vincolare il prezzo da pagare per venire in possesso dei raccolti.Stipulando un contratto future agricoltori e commercianti raggiungono contemporaneamente i propri obiettivi.
I futures hanno caratteristiche standard, come il tipo di attività sottostante, la dimensione del contratto, la scadenza e le modalità di liquidazione, definiti dal mercato in cui vengono negoziati. L’acquirente del futures ha una posizione lunga (è long nel futures),
mentre il venditore ha una posizione corta (è short nel futures). I contratti future incorporano, quindi, una promessa di seguire una prestazione basata sull’andamento del prezzo di una o più attività (merci, attività finanziarie, tassi di interesse, valute ecc.) detta attività sottostante. I future sono diversi dai contratti spot nei quali ci si accorda per acquistare o vendere un’attività immediatamente.

Se si desidera acquistare o vendere un contratto future occorre aprire un conto presso la Clearing House o presso un intermediario che ha un conto presso la stessa. L’acquirente che acquista un contratto future deve versare un margine iniziale di garanzia. Ogni giorno poi le posizioni aperte vengono “riprezzate”con il meccanismo dl marking to market: la posizione aperta in acquisto o in vendita viene ricalcolata sulla base del prezzo corrente. Ciò determinerà addebiti e accrediti a seconda della posizione aperta.
I future, come detto, sono contratti standardizzati, caratterizzati cioè da una struttura uniforme, e dal rispetto di condizioni e clausole comuni e immutabili: ne discende la necessità degli operatori di adattarsi alle prefissate condizioni del contratto (in pratica gli operatori decidono solo se acquistare o vendere un future). Tale caratteristica li differenzia da altri contratti a termine dove le condizioni sono liberamente concordate tra le parti.
Il future è un contratto bilaterale, che sancisce l’impegno assunto da due parti ad adempiere ad una determinata obbligazione parti ad adempiere ad una determinata obbligazione.

Caratteristiche di un contratto future

Attività sottostante
I contratti future in base alla natura dell’attività dipendente si differenziano in :
• contratti su merci (commodity future)
• su attività finanziarie (financial futures)
I commodity future si differenziano a seconda che si tratti di merci o beni continuamente producibili ed immagazzinabili per un tempo indefinito (petrolio, legno, ecc) o viceversa che il bene oggetto del contratto sia stagionale come i prodotti agricoli (succo di arancia, cotone ecc) e che hanno un avita residua breve. Le classi di prodotti negoziabili presso le borsi merci sono: beni agricoli, prodotti forestali, prodotti energetici, metalli preziosi e non. Mentre i financial futures che hanno attività finanziarie come beni sottostanti si distinguono in :
• future sui tassi di interessi (interest rate future)
• future su indici azionari (stock index future)
• future su divise (currency future)
• future sui rischi di credito

Quantità (valore nominale)
La dimensione del contratto riguarda l’ammontare che il venditore deve consegnare alla scadenza
del contratto.

Scadenza e liquidazione
I futures hanno data di scadenza prestabilita: ad esempio, il Future sull’S&P/MIB scade il terzo
venerdì dei mesi di marzo, giugno, settembre e dicembre. Alla scadenza, il venditore deve consegnare il bene oggetto del contratto (nel caso di futures su titoli di Stato o su merci) e il compratore pagare il prezzo pattuito. Alcuni futures su attività finanziarie, come gli indici di Borsa,
vengono liquidati per contanti, data l’impossibilità di consegnare fisicamente l’indice. Per il Future
sull’S&P/MIB il prezzo finale di liquidazione a scadenza corrisponde al valore dell’indice S&P/MIB calcolato sui prezzi di apertura dei titoli componenti il paniere dell’ultimo giorno di negoziazione. La maggior parte dei contratti futures tuttavia non giunge mai alla scadenza in quanto vengono chiusi prima sul mercato secondario (alcuni investitori compiono le proprie operazioni addirittura all’interno di una singola giornata di contrattazione, senza lasciare posizioni aperte per il giorno successivo). In questo caso l’utile per gli investitori corrisponde alla differenza tra il valore di acquisto del contratto e il valore finale dello stesso.

L’utilizzo dei future
Gli operatori che intervengono sul mercato dei future possono perseguire molteplici finalità ed essere classificabili come:
• Hedger : operatori che attuano operazioni di copertura in quanto desiderano proteggere il loro portafoglio da rischi finanziari. La finalità di copertura rischi è quella che ha dato origine ai mercati future. Per eliminare i rischi di volatilità relativi ad un investimento in essere, l’intermediario può creare una posizione di segno opposta sul mercato dei future, in questo modo le eventuali perdite subite nella posizione cash sarebbero compensate da un uguale guadagno nella posizione future e viceversa.

Esempio future ai fini di copertura
Un operatore finanziario essendo troppo esposto con il suo portafoglio in titoli azionari, vuole coprirsi da un’eventuale diminuzione del mercato azionario attraverso la stipula di un contratto future; in questo caso l’intermediario vende il future, assumendo una posizione che guadagna con il ribasso dei prezzi e coprendosi dalle possibili perdite in conto capitale del portafoglio costituito da titoli azionari. Nel caso in cui le previsioni dell’operatore risultassero verificate, la perdita del portafoglio sarebbe compensata dal riacquisto del future, ad un prezzo minore, a chiusura dell’operazione fatta in precedenza (vendita).
• Speculatori : che cercano di individuare situazioni di squilibrio sui mercati per trarne profitto aprendo e chiudendo posizioni esclusivamente sul mercato futures.

Esempio di utilizzo future ai fini speculativi
Un operatore visto il rallentamento della crescita inflazionistica, si attende una riduzione dei tassi di interesse e di conseguenza un aumento dei corsi dei BTP, l’operatore acquista in data 13/04/2005 due contratti future sui BTP a 10 anni cedola 4%.

Valore nominale contratto 100.000
Valore tick 10 euro
Margine iniziale 6.000 euro (100.000 euro X 2 contratti X 3%)
Prezzo di acquisto BTP future 103

Dopo tre giorni la banca centrale europea taglia i tassi e il prezzo del contratto future sale a 105 e l’operatore chiude la posizione aperta sul mercato future, vendendo i due contratti al prezzo di 105. risultato dell’operazione :
100.000 euro X (105% – 103%) = utile per contratto 2.000 euro; utile totale 2.000 euro X 2 contratti = 4.000 euro.

Arbitraggisti : che tentano di ottenere guadagni dalle difformità tra i valori presenti sul mercato a pronti (ovvero sul mercato del titolo sottostante) ed il mercato future.L’arbitraggio è un’operazione tesa a trarre vantaggio da anomalie di prezzi fra differenti mercato o tra differenti strumenti finanziari. Attraverso le tecniche di arbitraggio, comunque usate solo da operatori professionali, si cerca di sfruttare comprando e vendendo contratti future gli eventuali squilibri tra il mercato a pronti (spot) e il mercato a termine (prezzo future) per realizzare profitti senza rischi. Nei mercati finanziari gli arbitraggisti rivestono un ruolo importante. Infatti con le oro operazioni di arbitraggio riportano i prezzi degli strumenti finanziari verso valori di equilibrio. Un azione è quotata contemporaneamente sia a New York , sia a Francoforte.

Quotazioni delle azioni nei rispettivi mercati:
– NYSE $ 120 per azione
– DAX euro100 per azione
Valore di euro 1 = $ 1,24
Strategia di arbitraggio effettuabile dall’operatore:
1 – comprare 100 azioni a New York
2 – vendere le azioni a Francoforte
3 – convertire il ricavo della vendita da euro a dollaro
Profitto dell’operatore sull’arbitraggio: 100 x ( ($1,24 x 100) – $120) = $400

Possibili vantaggi dei future

L’investimento in futures, rispetto all’investimento diretto in azioni può fornire alcuni vantaggi:

• Effetto leva: E’ l’elemento distintivo degli strumenti derivati, ovviamente vengono amplificati notevolmente nel bene e nel male profitti e perdite. Infatti con cifre relativamente piccole è possibile prendere posizione su un valore nominale del future molto più elevato.
Possibilità di assumere posizione corte: L’investimento in azioni non dà alcuna protezione contro le fasi discendenti di Borsa in quanto sui mercati azionari non è possibile assumere (a parte rare eccezioni) posizioni corte. I futures invece permettono di assumere entrambe posizioni, dunque è potenzialmente guadagnare da ogni situazione di mercato, sia che sia in fase di rialzo sia in quella calante.
• Possibilità di replicare il mercato senza acquistare tutti titoli dell’indice: Acquistare tutti i titoli contenuti in un indice per seguire passivamente l’andamento del mercato è molto oneroso.

L’investimento in futures consente invece di “acquistare l’indice” con un investimento economico limitato. La liquidità dei futures è elevata (cioè sul mercato vengono sempre effettuati scambi), dunque non si corre il rischio di “rimanere intrappolati” in una posizione.
Le strategie per guadagnare con i future
Il funzionamento dei future è di facile comprensione anche per chi, magari, non ha mai investito in strumenti finanziari complessi. Per guadagnare dovremo muoverci essenzialmente in due modi:




    • aprendo posizioni long, nel caso in cui dovessimo credere che il sottostante sia destinato a salire di prezzo. Immaginiamo di comprare un future che abbia come sottostante l’oro. Nel caso di posizione long ci aspettiamo che il prezzo dell’oro sia superiore, alla data di scadenza, a quello indicato sul contratto
    • aprendo posizioni short, nel caso in cui invece dovessimo pensare che il sottostante sia destinato a scendere di prezzo. Nel caso che abbiamo fatto poco sopra rispetto all’oro, ci troveremmo davanti alla situazione inversa: guadagneremmo nel caso in cui il prezzo dell’oro dovesse rivelarsi più basso rispetto a quello indicato sul contratto
Ad ogni modo, anche in Italia, si può tendenzialmente operare anche non da soli, ovvero aprendo un account managed che verrà controllato da un broker della banca seguendo ovviamente sia il tuo profilo di rischio sia le tue aspettative e indicazioni.

Sta a te decidere se sia il caso di provare a lavorare da soli oppure affidarsi ad un broker: è fondamentale però che tra voi e il soggetto in questione ci sia la più assoluta fiducia. Non si possono affidare capitali a persone di cui non si ha la fiducia o a istituti di cui non ci fidiamo almeno quanto ci fideremmo di noi stessi con le nostre capacità di giudizio.

Occhio alla leva
Così come tutti i mercati dove lo scambio dei valori è marginale, ovvero dove le posizioni vengono castamente aggiornate tramite la differenza e non soltanto a contratto scaduto, è possibile operare con leva finanziaria. Il funzionamento della leva finanziaria è il seguente:




    • per acquistare un titolo future per un determinato valore è necessario, da regolamento e a seconda del sottostante, versare solo una parte del valore del titolo stesso (è una percentuale variabile, a scopo di esempio immaginiamo che sia il 10%)
    • questo vuol dire che per acquistare ad esempio un future di valore nominale 1.000 euro, dovremo versare nel caso dell’esempio soltanto 100 €
    • il tutto si traduce dunque nella possibilità del soggetto/investitore di poter impegnare capitali molto superiori a quelli che si hanno a disposizione
Il nostro capitale sarà lì a garantire non il contratto stesso, ma solo le oscillazioni del valore dello stesso, dovute alla differenza tra il prezzo del sottostante di mercato e quello invece indicato in contratto. Questo vuol dire che così operando si moltiplicano i guadagni (e anche le perdite), permettendo anche al piccolo investitore di aprire posizioni sia long che short di sostanza.

La leva finanziaria, che è uno degli strumenti che più tendono ad eccitare l’investitore inesperto, è però un’arma a doppio taglio, che deve essere necessariamente valutata con attenzione prima di esporre il proprio capitale.

Il profilo tipico dell’investitore in Futures
Come abbiamo visto sopra, i contratti future sono uno strumento che può essere utilizzato sia per ridurre il rischio legato a taluni investimenti, sia invece alla ricerca della speculazione pura.

Ad ogni modo dovrai tenere conto anche di queste variabili prima di decidere se si tratti o meno di uno strumento che può fare al caso tuo:




    • il rischio del contratto future è pari al sottostante, moltiplicato per la levache andremo ad applicare al contratto
    • se devono essere usati per hedging, sarà bene concordare la struttura del nostro portafoglio con un esperto, che sarà in grado di ridurre il rischio al minimo costo possibile tra quelli offerti dalla piazza
    • i futures tendono ad essere piuttosto volatili e a reagire molto prontamente sulle notizie che riguardano il sottostante
Non si tratta dunque di titoli da “cassettista”, ovvero da chi pensa di tenere in portafoglio titoli per lunghissimi periodi. L’ideale è il mordi e fuggi, o, nel caso di hedging, fino a che manterremo la posizione del titolo principale il cui rischio ha necessità di essere bilanciato.

Più il future è a lunga scadenza, più è alto il prezzo del sottostante
Tendenzialmente, ed è una regola che è confermata dal grosso delle commodities che vengono ad oggi scambiate sul mercato attraverso i contratti di questo tipo, i prezzi del sottostante salgono al passare del tempo. Si tratta di una sorta di tutela automatica del mercato contro le grosse variazioni di prezzo, che sono ovviamente più rischiose più si va avanti.

Il caso dei future petrolio ad esempio è emblematico. In questo momento in cui pubblichiamo l’articolo, si scambia cash intorno ai 49 USD al barile, con il prezzo dei contratti future che sale, gradualmente, fino a circa 60 USD per i contratti in scadenza a dicembre 2024.

Se vuoi conoscere altri modi di investire ti consigliamo di approfondire i derivati, mentre se ti sei reso conto di non essere ancora pronto per questo tipo di investimenti, puoi iniziare a cimentarti con qualcosa di più a basso rischio come le obbligazioni.
 

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