Mi sono dedicato a fare questo riassuntino che si è rivelato molto interessante.
In pratica quando siamo in discesa gli indicizzati scendono molto più dei fissi, e ad oggi gli indicizzati lunghi sono rimasti molto più indietro nella risalita, che per i fissi brevi ha avuto come risultato quotazioni superiori a 6 mesi fa

vedi BTP16
Il 21i è sceso del 25% per arrivare a fare il minimo e poi è risalito dal minimo del 17 mentre il 21 3.75% ha perso il 15% ma ha guadagnato solo il 15 .%, quindi in risalita meglio l'ndicizzato che ha anche più strada da fare del fisso.
Il 41i è sceso del 29% per arrivare a fare il minimo e poi è risalito solo del 14% dal minimo mentre il 40 fisso è sceso meno e cioè 21.3% ma è salito quasi del 20% e per arrivare a quotare come 6 mesi fa deve guadagnare solo il 6.5% mentre il 41i il 24.5%
Il corto fisso invece è sopra la quotazione di 6 mesi fa mentre l'inidicizzato deve salire ancora del 5%.
Tutto questo per dire che SULLA CARTA gli indicizzati sono molto più indietro dei fissi e rispetto a 6 mesi fa abbiamo che dovrebbero guadagnare:
41i +24.52%
21i +14.89%
Adesso la palla passa al mercato, se ne accorgerà o continuerà a snobbare gli indicizzati?