Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato IV° (Gennaio 2012 - Dicembre 2012)

no scusate è stato (e continua ad essere) un problema della mia piatta WE Bank....
non ho voglia nemmeno di chiamarli per inkaxxxrrmi...
del resto il mercato mi fa perdere anche le forze...
buona giornata a tutti.......

Buon giorno a tutti...
..problema anche per me sulla piattaforma gratuita di webank..non riporta nè i volumi nè gli ultimi eseguiti...
Ciao,
Davide
 
I movimenti continuano a essere brutti.
il FBTP ha rotto il primo supporto e adesso l'ultimo baluardo è a 97.4, ma li ci giochiamo le mutande.

Una bella pressione prima del meeting è importante....
Ormai sembra chiaro questi europei firmano qualcosa di buono solo quando c'e' un incentivo dall'esterno sullo spread ecc.. che mette in pericolo gli interessi particolari.
 
Il Bund non scalpita eccessivamente.... però mi sento sulla graticola e comincio a sentire odore di bruciato. Euro sempre deboluccio. Per ora sto fermo.
 
curva irs

Rilevazione del 06-07-2012
alle ore 19:30

(Irs, interest rate swap)

Scadenza Tasso Medio %
--------- ------------
1Y/3 0,4612
1Y 0,7630
18M 0,7395
2Y 0,7400
3Y 0,8010
4Y 0,9290
5Y 1,1030
6Y 1,2850
7Y 1,4460
8Y 1,5850
9Y 1,7080
10Y 1,8160
11Y 1,9090
12Y 1,9917
13Y 2,0622
14Y 2,1173
15Y 2,1549
20Y 2,2087
25Y 2,2198
30Y 2,2430
40Y 2,3330
50Y 2,4140
 
Nel mese di maggio la bilancia commerciale tedesca ha
evidenziato un saldo positivo di 15 miliardi di euro contro i
16,2 miliardi della rilevazione precedente. Le stime degli
analisti erano per un surplus di 15,8 miliardi. L'export è
salito del 3,9% m/m dal -1,7% di aprile, mentre l'import ha
fatto segnare un progresso del 6,3% dal -4,9% precedente.
Milano, Finanza.com
 
Bruxelles, 09-07-2012
Un'Authority europea sotto l'egida della Bce col compito di vigilare unicamente sulle top banks, le 25 principali banche della zone euro. E' a questo, secondo il Wall Street Journal, che lavora a Bruxelles e nelle capitali dell'Eurozona.

La nuova agenzia - spiega il Wsj - avrebbe il compito di riferire periodicamente ai vertici della Bce. Le banche più piccole resterebbero sotto il controllo delle autorità nazionali, a loro volta messe sotto stretta vigilanza da parte dell'autorità europea a Bruxelles
La nuova agenzia potrebbe essere basata a Bruxelles, non lontano da Francoforte
dove si trova la sede della Bce. La proposta nasce da uno dei principali impegni presi dai leader europei nell'ultimo vertice dei capi di Stato e di governo: quello di creare un sistema unico di vigilianza a livello di Eurozona. Si tratta di una proposta, afferma il quotidiano, ancora in fase preliminare di studio e non sarebbe pronta per essere messa
sul tavolo della riunione dell'Eurogruppo di oggi.

L'idea della nuova agenzia, dipendente ma separata dalla Bce -conclude il Wsj - sarebbe nata per venire incontro alle preoccupazioni sollevate dal presidente dell'Eurotower, Mario Draghi. Quest'ultimo ha affermato più volte come non ci può
essere contaminazione tra vigilanza e politica monetaria, e come le due cose debbano quindi restare separate.
 
:ciao:

Buongiorno a tutti ...andiamo a chiudere il GAP del 28/06 ? :rolleyes:
poi però gradirei rimbalzo verso i 99,6 ;)
Spero di seguire ..ma sta 'psicosi' della mezza bufala Dns Changer mi ha già messo in fibrillazione un paio di clienti.. :wall:

Ora paghiamo le tasse Paolo.Prima vogliono vedere rosso poi ci daranno qualcosa,ci vuole pazienza con questi bravi signori :D un saluto dall'0spedale a tutti voi:)
 
Roma, 09-07-2012
Monti dopo Monti? Ormai se ne parla apertamente. Sui giornali, nei palazzi della politica, negli uffici europei. Mentre al Senato inizia oggi l'esame del decreto sulla spending review, una settimana di impegni internazionali attende Mario Monti. Che la stampa di sinistra - L'Unità - e di destra - Il Giornale attacca per le critiche al numero uno di Confindustria Squinzi, nel timore di una Grande Coalizione nella nuova legislatura, ancora guidata dal professore.

Agenda fitta

Dopo il seminario dedicato alla crisi delle economie mondiali a cui ha partecipato ieri in Aix en Provence, il presidente del Consiglio sarà a Bruxelles per la riunione dell'eurogruppo e poi dell'ecofin, con all'ordine del giorno la regolamentazione dello scudo anti-spread e del fondo salva stati per tradurre in decisioni pratiche il vertice del consiglio europeo del 28 e 29 giugno. Da giovedì a domenica Monti sarà poi negli Stati Uniti, a Sun Valley, Idaho, per partecipare alla Allen & company Sun Valley conference.

Colpa della politica
Gli spread non scendono, osserva il premier a Aix, anche perché "c'è un po' di incertezza su quello che succederà nella governance dell'economia o, detto altrimenti, nella politica italiana dopo le elezioni". Monti spera, invece, "che l'Italia riesca a dimostrare presto, con le riforme politico istituzionali, che il ritorno al normale processo elettorale sarà pienamente compatibile con la continuità delle politiche che l'Europa sta apprezzando". già, ma se così non fosse?
Se poi...
Monti rafforza il pressing del Capo dello Stato sulle forze politiche fin qui improduttivo, a fare al piu' presto riforme e legge elettorale: un processo concluso dal voto che dovrà garantire continuità con la politica economica del governo "apprezzata dall'Europa". Insomma, chiunque venga dopo a Palazzo Chigi non potrà suonare uno spartito molti diverso da quello del professore. Che lascia intuire come di fronte alle difficoltà del Paese, se i partiti dopo il voto glielo chiedessero, potrebbe rispondere sì alla richiesta di un impegno in prima persona. Magari alla guida di un governo di Grande Coalizione con ministri politici, dicono molti analisti.

Chi è con il prof
L'Udc "da tempo" propende per l'idea di una grande coalizione anche per il 2013, sulla linea della proposta lanciata da Gianfranco Fini. Lo dice al Messaggero Ferdinando Adornato, deputato dell'Udc. "L'evolversi della situazione interna e internazionale - spiega - ci dice che la crisi non e' una parentesi, ma un fattore di destabilizzazione strutturale che coinvolge l'Occidente e, in particolare, l'Europa. Inoltre, il nostro sistema politico ha subito due crisi in vent'anni e vive una caduta verticale di consenso". Tutti motivi per i quali "serve responsabilità", ecco perche' secondo Adornato occorre "dare continuità a Monti e al montismo".
Senso unico
"Certo - precisa -, nel 2013 si tratterà di un governo politico, con la piena responsabilita' dei partiti, ma al patto moderati-progressisti non c'e' alternativa". "Sono Pdl e Pd a vivere la doppiezza di sapere che il governo Monti sarà l'unica soluzione possibile, senza poterla e volerla dire davanti ai loro elettori, non noi".
Chi non ne può più
L'ipotesi però non sembra piacere troppo né ai Democratici, né ai pidiellini. Il Pd,
assicura Rosy Bindi, "è e resta alternativo alla destra": è vero che in questa fase di emergenza sta sostenendo il governo con il Pdl, ma questo non potrà più ripetersi; nel 2013 ognuno si presentera' alle urne con idee e programmi diversi.

Analogo il commento del capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto che definisce "lunare" la proposta di Fini visto che per centrosinistra e centrodestra "non esiste un retroterra di valori comuni". E' chiaro comunque che, a seconda del progetto
politico che si ha in mente, verra' modificata la legge elettorale: fronte sul quale la distanza tra i partiti sembra ormai incolmabile. Più di un tecnico dà "per morto e
sepolto" l'accordo nella maggioranza.
La resurrezione del Terzo Polo
Al Messaggero Andrea Orlando, responsabile Giustizia del Pd, dice a voce alta quello che un po' tutti pensano: quella lanciata da Gianfranco Fini (una "grande coalizione" per il 2013) è una proposta "che pensa più che altro a rimuovere il conclamato fallimento del Terzo Polo e a cercare di restituire a Fini stesso una prospettiva in vista delle elezioni. E sottovaluta che non si può costituire una maggioranza con chi vuole uscire dall'euro o stampare la lira". Insomma, per uscire dalla crisi servono dai partiti "risposte strategiche" che saranno "diverse, tra Pdl e Pd".

Bocchino: vedrete che alla fine..
"Abbiamo assistito alle stesse critiche e dichiarazioni contro di noi quando abbiamo detto che alla fine ci sarebbe stato un governo guidato da Monti e sostenuto da Pd,
Pdl e Terzo polo - dice Italo Bocchino, vicepresidente di Fli - E abbiamo visto come è andata a finire. Aspettiamo di vedere come andrà a finire anche nel 2013, quando il Pdl vorrà far parte di un governo di Grande Coalizione".

Maroni: almeno fateci votare
Sul possibile bis di Monti a Palazzo Chigi dice la sua anche Roberto Maroni: massima stima per l'attale premeir, ma la politica deve recuperare centralità dopo la supplenza dei tecnici: "Se Monti si candida e viene eletto nulla di strano, ma la parola deve essere data ai cittadini. Ora qualcuno dice che c'è una sospensione della democrazia, io non ci credo, voglio che la democrazia continui a premiare la politica e il giudizio deve essere del popolo sovrano".
 

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