Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato IV° (Gennaio 2012 - Dicembre 2012)

Sono già cento le adesioni di accademici, professionisti e imprenditori. Ma nessun politico​

Chi c'è nel movimento di Giannino


Ha sponde nel Pd, poco nel Pdl, un po' nell'Udc e nel Fli
di Michele Arnese


Cento adesioni di accademici, professionisti e imprenditori (ma niente politici) per invocare un nuovo movimento politico liberale e liberista. Il manifesto-appello promosso dall'intellettuale Oscar Giannino è pronto e sarò pubblicato, salvo contrordini, il 28 luglio. Le adesioni, formalmente, sono ancora provvisorie, perché accanto al manifesto di princìpi ci saranno dieci proposte dettagliate alle quali si sta ancora lavorando. Il Fatto Quotidiano di ieri non ha avuto dubbi: «Oscar Giannino, un partito contro Berlusconi», ha titolato il quotidiano diretto da Antonio Padellaro e Marco Travaglio.
1-img248065.jpg


Nell'articolo scritto dal capo del servizio economico del Fatto, Stefano Feltri, si legge che il progetto di Giannino «è trasversale», infatti «conta su sponde nel Pd, poco nel Pdl, un po' nell'Udc e in una parte di Futuro e libertà». Un partito contro Berlusconi è sicuramente vagheggiato da alcuni intellettuali che animano Noisefromamerika, il sito di economisti italiani che insegnano in America. Tra gli aderenti al manifesto c'è ad esempio Michele Boldrin, editorialista del Fatto Quotidiano. Secondo alcune indiscrezioni, nella stesura delle 10 proposte alcuni intellettuali volevano inserire un capitolo sulla giustizia: «Un capitolo giustizialista, più che altro. Ma anche in questo settore bisogna essere liberali», taglia corto un firmatario che sta partecipando all'iniziativa e che a Italia Oggi chiede l'anonimato.
Tra gli aderenti al manifesto ci sono altri economisti come Luigi Zingales e professionisti di grido come l'avvocato Alessandro De Nicola, presidente dell'Adam Smith Society, ora editorialista del quotidiano la Repubblica e in passato curatore di una rubrica sul Sole 24 Ore. D'altronde il taglio liberista del manifesto è indubbio. «Mercato, concorrenza e merito» sono le parole d'ordine dell'appello in fieri che invoca una «offerta politica credibile» con una «nuova forza politica», si legge.
Il giudizio implicito sui governi di centrodestra capeggiati da Silvio Berlusconi è chiaro: i «problemi si sono incancreniti» nonostante le esperienze degli esecutivi nati dal 1994, è il senso del manifesto. Insomma, la rivoluzione liberale di Berlusconi non si è avverata: la spesa pubblica è aumentata, la pressione fiscale pure e le riforme strutturali sono incompiute, anche dopo quelle attuate dal governo Monti, è il ragionamento alla base dell'appello.
Una posizione che si sovrappone con quella dell'associazione Italia Futura fondata da Luca Cordero di Montezemolo. Il presidente della Ferrari non ha firmato l'appello e non lo firmerà, però hanno aderito le tre teste d'uovo di Italia Futura: il manager Carlo Calenda, lo storico Andrea Romano e l'economista Nicola Rossi, che è anche presidente dell'Istituto Bruno Leoni diretto dall'intellettuale Alberto Mingardi, da anni in sintonia con Giannino tanto da aver dato vita al seguito e apprezzato sito Chicago.blog. Non è un caso, quindi, che tra i firmatari dell'appello ci sia anche Carlo Stagnaro, direttore ricerche e studi dell'Istituto Bruno Leoni ed editorialista del Foglio, del Secolo XIX e dell'Unione Sarda.
Per il rapporto di collaborazione che Giannino ha avuto durante la presidenza confindustriale di Emma Marcegaglia (l'ex direttore di Libero Mercato, e ora star radiofonica di «Nove in punto» su Radio 24, è stato un rinomato ghostwriter dell'imprenditrice mantovana), c'è chi ha intravisto nell'iniziativa gianniniana un trampolino politico per l'ex presidente di Confindustria. Ma Marcegaglia, che pure ha letto e condiviso l'impostazione dell'appello e la bozza delle dieci proposte, non ha aderito formalmente. Non è da escludere, comunque, che in caso di listone civico nazionale in un rassemblement centrista ci possa essere un ruolo di spicco per Marcegaglia. Si vedrà.
Più di difficile interpretazione il rapporto tra Squinzi e Giannino. Un riferimento esplicito nel manifesto è legato alla scuola: si parla infatti di «liberalizzazione del sistema formativo». Un'idea cara ai liberisti e anche a Comunione e liberazione, movimento cattolico ritenuto vicino a Squinzi come al suo più stretto collaboratore, Francesco Fiori, già europarlamentare di Forza Italia. Ma una convergenza di vedute su un singolo tema non significa una sintonia con l'appello e soprattutto con l'iniziativa complessiva, anzi.
 
Palazzo Chigi rinforza gli argini consulto lampo con Quirinale e Bce - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it

Nel frattempo, nei "cinquanta maledetti giorni" in cui il paese sarà indifeso, l'unica speranza è affidata alla Bce. Lo conferma un montiano di ferro come Benedetto Della Vedova: "L'inflazione sta scendendo sotto il 2 per cento e lo statuto della Bce impone a Draghi di difendere la stabilità monetaria dell'area euro. Così, per contrastare la deflazione, potrebbe procedere a un "quantitative easing", ovvero a un acquisto di titoli pubblici dei paesi più deboli, che farebbe abbassare anche lo spread italiano". In questo modo i membri "nordici" del board non potrebbero opporsi. È una scommessa, ma del resto l'attacco ad agosto se lo aspettano tutti. Non solo a Roma. Nel palazzo Justus Lipsius, racconta un funzionario di rientro da Bruxelles, è stata preallartata l'unità di crisi finanziaria del "SitCen", il Joint Situation Centre. È l'intelligence dell'Unione europea e dovrà tenere gli occhi aperti per cogliere i primi segnali di smottamento, avvertendo i vertici comunitari.
 
Palazzo Chigi rinforza gli argini consulto lampo con Quirinale e Bce - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it

Nel frattempo, nei "cinquanta maledetti giorni" in cui il paese sarà indifeso, l'unica speranza è affidata alla Bce. Lo conferma un montiano di ferro come Benedetto Della Vedova: "L'inflazione sta scendendo sotto il 2 per cento e lo statuto della Bce impone a Draghi di difendere la stabilità monetaria dell'area euro. Così, per contrastare la deflazione, potrebbe procedere a un "quantitative easing", ovvero a un acquisto di titoli pubblici dei paesi più deboli, che farebbe abbassare anche lo spread italiano". In questo modo i membri "nordici" del board non potrebbero opporsi. È una scommessa, ma del resto l'attacco ad agosto se lo aspettano tutti. Non solo a Roma. Nel palazzo Justus Lipsius, racconta un funzionario di rientro da Bruxelles, è stata preallartata l'unità di crisi finanziaria del "SitCen", il Joint Situation Centre. È l'intelligence dell'Unione europea e dovrà tenere gli occhi aperti per cogliere i primi segnali di smottamento, avvertendo i vertici comunitari.
Abbiamo anche la CIA dei mercati...ormai siamo alla follia...questa non la sapevo...
 
Come sempre quando c'è triplo panico io compro. Ieri 20 k di decennale 5,5% a 95,8 spread 503. Rischio meno di chi compra bond decennali all'1%. Se va male, pure perdendo in ipotesi assurda il 30% di haircut, in 10 anni recupero tutto e mi resta un discreto rendimento. Chi compra bond a questi prezzi, in ipotesi di rivalutazione del 30% va a pari con il mio acquisto di tds italiani. Peró, e qui casca l'asino, se le cose si mettono al positivo, l'acquirente di bund se la piglia nel secchio ingoiando una minus colossale mentre io mi cucco una plus altrettanto alta da realizzare. Conclusioni: é inutile e dannoso, oltre che tafazziano, uscire dall'Italia. Il mercato già sconta le piú fosche revisioni. Ad investire in tds nostrani si corre un solo rischio: quello di guadagnare un sacco di soldi. Alla faccia dei gufi...:ciao:

:eek: cioè saresti comunque contento dell'acquisto?
Se questo fosse uno scenario probabile, non compreresti altro??
 
Mario Draghi : "Non, l'euro n'est pas en danger"

Ecco due punti interessanti...

Vous êtes l'un des hommes les plus influents d'Europe mais vous n'êtes pas élu. Cela ne pose-t-il pas un problème de légitimité démocratique ?
Je suis conscient de l'importance de rendre des comptes. Je vais une petite dizaine de fois par an devant le Parlement européen, et nous sommes très actifs en termes de communication. Nous sommes prêts à faire davantage, si nos pouvoirs devaient être renforcés.
Dans les conditions extraordinaires actuelles, il est nécessaire de voir la BCE prendre position sur des questions qui ne peuvent pas être réglées par la politique monétaire, comme celles des déficits publics élevés, du manque de compétitivité ou des déséquilibres insoutenables, dès lors que la stabilité financière peut courir un risque. La préservation de l'euro fait partie de notre mandat.


Les ministres des finances de la zone euro ont finalisé vendredi 20 juillet le plan d'aide aux banques espagnoles. Est-ce suffisant pour éviter un naufrage du pays ?
Une chose importante concerne l'implication des créanciers seniors des banques : la BCE considère qu'elle doit être possible en cas de liquidation d'une banque. Il faut protéger les épargnants, mais les créanciers devraient être associés à la résolution de la crise pour limiter l'engagement des contribuables. Ils ont déjà beaucoup payé.
 
Ultima modifica:
:eek: cioè saresti comunque contento dell'acquisto?
Se questo fosse uno scenario probabile, non compreresti altro??
Sono pieno di tds italiani. Il mercato gia sconta lo scenario che ho descritto. Io lo ritengo improbabile e le dichiarazioni di Draghi di iggi mi rassicurano. Perchè dovrei puntare su uno scenario peggiore? E poi, se succede il patatrac, ricorda che la Bundesbank si ciuccia il 27% delle perdite, le banche tedesche si prendono una batosta incredibile e l'industria tedesca a chivende i suoi prodotti? Sarebbe una tragedia anche per la germania, quindi tutti hanno interesse a che vada tutto bene .. E andrà
 
Buona domenica a tutti.

La soluzione finale di Brunetta non mi trova concorde, ma mi piace l'articolo nella sua integrità.

CRISI: BRUNETTA, L


Buona domenica anche a te e a tutti voi.

Già! "La cosa giusta..." è ovvio che bisogna saperla riconoscere e, per riconoscerla ci vogliono uomini
giusti e uomini che abbiano poi la fermezza di saperla mantenere: ce ne sono? Sicuramente si ma, sono fuori
dalle lobby e dal potere, purtroppo però, questi non li vuole nessuno! Perchè è la mentalità italiana che
bisogna cambiare per potere aspirare al cambiamento, senza il quale diventa impensabile riconoscere e fare
la cosa giusta.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto