Buongiorno.
11 Maggio 2012 01:18argomento: Banche Centrali e Moneta, Fisco e Tasse, Fondamentali
Una volta c'era il sesso come tabù, oggi la moneta
Leggi sui giornali ogni tanto che il premier Monti o Tremonti sono andati a Pechino per convincere i cinesi a comprare BTP cioè per "trovare i soldi"
Leggi sui giornali spesso che ci sarà un asta dei BTP e si è preoccupati di trovare compratori perchè altrimenti lo stato può "rimanere senza soldi"
Leggi sui giornali che lo stato ha dovuto di nuovo aumentare l'accisa sulla benzina o altre tasse perchè "deve trovare i soldi" per colmare il deficit
Dai bambini delle elementari alle nonne pensionate tutti sono convinti che si paghino le tasse per dare allo stato i soldi con cui pagare poi per gli asili, l'assistenza agli anziani e tutto il resto. Cioè che lo Stato abbia bisogno che tu paghi le tasse per dargli soldi che possa spendere. E che lo stato abbia bisogno di vendere BTP sui mercati per avere soldi che possa spendere
Questo meccanismo è esistito in passato, quando c'era la convertibilità in oro o argento, ma non è più vero e da un pezzo. Lo stato FA SOLO FINTA DI DOVER TASSARE O DI DOVER FARE ASTE DI BONDS "per trovare soldi". Questo perchè lo stato emette moneta nel momento in cui spende.
Mosler fa spesso l'esempio illuminante che se uno paga tutte le sue tasse con banconote in USA te li accettano all'agenzia delle entrate loro, ma poi li macerano. Questo perchè operativamente le spese dello stato sono solo un accredito e addebito tra Stato e Banca Centrale e non c'entrano con l'incassare le tasse
Una volta però che uno stato abbia emesso moneta in questo modo, che nessuno sembra capire, questa viene accettata (nel proprio paese) da tutti perchè: a) viene usata per pagare le spese dello stato e gli stipendi pubblici e b) viene usata per pagare le tasse. E viene accettata anche all'estero se proprio non sei lo SriLanka perchè c'è un numero sufficiente di tuoi residenti che la usano e il suo tasso di cambio riflette quanto spende il tuo Stato (se i tassi di cambio fossero fissi invece è diverso).
La moneta oggi è definita dallo stato e basta, è un monopolio statale, un unità di conto sociale definita dal tuo governo. E lo stato la spende indipendentemente dall'aver incassato tasse. Lo stato stampa o per essere più precisi emette moneta per definizione in ogni caso e allo stesso identico modo in cui emette bonds. Il problema è solo decidere se ne sta emettendo troppo poca o troppa rispetto alle risorse economiche non utilizzate del paese
Dal punto di vista pratico se venissi eletto domani ministro delle Finanze ridurrei di 80 miliardi i contributi in busta paga per INPS e simili, sia per dipendenti che per lavoratori autonomi, che sono una tassa sul lavoro che ne aumenta il suo costo per le aziende e riducono il tenore di vita delle famiglie e finanzierei questa riduzione di tasse emettendo 80 miliardi di euro (lire). La settimana dopo le previsioni sul PIL dell'Italia passerebbero da -2% a +2%. L'inflazione aumenterebbe forse di 1 o 2 punti percentuali e il tasso di cambio non è detto che si svaluterebbe. Se 80 miliardi poi risultano pochi ne aggiungi, se invece ti accorgi che hai esagerato aumenti magari le tasse di 10 o 20 miliardi per calibrare la cosa.
Le tasse oggi (con moneta elettronica e tassi di cambio fluttuanti) servono solo per regolare il volume di moneta ottimale nell'economia, non per finanziare le spese dello stato. Al momento la moneta emessa è troppo poca e l'economia sta soffocando, va aumentata e lo si può fare senza aste di BTP, senza andare a cercare soldi sui mercati, semplicemente accreditando i conti del Tesoro presso Banca d'Italia.
Bisogna che smettiate di immaginare valigie di soldi che girano tra i contribuenti che pagano le tasse e lo Stato che quei soldi che raccoglie poi li spende... i soldi li crea sempre lo stato...