Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato

Ciao Camaleonte, ti riporto la mia opinione:
le compagnie hanno un requisito di capitale (a coperture dei rischi) da rispettare. L'aumento dello spread e l'aumento rendimenti btp, fa diminuire il valore attivi (asset btp), a fronte degli impegni nei confronti degli assicurati che rimangono quasi costanti (passività) ...pertanto, per legge, sono costretti a mantenere un determinato livello di capitale e di conseguenza fare operazioni straordinarie come ad es. a) aumenti capitale b) chiedere prestiti obbligazionari c) de-risking (vendendo posizioni btp ad es. affinchè il tuo requisito di capitale sia minore). Il privato può reggere lo stress delle monster-minus come ci ha insegnato Stefano, mentre la compagnia deve reagire per forza se no la Vigilanza interviene e nel peggiore dei casi fa chiudere i battenti. Ora si lamentano, ma qualche hanno ai tempi del Berlusca credo, c'è stato un decreto che ha consentito alle compagnie di non registrare minus.... oggi c'è solvency 2 e valutazioni fair value .... non si scappa più. Credo che Minali intenda dire che ha ora capito che tenere assett in portafoglio sensibili a variazioni come i nostri btp, significa chiamare l'azionista a rimpinguare capitale in caso di volatilità, e il giochino è un po più difficile da far quadrare, nel senso che non si può andare lunghi di duration alla ricerca del max rendimento se poi sei costretto a iniettare capitale perchè le nuove regole sui requisiti te lo impongono.
Un tempo con i tassi alti era facile garantire i rendimenti dei passivi (clienti) "macchando" con attivi pari durata a rendimento maggiore rispetto a quello promesso al cliente, oggi per nuove regole e con i tassi bassi non so quanto sia ancora possibile avendo ancora in pancia promesse verso i clienti consistenti, di conseguenza i rendimenti per i clienti si fanno anche con il trading...

Quando i portafogli di proprietà banche e compagnie saranno privi di Btp mi inizio a preoccupare anch'io...

Si grazie hai ragione inoltre, ho pensato successivamente al mio post scritto di getto che, al 30 settembre si chiude il 3° trimestre e le società hanno tutto l'interesse a chiudere la terza trimestrale con i conti più in ordine possibili.
 
Torino, 4 ott. (askanews) - "Assolutamente no, non cambierà il nostro atteggiamento verso i titoli di Stato". Cosi' il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina a Torino, margine di un evento sull'innovazione.

"Siamo una banca italiana che investe in questo Paese, abbiamo 400 miliardi di impieghi e la nostra condizione, il nostro legame con l'economia reale del nostro Paese si sviluppa più attraverso gli impieghi che attraverso i titoli di Stato", ha spiegato Messina.
 
Roma, 4 ott. (askanews) - Per finanziare la prossima manovra "pensiamo di riorganizzare anche la spesa militare per tagliare diverse centinaia di milioni di euro". Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio in un'intervista a Fanpage confermando i tagli già annunciati "alla spesa improduttiva o di vera e propria ingiustizia sociale, come le detrazioni a banche o ai petrolieri".

"Non faremo un commissario alla spending review, ma metteremo in piedi un team di esperti - prosegue - Andremo avanti con la semplificazione, l'altra grande sfida per rendere più semplice investire in Italia, con la riduzione delle norme sul codice degli appalti e la sburocratizzazione, che comincerà dal decreto fiscale della prossima settimana".
 

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