Rottweiler
Forumer storico
Perpetuals e i tassi
Sintetizzo alcune considerazioni raccolte in sedi varie sui tassi di interesse: è evidente che dal loro andamento (atteso) dipenderà quello di molti perpetuals nelle prossime settimane e mesi. Avanzo poi dei quesiti.
a) ipotesi a partire da alcuni fatti
*prendiamo l’irs a 10 anni. E’ in crescita dal 25 agosto, quando ha raggiunto il minimo a 2.32% (oggi è al 3.31%), con una ascesa particolarmente veloce a partire dall’8 novembre. Da notare che da fine agosto è in crescita pressoché continua anche l’S&P500 .
*l’ascesa dei tassi è vista dai più come un’anticipazione di ciò che saranno costrette a fare sui tassi le banche centrali entro la fine del 2011, o, al massimo, all’inizio del 2012. A giustificazione si cita soprattutto la spinta QE2 della Fed e il suo effetto di trascinamento a livello planetario. Chi sposa questa analisi raccomanda di investire in materie prime, immobiliare (non in Italia…).
C’è però chi ritiene i movimenti sui TdS semplice conseguenza dello scetticismo che regna sul debito sovrano: la Cina venderebbe ad ogni aumento dell’USD, gli istituzionali fuggirebbero dai vari TdS, etc. In questa situazione i tassi a lungo aumenterebbero solo per breve tempo: in assenza di slanci inflattivi non ci sarebbero aumenti da parte delle banche centrali.
*nei mesi passati il tasso di inflazione in Europa e negli USA non ha inviato segnali di crescita.
b) impatto per chi investe in perpetuals
*se quanto osservato recentemente a livello di irs anticipasse il tasso di inflazione e il tasso di sconto, i perpetuals a tasso variabile scatterebbero presto con decisione. Se invece l’aumento fosse dettato più dallo scetticismo sui TdS, allora si tratterebbe di un falso segnale: i tassi non aumenterebbero e i perpetuals a TV continuerebbero a navigare in acque basse.
c) domande
*che idee vi siete fatti sul prossimo andamento dei tassi? Perché?
*chi raccomanda di investire in floaters lo fa perché crede nel prossimo aumento dei tassi o solo perché, essendo i corsi bassi, esiste la teorica possibilità di un maggior capital gain?
E’ ovvio che le considerazioni sui tassi non hanno valore assoluto, ma si intrecceranno con numerose altre che emergeranno nelle prossime settimane (crisi sovrane, semplici politiche di bilancio degli istituzionali, scheletri emergenti dai vari armadi, etc.).
Sintetizzo alcune considerazioni raccolte in sedi varie sui tassi di interesse: è evidente che dal loro andamento (atteso) dipenderà quello di molti perpetuals nelle prossime settimane e mesi. Avanzo poi dei quesiti.
a) ipotesi a partire da alcuni fatti
*prendiamo l’irs a 10 anni. E’ in crescita dal 25 agosto, quando ha raggiunto il minimo a 2.32% (oggi è al 3.31%), con una ascesa particolarmente veloce a partire dall’8 novembre. Da notare che da fine agosto è in crescita pressoché continua anche l’S&P500 .
*l’ascesa dei tassi è vista dai più come un’anticipazione di ciò che saranno costrette a fare sui tassi le banche centrali entro la fine del 2011, o, al massimo, all’inizio del 2012. A giustificazione si cita soprattutto la spinta QE2 della Fed e il suo effetto di trascinamento a livello planetario. Chi sposa questa analisi raccomanda di investire in materie prime, immobiliare (non in Italia…).
C’è però chi ritiene i movimenti sui TdS semplice conseguenza dello scetticismo che regna sul debito sovrano: la Cina venderebbe ad ogni aumento dell’USD, gli istituzionali fuggirebbero dai vari TdS, etc. In questa situazione i tassi a lungo aumenterebbero solo per breve tempo: in assenza di slanci inflattivi non ci sarebbero aumenti da parte delle banche centrali.
*nei mesi passati il tasso di inflazione in Europa e negli USA non ha inviato segnali di crescita.
b) impatto per chi investe in perpetuals
*se quanto osservato recentemente a livello di irs anticipasse il tasso di inflazione e il tasso di sconto, i perpetuals a tasso variabile scatterebbero presto con decisione. Se invece l’aumento fosse dettato più dallo scetticismo sui TdS, allora si tratterebbe di un falso segnale: i tassi non aumenterebbero e i perpetuals a TV continuerebbero a navigare in acque basse.
c) domande
*che idee vi siete fatti sul prossimo andamento dei tassi? Perché?
*chi raccomanda di investire in floaters lo fa perché crede nel prossimo aumento dei tassi o solo perché, essendo i corsi bassi, esiste la teorica possibilità di un maggior capital gain?
E’ ovvio che le considerazioni sui tassi non hanno valore assoluto, ma si intrecceranno con numerose altre che emergeranno nelle prossime settimane (crisi sovrane, semplici politiche di bilancio degli istituzionali, scheletri emergenti dai vari armadi, etc.).