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MRPINK

Forumer storico
Credit Suisse, un “buco nero” da 19 miliardi di euro - 26/01/2011

A denunciarlo sono gli analisti bancari di Matrix Group, che hanno avviato un monitoraggio sul settore delle banche d’investimento europee...

Credit Suisse deve fare i conti con un «buco nero» nel proprio capitale da 24 miliardi di franchi svizzeri (19 miliardi di euro). A denunciarlo sono gli analisti bancari di Matrix Group Andrew Lim e Kapilan Pillai, che hanno avviato un monitoraggio sul settore delle banche d’investimento europee.
I due esperti hanno reso nota un’analisi secondo la quale il conto che l’istituto finanziario elvetico dovrà pagare per conformarsi alle regole imposte dalla direttiva “Basilea III” sarà particolarmente salato: «Credit Suisse - hanno spiegato - è emersa dalla crisi finanziaria quasi come un soggetto vincitore, soprattutto in termini di quote di mercato nel comparto dell’investment banking, beneficiando anche delle difficoltà incontrate da uno dei suoi maggiori concorrenti, UBS. Ma oggi, dal nostro punto di vista, questi vantaggi sono stati complessivamente perduti». I regolatori riuniti presso il Comitato di Basilea hanno chiesto infatti a Credit Suisse (come alle altre grandi banche) di centrare requisiti di capitalizzazione minima ben più elevati rispetto al passato. E sebbene abbiano lasciato tempo fino al 2018 per adeguarsi a tutti i nuovi standard, la situazione per la banca svizzera sembra già preoccupante.
Per i due analisti persino le condizioni di UBS - uno degli istituti di credito che maggiormente hanno subito l’impatto della crisi finanziaria globale - sono da questo punto di vista migliori rispetto a quelle di Credit Suisse. Secondo i loro calcoli, infatti, il core tier-one di quest’ultima sarà pari nel 2014 al 12,1%, contro una richiesta del 19%.
 

bia06

Listen other's viewpoint avoid conflicts & wars.
Miiiiiiiiiiiiiiinkia !

Da oggi in poi solo più BOT a 3 mesi :D

Credit Suisse, un “buco nero” da 19 miliardi di euro - 26/01/2011

A denunciarlo sono gli analisti bancari di Matrix Group, che hanno avviato un monitoraggio sul settore delle banche d’investimento europee...

Credit Suisse deve fare i conti con un «buco nero» nel proprio capitale da 24 miliardi di franchi svizzeri (19 miliardi di euro). A denunciarlo sono gli analisti bancari di Matrix Group Andrew Lim e Kapilan Pillai, che hanno avviato un monitoraggio sul settore delle banche d’investimento europee.
I due esperti hanno reso nota un’analisi secondo la quale il conto che l’istituto finanziario elvetico dovrà pagare per conformarsi alle regole imposte dalla direttiva “Basilea III” sarà particolarmente salato: «Credit Suisse - hanno spiegato - è emersa dalla crisi finanziaria quasi come un soggetto vincitore, soprattutto in termini di quote di mercato nel comparto dell’investment banking, beneficiando anche delle difficoltà incontrate da uno dei suoi maggiori concorrenti, UBS. Ma oggi, dal nostro punto di vista, questi vantaggi sono stati complessivamente perduti». I regolatori riuniti presso il Comitato di Basilea hanno chiesto infatti a Credit Suisse (come alle altre grandi banche) di centrare requisiti di capitalizzazione minima ben più elevati rispetto al passato. E sebbene abbiano lasciato tempo fino al 2018 per adeguarsi a tutti i nuovi standard, la situazione per la banca svizzera sembra già preoccupante.
Per i due analisti persino le condizioni di UBS - uno degli istituti di credito che maggiormente hanno subito l’impatto della crisi finanziaria globale - sono da questo punto di vista migliori rispetto a quelle di Credit Suisse. Secondo i loro calcoli, infatti, il core tier-one di quest’ultima sarà pari nel 2014 al 12,1%, contro una richiesta del 19%.
 

Topgun1976

Guest
Credit Suisse, un “buco nero” da 19 miliardi di euro - 26/01/2011

A denunciarlo sono gli analisti bancari di Matrix Group, che hanno avviato un monitoraggio sul settore delle banche d’investimento europee...

Credit Suisse deve fare i conti con un «buco nero» nel proprio capitale da 24 miliardi di franchi svizzeri (19 miliardi di euro). A denunciarlo sono gli analisti bancari di Matrix Group Andrew Lim e Kapilan Pillai, che hanno avviato un monitoraggio sul settore delle banche d’investimento europee.
I due esperti hanno reso nota un’analisi secondo la quale il conto che l’istituto finanziario elvetico dovrà pagare per conformarsi alle regole imposte dalla direttiva “Basilea III” sarà particolarmente salato: «Credit Suisse - hanno spiegato - è emersa dalla crisi finanziaria quasi come un soggetto vincitore, soprattutto in termini di quote di mercato nel comparto dell’investment banking, beneficiando anche delle difficoltà incontrate da uno dei suoi maggiori concorrenti, UBS. Ma oggi, dal nostro punto di vista, questi vantaggi sono stati complessivamente perduti». I regolatori riuniti presso il Comitato di Basilea hanno chiesto infatti a Credit Suisse (come alle altre grandi banche) di centrare requisiti di capitalizzazione minima ben più elevati rispetto al passato. E sebbene abbiano lasciato tempo fino al 2018 per adeguarsi a tutti i nuovi standard, la situazione per la banca svizzera sembra già preoccupante.
Per i due analisti persino le condizioni di UBS - uno degli istituti di credito che maggiormente hanno subito l’impatto della crisi finanziaria globale - sono da questo punto di vista migliori rispetto a quelle di Credit Suisse. Secondo i loro calcoli, infatti, il core tier-one di quest’ultima sarà pari nel 2014 al 12,1%, contro una richiesta del 19%.

Da oggi in poi solo più BOT a 3 mesi :D

Questo và a chi diceva ieri che ci sono emittenti a prova di bomba...:rolleyes:Credit Suisse dico mica pizza e fichi:rolleyes:

Bia:up:
 

Rottweiler

Forumer storico
Credit Suisse, un “buco nero” da 19 miliardi di euro - 26/01/2011

A denunciarlo sono gli analisti bancari di Matrix Group, che hanno avviato un monitoraggio sul settore delle banche d’investimento europee...

Credit Suisse deve fare i conti con un «buco nero» nel proprio capitale da 24 miliardi di franchi svizzeri (19 miliardi di euro). A denunciarlo sono gli analisti bancari di Matrix Group Andrew Lim e Kapilan Pillai, che hanno avviato un monitoraggio sul settore delle banche d’investimento europee.
I due esperti hanno reso nota un’analisi secondo la quale il conto che l’istituto finanziario elvetico dovrà pagare per conformarsi alle regole imposte dalla direttiva “Basilea III” sarà particolarmente salato: «Credit Suisse - hanno spiegato - è emersa dalla crisi finanziaria quasi come un soggetto vincitore, soprattutto in termini di quote di mercato nel comparto dell’investment banking, beneficiando anche delle difficoltà incontrate da uno dei suoi maggiori concorrenti, UBS. Ma oggi, dal nostro punto di vista, questi vantaggi sono stati complessivamente perduti». I regolatori riuniti presso il Comitato di Basilea hanno chiesto infatti a Credit Suisse (come alle altre grandi banche) di centrare requisiti di capitalizzazione minima ben più elevati rispetto al passato. E sebbene abbiano lasciato tempo fino al 2018 per adeguarsi a tutti i nuovi standard, la situazione per la banca svizzera sembra già preoccupante.
Per i due analisti persino le condizioni di UBS - uno degli istituti di credito che maggiormente hanno subito l’impatto della crisi finanziaria globale - sono da questo punto di vista migliori rispetto a quelle di Credit Suisse. Secondo i loro calcoli, infatti, il core tier-one di quest’ultima sarà pari nel 2014 al 12,1%, contro una richiesta del 19%.

Francamente mi sembra un modo un po' terroristico di impostare il problema da parte degli analisti di Matrix Group.

Sappiamo già che la Svizzera imporrà alle banche too big to fail un altissimo capitale di vigilanza. Qualcosa di simile dovranno fare anche gli altri big negli altri Paesi. E' evidente che tutte le grandi banche dovranno provvedere a ricapitalizzarsi, non perchè hanno scoperto "buchi neri", ma perchè i regolatori si sono decisi a rafforzare drasticamente i requisiti di capitale.
Segnalo che oggi Credit Suisse perde in borsa meno dell'1%.

L'articolo inglese, dal quale è tratto quello postato, è leggermente meno aggressivo:

Credit Suisse and the ?19bn black hole

Parlare di buchi neri suscita le reazione di questi ultimi posts, e a me pare scorretto.
 

discipline

Forumer storico
stavo pensando a switch di parte tds grechi a perpetue EFG (che mi sembra la banca con maggiori ramificazioni internazionali....):look:

In alcuni momenti e a certe quotazioni ho preso in considerazione lo switch al contrario, ma questo mai. Se l'incremento sul rendimento è proporzionale, il rischio aumenta in modo esponenziale. M'accontenterei del rendimento da paese emergente dei tds. Per inciso ho una bella esposizione tra tds e sub bancari (Efg e Alpha).
 

Vet

Forumer storico
Credit Suisse, un “buco nero” da 19 miliardi di euro - 26/01/2011

A denunciarlo sono gli analisti bancari di Matrix Group, che hanno avviato un monitoraggio sul settore delle banche d’investimento europee...

Credit Suisse deve fare i conti con un «buco nero» nel proprio capitale da 24 miliardi di franchi svizzeri (19 miliardi di euro). A denunciarlo sono gli analisti bancari di Matrix Group Andrew Lim e Kapilan Pillai, che hanno avviato un monitoraggio sul settore delle banche d’investimento europee.
I due esperti hanno reso nota un’analisi secondo la quale il conto che l’istituto finanziario elvetico dovrà pagare per conformarsi alle regole imposte dalla direttiva “Basilea III” sarà particolarmente salato: «Credit Suisse - hanno spiegato - è emersa dalla crisi finanziaria quasi come un soggetto vincitore, soprattutto in termini di quote di mercato nel comparto dell’investment banking, beneficiando anche delle difficoltà incontrate da uno dei suoi maggiori concorrenti, UBS. Ma oggi, dal nostro punto di vista, questi vantaggi sono stati complessivamente perduti». I regolatori riuniti presso il Comitato di Basilea hanno chiesto infatti a Credit Suisse (come alle altre grandi banche) di centrare requisiti di capitalizzazione minima ben più elevati rispetto al passato. E sebbene abbiano lasciato tempo fino al 2018 per adeguarsi a tutti i nuovi standard, la situazione per la banca svizzera sembra già preoccupante.
Per i due analisti persino le condizioni di UBS - uno degli istituti di credito che maggiormente hanno subito l’impatto della crisi finanziaria globale - sono da questo punto di vista migliori rispetto a quelle di Credit Suisse. Secondo i loro calcoli, infatti, il core tier-one di quest’ultima sarà pari nel 2014 al 12,1%, contro una richiesta del 19%.



Io ci metterei nel calderone delle cosidette grandi banche solide , sotto scacco con basilea 3 ,anche quelle dei crucchi a cominciare da DB .....e compagnia danzante,,e,le banche de les Anglais RBS in testa, in fin dei conti le ns banche italiote con qualche aumento di capitale ( senza esagerare come ha fatto UNI :lol: ) se la cavano niente male......naturalmente il tutto in funzione delle ns amate P.
 
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