Tutto quello che avreste voluto sapere sulle ciofeche?
il nuovo punto di vista di UBS sulle COCO et al
SubordinatedBankBonds - PDFCast.org
Sono riuscito finalmente a leggere il report e devo dire che condivido soprattutto l'impostazione cauta dell'estensore.
Stiamo vivendo un momento storico molto particolare, di transizione direi, dove elementi di carattere finanziario, economico, legale, regolamentare, socio-politico e regionale si intrecciano fra di loro ed hanno una influenza di segno opposto sul settore delle obbligazioni perpetue.
Iniziamo a considerare gli aspetti positivi:
a) non c'è dubbio che la situazione macroeconomica sia tornata ad essere di crescita a livello mondiale. Per il momento lo spauracchio di un double dip (ricaduta in recessione) e della deflazione sembrano essere scomparsi dagli scenari degli analisti, persino da quelli dei più pessimisti, che lo davano per scontato fino a qualche mese fa;
b) quasi tutte le istituzioni finanziarie stanno portando avanti la pulizia dei bilanci, con un forte deleveraging delle posizioni più rischiose e, soprattutto, sono tornate a fare profitti, incrementando così la quota di utili messi a riserva e migliorando in tal modo il capitale Tier 1;
c) in aggiunta a questo molti istituti si sono ricapitalizzati, tramite aumenti di capitale che servono proprio ad irrobustirli patrimonialmente;
d) le nuove regole di Basilea 3, d'altronde, sono molto stringenti su questo punto ed è probabile che nell'accoglierle nelle varie legislazioni nazionali i regulators impongano soglie ancora più restrittive. Il risultato è che la tendenza al rafforzamento patrimoniale (soprattutto quello di qualità migliore) continuerà per diversi anni;
e) nel complesso il fattore reputazionale, quello che vuole che gli emittenti in salute rimborsino le emissioni alla prima occasione, non è del tutto scomparso. Diversi emittenti hanno continuato ad attenersi a questa regola non scritta, anche a costo di emettere nuova carta a costi ben più onerosi. C'è stato persino chi, pur lamentando l'incertezza delle nuove norme (ma in realtà perchè difficilmente sarebbe riuscito a ricorrere a nuove emissioni, se non a prezzi imbarazzanti) ha deciso di non richiamare i titoli compensando però gli obbligazionisti con un incremento volontario della cedola, quasi a voler segnalare la loro buona fede e l'intenzione di richiamare appena le nuove regole saranno definite nel dettaglio (in realtà sperando che per allora le condizioni del mercato migliorino);
f) d'altronde le regole di Basilea 3 sul grandfathering spingono forte verso questa direzione (soprattutto per i titoli che post call prevedono uno step up) e quindi anche il mercato sta lentamente prezzando di nuovo la possibilità che comunque la grande maggioranza delle emissioni venga richiamata, al più tardi, nel giro di un decennio;
g) si iniziano a vedere i primi timidi test di quello che sarà il futuro mercato delle obbligazioni subordinate T1 e T2. La recente emissione di CS è senza dubbio una buona notizia, considerato lo scetticismo che fino a qualche giorno fa circondava il possibile decollo di questi strumenti, in particolare delle agenzie di rating. Se la tendenza dovesse essere confermata nei prossimi mesi sarebbe una conferma importante che via via, almeno i maggiori emittenti, sostituiranno i vecchi titoli con i nuovi;
h) fra qualche mese dovrebbe essere definitivamente varato il nuovo programma europeo di stabilità, che oltre a rendere più stringenti le regole di gestione della finanza pubblica, dovrebbe rafforzare e rendere più credibile il fondo di intervento per paesi in difficoltà.
Questi sono i fattori positivi, le luci, che han fatto sì che in generale il settore salisse di oltre il 4,5% dall'inizio dell'anno.
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Dopo cena cercherò di esporre anche le ombre, le insidie ed i possibili rischi che dovremo fronteggiare nel prossimo futuro. A dopo
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