Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 1 (12 lettori)
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dierre
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Seguo la tua linea, se le tue sono buone le mie sono buone e buonine
MPS 827
BACA4K8
BPC1 450
BPB 394
ING219
BPL 512
BPOP. 290
BPCE 558
BPCI 450
DB VC5
ISP 506
MPS 827
BACA4K8
BPC1 450
BPB 394
ING219
BPL 512
BPOP. 290
le prime che mi vengono in mente:
ISp 663
CA 026
BNP 319 e se non calla meglio...
DPB 4z1
Vet
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wartburg_12
forumer storico
Ecco il mio portfolio di perp. (p.s. qui lo rammento : sò cassettista !) :
Dpostbk DE000A0D24Z1
BPCE FR0010871269 presa a 93,35 (i pezzoni da 50k my bank mi permette di comprarli all'emissione
)
Antonveneta XS0122238115
Deutsche Bank DE000A0TU305
CA XS0146942189
ISP XS0456541506 2 pezzi per una spesa media di 101
BaCa DE000A0DD4K8 prese a 58.17
Bancaja XS0205497778 presa a 62 !!
MPS XS0121342827 presa a 90 !!!
Ing Groep XS0356687219
EFG XS0234821345 <---- !!! di questa ho un cippino (ma la cedola l'ha pagata ...) presa a 57 !!!
Henkel XS0234434222
Voestalpine AT0000A069T7 <-- di questa avrei dovuto prenderne mooolti di più
presa a 91.3 !!!
Eureko XS0362173246 <-- questa me quiere mucho
Porsche XS0241984219 <--- in $ presa a 96,87
Dong energy XS0223249003 <--- come per Voestalpine, presa a 96,69
.. in merito a quelle che mi danno più fiducia tra queste .... l'unica che ho comprato 'seguendo la corrente' è stata BaCa .... spèrem !!!
Per le altre, beh, ADESSO non prenderei certo + EFG e forse su Bancaja ci penserei un pò ...
Dpostbk DE000A0D24Z1
BPCE FR0010871269 presa a 93,35 (i pezzoni da 50k my bank mi permette di comprarli all'emissione
)Antonveneta XS0122238115
Deutsche Bank DE000A0TU305
CA XS0146942189
ISP XS0456541506 2 pezzi per una spesa media di 101
BaCa DE000A0DD4K8 prese a 58.17
Bancaja XS0205497778 presa a 62 !!
MPS XS0121342827 presa a 90 !!!
Ing Groep XS0356687219
EFG XS0234821345 <---- !!! di questa ho un cippino (ma la cedola l'ha pagata ...) presa a 57 !!!
Henkel XS0234434222
Voestalpine AT0000A069T7 <-- di questa avrei dovuto prenderne mooolti di più
presa a 91.3 !!!Eureko XS0362173246 <-- questa me quiere mucho
Porsche XS0241984219 <--- in $
presa a 96,87Dong energy XS0223249003 <--- come per Voestalpine, presa a 96,69
.. in merito a quelle che mi danno più fiducia tra queste .... l'unica che ho comprato 'seguendo la corrente'
è stata BaCa .... spèrem !!!Per le altre, beh, ADESSO non prenderei certo + EFG e forse su Bancaja ci penserei un pò ...
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Rottweiler
Forumer storico
Sarebbe molto utile reperire e postare il prospetto. Ci sono alcune cose sorprendenti nel comunicato. Innanzitutto si continua ad usare una terminologia superata (Lower Tier 2); secondariamente non si dice nulla della eventuale presenza di un "trigger event", indispensabile per consentire al bond di partecipare del capitale di vigilanza. Queste informazioni aiuterebbero non poco a interpretare la strategia dell'emittente.
russiabond
Il mito, la leggenda.
Se puo consolare ....Austria
Cresce la produzione industriale favorita dall’export
Postato in Alta Austria, Economia il 20 febbraio, 2011
Al passaggio da un anno all’altro c’è la consuetudine, anche in Austria, di fare un po’ di bilanci e di previsioni. Esperienze anche recenti dovrebbero indurci alla prudenza, poiché molti calcoli in passato si sono spesso rivelati sbagliati. Ma, se sui pronostici si possono nutrire legittimi dubbi, sui consuntivi non si può dir nulla, se non limitarsi a prenderne atto. Tra questi riveste un particolare interesse quello che riguarda la produzione industriale austriaca, perché conferma finalmente una svolta positiva e incoraggiante: nel 2010 le imprese dei nostri vicini di casa sono tornate a crescere, dopo un 2009 in cui si era toccato il fondo.
Il dato è abbastanza significativo: il fatturato complessivo è cresciuto del 6% e ha contribuito a una crescita del Prodotto interno lordo che si aggira intorno all’1,9%, il doppio quasi di quanto è previsto in Italia. Il buon andamento della produzione non è stato determinato da un aumento della domanda interna, ma dalle esportazioni. Non è un caso, quindi, che tra le prime dieci società quotate alla Borsa di Vienna le performances migliori si siano registrate in sei di esse: Schoeller Blackmann, Rhi, Andritz, Semperit, Voest e Zumtobel. Non è un caso, perché sono proprio le aziende che esportano l’80% della loro produzione. E, grazie all’export, nel 2010 hanno avuto una crescita dal 36 all’80%.
Che cos’hanno in comune queste società, oltre alla elevata quota di prodotto destinata all’estero? Sono tutte aziende che già prima della crisi avevano investito molto in ricerca e sviluppo. Il segreto è tutto lì, nell’innovazione, per essere competitivi sul mercato globale, unica via d’uscita dalla crisi. È un “segreto” peraltro condiviso in Austria da molte aziende, tant’è vero che la ricerca assorbe il 2,7% del Pil, segno che tutte le imprese – chi più, chi meno – fanno la loro parte. E la fa la sua anche lo Stato, che per favorire la ricerca consente detrazioni dagli utili di bilancio fino al 135% delle spese sostenute (in altre parole, si può detrarre più di quanto si è speso e, se nel bilancio non ci sono utili da cui detrarre, si può chiedere l’8% in contanti dall’erario).
Un altro elemento distintivo della crescita industriale austriaca riguarda il personale. Qui, negli anni di crisi, le aziende non hanno tagliato posti di lavoro (o non lo hanno sempre fatto), ma hanno puntato piuttosto sul “Kurzarbeit”, cioè sul “lavoro ridotto”. Lavorare un po’ di meno, percependo salari minori, ma lavorare tutti o quasi tutti. Il vantaggio è stato che, al momento della ripresa, le aziende si sono trovate pronte immediatamente a rimettersi in moto, perché avevano la manodopera già in casa e non dovevano appena andarsela a cercare. Un atteggiamento nei confronti del personale che punta anche sulla fidelizzazione (l’operaio si sente partecipe dei successi e delle difficoltà dell’azienda) e sulla conservazione delle professionalità.
Se la crescita della produzione è stata del 6%, non significa che tutti i settori siano cresciuti allo stesso modo; in alcuni, anzi, la stagnazione è continuata. E così, mentre vi sono imprese come la Lenzing e l’Andritz, proiettate sui mercati dell’Asia, il cui fatturato ha superato quello che avevano prima della crisi, molte altre sono ancora lontane da questo traguardo. L’Industrielle Vereinigung (la Confindustria austriaca) ha calcolato che nel 2010 sia stata sfruttata all’83% la capacità produttiva degli impianti esistenti. Molta strada resta ancora da fare. In difficoltà si trova ancora il settore dell’edilizia, il cui fatturato nel 2009 era crollato di oltre l’11% e da allora non si è più ripreso. Gli investimenti nel settore sono molto cauti e prima di costruire nuovi immobili si cerca di utilizzare al meglio quelli esistenti.
La previsioni, tuttavia, inducono all’ottimismo e, pur con la prudenza richiamata all’inizio, poggiano su fondamenta solide. Da un’analisi effettuata l’estate scorsa dall’Industrielle Vereiningung a livello mondiale, risultavano essere 58 i Paesi con un tasso di crescita superiore al 4%; negli ultimi mesi il loro numero è salito a 70. Significa che nel mondo attualmente vi sono 70 “locomotive” grandi o piccole pronte a comprare. I Paesi che saranno in grado di vendere loro i prodotti di cui hanno bisogno possono guardare il futuro con speranza. L’Austria è tra questi.
Nella foto, lo stabilimento principale del gruppo Lenzing, nella cittadina dallo stesso nome in Alta Austria.
articolo originale tratto da ....
Austria vicina - Blog - Repubblica.it
FORZA Austria
Cresce la produzione industriale favorita dall’export
Postato in Alta Austria, Economia il 20 febbraio, 2011
Al passaggio da un anno all’altro c’è la consuetudine, anche in Austria, di fare un po’ di bilanci e di previsioni. Esperienze anche recenti dovrebbero indurci alla prudenza, poiché molti calcoli in passato si sono spesso rivelati sbagliati. Ma, se sui pronostici si possono nutrire legittimi dubbi, sui consuntivi non si può dir nulla, se non limitarsi a prenderne atto. Tra questi riveste un particolare interesse quello che riguarda la produzione industriale austriaca, perché conferma finalmente una svolta positiva e incoraggiante: nel 2010 le imprese dei nostri vicini di casa sono tornate a crescere, dopo un 2009 in cui si era toccato il fondo.Il dato è abbastanza significativo: il fatturato complessivo è cresciuto del 6% e ha contribuito a una crescita del Prodotto interno lordo che si aggira intorno all’1,9%, il doppio quasi di quanto è previsto in Italia. Il buon andamento della produzione non è stato determinato da un aumento della domanda interna, ma dalle esportazioni. Non è un caso, quindi, che tra le prime dieci società quotate alla Borsa di Vienna le performances migliori si siano registrate in sei di esse: Schoeller Blackmann, Rhi, Andritz, Semperit, Voest e Zumtobel. Non è un caso, perché sono proprio le aziende che esportano l’80% della loro produzione. E, grazie all’export, nel 2010 hanno avuto una crescita dal 36 all’80%.
Che cos’hanno in comune queste società, oltre alla elevata quota di prodotto destinata all’estero? Sono tutte aziende che già prima della crisi avevano investito molto in ricerca e sviluppo. Il segreto è tutto lì, nell’innovazione, per essere competitivi sul mercato globale, unica via d’uscita dalla crisi. È un “segreto” peraltro condiviso in Austria da molte aziende, tant’è vero che la ricerca assorbe il 2,7% del Pil, segno che tutte le imprese – chi più, chi meno – fanno la loro parte. E la fa la sua anche lo Stato, che per favorire la ricerca consente detrazioni dagli utili di bilancio fino al 135% delle spese sostenute (in altre parole, si può detrarre più di quanto si è speso e, se nel bilancio non ci sono utili da cui detrarre, si può chiedere l’8% in contanti dall’erario).
Un altro elemento distintivo della crescita industriale austriaca riguarda il personale. Qui, negli anni di crisi, le aziende non hanno tagliato posti di lavoro (o non lo hanno sempre fatto), ma hanno puntato piuttosto sul “Kurzarbeit”, cioè sul “lavoro ridotto”. Lavorare un po’ di meno, percependo salari minori, ma lavorare tutti o quasi tutti. Il vantaggio è stato che, al momento della ripresa, le aziende si sono trovate pronte immediatamente a rimettersi in moto, perché avevano la manodopera già in casa e non dovevano appena andarsela a cercare. Un atteggiamento nei confronti del personale che punta anche sulla fidelizzazione (l’operaio si sente partecipe dei successi e delle difficoltà dell’azienda) e sulla conservazione delle professionalità.
Se la crescita della produzione è stata del 6%, non significa che tutti i settori siano cresciuti allo stesso modo; in alcuni, anzi, la stagnazione è continuata. E così, mentre vi sono imprese come la Lenzing e l’Andritz, proiettate sui mercati dell’Asia, il cui fatturato ha superato quello che avevano prima della crisi, molte altre sono ancora lontane da questo traguardo. L’Industrielle Vereinigung (la Confindustria austriaca) ha calcolato che nel 2010 sia stata sfruttata all’83% la capacità produttiva degli impianti esistenti. Molta strada resta ancora da fare. In difficoltà si trova ancora il settore dell’edilizia, il cui fatturato nel 2009 era crollato di oltre l’11% e da allora non si è più ripreso. Gli investimenti nel settore sono molto cauti e prima di costruire nuovi immobili si cerca di utilizzare al meglio quelli esistenti.
La previsioni, tuttavia, inducono all’ottimismo e, pur con la prudenza richiamata all’inizio, poggiano su fondamenta solide. Da un’analisi effettuata l’estate scorsa dall’Industrielle Vereiningung a livello mondiale, risultavano essere 58 i Paesi con un tasso di crescita superiore al 4%; negli ultimi mesi il loro numero è salito a 70. Significa che nel mondo attualmente vi sono 70 “locomotive” grandi o piccole pronte a comprare. I Paesi che saranno in grado di vendere loro i prodotti di cui hanno bisogno possono guardare il futuro con speranza. L’Austria è tra questi.
Nella foto, lo stabilimento principale del gruppo Lenzing, nella cittadina dallo stesso nome in Alta Austria.
articolo originale tratto da ....
Austria vicina - Blog - Repubblica.it
FORZA Austria
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maxinblack
Forumer storico
Io spero che questa bufera in medio oriente provochi uno storno sulle quotazioni che in generale si sono rialzate parecchio ultimamente soprattutto le varie IRS che vanno piu' sui 60% che sul 50%, spero in uno storno su BACA > UNICREDITO> GHEDDAFI
Quindi stiamo con gli occhi aperti a monitorare le quotazioni nei prossimi giorni, gia' da una comparazione seriale dei vari grafici sembra che l 'ultimo rally un po generalizzato sulle P. abbia perso di tono.
Quindi stiamo con gli occhi aperti a monitorare le quotazioni nei prossimi giorni, gia' da una comparazione seriale dei vari grafici sembra che l 'ultimo rally un po generalizzato sulle P. abbia perso di tono.
Es Vedrà
Nuovo forumer
Ecco il mio portfolio di perp. (p.s. qui lo rammento : sò cassettista !) :
Dpostbk DE000A0D24Z1
BPCE FR0010871269 presa a 93,35 (i pezzoni da 50k my bank mi permette di comprarli all'emissione
Antonveneta XS0122238115 ho la gemella...incrementata dopo annuncio Mps
Deutsche Bank DE000A0TU305 yes
CA XS0146942189 di questa sto meditando entrata
ISP XS0456541506 2 pezzi per una spesa media di 101
BaCa DE000A0DD4K8 prese a 58.17
Bancaja XS0205497778 presa a 62 !! io a 60....
MPS XS0121342827 presa a 90 !!! ripresa dopo annuncio Mps
Ing Groep XS0356687219 yes
EFG XS0234821345 <---- !!! di questa ho un cippino (ma la cedola l'ha pagata ...) presa a 57 !!!
Henkel XS0234434222
Voestalpine AT0000A069T7 <-- di questa avrei dovuto prenderne mooolti di più
Eureko XS0362173246 <-- questa me quiere mucho
Porsche XS0241984219 <--- in $
Dong energy XS0223249003 <--- come per Voestalpine, presa a 96,69
.. in merito a quelle che mi danno più fiducia tra queste .... l'unica che ho comprato 'seguendo la corrente'
Per le altre, beh, ADESSO non prenderei certo + EFG e forse su Bancaja ci penserei un pò ...
in rosso le figurine che ho io
ma per me nienti pezzi da 50Kanche io cassettista ex di ferro....ora diciamo che mi sto spostando verso il dinamico....
con questo messaggio colgo l'occasione x ringraziare il Negus per l'esauriente e condiviso punta di vista della situazione delle perp. è sempre un piacere leggere i tuoi post
altri titoli:
XS0173287862 RZB che fatica prenderle
ps ringrazio NpNp per la segnalazione che fece a suo tempoFR0010034298 MICHELIN a 70 anche di questa potevo prenderne di più
NL0000116150 AEGON perp 04XS0119643897 BAWAG grazie Mais x quando hai pubblicato grafico delle 2 bawag...
xs0188935174 AXA PERP 4%+22%IRS10 bè questa perchè amo la noia
e stimo Mais a 65 se ci arriva incrementoXS0048662232 ROTH GBP 9%
FR0010814558 BPCE PERP 9,25 anche questa al prox scivolone incremento
le scommesse per me sono Bancaja e Rzb.....fuori da Oevag (ma auguro a tutti lauti gain) fuori o meglio mai entrato in land tedeschi irlanda portogallo e grecia (qui vorrei alpha ma spread assurdi!
)......per il resto chi è cassettista come me bè....non può fare che aspettare e godere delle cedole....al max reinvestirle in caso di discesasalvo che Top annunci che si andrà giù!!
allora qualcosina venderò....ho un CY attuale del 7% netto e un CY se tutto mi và in post call del 6,15% netto...se invece si và in call amen e pagherò un pò di capital gain....
- Stato