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MILANO (Reuters) - Intesa Sanpaolo batte le attese degli analisti con l'utile netto del 2010 che si attesta poco sopra i 2,7 miliardi, pur in calo del 3,6%.

Le stime elaborate da Thomson Reuters I/B/E/S, con 23 analisti, convergevano su un utile netto poco superiore ai 2,4 miliardi.

Il consiglio di gestione proporrà all'assemblea la distribuzione di dividendi per 1 miliardo di euro pari a 8 cent per le ordinarie e a 9,1 cent per le risparmio. Entrambe le cedole sono invariate rispetto al 2009.

Il dato del 2010 non comprende le plusvalenze che deriveranno dalla cessione di CR Spezia e di 96 sportelli a Credit Agricole in corso di finalizzazione, dice la nota della banca.

I proventi operativi netti dell'intero 2010 sono scesi del 5,9% a 16,625 miliardi con interessi netti per 9,768 miliardi, in calo del 7,2% dovuto principalmente alla "rilevante discesa dei tassi euribor", spiega la nota.

Le commissioni nette sono in ripresa del 5,7% a 5,671 miliardi, mentre il risultato del trading è pari a 464 milioni, in calo da 1,1 miliardi del 2009.

Gli oneri operativi nell'anno sono scesi dell'1,8% a 9,354 miliardi per un risultato della gestione operativa che è calato del 10,6% a 7,271 miliardi.

Nel complesso gli accantonamenti e le rettifiche di valore sono scese del 16,1% a 3,561 miliardi.

Nel solo quarto trimestre l'utile netto si è attestato a 505 milioni di euro. Il dato è leggermente inferiore alle attese elaborate da Thomson Reuters I/B/E/S che convergevano su 527,85 milioni.

Sul fronte patrimoniale il Core Tier 1 a fine anno è al 7,9%, mentre proforma - considerando alcune operazioni in corso di finalizzazione - sale all'8,1%. Il Tier 1 è al 9,4% (9,6% proforma). A disposizione del gruppo azioni di capital management con benefici potenziali di oltre 150 punti base.

L'impatto invece di Basilea 3 a regime, cioè applicando i parametri indicati al 2019, sul Core Tier 1 è stimato nell'ordine di 100 punti base.

Il portafoglio titoli di proprietà del gruppo includeva titoli governativi greci per 776 milioni, spagnoli per 675 milioni, irlandesi per 220 milioni e portoghesi per 66 milioni.

Il gruppo ritiene che nel 2011 "possa registrare, rispetto al 2010, una ripresa dei ricavi, un contenimento degli oneri operativi e una riduzione del costo del cattivo credito, con un conseguente miglioramento della redditività dell'operatività ordinaria".
 
Premetto che ho fatto veramente tanti soldi con la LT2 di DEPFA ma questa T1 che sale (con oltre 100mld euro spesi dal governo ted x salvarla ) bò ! contento x te! .......misteri della fisica !:lol:


a dire il vero non lo so neanche io perché sale.

io l'avevo presa solo perché era uno tei titoli che costava meno:eek::eek::DD::DD:
 
a me sembra deludente questo bilancio

:down::down::down:peggio di molti competitors

MILANO (Reuters) - Intesa Sanpaolo batte le attese degli analisti con l'utile netto del 2010 che si attesta poco sopra i 2,7 miliardi, pur in calo del 3,6%.

Le stime elaborate da Thomson Reuters I/B/E/S, con 23 analisti, convergevano su un utile netto poco superiore ai 2,4 miliardi.

Il consiglio di gestione proporrà all'assemblea la distribuzione di dividendi per 1 miliardo di euro pari a 8 cent per le ordinarie e a 9,1 cent per le risparmio. Entrambe le cedole sono invariate rispetto al 2009.

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un po' in ritardo
hannover-454 88.5-90 buy
baka-k8 59-60 aspetto
axa-174 69.75-70.75 troppo cara x incrementare
dong-003 100-101.5 speravo fosse calata di più x rientrare

ps mollati btpi21 con leggero gain per mettermi sulla riva del fiume
 
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Isin di questo etf? Grazie

O.T.
Scusa letto solo ora il post :
Isin IE00B02KXH56
Ticker IJPN.MI

Oggi altra legnata , domani presumo sarà peggio , a meno che non avvenga il miracolo e rimettano sotto controllo il reattore , anche se ho i miei dubbi :( , cerchiamo di essere ottimisti e vedere positivo.

( tutto può succedere ........anche che l' Inter passi il turno al 90° :D )

:down::down::down:peggio di molti competitors

Oggi , Isp azione maglia nera dei bancari , qualcuno ha le quotazioni odierne delle 663 e 506 , giusto per capire come si muovono.
Grazie
 
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Chi pagherà i danni per la tragedia giapponese?

Questo articolo preso da FT Alphaville spiega chi dovrà pagare per cosa. Non tutto viene chiarito, visto che dietro il termine "insurance pools" potrebbe celarsi qualsiasi gruppo assicurativo.

Radioactive contamination – the uninsurable
Posted by Tracy Alloway on Mar 16 13:05.
Here’s a useful breakdown of who pays for what after Japan’s massive earthquake:

Residential losses – Japanese insurers, the Japanese government scheme.
Commercial/industrial losses – covered by private insurers, reinsurers.
Nuclear facilities – covered by insurance pools.
Radioactive contamination – the Japanese government.
Which might help explain (some) of why Japanese government bonds are sliding on Wednesday. Japanese insurers could well be selling some of their bonds to help cover losses in their stock portfolios, just as the outlook for Japan’s finances might worsen.

Anyway, most of the above round-up comes from BNP Paribas’ European credit analyst, Rafael Villarreal, who notes that “the market is under the mistaken impression that the insurance industry is liable” for events at Fukushima.

As he writes:

Since the 1950s, insurers have known the risks posed by nuclear facilities and have known that the capacity needed to absorb possible claims as a result of a nuclear disaster far exceeded the capacity that could be provided by an insurer or a small syndicate of insurers, or even the whole national market’s insurers.
At first, the industry had no statistics on which to base its underwriting; there was fear that large numbers of claims would be made simultaneously (accumulation risk) at the time of a catastrophe and very large amounts could be involved; there was not a sufficient number over which to spread risk and diversify, and so on. The industry had to take specific measures to ensure cover was provided, ensuring that there was as much capacity available for the nuclear power industry (to allow it to develop) without endangering the insurers’’ solvency.
Governments and industry worked together for the creation of national and international nuclear insurance pools. Pools are free to reinsure on a facultative basis (specific risk-contract of reinsurance) with other Pools.
[Nuclear plant] Operators pay premiums to the Pool. The Pool can enter into inter-pool arrangements with other Pools. In other words, the international Nuclear Pool community could be behind any one accident.


The pools seem to cover things like damage of the plant, cleanup expenses, business interruption and so on. What they don’t cover is what’s really worrying most of the Japanese public and the market right now (on very different levels) — radiation.

Back to Villarreal:

When insurers say a risk is uninsurable, it means the government will end up picking up the tab. Since the 1950s, to protect their solvency from the potential effect of having to pay full policy limits under every contract, insurers have excluded radioactive contamination from those classes where it was deemed uninsurable. The radioactive contamination of third party property is not insurable by conventional means, nor are attacks with nuclear weapons … The governments provide compensation (e.g. Chernobyl). The amounts involved have exceeded many times over the capacity of the nuclear insurance industry, which confirms that the decision to exclude it was the right one.

It’s certainly looking that way now.
That radioactive problem is very much Japan’s — in every sense of the word.
 
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riflessione

oggi per la prima volta dallo scoppio della crisi ho notato una cosa davvero inaspettata.



le perpetue iniziano a muoversi più come obbligazioni che come azioni.


oggi tendenza rialzista su parecchie emissioni, con chiusure verdi nonostante le botte da orbi su azionario.



è la prima volta in 2 anni che succede questo. ho come l'idea che la gente stia inziando a vedere le p. con più attenzione.
 
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oggi per la prima volta dallo scoppio della crisi ho notato una cosa davvero inaspettata.



le perpetue iniziano a muoversi più come obbligazioni che come azioni.


oggi tendenza rialzista su parecchie emissioni, con chiusure verdi nonostante le botte da orbi su azionario.



è la prima volta in 2 anni che succede questo. ho come l'idea che la gente stia inziando a vedere le p. con più attenzione.

io bos mi sono fatto un'idea un po' divera, ma avessi la verità...
mi sembra più un travaso di liquidità che le fa muovere spesso in controtendenza e in ritardo

i primi a muoversi solo gli asset più rischiosi
mi spiego

(lasciamo da parte il 2009 che ha avuto ben altre motivazioni)

fuga dalle azioni, un po' di liquidi si riversano sulle p che così rimangono stabili
poi piano piano comincino a scendere anche le p, perchè non sono più appetibili rispetto alle azioni che sono nel frattempo calate
finita la fase ribassista sull'azionario, si ricomincia ad entrare sulle azioni ed uscire dalle p che quindi non ripartono subito
nel frattempo che le azioni salgono le p frenano la discesa e riprendono a salire pure loro (i rendimenti erano diventati molto appetibili rispetto alle azioni risalite)
continua la risalita di entrambi fino a quando le azioni arrivano "a bolla" ed ecco che ricomincia il giochetto

poi nel mezzo ci stanno gli eventi anomali tipo belle/brutte notizie di basilea, cambio di normative, fallimenti... ch alterano il normale evolversi della situazione

IMHO
 
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