Basilea 3: Bancaria, Gli Effetti Sugli Istituti Di Credito
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mercoledì, 11 maggio 2011 - 13:24
(ASCA) - Roma, 11 mag - Tassi di crescita del credito ridotti nei prossimi anni per effetto dell'adeguamento ai nuovi requisiti di capitale da parte delle banche europee: un rischio concreto evocato dallo studio di Giuseppe Lusignani (Prometeia e Universita' di Bologna) e Lea Zicchino (Prometeia) pubblicato sul terzo numero del 2011 di ''Bancaria''. Il mensile dell'Abi partecipa cosi' al dibattito sull'impatto di Basilea 3 con un'analisi svolta su 41 gruppi bancari europei (31 dei quali italiani) e che prende le mosse dall'analisi della situazione patrimoniale a fine 2009 (meta' 2010 per i soli istituti italiani). ''L'applicazione immediata delle nuove regole - osservano Lusignani e Zicchino - richiederebbe anche alle banche italiane, soprattutto a quelle di maggiore dimensione, azioni di ricapitalizzazione importanti o in alternativa l'adozione di un significativo processo di deleveraging e di riduzione dell'offerta di credito''. E se e' vero che l'allungamento dei tempi concede 'respiro' all'industria bancaria, l'iter di convergenza a Basilea 3 ''resta difficile''. Le banche, rilevano Lusignani e Zicchino, saranno dunque chiamate a intraprendere una serie di interventi, volti da un lato a mitigare gli effetti negativi delle nuove regole sui requisiti di capitale e dall'altro a cercare di accrescere i livelli attuali di redditivita'. L'obiettivo combinato di queste azioni e' sostenere, sia con risorse interne che ricorrendo al mercato, il rafforzamento patrimoniale. ''Ma -conclude l'analisi - anche in presenza di un percorso di recupero della redditivita' per i prossimi anni i rischi di un ridimensionamento delle possibilita' di erogazione del credito da parte delle banche non sono scongiurati''. Sempre in tema di credito, il numero 3 di ''Bancaria'' analizza l'efficacia degli strumenti pubblici italiani a supporto delle Pmi, mettendo a confronto il Fondo centrale di garanzia e il Fondo nazionale innovazione. L'analisi di Salvatore Sacco (Universita' Parthenope di Napoli) e Giuseppe Sapienza (Unicredit (MDD:
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notizie) ). Focus sugli strumenti d'investimento con il contributo di Maria Debora Braga (Universita' della Valle d'Aosta e Sda Bocconi) dedicato agli Etf strutturati, prodotti evoluti rispetto agli originari 'fondi indice' che tanto successo hanno riscosso negli ultimi anni presso i risparmiatori. Percepiti dall'investitore medio come fenomeno nuovo e, scrive Braga, ''pressoche' inesplorato'', gli Etf strutturati richiedono un'analisi approfondita per illustrarne le principali peculiarita', non rintracciabili negli Etf tradizionali, e cosi' avanzare alcune considerazioni circa l'impatto di tali caratteristiche sul grado di consapevolezza con cui un investitore medio puo' verosimilmente approcciarli. Dall'analisi emergono elementi di complessita' che rendono auspicabile l'esistenza di una qualificata consulenza da parte degli intermediari al fianco del risparmiatore interessato a simili prodotti.
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